[Bonvi/Silver] Cattivik
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Non sono mai stato un grande fan di Cattivik, devo ammetterlo. Però non era neanche giusto relegarlo, ora che parrebbe essere tornato in edicola quasi stabilmente, nel thread del Lupo dove sinceramente non c'entra molto. Mi è sempre dispiaciuto non riuscire a entrare in sintonia con questo fumetto visto che è sempre stato rispetto a Lupo Alberto una sorta di gemello gestito dallo stesso manipolo di autori. Inoltre sentire Deboroh che lo preferiva al Lupo, e persino lo stesso Casty e Lusso parlarne come di una delle fasi più gratificanti della loro carriera mi ha sempre lasciato una gran voglia di "recuperarlo". Voglia che finiva per scontrarsi con la dura realtà: Cattivik non mi ha mai fatto impazzire. Non dico il personaggio quanto il suo impiego nelle storie di cui è protagonista. Ho avuto modo di apprezzarlo più verso l'inizio della sua carriera nelle storie di Bonvi e immediatamente dopo con quelle di Silver che erano molto più visive e semplici (quella parzialmente muta della bomb' e della pomp', quella manciata di strips erano da sbavo), ma da quando ha avuto un mensile tutto suo non mi ha mai attratto. Penso che non sia un problema che ho col personaggio in sé per sé, dal momento che mi piace molto sia graficamente che caratterialmente, quanto col contesto in cui lo si inserisce. Infatti credo che una della cause maggiori della noia che mi prende leggendone le storie sia che grosso modo si rifanno a due schemi consolidati, quello in cui Cattivik, da semplice cattivo sterotipato, piomba in un contesto più realistico e spietato in cui finisce per esserne vittima proprio per colpa della sua "genuinità" e quella in cui finisce in un contesto ancor più stereotipato di lui da cui ne esce quasi vincente grazie al suo cinismo. In entrambi i casi trovo si cada un po' troppo nel ripetitivo, nello slapstick e che spesso e volentieri i disegni di Bonfatti e Sommacal eccedano gli uni nel caricaturale e gli altri nel realistico.
Ad ogni modo vedere che è finalmente iniziata la nuova serie mensile di Cattivik dopo anni di vuoto, ristampe e ospitate sulle pagine del Lupo mi ha fatto molto piacere e infatti mi sono comprato l'albo seduta stante...salvo poi scoprire che le storie erano ancora una volta riciclaggi (ma allora che differenza c'è dagli albi usciti nei mesi scorsi? Solo l'orizzontalità?) e che le mie reazioni erano grossomodo le stesse di sempre. Quella che ho apprezzato di più è stata La Prima Volta di Cattivik (Silver/Bonfatti) targata '89 in cui la semplicità teatrinesca del teatrino silveriano rende particolarmente bene. E' fresca, semplice, non sproloquiosa, non troppo lunga e pure il barocchismo bonfattiano è tenuto a freno dalla semplicità grafica della sceneggiatura di Silver. E' come dovrebbe essere Cattivik per piacere a me. Perché infatti Danceteria e Nosfigatu (entrambe Lusso/Sommacal) mi hanno ricordato il motivo per cui ho sempre evitato il vecchio mensile, la prima è un omaggio a Zanardi e rientra nella formula del Cattivik nel grigio mondo moderno, mentre la seconda mostra il Cattivik che sfancula un vampiro e rientra nella seconda tipologia. Entrambe le ho trovate eccessive, troppo lunghe e poco divertenti per i miei gusti. Ora, non so se prendere i prossimi numeri quindi volevo discuterne un po' sul forum con lettori e autori per capire se queste cose in Cattivik ce le vedo solo io, se sono un mio limite o difetti effettivi del fumetto.
(ah, positivissimo l'arrivo in pianta stabile dei colori!)
Oibò, mi hai battuto sul tempo, proprio in questi giorni stavo per aprire un topic cattivikesco partendo dagli albori di Bonvi, Silver per passare poi per gli albi regolari (tranquilli, non numero per numero, andrò ad annate )
Più limiti ci sono nel soggetto, più le sceneggiature erano geniali (non a caso il tanto venerato Casty ha esordito qui).
Ovviamente non ho preso il nuovo numero 1, avendo già io le storie, ma gli ho dato una sfogliata: non mi piace.
Innanzitutto, le storie scelte a mio parere non solo non rientrano nelle migliori produzioni del personaggio, ma sono anche sotto la media; se si voleva tentare un rilancio, c'era ben di meglio tra cui pescare.
La colorazione poi non migliora le tavole, ma mi pare renda tutto più finto... Inoltre, Cattivik è un personaggio oscuro, con determinate atmosfere e vicende, a colori non credo possa funzionare del tutto, sarebbe come colorare i fumetti di Diabolik.
E poi, Cattivik ha sempre beneficiato di ottimi comprimari (prima Carta Sprecata, poi l'Omino Bufo) non riproporre anche qualcosina di quest'ultimo mi fa sembrare il giornalino "monco".
A mio parere la forza della storie di Cattivik era proprio questa, la limitatezza delle situazioni e dei personaggi in cui il protagonista si poteva ritrovare: l'intera collana è un enorme "Esercizio di Stile" in cui gli autori devono scervellarsi per trovare una situazione nuovo da far affrontare a Cattivik e più si va avanti più sono state trovate soluzioni bizzarre e originali, dopo essersi giocati forse le più "banali". Non credo infatti che le storie migliori siano quelle di Cattivik alle prese di questo o quell'elemento della società odierno (anche se ci sono episodi fantastici da questo punto di vista), ma quelle in cui gli autori giocano col media fumetto spingendo al massimo sul fattore "esercizio di stile" citato sopra. A memoria, le performance più memorabili sono una storia interamente composta di vignette bianche (e una con vignette nere) con soli dialoghi, un episodio formato in realtà da un unico meccanismo ingombrante che occupa tutte le pagine, una puntata in cui Cattivik tenta di aprire una porta in mille modi differenti, oppure una in cui Cattivik impazzisce solamente con davanti a sè un tavolo e una caffettiera, nel tentativo di prepararsi un caffè.Grrodon ha scritto:Non sono mai stato un grande fan di Cattivik, devo ammetterlo. Infatti credo che una della cause maggiori della noia che mi prende leggendone le storie sia che grosso modo si rifanno a due schemi consolidati, quello in cui Cattivik, da semplice cattivo sterotipato, piomba in un contesto più realistico e spietato in cui finisce per esserne vittima proprio per colpa della sua "genuinità" e quella in cui finisce in un contesto ancor più stereotipato di lui da cui ne esce quasi vincente grazie al suo cinismo.
Più limiti ci sono nel soggetto, più le sceneggiature erano geniali (non a caso il tanto venerato Casty ha esordito qui).
Ovviamente non ho preso il nuovo numero 1, avendo già io le storie, ma gli ho dato una sfogliata: non mi piace.
Innanzitutto, le storie scelte a mio parere non solo non rientrano nelle migliori produzioni del personaggio, ma sono anche sotto la media; se si voleva tentare un rilancio, c'era ben di meglio tra cui pescare.
La colorazione poi non migliora le tavole, ma mi pare renda tutto più finto... Inoltre, Cattivik è un personaggio oscuro, con determinate atmosfere e vicende, a colori non credo possa funzionare del tutto, sarebbe come colorare i fumetti di Diabolik.
E poi, Cattivik ha sempre beneficiato di ottimi comprimari (prima Carta Sprecata, poi l'Omino Bufo) non riproporre anche qualcosina di quest'ultimo mi fa sembrare il giornalino "monco".
Quella del meccanismo me lo rcordo. Come ricordo e apprezzai anche quella che ricalcava in salsa cattivikkiana la storia di Uccello sostituendolo con Topo. Allora se le cose stanno così probabilmente il Cattivik bello è quello fuori dagli schemi, quello delle rare eccezioni, difficile da beccare, e non quello dove cerca di fare "satira"? In tal caso comincio a capire un po' di più.
Sì, è quello delle eccezioni, assolutamente. Ad un certo punto però gli autori hanno scoperto come divertirsi, e si è arrivati ad avere in media una eccezione a numero (chiamiamola storie "sperimentali").
Cattivik è un personaggio "ribelle", fuori dagli schemi come dici tu, e gli autori sono riusciti a trasporre la sua natura anche nella forma del fumetto; se hai presente la storia di Cattivik che è comparsa su Rat-Man & Friends (i lettori affezionati di Cattivik sanno che quella E' una storia di Cattivik, più vicina alla melanzana nera che al metafumetto ratmaniano) puoi farti un'idea su comsa mi riferisco.
Poi comunque la maggior parte delle storie "standard" sono più divertenti di quelle che avrai letto in questo numero 1, non prenderle ad esempio. Magari proprio Pietro se passa di qua ci può spiegare il criterio con cui sono state selezionate se sa qualcosa, non capisco il perché della scelta fatta.
Cattivik è un personaggio "ribelle", fuori dagli schemi come dici tu, e gli autori sono riusciti a trasporre la sua natura anche nella forma del fumetto; se hai presente la storia di Cattivik che è comparsa su Rat-Man & Friends (i lettori affezionati di Cattivik sanno che quella E' una storia di Cattivik, più vicina alla melanzana nera che al metafumetto ratmaniano) puoi farti un'idea su comsa mi riferisco.
Poi comunque la maggior parte delle storie "standard" sono più divertenti di quelle che avrai letto in questo numero 1, non prenderle ad esempio. Magari proprio Pietro se passa di qua ci può spiegare il criterio con cui sono state selezionate se sa qualcosa, non capisco il perché della scelta fatta.
Il criterio... Beh, sono parzialmente impreparato a rispondere, perchè non sempre sono informato sulle scelte editoriali. In questo caso credo siano stati 1 - quello di utilizzare storie già colorate (non ce ne sono moltissime e risalgono alle varie raccolte apparse in questi anni), 2 - quello di NON utilizzare episodi apparsi troppo recentemente. Per esempio "La Porta" - una delle poche storie ad aver avuto apprezzamenti unanimi sia dagli appassionati dello stile "nature" che da quelli dello "sperimentale" - era già stata pubblicata qualche mese prima sul formato grande, e dunque eliminata.
Rispetto ai vostri commenti, non so che dire. In effetti, su quel personaggio sono cresciuto e lì ho sperimentato lo sperimentabile, magari esagerando, ma divertendomi molto.Credo che l'assoluta mancanza di un linea di scrittura, ma anche di disegno, abbia prodotto una varietà di situazioni che a non tutti è stata sempre gradita. Personalmente l'ho sempre trovato un personaggio underground con potenzialità narrative pressochè infinite e, a parte le mie prime storie "ingenue", per quel sentiero mi sono indirizzato. Devo anche dire che ho amato molto lo stile Bonfatti e ancor più l'esplosivo Casty, che ha dato al personaggio quella comicità scoppiettante che io non ho mai particolarmente cercato, perchè mi trovo meglio nelle storie più costruite (vedi Lupo). Non so le scelte future della rivista. Ci sono molte storie belle, a mio parere, tra quelle non colorate, che varrebbe la pena rileggere. E nemmeno si sa per ora se partiranno nuove produzioni. Vedremo...
Rispetto ai vostri commenti, non so che dire. In effetti, su quel personaggio sono cresciuto e lì ho sperimentato lo sperimentabile, magari esagerando, ma divertendomi molto.Credo che l'assoluta mancanza di un linea di scrittura, ma anche di disegno, abbia prodotto una varietà di situazioni che a non tutti è stata sempre gradita. Personalmente l'ho sempre trovato un personaggio underground con potenzialità narrative pressochè infinite e, a parte le mie prime storie "ingenue", per quel sentiero mi sono indirizzato. Devo anche dire che ho amato molto lo stile Bonfatti e ancor più l'esplosivo Casty, che ha dato al personaggio quella comicità scoppiettante che io non ho mai particolarmente cercato, perchè mi trovo meglio nelle storie più costruite (vedi Lupo). Non so le scelte future della rivista. Ci sono molte storie belle, a mio parere, tra quelle non colorate, che varrebbe la pena rileggere. E nemmeno si sa per ora se partiranno nuove produzioni. Vedremo...
Oh, ho sfogliato il #2, guarda caso hanno pubblicato proprio la storia sul marchingegno che avevo citato qui
Poi due storielle, una con comprimari Diabolik/Eva Kant più altri personaggi classici del fumetto, l'altra che parodizza l'esorcista: la selezione è già un po' migliore del #1.
Confermo però che a mio parere la colorazione rovina le tavole, e non poco.
Poi due storielle, una con comprimari Diabolik/Eva Kant più altri personaggi classici del fumetto, l'altra che parodizza l'esorcista: la selezione è già un po' migliore del #1.
Confermo però che a mio parere la colorazione rovina le tavole, e non poco.
in fumetteria ho visto questa nuova serie piuttosto cara 8 euro 96 pagine
http://www.magazzinisalani.it/search?query=cattivik
volume 1
cattivik contro la mafia
arsenico e vekki merlett
ar culinaria
l'iter
gir italy
storia di topo
terza età
volume 2
il colpo in banca
ho fatto tilt
il tartufo gigante
cronache marziane
quartieri alti
fiabe
guardie e ladri
terrore nei cieli
volume 3
il piazzista
premio istituto araldico
l'ugula del disperato
pronto soccorso
il convento
la crociera
lo smeraldo maledetto
pizza alle melanzane
reportage
volume 4
attese inefficenti lungaggini
la pianta golosa
il tappeto
safari in città
supereroi e super problemi
non aprite quelle porte
http://www.magazzinisalani.it/search?query=cattivik
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non aprite quelle porte
Ultima modifica di nerdozzo il lunedì 05 dicembre 2011, 21:00, modificato 1 volta in totale.
Sì, l'ho vista anch'io mesi fa, ma non penso sia una testata vera e propria... Sono librucoli che raccolgono storie già pubblicate in passato, una versione mignon di quello che fanno i volumi Mondadori di Lupo Alberto.
Ehi, ma è ancora aperto! Era un po' che non passavo di qua...
Librucoli... Bah. Io non li ho ancora trovati ma a occhio sembrano ben fatti...DeborohWalker ha scritto:Sono librucoli che raccolgono storie già pubblicate
Nel senso che sono raccolte di qualche storia che raccolgono una manciata di storie (che a me interessano il giusto, avendo già quasi tutta la serie di Cattivik) in una confezione abbastanza semplice, li ho trovati anche in edicola.
Tutt'altra cosa se li confronti con i volumi di Lupo Alberto usciti qualche anno fa, un po' più eleganti.
Tutt'altra cosa se li confronti con i volumi di Lupo Alberto usciti qualche anno fa, un po' più eleganti.
li ho presi ci sono 10 storie su ogni numero, alcune fantastiche(favole, il convento, nouvelle cuisine) e una assurda, chiamata storia di topo,che è un plagio in tutto e per tutto di storia di uccello, di lupo alberto.
Evviva, qualcuno ancora legge Cattivik!
...macchè plagio, è un omaggio del Bonfa alla storia di Silver.
Ti ricordo che Cattivik era pubblicato dalla casa editrice di Silver, che personalmente approvava le storie.
...macchè plagio, è un omaggio del Bonfa alla storia di Silver.
Ti ricordo che Cattivik era pubblicato dalla casa editrice di Silver, che personalmente approvava le storie.
L'omaggio però è parso molto strano anche a me, che lo lessi sul numero originale di Cattivik.
Dato che ogni singola gag era uguale, traslata nell'universo fognario di Cattivik senza troppe innovazioni, mi era sembrata semplicemente un "riciclo" di un fortunato ciclo di strip di lupo Alberto, particolarmente toccanti.
Dato che ogni singola gag era uguale, traslata nell'universo fognario di Cattivik senza troppe innovazioni, mi era sembrata semplicemente un "riciclo" di un fortunato ciclo di strip di lupo Alberto, particolarmente toccanti.
http://www.ilpotereelagloria.com/module ... ent&id=147
merita questo volume? le storie in media di che anno sono?
merita questo volume? le storie in media di che anno sono?
libri della rizzoli
Il grande Cattivik 1986
Cattivik. Il genio del male 1991
Cattivik contro tutti 1994
Cattivik. Brivido terrore raccapriccio 1995 solo cartonato
Cattivikmania 1995
Cattivik. Il signore delle fogne 1997
Cattivik. Dossier 1998
Cattivik non perdona 1999
Identikit di un cattivik 2000
Cattivik. Il libro dei miei versi 2001
il grande cattivik sommario
Senza Titolo
Cattivik E La Guerra
Il Cane Da Combattimento"
Senza Titolo
Il Cenone Dei Tacchini
"Cattivik E... I Mostri Di Natale"
41 strisce
Il Safari "
Cattivik Non Perdona"
"L'Uovo Preistorico"
Cattivikmania
Cattivik contro la mafia
- Allergia al furto
- Cattivik contro Battista il collezionista
- Cattivik contro la skquola
- Qui comincia la iattura...
- La nouvelle cuisine
- Lo scippo
- senza titolo
- La finale di coppa
- Blobby il mostro delle fogne
- Cattivik invade il Giappone
- Palle
- Cattivik contro la banda dei fanzinari brufolosi
- Notturni d'arte
- Cattivik in paradiso
- Gran galà
- Sir Percyval Wheestler
- La luna di melassa
- Lo yeti - Cattivik e l'abominevole
- Alla ricerca del tesoro perduto
- Telefono azzurro
cattivik brivido terrore raccapriccio
Incontri ravvicinati
Gli innamoratini
Botte da orbi
Lavori in corso
La maledetta storia della nebbia
Terza età
Una giornata alla rovescia
Pizza alla melanzana
La bella Madunina
Terrore nei cieli
Una storia appiccicosa
Il casamento
Il furto del pollo
La favorita
Il circo
Il preziosissimo profumo
Furto al museo
Cattivik contro Diavolik
Cronache marziane
La banda del buco
La crociera
Lui cattivik
Microstoria micragnosa
La sfiga
Il casamento II
chi ha gli altri libri può gentilmente mettere i titoli?
Il grande Cattivik 1986
Cattivik. Il genio del male 1991
Cattivik contro tutti 1994
Cattivik. Brivido terrore raccapriccio 1995 solo cartonato
Cattivikmania 1995
Cattivik. Il signore delle fogne 1997
Cattivik. Dossier 1998
Cattivik non perdona 1999
Identikit di un cattivik 2000
Cattivik. Il libro dei miei versi 2001
il grande cattivik sommario
Senza Titolo
Cattivik E La Guerra
Il Cane Da Combattimento"
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Il Cenone Dei Tacchini
"Cattivik E... I Mostri Di Natale"
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Il Safari "
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"L'Uovo Preistorico"
Cattivikmania
Cattivik contro la mafia
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Terza età
Una giornata alla rovescia
Pizza alla melanzana
La bella Madunina
Terrore nei cieli
Una storia appiccicosa
Il casamento
Il furto del pollo
La favorita
Il circo
Il preziosissimo profumo
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Cattivik contro Diavolik
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Lui cattivik
Microstoria micragnosa
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chi ha gli altri libri può gentilmente mettere i titoli?
Grrodon come sono le storie di bonvi? Io non ho avuto mai il piacere di leggerle, dato che non ho i numeri di tiramolla e non le hanno mai messe su un volume. Al contrario di quelle di silver ristampate dalla prima all'ultima.
Le storie di Bonvi sono generalmente le più corte del nero genio del male, e sono più tendenti verso lo slapstick (la media delle gag è Cattivik che prende una botta). Molto probabilmente erano niente più che un divertissement per lo stesso autore.nerdozzo ha scritto:Grrodon come sono le storie di bonvi? Io non ho avuto mai il piacere di leggerle, dato che non ho i numeri di tiramolla e non le hanno mai messe su un volume. Al contrario di quelle di silver ristampate dalla prima all'ultima.
Sicuramente, come dice anche Grrod le storie di Silver sono migliori, anche se trovo che il papà del lupo abbia mostrato il suo meglio nelle strisce.
Non sono d'accordo.
Bonvi è quello che ha sperimentato di più su Cattivik, le sue storie esercizio di stile (la stessa sequenza ripetuta all'infinito, una storia tutta "al buio" con soli balloon, una storia tutta in rima, una storia che mostra un unico grande macchinario) sono a mio parere i punti più alti della produzione cattivikiana.
E anche le sue storie "normali" le preferisco a quelle di Silver, in media.
Bonvi è quello che ha sperimentato di più su Cattivik, le sue storie esercizio di stile (la stessa sequenza ripetuta all'infinito, una storia tutta "al buio" con soli balloon, una storia tutta in rima, una storia che mostra un unico grande macchinario) sono a mio parere i punti più alti della produzione cattivikiana.
E anche le sue storie "normali" le preferisco a quelle di Silver, in media.