Don Rosa

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Diciamo che gli hanno permesso di avere questo coraggio.

    Il problema è che poi non ha avuto più il coraggio di fare qualcos'altro :asd:
  • A cosa alludi? O.o
  • Mi sono connessa per cercare una discussione su Don Rosa e non mi aspettavo questi commenti.
    Mi spiego meglio, mi piace leggere i fumetti Disney e amo alla follia la Saga di Don Rosa, che avrò letto un milione di volte, ma non sono minimamente un'esperta di fumetti (della serie, conosco qualche fumettista di nome, ma a parte Don Rosa e Carl Barks so davvero poco e niente sul resto). Detto questo, da non addetta ai lavori ho sempre considerato la saga un capolavoro indiscusso, riesce a farmi piangere, ridere ed emozionare ogni volta, nonostante conosca ogni battuta a memoria.
    Adoro anche Don Rosa come fumettista per questo, anche quando crea immagini discusse come quella della morte di Zio Paperone. E' il suo mondo, capisco che si distacchi da quello Disney convenzionale e che attribuire una data di morte a un personaggio possa essere una scelta discutibile, ma non riesco a non amarlo e a trovare la sua saga geniale.

    Inoltre volevo lasciare una piccola curiosità, ma in realtà non so se è la discussione giusta -_- in caso contrario chiedo vedia!

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    Non so quanti di voi conoscano l'album "Music Inspired by the Lufe and Times of Scrooge". E' un album di un artista finlandese ispirato alla saga di Don Rosa, il quale ha collaborato alla realizzazione della copertina. Io consiglio agli amanti della Saga (pochi qui, da quel che vedo lol) di provare a leggere la Saga con questa musica in sottofondo. Ho letto molti parare contrastanti su questo lavoro, da chi la trova un qualcosa di distante e lontano da quello che è lo spirito della Saga, a chi invece, come la sottoscritta, lo ama e riesce a lasciarsi sommergere totalmente durante la lettura.
    Tutte le tracce si trovano su YouTube, lascio qui una delle tracce, nel cui video ufficiale appare il caro Don Rosa *-*

    https://youtu.be/JWwSVOo5K_k
    (non riesco a mettere l'anteprima e lascio direttamente il link, scusate!)
    Music Inspired by the Life and Times of Scrooge conosciuto in Italia anche con il nome improprio di Colonna sonora per la $aga di Paperon de' Paperoni[1] [2] è il primo album solista di Tuomas Holopainen, tastierista e compositore del gruppo finlandese Nightwish.
    L'intera album è basato sul fumetto Disney Saga di Paperon de' Paperoni, scritto ed illustrato da Don Rosa, che si è reso disponibile anche per disegnare la copertina e il cofanetto dell'album.
    Il 7 febbraio 2014 è stato lanciato il primo singolo, A Lifetime of Adventure[3], realizzato in collaborazione con la cantante finlandese Johanna Kurkela, che interpreta il personaggio di Doretta Doremì[4]. L'11 aprile 2014 è stato rilasciato l'album completo.

    fonte. <a href="http://it.paperpedia.wikia.com/wiki/Mus ... erpedia</a>
  • Nessuno qui ha mai detto che Don Rosa non faccia storie capolavoro, e che la Saga non sia imprescindibile. Lo è, e per quel che mi riguarda è pure Canone, l'unico possibile.

    Si confuta a Don Rosa ben altro, ovvero atteggiamento, dichiarazioni, orizzonti etc etc.
  • Annunciato su Mega 242 (pag 79) che panini lancerà a novembre una collana per ripubblicare tutte le storie di "Keno".
    In tutta onestà conosco poco il maestro del Kentucky, del quale non ho letto molto oltre la celeberrima saga paperoniana, ma il suo stile mi affascina e questa mi sembra l'occasione giusta per approfondire...
    Certo, poi arrivano quei vampiri succhisoldi della panini e chiedono 8,90 € a volume, ed il numero di volumi è ancora imprecisato... ;_;
  • Milo ha scritto:Annunciato su Mega 242 (pag 79) che panini lancerà a novembre una collana per ripubblicare tutte le storie di "Keno".
    In tutta onestà conosco poco il maestro del Kentucky, del quale non ho letto molto oltre la celeberrima saga paperoniana, ma il suo stile mi affascina e questa mi sembra l'occasione giusta per approfondire...
    Certo, poi arrivano quei vampiri succhisoldi della panini e chiedono 8,90 € a volume, ed il numero di volumi è ancora imprecisato... ;_;
    Sono anche io combinata come te con la produzione di Don Rosa... Certo che però il prezzo dei volumi è un bel botto. ::S:
  • Capitano Amelia ha scritto: Certo che però il prezzo dei volumi è un bel botto. ::S:
    Premesso che alla fine i miei soldi lì avranno quasi certamente, non capisco il proliferare di queste edizioni "di pregio".
    Io i fumetti continuo a comprarli per leggerli e non per esporli in libreria ed in fondo mi basta che i volumi non mi si smontino in mano come successo ad altai & jonson della bd edizioni!
    Anche se devo ammettere che la disomegeneità della mia collezione di pk, iniziata con pkna, proseguita con pkreloaded e conclusa con i volumi del corriere, mi fa ancora soffrire...terribilmente...
  • Milo ha scritto:
    Capitano Amelia ha scritto: Certo che però il prezzo dei volumi è un bel botto. ::S:
    non capisco il proliferare di queste edizioni "di pregio".
    Secondo me è per spillare soldi sia agli acquirenti che non possono averle in altro modo sia a quelli che degnano di attenzione ad una pubblicazione solo se presentata in versione lussuosa. Non c'è niente di male nell'edizione "da scaffale" anzi valorizzano la storia e permettono di recuperarla senza fatica, però la Panini sta un pò esagerando con questa politica, a parer mio...
  • Sono brossurati quindi non parlerei di "formato di pregio".
    Il prezzo lo fa più la dimensione (è grande come Tesori International) e gli articoli che vanno fatti/tradotti dalla versione americana.
  • Topo_Nuovo ha scritto:Sono brossurati quindi non parlerei di "formato di pregio".
    Si, chiaro, per questo avevo virgolettato "pregio". Comunque, prima di esprimere qualsiasi altro commento, attendo di avere il volume tra le mani!
  • Sento in giro molta insoddisfazione circa l'edizione italiana del Don Rosa library, soprattutto per via del rapporto sfavorevole costo/foliazione.
    Leggendo i post di sopra si nota che io stesso non sono indifferente alla questione, però una volta avuti in mano i volumi usciti finora, ho trovato che si stia facendo un buon lavoro.
    L'unica pecca rilevata finora è che l'ulteriore suddivisione dei contenuti rispetto all'edizione originale, ha portato a pubblicare un volume come il secondo, costituito quasi unicamente da storie brevi e brevissime.
    Problema che non dovrebbe, comunque, ripetersi in futuro poiché le storie brevi dovrebbero costituire una parte molto esigua della produzione donrosiana...
  • Quando ero ancora un bambino, e la maggior parte degli utenti di questo forum non erano ancora nati, leggendo le storie pubblicate su Topolino settimanale e su quella meravigliosa pubblicazione mensile che era l'Almanacco Topolino, notavo già allora che c'erano alcune storie di Zio Paperone (e nipoti) che mi "trasportavano" più di altre. Erano avventure complesse, che di volta in volta si svolgevano in luoghi esotici, o nel mondo della Magia o, ancora, persino nello Spazio o sul fondo degli oceani... A quei tempi non sapevo ancora quello che, poco tempo dopo, avrei scoperto leggendo Vita e Dollari di Paperon de' Paperoni, volumetto degli Oscar Mondadori, con una magnifica prefazione di Dino Buzzati, acquistato nella stazione centrale di Milano nel 1969, che posseggo ancora dopo mezzo secolo; ossia che il Papero Più Ricco del Mondo era stato creato da un fumettista di nome Carl Barks. Che lo Zione doveva essere una "meteora", ovvero un personaggio da utilizzare una tantum e poi dimenticare... e che invece divenne una delle colonne portanti del fumetto disneyano tanto da meritarsi una pubblicazione tutta sua, storie bellissime scritte e disegnate dai migliori fumettisti italiani che lavoravano alla Mondadori e poi alla Disney Italiana, tanto da diventare un archetipo, un modo di dire. "Paperone" divenne sinonimo di uomo smodatamente ricco, di multimiliardario, di boss della finanza.
    Poi, un giorno degli anni '90, viene pubblicato il n° 70 della mitica collana Zio Paperone, che fino all'uscita precedente aveva compreso solo le storie originali di Barks, e da questo numero inizia la Saga. Fu qui che venni a conoscenza del talento di un fumettista italoamericano di nome Don Keno Rosa.
    Fu un colpo di fulmine.
    E' doveroso fare una piccola premessa: Don Rosa cominciò a disegnare le avventure di Paperone per divertimento, per pura passione. Da qui il fatto che, per disegnare una sola storia, ci impiegasse il tempo in cui un altro autore (compreso Barks) ne componeva tre. Per sua stessa ammissione, Don Rosa non guadagnava molto dal suo "lavoro/non lavoro" di fumettista paperoniano. I suoi disegni erano densi di particolari, pieni di quelli che lui stesso definirà "fastidiosi dettagli degni di nota", tanto che a volte per due o tre vignette si scorge una "storia nella storia" che coinvolge a margine uno dei personaggi di contorno. Ma qui sta il punto. personalmente trovo il modo di lavorare di Don Rosa semplicemente irresistibile!
    Quanto trovo fantastico che il Don abbia ricostruito, in modo plausibile, filologicamente corretto, la storia di Scrooge Mc Duck tenendo conto di tutti (o quasi) i riferimenti che si possono trovare nelle storie di Barks. Che, come ho detto prima, ha realizzato le avventure più coinvolgenti di cui il vecchio cilindro è stato protagonista.
    Don Rosa è un perfezionista. Ha portato a termine la stesura dell'Albero Genealogico della famiglia dei Paperi, che Barks aveva solo abbozzato per suo uso esclusivo, e se è vero che alcune figure (come Paperoga) non compaiono mai nelle storie create da lui, nell'albero genealogico donrosiano compare non solo il papero più "naïf" della famiglia, reso noto da molte altre storie a fumetti di vari autori (chi non ricorda i suoi scontri "all'ultimo artiglio" con il gatto di Paperino, Malachia?) ma anche il suo semisconosciuto fratello Abner, detto Chiarafonte!
    Don Rosa, tuttavia, non si limita a inserire nelle sue storie i personaggi creati da Barks: dà vita alla famiglia soczzese dei Whiskerwiles che Barks aveva solo nominato, costruisce un personaggio esilarante come Arpine Lusène, il Cavaliere Nero dall'accento frònscése, introduce nelle storie che narrano le imprese "giovanili" di Paperone personaggi storici, "ritraendoli" in modo da armonizzarli con gli altri protagonisti: Theodore Roosevelt, lo zar Nicola II°, J.J.Astor, i fratelli James, Jack London, Elias Lönnrot, lo scrittore finnico che raggruppò i racconti orali del Kalevala in forma scritta... e altri ancora.

    Nel mondo di Don Rosa Topolino non esiste... ma c'è! Compare in diverse storie, in modi "nascosti", che quasi non si vede, tanto che nella raccolta "Opera Omnia" di Don Rosa viene indicato, prima di ciascuna storia, dove trovarlo.
    Ma sopratutto, Topolino non esisteva nel Mondo Papero di Barks. E Don Rosa ha ricreato, a modo suo, il mondo di Barks. Che non comprende Topolino, Pippo o Pluto.
    Esistono vecchie (e meno vecchie) storie bellissime dove Paperopoli e Topolinia interagiscono: ma sono quasi sempre opera di autori italiani, e raramente questa commistione si trova nelle storie di autori americani: dopo la creazione della Duckburg di Barks, con tutta la "corte" di personaggi che graviteranno poi nell'universo di Paperino e Paperone (Archimede, Gastone, Amelia, Cuordipietra Famedoro, Rockerduck, i Bassotti, Nonna Papera...) gli abitanti delle due città disneyane vivono separati, pur aleggiando sempre l'impressione che si conoscano, che si frequentino di tanto in tanto, ma... fuori dai fumetti!
    Considerando il ritmo di lavoro di Keno, e partendo dal presupposto che egli abbia voluto proseguire, direi quasi completare, l'opera dello Zio Carl, è perfettamente normale che l'autore italo-kentukyano non abbia considerato il capostipite della Grande Tribù disneyana, quel "topo da cui è iniziato tutto", semplicemente perché il piatto era già fin troppo ricco di personaggi e spunti (provenienti da Barks) e condito (di personaggi e situazioni create da lui di sana pianta, per conferire maggiore realismo al tutto).

    Volendo trarre una personalissima conclusione, posso dire che mi rattristò moltissimo leggere, sulla raccolta che raggruppava l'Opera Omnia di Rosa, che ad un certo punto l'autore aveva smesso di disegnare. Nel corso degli anni (dei decenni, anzi) ho letto storie bellissime di molti autori, italiani, americani e di altre provenienze, con Paperone protagonista. Alcune mi sono piaciute più di altre. Ma nessuna più di quelle di Don Keno Rosa.
    L'autore che creava storie a fumetti per passione.
  • Rieccomi!
    Scusate, l'ultima volta che scrissi (pochi giorni fa!) per forza di cose ho trascurato molti dettagli.
    Non solo sul Don, su Zio Paperone (il più "strutturato" dei personaggi della Grande Famiglia dei Paperi, secondo me...) ma sugli autori Disney in generale.

    Prima curiosità: la "vignetta definitiva" di Don Rosa, quella da cui avrebbe dovuto partire per scrivere "l'ultima avventura" di Paperone.
    Eccola qui:

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    Poi una curiosità golosa: a questo link http://www.tartans.scotland.net/find_tartan.cfm.htm si trova l'elenco completo dei tartan scozzesi, elencati in ordine alfabetico per nome della famiglia cui appartengono. Come è logico attendersi, fra la lettera "M" e la "N" si trova un paragrafo a parte dedicato a tutti i patronimici scozzesi che hanno davanti al nome il prefisso "Mac", e tra questi alla pagina 9 troviamo due diverse versioni del tartan dei Mc Duck!

    Il primo è quello utilizzato anche da Don Rosa (lo vediamo indossare dal duca Quackuarone, dallo stesso Paperone nel 10° episodio della saga, quando partecipa ai giochi delle Highlands, e in altri episodi non inseriti nella saga)
    Eccolo:
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    L'altro è questo:

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    Veniamo agli autori disneyani del nostro paese: ne cito alcuni che nel Compendium non sono nominati (in attesa delle storie del grande Carl Barks...)
    Uno è Luciano Gatto.
    Qui un suo dipinto a tempera che raffigura un... truce Zio Paperone che difende con le unghie e col becco i suoi adorati dollaroni:

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    o Giorgio Cavazzano, di cui mostriamo qui una vignetta:

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    A presto!
    Un abbraccio
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