Don Rosa

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Grrodon ha scritto:
    Intervenuto dopo molto tempo, il nostro ha ribadito il suo rapporto con il personaggio Topolino (già sviscerato nelle nostre FAQ).
    Nel suo universo non esiste.
    Se l'autore Disney su cui più di ogni altro il mondo ha contato arriva a dire questa cosa allora, lasciatemelo dire, ma che si ritiri a vita privata per il resto dei suoi giorni. A me non mancherà.
    Io e lui abbiamo chiuso.
    Valerio, deliri? Lo scopri adesso? L'ha sempre detto, l'ha solo ribadito in questa occasione, specificando come interpretare le sue varie citazioni...
    A presto,
    Michele
  • Sì sì certo, poteva non ribadirlo. Poteva non pensarlo. Poteva non essere Don Rosa.
  • Ovviamente io non sono d'accordo con lui, né col suo barksismo, né con altre sue scelte (e chi ricorda il mio vecchio delirio su Paperino lo sa) ma non per questo mi piace meno o lo adoro di meno :sbav:
    A presto,
    Michele
  • Invece io credo che quando un autore passa la vita a ricordarci che sta seguendo un determinato percorso che bene o male entra in contrasto con quello degli altri autori/lettori (quando potrebbe benissimo mollare un punto lui o starsene zitto) bè allora è più che legittimo amarlo meno. E me la prendo se lui è un testone proprio perchè a suo tempo lo amai visceralmente ed è un peccato vederlo ridotto così, vittima della sua tossicodipendenza.
  • Mah...
    Ho provato una strana sensazione nel leggere le parole di Don. Credo si potrebbe definire come un misto di fastidio e di tristezza.
    Che Don Rosa non amasse lavorare sui Topi, è chiaro da tempo. E in questo non c'è nulla di male. Ognuno ha i suoi gusti, le sue preferenze, e in base a queste fa le sue scelte.
    Dire che nel suo universo Topolino non esista, però, è un'idiozia. E spiego il perchè.
    Immagino lui consideri le sue storie inserite nel vero universo della banda Disney. Bene, nel vero universo Disney Topolino esiste eccome. Ed è a capo di quella banda. Nessuno lo obbliga a fare storie su e con Topolino, ovviamente. Ma anche se nelle sue storie i paperi non vivranno mai un'avventura con Topolino e gli altri, non può avere la pretesa di cancellare completamente la metà di quell'universo nel quale lui ambienta le sue storie.
    O forse lui ha sempre lavorato considerando il suo un universo alternativo a quello ufficiale? E' così? Dobbiamo considerare la Saga di P.d.P. in quest'ottica? Allora, venghino signori! C'è un posto libero per occuparsi di una serie storie sul passato di un bellissimo personaggio (magari cercando di considerare le storie dei maestri Disney italiani). E a 'sto punto, levate il primato ad Ambrosio ed assegnatelo al Don.
    Non credo lui consideri le sue come storie alternative all'universo ufficiale, e mi dispiacerebbe considerarle tali (e non credo di essere solo). Alla fine la sua è una pessima affermazione. Falsa, in quanto non può levare qualcosa che di quell'universo fa parte.
    E poi, senza Topolino non sarebbero nati Paperino e gli altri paperi. E Don Rosa non avrebbe avuto i personaggi per le sue storie. Insomma, il Topo dà lavoro a tutti coloro che si cimentano con la banda Disney, sia che creino delle storie con lui o meno: che si fa, si vuole cancellare quel personaggio dal quale dipende il lavoro di tutti?
    Bah...
    Ripeto, ognuno ha le sue preferenze, tutte rispettabile. Nessuno gli chiede di far apparire Topolino su una sua storia, e nemmeno di menzionarlo. Semplicemente, gli si chiede di non lavorare credendo che l'universo giusto è come lo vorrebbe lui. Che poi... se le ricorda le storie con il terzetto Topolino, Pippo e Paperino?
    Scusate la prolissità, ma mi è veramente dispiaciuto leggere quella frase.
    E lo dice uno al quale dispiace un sacco che Massimo De Vita non voglia più occupparsi dei Paperi perchè non riesce a capire il loro mondo (proprio lui, che tante storie ha disegnato su quel mondo, tra le quali la maggior parte delle storie con Paperinik?). Ma questa è un'altra storia, e d'altra parte De Vita non ha mai detto che i Paperi non esistano.
  • La "polemica" mi sembra davvero esagerata. Forse io sono più familiare con la a mentalità di Don...
    Nel dubbio di aver creato uno scandalo dal nllla, riporto la sua frase originale (la mia traduzione è libera): "the Mouse really does not exist in my version
    of that Universe. " Che forse è un po' diverso...
    A presto,
    Michele
  • Argh, ancora peggio! L'assassino ha ucciso Minni e Pippo!
    Quackmore: per quanto tu possa essere uno schifoso nerd filologo tu sei diverso da Don Rosa, perchè tu sei un sincretista. Per questo non capisco il motivo per cui certe affermazioni del Don non ti facciano orrore.
  • Per me il punto fondamentale è che non dichiari esplicitamente idee come questa in una storia. Allora sì che mi creeerebbe problemi. Ma neanche a lui permetterebbero una blasfemia del genere. Poi, può pensarla come vuole, neanche Paperoga esiste per lui... :elio: (Siamo OT, eh?)
    A presto,
    Michele
  • Ma è ovvio che non può dichiarare cose del genere, ammazzare Paperone etc. E' il fatto che le pensi e che concepisca l'intera sua opera secondo queste regole non scritte che mi urta. Don Rosa non è Disney, è contro il mondo Disney. Che poi lo si possa giustificare dicendo che è il SUO universo non fa che aggravare la cosa: Don Rosa non opera nel suo universo, che gli piaccia il mondo Disney è Unico. Ne esistono varie interpretazioni magari, ma nessuna è un "universo".
    (Siamo OT, eh?)
    Ora non più.
  • Bene, anche se mi fa specie inaugurare un topic su Don Rosa con questo argomento.

    Io azzardo un'ipotesi.
    All'inizio della sua carriera, Don covava la segreta intenzione di restaurare/riformare (alla maniera luterana) l'universo Disney, riscoprendo la sacralità di Carl Barks, posta come pietra angolare su cui impostare tutto. Ha scritto poi un albero genealogico e una biografia di Paperone.
    Nessuno dei suoi colleghi l'ha seguito. Neanche nel più piccolo dettaglio.
    Per l'inconciliabilità tra la propria visione (sia detta sia non detta) e quella del 99% delle altre storie Disney, si è visto costetto a rinchiudersi nella sua torre d'avorio e a peggiorare nella sua rigidità..
    A presto,
    Michele
  • A conti fatti non regge granchè: Don leggeva soltanto Carl Barks, del resto del mondo Disney non gliene importava granchè perchè non lo conosceva. Aveva visto soltanto I Tre Caballeros, e aveva letto qualche schifezza di Murry tanto per convincersi che Topolino non era un buon personaggio. Così quando è andato a lavorare in Disney ha considerato solo Carl Barks creandosi le sue fanfiction. Che però sono state fatte diventare canoniche dai vertici Egmont quando gli hanno commissionato la Saga, che inizialmente Don non si sentiva di fare.
    Dopo che l'ha fatta non si può dire che non sia stato seguito. A me sembra che sia in Egmont che in Italia molti abbiano cominciato a tenere, nei limiti del possibile, conto di quanto accaduto nella Saga. Parlo di gente come Sisti, ma anche gli Egmontiani. Nessuno ha più detto che Nonna Papera e Paperone sono fratelli, nessuno si è più sognato di posizionare Paperopoli in un luogo diverso dal Calisota. nessuno ha fatto crescere Paperone nel Klondike, un sacco di gente si è tenuta nel vago al momento di raccontare un episodio del passato di Paperone. Per non parlare del nome dell'Ammazzamotori, di quello di Elvira Coot e mille altre cose che ormai vengono date per scontate.
  • Grrodon ha scritto:A conti fatti non regge granchè
    Sì, hai ragione. Ma nessuno mi toglie dalla testa che la parte più bambina di Don sperasse di far "rinsavire" gli altri autori e restaurare il canone barksiano.
    . A me sembra che sia in Egmont che in Italia molti abbiano cominciato a tenere, nei limiti del possibile, conto di quanto accaduto nella Saga. Parlo di gente come Sisti
    Sisti, in Italia, è solo l'eccezione che conferma la regola.
    E' ovvio che nel passato di Paperone si possono ancora inventare una miriade di avventure, e ci vuole anche una bravura per scriverne in contraddizione con le poche narrate da Barks e/o nella Saga.
    Cimino è il caso più recente di rigetto della tradizione barksiana... Addirittura Ambrosio è stato più fedele alla tradizione, nella saga dei Paperi Galattici (direttamente o meno ispirata a "L'attacco dei vermi spaziali" di Don Rosa).
    ma anche gli Egmontiani.
    Di sicuro da loro c'è più rispetto.
    Nessuno ha più detto che Nonna Papera e Paperone sono fratelli, nessuno si è più sognato di posizionare Paperopoli in un luogo diverso dal Calisota. nessuno ha fatto crescere Paperone nel Klondike
    Avevo notato solo la questione della Calisota (è femminile ne "Il dominatore delle nuvole", o sbaglio?), ma in effetti è così. Ma sono effetti minori, di cui tra l'altro Don non può rendersi minimamente conto, se non glielo si fa notare!

    Comunque, al di là delle apparenze ingannevoli, siamo alquanto d'accordo, noi due.

    Probabilmente, se Don si fosse manifestato di mente più aperta ed elastica, molti suoi colleghi si sarebbero lasciati trascinare di più, non dico in tema di ambientazione temporale (che solo un folle come me può accettare), ma di parentele e di rispetto di una vaga continuity.
    A presto,
    Michele
  • Quackmore ha scritto:Per me il punto fondamentale è che non dichiari esplicitamente idee come questa in una storia. Allora sì che mi creeerebbe problemi.
    Ma infatti... a me non sconvolgono le affermazioni di Don in una mail, mi sconvolge che a qualcuno freghi qualcosa! :P

    Cmq ci sono ancora storie con Nonna Papera sorella di Paperone post-Saga.
  • Sprea ha scritto: a me non sconvolgono le affermazioni di Don in una mail, mi sconvolge che a qualcuno freghi qualcosa! :P
    Avrei voluto vedere te, se Romano Scarpa avesse espresso a più riprese, sinceramente, la sua concezione del mondo Disney in una mailing list :P
    Cmq ci sono ancora storie con Nonna Papera sorella di Paperone post-Saga.
    Davvero? In Italia? :oO:
    A presto,
    Michele
  • Vabbè ne ricordo una su Paperino Mese, per il resto saranno state eccezioni che confermano la regola.
  • Per chi non avesse ancora abiurato la fede donrosiana, abbiamo aggiornato la classifica delle storie più votate dai frequentatori del nostro sito (che conosciamo uno ad uno):
    http://www.webalice.it/miglionico/donrosa/thebest.htm
    Se qualcuno non ha ancora votato e ha interesse a farlo, mi scriva pure...
    Ma intanto si può discutere di quello che già abbiamo.

    Per esempio, del fatto che trionfano le storie drammatiche!
    A presto,
    Michele
  • Uhm. Se potessi votare voterei la Saga. In particolare l'Argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca.
    Poi se dovessi esprimere altre preferenze citerei Una Questione di Estrema Gravità, Kalevala, Il Genio del Compleanno, I Guardiani della Biblioteca Perduta.
  • Grrodon ha scritto:Uhm. Se potessi votare voterei la Saga. In particolare l'Argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca.
    Poi se dovessi esprimere altre preferenze citerei Una Questione di Estrema Gravità, Kalevala, Il Genio del Compleanno, I Guardiani della Biblioteca Perduta.
    Puoi votare, ma non la saga nel suo insieme.
    Queste cinque storie vanno bene, ma se fossero in ordine di preferenza sarebbe meglio ;)
    A presto,
    Michele
  • -Argonauta
    -Compleanno
    -Gravità
    -Kalevala
    -Biblioteca
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