Topolino... quale futuro?

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • So che è lunga, gente, ma leggetela perchè dentro ci sono scritte tante cosette che in quest'ora buia di licenziamenti, e vendite ai minimi storici farebbe bene tenere a mente.
  • Letta.
    Dette tante cose giuste.
    Io credo solo che la chiusura di Topolino avverrà, previo cambio di periodicità, prima di quanto pensiate. Purtroppo è anacronistico. Non pensiate che goda nel dirlo, anzi... :cazz:
    A presto,
    Michele
  • <Tyrrel> <Rat-Warren> la vera domanda è: e se Topolino non fosse più adatto ai nostri giorni? <<< o meglio: e se non fosse riuscito ad adattarsi ai nostri giorni?
    <Tyrrel> in fondo il Topo nel corso degli anni si è sempre adattato, evolvendosi... ma questa volta pare non farcela
    <Rat-Warren> addattarsi come?
    Rispondo, al di fuori dalla chat, alla domanda.
    Il mio parere è fare riviste autonome.
    Basta guardare cosa comprano i bambini.
    Harry Potter. Monster Allergy (fino a quando non si stufano). eccetera.

    E allora perchè non abbandonare il formato "rivista contenitore"?
    E' successo anche coi manga: in giappone le riviste contenitore (nelle quali compare ad esempio un episodio di Dragon Ball, uno di Ranma, uno di City Hunter, ecc.) funzionano, e poi i lettori si ri-comprano anche la versione in volumetto.
    Qui in italia, importando i manga, si è visto che quel formato non funziona, e infatti si pubblicano le serie direttamente in volumetto.

    E allora perchè non osare una cosa simile?
    Ok, è una proposta assurda, viene da un DeborohWalker qualunque e non da Claretta Muci, ma non potrebbe essere un tentativo?
    E se non proprio "abbandonare" Topolino, almeno concentrare la maggior parte delle energie altrove.
    Su miniserie, magari anche di target diverso.
    Così, in mezzo a prodotti come X-Mickey più "bambineschi" ogni tanto potrebbe spuntare anche uno Speed Loop, o un PK.
    E quando la serie fallisce, si chiude.
    Ok, i fan si incazzano, ma qui stiamo parlando di vendite, di incassi.
    Si aprono dieci serie, alcune sono Monster Allergy o Pk, hanno successo, e i guadagni di queste serie magari compensano gli incassi più deboli di altre serie.

    Potrebbe essere una possibilità?
    Sì, ma non si farà mai.

    Cosa va in questo momento in Italia?
    I manga.
    E allora, si provi a "copiare" anche la politica delle case editoriali che pubblicano manga, e non solo gli occhioni sbriluccicosi dei personaggi.
  • Uhm... Topolino è comunque la pubblicazione-traino della Disney: per quanto venda molto meno di un tempo, può contare comunque su una base di lettori, che invece una testata nuova dovrebbe conquistarsi da zero; e da un punto di vista promozionale è una testata-simbolo che può catalizzare l'attenzione proprio in quanto "è Topolino". Raramente affondare la nave ammiraglia è una mossa strategicamente valida.
  • Ma infatti mi rendo conto che quel mio "abbandonare" può sembrare un termine eccessiva, non voleva significare chiudere la testata.

    Semplicemente concentrare le energie su altri progetti.

    E comunque mi sembra che Monster Allergy sia riuscito a guadagnarsi una sua fetta di mercato senza che prima se ne parlasse troppo...
  • ...ma MA ha venduto meno di Topolino.

    Il punto è che tra Topolino e una "testata Disney X", il primo avrà una certa quantità di lettori garantiti in più perché è Topolino.
    E' Topolino che ha la possibilità di fidelizzare i lettori e portarli anche alle altre testate, perché può crescere un lettore affezionato a tutto un mondo nel suo complesso. Un Topolino "di successo" può tenere in piedi tutta la baracca... una testata monografica di successo è un bene in sé, ma non dà altri frutti al di fuori del suo successo singolo.
  • eh, ma evidentemente questo "successo" un po' alla volta sta scomparendo.

    Si potrebbe fare anche come fa la MARVEL.
    La Marvel ha una testata per l'Uomo Ragno, una per i Fantastici Quattro, ecc.
    E comunque se compare una nuova testata, i lettori ci buttano un occhio.

    Non sono fidelizzati alla rivista "Marvelino", ma all'universo Marvel in generale.
    Non potrebbe accadere lo stesso con l'universo Disney se costruito in questo modo?

    Immaginate una rivista supereroistica, alla PK.
    Una rivista horrorifica, che vende come a suo tempo facevano i romanzi "Piccoli Brividi", simile a X-Mickey.
    Una rivista amorosa, per le ragazzine, come era Minnie & co.
    Una rivista Fantasy, con Wizards of Mickey, et similae.

    Insomma, un'impostazione simile, PER ME, potrebbe dare i suoi frutti su quello che cercano i fanciulli d'oggi.
  • Sì certo, lol, fanno fatica a tenerne in piedi una, figuriamoci. La Marvel ha un pubblico che può permettersi di prendere quante riviste vuole, Disney no, non ha nemmeno i fondi per investire in Speed Loop, figuriamoci realizzare una testata per ogni personaggio/tematica, che tanto fallirebbe nel giro di pochi numeri.
    La strada per tornare sulla cresta dell'onda è ben diversa, innanzitutto riportare in auge il nome Disney, che pare che sia ormai un'etichetta negativa. Via le cazzate, e che si dedichino copertine a Jack Sparrow e compagnia bella, altro che testata a parte, che non comprerà nessuno. Idem per fairies etc. Bisogna convogliare in una sola testata forte tutti i motivi che potrebbero attrarre un bambino. E aspettare pazientemente che grazie alla qualità odierna si reinstauri il rapporto di fidelizzazione coi lettori che negli ultimi anni è venuto a mancare. Sfruttino ciò che di Disney funziona in giro, i motivi per cui non bisogna vergognarsi di tenere questo marchio, che si pubblicizzino i prodotti Pixar, Kingdom Hearts, i sovracitati Pirati e compagnia cantante, tutto ciò che alla gente piace, hanno in casa propria fior fior di incentivi, che li usino. Se Topolino ha raggiunto in questi giorni il suo minimo storico è anche colpa del nome Disney che ormai a forza di sequel, filmetti e fumetti mediocri non significa più un cappero per nessuno. Non è frammentando Topolino che si risolvono i problemi della Disney, ma valorizzandolo, rendendolo l'unica cosa meritevole di essere comprata.
  • Topolino ha ben poco da offrire (a parte storie di Casti e di Faraci) sia alle vecchie che alle nuove generazioni, è rinchiuso in una sorta di limbo in cui nè i lettori di vecchia data nè quelli di nuova generazione si ritrovano...
    Quello che mi son chiesto leggendolo sporadicamente in questi ultimi anni e che mi riporta all'affermazione fatta in chat da Tyrrel "sulla semplicità dei ragazzi" è se, avrei comprato lo stesso Topolino, visto che lo compravo quasi ogni settimana tra i 6 e i 14 anni (si parla dei primi anni novanta,) con la qualità del Topo di questi ultimi anni?
    La risposta è si, perchè da bambino non stavo a guardare il nome del disegnatore o lo sceneggiattore, leggevo tutto, anche le storie brevi e scontante ovviamente, e probabilmente mi piacevano allo stesso modo delle lunghe. Topolino era il Fumetto per eccellenza e Disney regnava incontrastata, i ragazzi non solo conoscevano, ma in particolare amavano i personaggi Disney; questo perchè non solo le storie erano di qualità superiore, ma anche, e forse soprattutto, perchè se volevi leggere un fumetto, nelle edicole a parte gli albi bonelli, indirizzati ad un pubblico più adulto, non trovavi altro...
    Poi hanno iniziato a spuntare le fumetterie e i giovani facilmente poterono sfogliare e comprare fumetti da tutto il mondo ecco che il nostro caro Topo non ha retto il confronto con dimensioni più accattivanti di fumetto, incentrate per lo più su nuove realtà diverse dalla genuinità dei classici topi paperi e cani, facendo della violenza e del sesso dei punti cardine, dando molto spazio a questi e altri temi considerati tabù per la Disney. Ammiccando ai giovani con i loro occhioni luccicanti, si sono tirati dalla loro sempre più lettori e di età sempre più giovane. Infatti le fumetterie presero sempre piu piede nelle città, perchè sempre più frequentate, ma la Disney rimase sempre più legata alle edicole che alle librerie (fumetterie)... dopo poco tempo (qualche anno) a dimostrazione del successo che avevano tra i giovani, questi nuovi albi iniziarono a fare la loro comparsa (fumetti giapponesi e non) anche nelle edicole, ecco che anche i lettori più giovani, quelli magari impossibilitati nel raggiungere una metà più lontana dell'edicola sotto casa, ebbero un più facile accesso a manga e a comics diversi dal Fumetto per eccellenza, anche perchè unico, della mia generazione.
  • che si pubblicizzino i prodotti Pixar, Kingdom Hearts, i sovracitati Pirati e compagnia cantante, tutto ciò che alla gente piace,
    Perfetto.
    Ma si i pirati compaiono in una rivista come quella che purtroppo abbiamo visto in edicola, equivale all'autodistruzione.
    Se quella rivista fosse stata una sorta di Pk/Monster Allergy, con una storia lunga ogni mese, stai sicuro che sarebbe ancora in edicola, acquistata anche da bambini/adolescenti, e nerd trentenni.
  • Non è detto, in fondo Pk aveva avuto successo fino a un certo punto, e anche le cose migliori dopo un po' sono morte tutte. Certo, Pirati ha il traino dei film, ma è pur sempre una moda passeggera. Non ci ipotecherei una testata, per dirti. Mentre il Topo di roba così lo riempirei volentieri.
    A forza di separare gli ambiti alla Disney è il caos, per rilanciarne il nome, servirebbero tanti piccoli accorgimenti. Ad esempio: compro Topolino e c'è la copertina dedicata a Cenerentola 3, compro il dvd di Cenerentola 3 e dentro al posto dei foglietti che pubblicizzano scope e spazzoloni trovo la pubblicità di Topolino. Se adesso è vero che Lasseter fa tornare al cinema i corti di Pippo, Topolino & co. è un'occasione d'oro da sfruttare per guadagnarci in visibilità. Se non lo fanno sono proprio stupidi.
    Topolino è la rivista ammiraglia del mondo Disney, non un ghetto per bambini scemi.
  • Certo, Pirati ha il traino dei film, ma è pur sempre una moda passeggera. Non ci ipotecherei una testata, per dirti. Mentre il Topo di roba così lo riempirei volentieri.
    Sì, certo. Ma così si privano di una parte di mercato.
    Perchè un adolescente gggggiovane difficilmente comprerà Topolino, perchè non fa figo, mentre la rivista di Jack Sparrow la comprerebbe volentieri, sarebbe addirittura trendy.
  • Grrodon ha scritto: A forza di separare gli ambiti alla Disney è il caos, per rilanciarne il nome, servirebbero tanti piccoli accorgimenti. Ad esempio: compro Topolino e c'è la copertina dedicata a Cenerentola 3, compro il dvd di Cenerentola 3 e dentro al posto dei foglietti che pubblicizzano scope e spazzoloni trovo la pubblicità di Topolino
    Secondo me una volta poteva funzionare, ma il gusto è cambiato, adesso non fa figo avere Cenerentola 3 come non fa figo avere Topolino,figurarsi entrambe le cose: sei uno sfigato agli occhi della maggiornaza!! perchè i giovani tendono a considerarli personaggi da bambini, superati e che non hanno più nulla da fare e dire... e purtroppo tutto il mondo Disney (si pensi ai pessimi risultati in ambito cinematografico con il passaggio al 3d e film più alla moda), la Disney vive in un limbo a metà strada tra vecchio e moderno finendo per non accontentare nessuno, secondo me il punto chiave è questo:
    <Rat-Warren> la vera domanda è: e se Topolino non fosse più adatto ai nostri giorni? <<< o meglio: e se non fosse riuscito ad adattarsi ai nostri giorni? << ecco, il punto è questo: per certi versi è troppo poco moderno, per altri versi è fin troppo "moderneggiante"
    Topolino per come la vedo io non avrebbe mai dovuto essere modificato per attirare nuovi lettori in senso moderno, sarebbe stato giusto adottare una linea conservatrice in questa testata e sperimentale, innovativa, "alla moda" diciamo, nelle testate satelliti, com'era con pk all'inizio.
  • Secondo me, bisognerebbe fare un piccolo grande passo indietro, per salvare il Topo.

    Io proporrei un quindicinale, con la metà delle pagine, e tre storie: una lunga (48 tavole), una media (28/30) e una breve (10/12), con il solito corollario di tavole flash, cruciverbi, oroscopi, barzellette, vignette di Isidoro&Sansone.

    Facendo una cosa così, si può fare sperimentazione di generi (sulla storia lunga), innalzamento del target (costringere un ragazzo a leggere ogni settimana SEI storielle da bambini non è una cosa... meglio dargli fiato a settimane alterne, e nelle altre fargli leggere tre storie, di cui una figa e le altre due da bambiniini), magari stampare su carta di minore qualità e tornare allo spillato, chiudere tutte le altre testate (tranne le ristampe, ne I Grandi Classici, e magari ZP... ma forse è da ristrutturare anche quello...).
    Tutto questo correre dietro alla modernità pare non aver portato i suoi risultati, e allora rallentiamo un po' e facciamo quello che sappiamo fare, cara Disney. Basta operazioni di merchandising dietro ai miseri sequel Disney che arrivano dall'america, o peggio, anche dietro ai sequel dei filmetti italiani, tipo "Notte prima degli esami".

    Un bel Topolino piccolo, spillato, magari per i primi tempi allegato ai giornali e con prezzo di lancio di 1 euro...

    e magari ricominciamo anche la numerazione :)
    &ldquo;DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!&rdquo;

    :solly:
  • No, lol, la numerazione no, sai che sbatta? Dopo tanta fatica per arrivare al 2000...

    Cmq
    Basta operazioni di merchandising dietro ai miseri sequel Disney che arrivano dall'america
    Veramente questa è una cosa che mi sono inventato io, non le hanno MAI fatte.
  • Elik, le tue ipotesi mi sembrano fantascientifiche.
    Ma per restare nel campo, trovo più plausibile mantenere lo stesso formato, la stessa periodicità... ma abbandonare l'antologicità, facendo libretti monografici. Qui sì che mutuerei la tua idea di una principale e lunga avventura, corredata da un paio di storie più leggere.
    A presto,
    Michele
  • Grrodon ha scritto:Veramente questa è una cosa che mi sono inventato io, non le hanno MAI fatte.
    ma sì, anche coi Pirati, le Fairies (addirittura nuove riviste...), e ogni volta che esce un film disney, le copertine, ecc...

    @quackmore
    sì, è abbastanza fantascientifico, però per rendere l'idea del cambiamento da dover fare, perchè secondo me il problema è esclusivamente di immagine, non tanto di qualità degli autori. Quindi, per discostarsi dall'immagine pessima che ha la disney adesso, come minimo va cambiato il formato, cioè, va fatto un cambiamento serio. E' ovvio che dietro a decisioni del genere ci devono essere precise indagini di mercato e roba varia, ma a spanne la situazione è questa
    &ldquo;DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!&rdquo;

    :solly:
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