[Silver] Lupo Alberto

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • esce ancora il Lupo? ci sono storie inedite?
  • Tavole a parte, un'inedita breve è stata pubblicata a giugno: L'ultima talpa. Altre dovrebbero essere prodotte, ma quando al momento non si sa.
  • Aiuto, già pubblicata? E nella mia edicola non si è visto. Persa? Ma che distribuzione è?
  • Pubblicata il numero del mese scorso, il 360, Grr... Valerio :D Al posto di una buona metà delle tavole inedite, un'inedita, purtroppo solo in bianco e nero, di 12 tavole, con testi di Lusso e disegni di Michelon :sbav: :sbav: Certo, non è "La ballata dei McKenzie", né "L'alta Marea", ma rivedere dopo praticamente cinque anni il mitico Lusso al timone di una storia è una gioia per il cuore, specie visto che la sua vena non sembra essersi affatto seccata, ed i suoi marchi di fabbrica, dall'amore per la continuity alla capacità di costruire atmosfere in poche vignette, sembrano assolutamente intatti :clap: Diciamo che, tanto per dare un'idea velocissima, mi sembra una via di mezzo tra "L'ultimo uomo sulla terra", l'indimenticabile Dylan Dog 77 (di cui la pagina con il titolo mi sembra addirittura una citazione esplicita), con, ovviamente, tutto l'infinito filone cui Sclavi, per primo, rendeva esplicito omaggio, e l'ancor più indimenticato (per noi Lupo-fans) "Andromeda" di Silver e Cannucciari del 253.
    Se puoi, procurati l'arretrato, così magari qualche confronto di opinioni lo possiamo fare :) Nel frattempo, grazie e complimenti di cuore tanto a Lusso quanto a Michelon ed a tutti gli altri che nonostante tutto non mollano. Io sto traversando, da un annetto a questa parte, un periodo un po' complicato della mia vita, e quindi le mie partecipazioni qui sul forum sono molto ridotte per esigenze di vita non-virtuale, ma l'acquisto del Lupo ogni mese rimane assolutamente imprescindibile: continuo a seguirlo e ne sono fiero, per quello che è stato, per quello che sono certo tornerà ad essere, e per quelo che ogni tanto, inaspettatamente e senza annunci roboanti, torna ad essere già ora, in numeri come questo 360, che ci ha dato la prova che gli inediti sono tutti lì che aspettano solo una chance.
    Non mollate, Lusso, Michelon, Cannucciari, mitico Silver... se serve, tornerò anche ad acquistarne due al mese, in attesa della rinascita. Fatemi solo sapere! :D

    Edit: Noto ora sul blog del lupo, http://lupoalbertoblog.blogspot.it/ , che i credits sono segnati come "testi e grigi di Piero Lusso, disegni di Giacomo Michelon": è una boutade o davvero il Lusso, di cui tutti conosciamo l'abilità di colorista, si è messo a progettare direttamente la scala di grigi della breve? :)
  • Più che altro, visto che sono un super-impedito coi livelli e pennelli di fotosciòp, Piero mi ha salvato dal passare ore e ore a farli io i retini... :ciao:
    Piero colorerà, ma soprattutto scriverà altro... :fire:
  • E io che mi aspettavo il dibattito.
    Rispondo al gentilissimo Xar, che mi è mancato come Valerio e come i tanti o pochi che nel tempo hanno commentato le storie del lupo con raro acume.
    Dunque, la storia fa parte di quei 6-7-8 soggetti residui tenuti in congelatore prima del Grande Stop, ho solo dovuto ridurla un po' per motivi di spazio. Non ha riferimenti diretti ai fumetti citati - in genere cerco di evitare quel tipo di citazioni - ma si rifà al tema "ultimo uomo sulla Terra" letterario e cinmatografico. Però una citazione-omaggio c'è, è nel prefinale, e omaggia una sequenza cinematografica celeberrima e conosciutissima, a patto di avere un'età veneranda o essere cinefili duri e puri.
    Giuro, erano anni che aspettavo l'occasione di poterla inserire, condividendo con Matt Groening un'ossessione per quella scena-cult che da bambino mi aveva colpito moltissimo.
    La dico?
  • Avrei voluto poter seguire il Lupo e questo stesso forum con la costanza di un tempo, ma sono state troppe le cose brutte successe a me, al Lupo e a questo forum per poter mantenere ogni tradizione intatta come un tempo. Teniamo duro, va'.

    La storia l'ho gradita, ovviamente, e spero che il Grande Stop venga revocato per poterne leggere ancora e ancora. Ma spero anche che il Lupo cambi presto formato e impostazione, per poter non solo stare al passo con il resto del fumettume, ma anche solo essere reperibile... in edicola.

    Perché è un fumetto che se lo merita tanto.

    (Dilla)
  • Eccola. Avrei giurato che l'avreste colta al volo, ma voi siete ggiovani...
    Nel prefinale Enrico recita il breve monologo di Charlton Heston alla fine del Pianeta delle Scimmie (1968), scena reinterpretata dal magistrale Giac. C'è un vecchio episodio dei Simpson in cui Homer reinterpreta la stessa sequenza, un omaggio voluto da Groening, credo come me ossessionato da quel finale-cult. ;)

    https://www.youtube.com/watch?v=8QQIATPbkX8
  • Come pubblicizzato da Francesco Artibani sulla sua pagina Facebook, una storia inedita di Lupo Alberto (by Artibani stesso e Silver) comparirà sul nuovo numero di Comics & Science, la collana promossa dal CNR che negli scorsi anni ha visto pubblicate storie di autori come Leo Ortolani e Tuono Pettinato realizzate appositamente.

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    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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    Il terzo volume della serie Comics&Science, edito come sempre dal CNR sotto l'attenta guida di Andrea Plazzi, vede come ospite d'eccezione Lupo Alberto, in una storia inedita realizzata da Francesco Artibani e Silver, creatore del personaggio.
    Dopo il primo, esplosivo numero a firma di Leo Ortolani con il suo Misterius e il secondo, che ha goduto dell'ottimo apporto di Tuono Pettinato, è quindi il turno di un personaggio storico del panorama fumettistico nazionale per comparire su queste pagine che vogliono fare della divulgazione scientifica a fumetti il proprio baluardo.

    Il tema scelto dagli autori per la storia, dal titolo Materia oscura, è quantomai attuale: le bufale scientifiche. Quel fenomeno, sempre esistito ma acuitosi di molto negli ultimi di diffusione massiccia di Internet e social network, per cui una notizia fasulla ma capace di attecchire per vari motivi presso una grossa fetta di persona si diffonde e impone come verità, pur se priva di effettive basi scientifiche.
    Artibani dimostra di conoscere bene, suo malgrado, questa tendenza che va dal fastidioso all'insidioso, e utilizza brillantemente Lupo Alberto per mettere alla berlina non tanto le false credenze in sé, quanto piuttosto il meccanismo che vi sta dietro.
    Attraverso una bufala - nel senso di animale - che "inquina" la mente di Mosè, Glicerina e degli altri animali della fattoria McKenzie, la sceneggiatura ci permette di osservare in modo ironico e diretto gli effetti che possono avere certe informazioni; spetta a Lupo Alberto e ad Enrico far aprire gli occhi su quanto sta accadendo, riconducendo gli abitanti della fattoria alla ragione tramite esempi storici e mirati che sottolineano l'assoluta importanza del controllo delle fonti e del ragionamento, che deve sempre cercare di andare oltre al "pensiero corto" che è diventato così d'abitudine in questi anni, improntati alla velocità massima.
    Silver, dal canto suo, rappresenta la storia con il suo tratto, che si dimostra - e lo dico da lettore non abituale del Lupo - un'assoluta mancanza di invecchiamento nello stile.
    Vignette dove regna la sintesi, che con pochi tratti riescono a rendere perfettamente gli iconici personaggi. Molto belle anche le versioni "d'epoca" in cui spesso vengono raffigurati Alberto ed Enrico negli esempi storici sul progresso umano e scientifico.

    In coda alla storia il volume presenta un'interessante intervista ai due autori, un breve fumetto scritto e disegnato dalla giovane ma validissima Claudia Fandoli che parla dell'importanza dei vaccini e dei motivi per cui vengono erroneamente considerati pericolosi e una serie di articoli di stampo divulgativo-scientifico dedicati a temi inerenti ai due fumetti ospitati, quindi bufale e vaccini.
    Chiude l'albo un ironico contributo di Lercio a tema scientifico, sempre legato alle bufale.

    Per 10 euro ci si può portare a casa un elegante e solido brossurato, fumetti interessati su argomenti di di rilievo e ci si può vantare presso i propri famigliari di fare letture intelligenti. Il che non è male.
    Segnalo, per concludere, la recensione dell'esperto Gianluigi Filippelli su Lo Spazio Bianco :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • A due anni (già?) dal mio ultimo passaggio qui, ritorno per segnalarvi un progetto nell'aria da parecchio tempo e ora finalmente giunto a compimento. Da novembre, a affiancare la storica rivista ci sarà il Lupo Magazine by Panini, bimestrale tematico che segna il ritorno alla grande delle storie lunghe - lunghissime, per gli standard lupeschi - di Lupo Alberto. 64 pagine di cui 48 a fumetti, 10 realizzate da Silver in persona e 38 dell'unica storia lunga. Per questo primo anno di pubblicazioni i testi delle storie lunghe sono stati affidati interamente al sottoscritto, per i disegni degli inossidabili Giacomo Michelon e Bruno Cannucciari. Gli argomenti trattati sono al momento top secret, tranne il primo (Sesso) e il prossimo in uscita a gennaio (Social).
    La crisi pare finita, dunque, e spero queste storie vi piacciano quanto a noi è piaciuto realizzarle: Giac (che ne ha disegnate parecchie) e Bruno hanno/stanno dando prova di eccezionale bravura grafica, io non mi sono risparmiato. e Silver... Beh, è Silver. Fine dei consigli per gli acquisti. ;)

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  • Confermo, è bellissimo. E presto arriverà anche un articolone sul sito a dimostrarlo!
  • Sono un lettore di Lupo Alberto puramente occasionale, e confesso che a Lucca l'ho comprato solo perché mi mancavano due euro per poter prendere il bustone di Rat-Man allo stand Panini; però la storia principale mi è piaciuta molto. Ma è bimestrale?
    Assurancetourix
  • cianfa88 ha scritto:Sono un lettore di Lupo Alberto puramente occasionale, e confesso che a Lucca l'ho comprato solo perché mi mancavano due euro per poter prendere il bustone di Rat-Man allo stand Panini; però la storia principale mi è piaciuta molto. Ma è bimestrale?
    Arrivo in ritardissimo, Valerio ha già detto tutto o quasi nel suo articolo.
    Sì, è un bimestrale.
    Ogni numero ha un argomento, sul secondo parliamo di social network con "LOL" 38 pagine b/n disegni miei su testi lollissimi del Lusso! Più 8 pagine inedite di Silver.
    Non posso anticiparvi gli argomenti per contratto, ma posso dirvi che:
    Le storie di questa prima annata sono tutte scritte dal poderoso Piero Lusso, io oltre alla prima ho già disegnato e consegnato la sia la seconda che la terza ( sembriamo la Bonelli :D ).
    Bruno è al lavoro sulla quinta ( è stato rallentato dal Kraken ) e io sto per inizare a disegnare il quarto numero.
    Sì, ci sono ottime premesse perchè non resti una stagione isolata, specialmente se saremo sostenuti dalle vendite naturalmente.
    ...e... c'è già un progetto di...chiamiamolo spin-off del Lupo, con un Lupo come non l'avete mai visto scritto da Silver ( probabilmente, sicuramente coadiuvato dal Piero ) e disegnato da me ( son pronte le prime 8 pagine ) che spinge per uscire...
    Seguiteci e diffondete il verbo del lupastro! :ciao:
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    Copertina, matita e definitiva con retini, smiles & lettering della tavola n°3 di "LoL" storia di 38 pagine scritta da Piero Lusso e disegnata da me. La trovate sul Lupo magazine 2 by paninicomics in edicola e fumetteria! Dentro trovate anche un bel po' di tavole fresche fresche di Silver - tutta roba inedita - e articoli e interviste e curiosità varie scritti per l'occasione da Diego Diegozilla Cajelli & friends. Se amate il web e i social non potete perderlo, se odiate web e social neppure!
  • Ohibò, cos'è accaduto al thread su Lupo Alberto? :oO:

    Proprio quando finalmente ritornava in edicola del materiale inedito, la vena recensoria e commentatrice si è seccata all'improvviso! O siamo tutti diventati improvvisamente indaffaratissimi? Per quanto mi riguarda, indubbiamente sì, lo scorso anno e questo sono stati (ed in buona parte sono ancora) cruciali per la mia non eccelsa ma inevitabilmente esigente vita reale, e quindi ho dovuto sacrificare al moloch del lavoro moltissimo tempo ed una marea di attività (sigh!), ed una di queste attività è stata proprio la costante frequentazione della Tana (arisigh!) nonché le recensioni dei fumetti che più mi piacciono (aTrisigh!), a partire proprio da Alberto.

    A mia minima discolpa posso dire che ho proseguito diligentemente nell'acquisto mensile del Lupo, e che ho provato a sostenere il Magazine comprando almeno due copie di ogni numero (che depressione vederlo finire dopo soli quattro numeri invece dei previsti cinque... Ma se non riuscivo a trovarlo in molte edicole vuol dire che probabilmente vendeva eccome, no?)... ma certo, la community dei fan mi mancava molto, anche visto che ne fanno parte, con un onore che raramente fan possono vantare, gli stessi autori in primissima persona, da Michelon a Lusso a Cannucciari... Chissà se qualcuno di loro ha ancora la password per tornare prima o poi a deliziarci con le sue riflessioni? :adore:

    Beh, per farla breve potrei avere qualche angolino di tempo in più libero fino a Pasqua, poi di nuovo mille casini fino all'estate... Proverò a fare qualche recensione degli ultimi numeri e soprattutto del magazine (l'articolo di Valerio è splendido, ma di numeri ne sono usciti altri tre, ognuno ricco di spunti e di riflessioni di alta qualità). Oggi cerco almeno di riattaccarmi al filo interrottissimo delle uscite mensili recensendo il numero preso ieri (con qualche giorno di ritardo) in edicola, che mi ha stupito con un'inedita di poche pagine ma molta qualità:

    # 406
    Con 'sta pioggia e con 'sto vento (Silver/Michelon), di 8 pagine, arriva a tre mesi dall'ultima inedita, la "Va tutto bene" omaggio a Bonvi che era apparsa sul numero 403 di Gennaio. Se all'epoca avevo gradito la storia a rovesciamento (sempre complimenti a Lusso, che in parallelo alle splendide del Magazine sa confezionare gioiellini simili), ma probabilmente mi ero perso qualcosa anche perché mi mancavano i riferimenti (di Bonvi conosco giusto Sturmtruppen e pochi altri frammenti -_- a cosa si riferisce esattamente l'"omaggio" citato in calce al racconto?), questa volta, a mio parere, la coppia Silver-Michelon centra il bersaglio (molto difficile, d'altronde, che una qualsiasi storia del creatore del Lupo possa non colpire nel segno), ed in pochissime tavole tocca in pieno le atmosfere ironico-macabro-surreali tipiche di storie quali le Halloweeniane di novembre degli anni d'oro della rivista. Il fatto che una ministoria simile arrivi ad aprile la rende del tutto inattesa e quindi molto più d'effetto, e l'asciuttissima sintesi dei testi di Silver rende perfetta una scenetta della durata di tre minuti che sembra uscita dal teatro dell'assurdo (anche per lo svolgimento in tempo reale e le inquadrature sembra realmente di assistere ad una piccola recita su un mini-palco teatrale). Non un capolavoro assoluto, per carità, ma una mini proprio ben fatta, che secondo me vale da sola l'acquisto del numero. Molto bello l'uso dei grigi, d'atmosfera, e la matita di Giac è sempre più raffinata :)

    Le tavole sono tutte senza intestazione, quindi in teoria dovrebbero essere tutte di Silver (Wow! il Maestro si supera in questi mesi!), ed in effetti lo humour silveriano c'è quasi ovunque - l'unica su cui nutro qualche dubbio è l'ultima, a pagina 34-35, che, per spazio molto ampio riservato ai dialoghi, mi pare più cannucciariana. Ma magari mi sbaglio io. O no? Solo gli autori possono rispondere :)

    Tra una striscia e l'altra, la posta non sta certamente vivendo il suo momento di massimo splendore, ed è anche comprensibile: una ventina d'anni fa, le lettere dovevano essere maree (immagino - non sono mai stato nella redazione) e spesso e volentieri avviavano discussioni lunghe ed articolate, mese dopo mese, con interventi e dibattiti su vari tipi di argomenti legati alla quotidianità dei lettori (ricordo, tanto per buttarne qualcuna, le questioni legate alle droghe, alla sessualità ed alle discriminazioni, al razzismo, ma anche agli episodi di sopraffazione ed ai traumi legati al servizio militare molto prima che i sociologi iniziassero a parlare di bullismo). Nell'epoca post-internet, post-newsgroup, post-forum e ormai quasi post-social, è chiaro che prendere come ambiente di discussione la pagina della posta di un mensile, con gli inevitabili sfasamenti di tempo, sembra a chiunque una scelta totalmente antieconomica e controproducente, con il risultato che le lettere, da 6-8 pagine, sono ridotte a due, e che gli argomenti tendono un po' a ripetersi, con l'inevitabile innalzarsi dell'età dei lettori. Avrei voglia di mandare una lettera al mensile per far partire qualche discussione, ma chissà... La mediterò bene, questo è certo :)

    Il che porta, dopo la pagina (comunque sempre utile) delle bufale in rete Questo mese l'ennesimo tentativo di phishing cui, a quanto pare, si continua a dar retta), ad una pagina di last minut con una riflessione di Silver lunga, articolata e senza alcun disegno. Riflessione seria e tinta di sarcasmo amaro (talmente seria, anzi, che alla prima lettura mi aveva fatto preoccupare non poco sulle future corti del mensile), che riprende uno spunto proposto dall'articolo di apertura dell'ultimo Lupo Magazine (il 4) a firma Diego Cajelli, analizzando in modo molto sintetico ma piuttosto disilluso la situazione del fumetto come prodotto commerciale sempre meno redditizio. Al proposito credo ci sarebbe tanto da dire, ed ognuno potrebbe dire la sua. Credo che almeno una parte del problema sia legata ai tempi di consumo che sono sempre più brevi, con il fumetto che per sua natura è un ibrido tra prodotti a consumo breve (film, videogiochi) e prodotti a consumo lungo (i libri, ad esempio). Un discorso da riprendere, credo.

    Le strisce di Kika Non mi hanno mai fatto impazzire e non lo fanno nemmeno adesso, ma riguardandole dopo tanto tempo noto un certo filone che dalle schermaglie di amore-odio tra Kika ed il suo ragazzo arriva ad alcune celebri coppie della tv e della radio, da Marta e Gianluca a Nuzzo e Di Biase. Certo, è un po' come chiedere se sia nato prima l'uovo o la gallina, ma colpisce questa contaminazione fra generi, specie visto che non l'avevo mai notata prima.
    Certo è, secondo me, che, arrivati sempre più vicini alle 200 tavole, ci si potrebbe chiedere se non ci sia proprio speranze di rivedere qualcos'altro di Cavezzali, ad esempio qualche Rock (negli ultimi anni in Italia di artisti indie-rock ce ne sono a bizzeffe)... Sarebbe bello vedere Zen Circus, Teatro degli Orrori, Luci della Centrale elettrica o affini rivisitati dalla matita caricaturale di Cavezzali :) :) Nesusna speranza, eh? :(

    Seguono le recensioni della rubrica VLS, che, come cinema affianca ad un interessante Saviano un "After" che a me non dice molto (probabilmente per ragioni genrazionali), prosegue con una pubblicità (la cui analisi, onestamente, mi lascia perplesso: che senso ha raccontare la storia di un profumo sul Lupo? Potrei capire analizzare la pubblicità da un punto di vista di linguaggio cinematografico, come si fa con i film, ma raccontare la storia di un prodotto... Boh), poi un libro di Sandro Greblo, cooperante di Emergency, un thriller e due dischi di cui onestamente non ho ancora avuto il tempo di cercare samples in rete. Le recensioni, pur tra notevoli alti e bassi (e con il tallone d'Achille dell'inevitabile brevità, superabile forse solo rimpicciolendo di molto i font), rimangono a mio parere una delle migliori idee del Lupo degli ultimi anni: a volte ho conosciuto libri e dischi notevoli partendo proprio da qui. Forse addirittura una rubrica da potenziare.

    Leggere e molto gradevoli (almeno tre del)le quattro vignettine del Postit di Silver, una boccata d'aria fresca ed originale a mio parere.

    Ultima parte del Lupo, la sezione "Vanity farm" con due ristampe: Teste fine (Artibani/Michelon) e McKenzie Memories - En-ri-Khaled l'egiziano (Burattini/Michelon), entrambe direi non proprio eccelse (secondo me Artibani non ha mai reso al massimo sul Lupo: il meglio di sè l'ha sempre dato sui Disney, da PK in giù), ma abbastanza buone per arrivare al fondo. Non ho il tempo di andare a cercare i numeri della pubblicazione originale, ma sicuramente in libreria li ho perché entrambe non mi sono nuove.

    In conclusione: un buon numero? Un numero discreto, direi: alcuni contenuti abbastanza inutili (mi chiedo se sia veramente così indispensabile riempire ogni numero di ristampe: pagherei volentieri 4 euro e 50 anche solo per il materiale inedito, perché quello merita), ma la parte "nuova" è più notevole e frizzante del soluto, anche per la formula del 100% Silver che non vedevo da moltissimo tempo. L'unica cosa che manca un pochino è l'elemento politico e sociale, di cui secondo me, con l'aria che tira in Italia, si sente veramente la necessità, e che il Lupo in molti casi tira fuori in pieno. Mi fa ben sperare il cappello introduttiov che parla di Greta Thunberg quando ancora in pochi la conoscevano, essendo stato probabilmente scritto almeno quattro mesi fa. La speranza è che, visto che nel frattempo ci sono stati gli scioperi per il clima dei ragazzi, le marce, gli insulti da parte di inqualificabili politici, le prese in giro per la sindrome di Asperger (no comment, di nuovo) eccetera, il discorso sia ripreso anche nelle tavole dei prossimi numeri del Lupo. Ho molte speranze in Cannucciari, in Lusso ed in tutti gli altri. Incrociamo le dita ed a presto con le prossime recensioni :)
  • Accidenti, il grande ritorno di Xar con le sue recensioni superaccurate! :fire:
    A mia vergogna me ne accorgo mesi dopo, poichè anch'io passo di rado da queste parti, ma è sempre un piacere.
    Vedo che ha apprezzato anche il ritorno delle inedite sulla rivista classica e le lunghe del LUPOMagazine prematuramente scomparso. Riguardo le inedite mensili, le successive sono state: Blasta che ti passa, I nostri amici, Il 29mo giorno, Fuori sincrono, Luna park + altre due storie programmate per dicembre e gennaio20. Insomma, si è ripartiti.
    Peccato per il LUPOMagazine finito miseramente (d'altronde, ai tempi era quasi introvabile...) nonostante la lunghezza delle storie che ritengo fosse particolarmente efficace.
    Al riguardo, una piccola precisazione. Il numero di episodi previsti era SEI, con l'intenzione di produrne altrettanti per l'anno successivo (infatti avevo già pronte già alcune sinossi... moan...). Di questi sei, i primi cinque sono in qualche modo collegati (il quinto inedito, IL COPIONE, è a tema serie tv e idealmente si ricongiunge con il primo), mentre il sesto, CHE ORA È, è un episodio 'fuori serie' autonomo, che avevo scritto quasi dieci anni fa, congelato e riscritto per l'occasione. Si tratta più di una GN che di un episodio classico, uno spin-off che oltre a essere l'unico della serie disegnato dal lanciatissimo Bruno Cannucciari, considero tra le mie storie più "difficili", di sicuro la più intensa e complessa e forse la mia preferita. Chissà, forse pubblicata autonomamente (e preventivamente strillata come ormai è d'uso) avrebbe potuto avere un certo clamore, dato anche il tema (la morte). Purtroppo esistono le dure leggi del mercato, sicchè la scelta di Panini di raccogliere tutto in due raccolte separate da 3 ep/cad.. Che ha smontato lo schema e temo abbia condannato le inedite a un inglorioso oblio, tant'è che non ho visto il minimo accenno in nessuna delle pur rarissime recensioni sul web. Dispiace.
    A suo tempo si era persino parlato di ristampare queste lunghe in albi autonomi a colori, ma nonostante il mio inossidabile ottimismo ci credo poco.
    Comunque, un sentito ringraziamento per la tua/vostra ammirevole attenzione alle sorti del lupo. :)
    Ultima modifica di Pietro il domenica 03 novembre 2019, 15:38, modificato 2 volte in totale.
  • PS Xar mi chiedeva in cosa consistesse l'omaggio di "Va tutto bene". È un'affettuosa versione in chiave McKenzie di una vecchia e celebre storiella di Bonvi, basata appunto sull'inversione del punto di vista (Bonvi era un grande appassionato di sci-fi e la sua storia era a sua volta un omaggio a Fredrick Brown) nell'anniversario della sua scomparsa.
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