[Peyo] I Puffi

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Oddio.
    Ma a occhio, quindi questi omnibus cosa dovrebbero comprendere e fin dove dovrebbero arrivare?
    300 pagine dovrebbero corrispondere a più o meno 5 volumi cartonati. E poi? Si arriva fino a dove? Alla ripresa delle GN dei Puffi escluse?
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    E' finalmente uscito il primo volume dell'integrale dei Puffi, edito da RW, che si ripropone di pubblicare finalmente in un'edizione filologicamente accurata, questa meraviglia del fumetto franco/belga. Tutti li conoscono, i Puffi, eppure nessuno li conosce davvero bene, né sono state mai note da noi le loro effettive origini. Le due precedenti edizioni del materiale di Peyo (Storie Puffe ancora nei primi anni 90, e la riproposizione Planeta di qualche anno fa) erano state abbastanza confuse, e non era stato dato modo al lettore di capire finalmente la natura del materiale pubblicato, né i perché e i percome della presenza di alcune storie e non di altre. Storie Puffe aveva mescolato tutto il materiale, mentre l'edizione Planeta, priva di introduzioni, altro non era che la riproposizione meccanica dei cartonati francesi, con tutte le conseguenze del caso (storie pubblicate alla rinfusa nei primi albi, presenza di due volumi di brevi non appartenenti al corpus "canonico" e via dicendo). Blackvelvet aveva poi provato a portare avanti l'opera, laddove Planeta l'aveva interrotta, ma utilizzando un formato differente e disomogeneo.

    RW si ripropone di fare le cose per bene. E infatti a prima vista i trenta euro del volume paiono veramente spesi bene. Edizione lussuosa, cartonata, e soprattutto la presenza di una sessantina di pagine introduttive, che una volta per tutte spiegano nel dettaglio la storia editoriale dei Puffi, con immagini d'archivio, date, nomi che svelano molto del dietro le quinte della serie. E' possibile quindi risalire alla sequenza corretta di lettura delle prime storie, che da sempre erano state mescolate. C'è un problema però. Un grosso problema. Il vero ordine cronologico di realizzazione non è stato rispettato. Le storie a prima vista paiono tutte mescolate, senza capo né coda. L'assenza inoltre di un piano dell'opera da parte di RW rende tutto ancora più difficile da riuscire a comprendere...a meno di non studiarsi per benino le intro per capirci qualcosa. Perché un criterio in realtà c'è, solo che è il meno immediato possibile. Non viene rispettato l'ordine di creazione delle storie, né quello convenzionale di pubblicazione delle stese all'interno dei cartonati, bensì quello di realizzazione delle versioni qui proposte. Confusi? Eh, lo so. Ma bisogna fare una premessa, per riuscire a capire.

    Le storie dei Puffi nascono come uno spinoff della più imponente serie, sempre firmata da Peyo, Johan & Solfamì, che RW proporrà a partire da dicembre. Le prime sei storielle brevi erano state pubblicate in piccolissimo formato sul settimanale francese Spirou, come se fossero dei simpatici libbriccini da ritagliare e confezionarsi da sé (nel volume viene riprodotto integralmente il primo libriccino, come esempio). Successivamente i Puffi si guadagnarono lo "schermo intero" per un altro paio di brevi, per poi approdare definitivamente alle lunghe.
    In occasione della riproposizione in cartonati, come da usanza francofona, era necessario però ridisegnare e rimontare queste prime sei storielle a libriccino, per adeguarle al formato delle nuove storie "a schermo intero". Questi remake sono le versioni in cui queste storie ci sono giunte finora, ma non sono stati realizzati da Peyo e soci in modo puntuale e sistematico, bensì nei ritagli di tempo tra un'inedita e l'altra. Il risultato è che il volume comincia dal momento in cui i Puffi diventano "a schermo intero", e prosegue poi presentandoci le precedenti storie sottoforma di remake, ma nell'ordine in cui appunto sono stati realizzati, inseriti cioè tra un'inedita e l'altra. Una scelta che non condivido, in quanto macchinosa, inutile e filologicamente ridondante, e soprattutto non in grado di fornire la panoramica della successione degli eventi, che nelle prime storie è molto importante. Facendo quindi un po' di chiarezza ecco quale sarebbe l'ordine "giusto" di letture di queste prime storie:

    I libriccini, successivamente remakeati:

    1. I Puffi Neri
    2. Il Ladro di Puffi
    3. L'Uovo e i Puffi
    4. Il Falso Puffo
    5. La Fame dei Puffi
    6. Il Centesimo Puffo

    Passaggio alle brevi a schermo intero

    7. Il Puffo Volante
    8. Puffasinfonia in Do

    Passaggio ai kolossal lunghi

    9. Il Re Puffo
    10. La Puffetta


    Questo è invece l'ordine di pubblicazione che troviamo nel volume RW:

    7. Il Puffo Volante
    1. I Puffi Neri
    2. Il Ladro di Puffi
    8. Puffasinfonia in Do
    9, Il Re Puffo
    3. L'Uovo e i Puffi
    10. La Puffetta
    5. la Fame dei Puffi

    Sarebbe un problema facilmente risolvibile, se fosse possibile leggerle in ordine all'interno del volume, ma così non è perché i remake di 4. Il Falso Puffo e 6. Il Centesimo Puffo verranno realizzati solo dopo e quindi li avremo solo nel secondo volume della collana. Insomma, è un po' un guaio perché per amor di filologia si è compromessa la leggibilità e l'evoluzione dell'opera, ma per fortuna dal volume successivo i remake si esauriscono e la pubblicazione procederà di pari passo.

    Solo che...di pari passo con cosa? Qual'è il punto d'arrivo che si ripropone la collana? Solo il materiale di Peyo? Avrebbe poco senso, dal momento che già a partire da questo volume il confine tra ciò che farà Peyo e ciò che invece delegherà agli assistenti è assai torbido. Tutte le storie a fumetti dei Puffi? Non avrebbe molto senso neanche così, perché a parte che la produzione è ancora attiva e procede al ritmo di un cartonato all'anno (che RW pare voglia proporci con volumi singoli), bisogna considerare che da un certo punto in poi la produzione puffosa si biforcherà.
    Il materiale proveniente da Spirou, a cui la collana attinge, si esaurirà presto nell'arco di due o tre volumi, dopodiché da un lato avremo le storielline del mensile spinoff dei Puffi pensato per un pubblico più infantile, dall'altro invece l'inizio delle pubblicazioni delle GN "adulte" dei Puffi, che iniziano con Il Puffo Finanziere e proseguono ancora oggi, con materiale inedito pubblicato direttamente sui cartonati. La collana Planeta aveva ricalcato le uscite dei cartonati francesi, e quindi dopo la fine del materiale tratto da Spirou aveva proposto in maniera totalmente gratuita e insensata ben due albi contenenti una selezione delle storielline infantili del mensile, che avevano lasciato perplessi un po' tutti, salvo poi partire in quarta con la roba davvero sostanziosa, presentando esclusivamente le GN adulte.
    RW cosa intende fare invece? Probabilmente la soluzione più percorribile è concludere gli omnibus con il materiale di Spirou, pubblicando poi in albi a parte le GN adulte, in maniera da ricollegarsi con le pubblicazioni presenti.
    Certo è che al netto di queste minuzie filologiche, siamo davvero di fronte alla migliore edizione mai avuta di questo materiale, per cui se vi piacciono i Puffi, la scelta di optare per questo volume è quantomeno obbligata.
  • L'adattamento com'è?

    Filologicamente fedele alla versione TV anni '80?
    Versione "il Giornalino"?
    Traduzione pedissequa "alla C4nn4rsi"?
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Valerio ha scritto:Immagine
    E' finalmente uscito il primo volume dell'integrale dei Puffi, edito da RW, che si ripropone di pubblicare finalmente in un'edizione filologicamente accurata, questa meraviglia del fumetto franco/belga.
    Con che periodicità sono strutturate le uscite? Ovvero, quando è prevista l'uscita del secondo volume?
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Ehm non lo so, e non ho neanche badato bene alla traduzione.
  • Il formato, la stampa e le introduzioni sono veramente ottimi (la struttura ricalca quella dei volumi di Buck Danny usciti per lo stesso editore, altro fumetto franco-belga veramente interessante). Così come le storie: deliziose, su tutte "I Puffi neri" e "Il re Puffo" :ammore:

    MA la faccenda del mischione delle storie è stato un errore, via. E poi manca l'indice!! In una pubblicazione di alto livello come questa, l'indice non può mancare!
    Assurancetourix
  • Il punto è che non è un mischione. Ha senso. Ma è un senso brutto.
  • RW Lion con la sua collana Lineachiara ha fatto uscire in un colpo solo questi due volumi di graphic novel puffose rimettendosi in pari con le uscite originali, riprendendo da dove Blackvelvet si era interrotta. Il formato scelto è quello più piccolo del precedente editore, anziché quello gigante dell'edizione Planeta e degli originali, e la cosa può essere vista come un tentativo per non far diventar matto il collezionista con cambi di formato. Peccato però che il font con cui il titolo è scritto sulla costina sia differente, e che i colori delle costine siano rispettivamente blu e rosso. E ricordiamo che il rosso per il precedente editore indicava i volumi di sole tavole autoconclusive (assieme al verde che indicava le strisce e il blu per le GN "pure"), per cui un elemento di confusione purtroppo rimane. Non è inoltre molto chiaro se queste GN inedite verranno successivamente incluse nell'integrale che a suon di omnibus dovrebbe ripresentare tutta la produzione di Peyo, ma sarebbe meglio di no. Se l'Integrale si fermasse appena prima del Puffo Finanziere, potrebbe avere una sua compiutezza, a cui affiancare poi la sfilza di albi one-shot che compongono la generazione successiva, fatta di storie ben più corpose. Ma si vedrà.

    I Puffi Poliziotti (Alain Jost & Thierry Culliford / Jeroen De Coninck)

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    Come da sempre si è detto, è questo il bello dei Puffi. Prendere un elemento del nostro mondo e inserirlo come un virus all'interno del sistema puffo per vederlo lentamente corrompersi. E' il meccanismo che sta alla base di tutte le storie migliori della serie (Il Puffissimo, La Puffetta, Il Puffo Finanziere), che ne esalta l'idea alla base di società utopica di innocenti bambini e crea una chiave di lettura assolutamente doppia. I Puffi è una satira bonaria ma nel contempo impietosa, tanto utile ad un bambino per far capire come funzionano le cose nel mondo, quanto per un adulto che vedrà accadere in un contesto che si presumeva "puro" molti fenomeni a lui ben noti. Sono storie incentrate sulla perdita di innocenza, ed è questo il filone sul quale bisognerebbe puntare di più. Dopo alcuni albi dedicati ad altro, con I Puffi Poliziotti si torna quindi allo schema in questione. I frequenti litigi tra Puffi rendono necessaria la creazione di una legislatura, e va da sé che per farla rispettare serve anche un corpo di polizia, rappresentato da Quattrocchi. Ecco quindi che tramite scenette e piccole gag si vede la lenta evoluzione del fenomeno, la creazione delle divise, il reclutamento del Puffo Forzuto da facinoroso a inglobato nel sistema, l'oltraggio al pubblico ufficiale, persino la corruzione. Poi la storia vira su altro, tingendosi di giallo, il che ha perfettamente senso. Diventa meno incisiva, però, benché si tiri fuori un inghippo logico del mondo dei Puffi che è parecchio interessante: un Puffo si trasforma in guastatore perché è stufo di essere un anonimo puffo chiamato "Puffo" e vuole un nome, una sua riconoscibilità come tanti altri puffi. Vederlo ribattezzare quindi "Puffo che ripara i lampioni" oppure "Puffo Frustrato" è veramente divertente ed è un'interessantissima decostruzione. Convince meno il motivo per cui si torna allo status quo, con Grande Puffo nuovamente giudice delle contese, ma non è una novità che queste GN dei Puffi tendano ad avere epiloghi veloci, a dispetto della loro lunga durata.

    I Puffi a Pilulit (Alain Jost, Thierry Culliford e Puffo Poeta / Pascal Garray)

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    Uno dei volumi più atipici dell'intera collezione. L'accredito a Puffo Poeta non è un caso, perché la storia in questione viene presentata come un romanzo fittizio scritto da lui, incorniciato da una manciata di tavole nelle quali si mostra la genesi "artistica" dell'opera, con un Puffo Poeta impegnato ad abbassare il livello dei suoi componimenti per acchiappare un target più vasto composto da Puffi sempliciotti. Dopo le prime quattro tavole parte la narrazione...i cui protagonisti sono però alcuni dei Puffi più famosi, che vengono a contatto con i Pilus, degli esserini ancora più piccoli, per i quali i Puffi sono come dei giganti. Ovviamente il riferimento a Gulliver è evidente sin dalla cover [spoiler]e giustificato nel finale[/spoiler], ma poi la storia è incentrata tutta sull'incontro tra due culture. Ci si distacca quindi dal solito schema del "virus" che corrompe l'utopico villaggio, ma non si rinuncia ad alcune argute riflessioni sociali. Le due popolazioni vanno d'accordo, ma non mancano alcuni sparli tra le parti, e spesso succede che laddove i Puffi si dimostrano meno avanzati, i Pilus li battano (sistema politico), e viceversa (misoginia). I Pilus sono graficamente molto simpatici e ricordano non poco quello che i Puffi erano all'inizio dal punto di vista di Johan e Solfamì. La trama non è niente di che, e infatti verte sulla strategia dei Puffi per liberare i Pilus da un'infestazione dei ratti. Di sicuro ci si poteva inventare qualcosa di più appassionante e meno blando, ma le numerose trovatine rendono comunque piacevole la lettura. Il volume è differente sin dal motivo della seconda di copertina, che vede i Pilus rimpiazzare i Puffi nelle loro pose più classiche. Un peccato per la natura fittizia del tutto, perché integrare i Pilus nel microcosmo medioevale di Peyo sarebbe stato sicuramente grazioso e arricchente, e invece il fatto che non esistano veramente rende il volume in questione simpatico ma un po' vano.
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    Non solo RW Lion ha finalmente pubblicato il secondo volume dell'integrale dei Puffi, ma i miei amici del Sollazzo me l'hanno pure regalato per il mio compleanno ( :ammore: ) per cui ho potuto visionarlo e sviscerare per benino i suoi contenuti. L'anno scorso in questo post avevo fatto un bel po' di considerazioni, che rimangono utili, sull'ordine di lettura e di pubblicazione di queste storie, che purtroppo non coincide. Ne consiglio la rilettura chiaramente, ma qui proverò a riprendere le fila di quel complesso discorso.

    Come avevamo appurato nel primo volume, le storie dei Puffi nascono come spinoff di Johan e Solfamì, pubblicate però in piccoli rudimentali libriccini da ritagliare dalle pagine del settimanale francese Spirou. Dopo i primi sei libriccini la serie passa "a schermo intero" e inizia a pubblicare inediti... inframezzandoli però con i remake "a schermo intero" delle sei storie apparse sui libriccini, che Peyo realizza per rendere quei suoi primi lavori presentabili e degni della pubblicazione in cartonato. Il "problema" dell'indice del primo volume è che sceglie di proporre le storie a partire dal passaggio "a schermo intero", inserendo in mezzo i remake dei sei libriccini nell'ordine in cui sono stati ridisegnati, anziché in quello iniziale. Il senso di questa scelta è probabilmente permettere al lettore di seguire l'evoluzione del tratto di Peyo, ma di contro l'ordine degli eventi e l'evoluzione strutturale della serie ne rimane inevitabilmente compromessa. Cosa ancor più grave, non era possibile ricostruire l'effettivo ordine di lettura all'interno del primo volume RW Lion perché il quarto e il sesto libriccino erano stati remakeati solo in un secondo momento e quindi sono slittati in questo secondo volume. Fortunatamente da dopo l'ultimo remake i problemi di cronologia spariscono e l'ordine di riproposizione e quello di concepimento delle storie tornano a coincidere. Per rendere più chiaro tutto questo complesso discorso sarà necessario confrontare l'indice di questi primi due volumi con quello effettivo di realizzazione delle storie.

    Ordine di realizzazione:

    Libriccini (successivamente remakeati)

    1. I Puffi Neri
    2. Il Ladro di Puffi
    3. L'Uovo e i Puffi
    4. Il Falso Puffo
    5. La Fame dei Puffi
    6. Il Centesimo Puffo

    Storie a Schermo intero

    7. Il Puffo Volante
    8. Puffasinfonia in Do
    9. Il Re Puffo
    10. La Puffetta
    11. Pasqua Puffante
    12. Trappola per Puffi
    13. Il Beccapuffi
    14. Un Puffo Diverso dagli Altri
    15. L'Astropuffo
    16. Il Puffatore di Pioggia

    Ordine di Pubblicazione RW Lion (in rosso i remake):

    Volume 1

    7. Il Puffo Volante
    1. I Puffi Neri
    2. Il Ladro di Puffi

    8. Puffasinfonia in Do
    9. Il Re Puffo
    3. L'Uovo e i Puffi
    10. La Puffetta
    5. la Fame dei Puffi

    Volume 2

    4. Il Falso Puffo
    6. Il Centesimo Puffo

    11. Pasqua Puffante
    12. Trappola per Puffi
    13. Il Beccapuffi
    14. Un Puffo Diverso dagli Altri
    15. L'Astropuffo
    16. Il Puffatore di Pioggia

    Come si è visto quindi il problema dell'ordine delle storie da questo momento in poi sparisce, solo che dispiace che per potersele leggere nell'ordine originale si siano dovuti aspettare due volumi, per una sorta di scrupolo filologico. E' più importante l'ordine di concepimento o l'ordine di remake? A mio avviso, il primo.

    Ma a questo si aggiunge un dubbio. Pasqua Puffante. Questa brevissima storia realizzata da Peyo insieme a Gos non appare in versione originale, ma in una sorta di "seconda versione" risalente a molti anni dopo, poco fedele sia nel tratto che nella sceneggiatura. Questa seconda versione è quella oggi ufficialmente in uso e circola normalmente nelle antologie dei Puffi. Ma a questo punto mi sorge il legittimo dubbio: non era per seguire l'evoluzione del tratto che l'ordine delle prime storie è stato sconvolto? E allora perché inserire questa versione della storia? Non aveva più senso rimandarla a molti numero dopo, oppure pubblicare la versione originale qui? A discolpa del volume va detto che gli originali di questa storia sono presenti nei raffronti pubblicati nelle quasi 70 pagine di saggio introduttivo, però in francese e comunque in versione non fruibile. Altra scelta che non condivido, insomma.

    Per il resto? L'eleganza del volume e le informazioni e i documenti presenti nelle prime 70 pagine sono qualcosa che mai e poi mai è stato fatto per i Puffi. In quell'introduzione viene spiegato tutto per bene, svelando un sacco di misteri "filologici" che ci avevano confusi in questi anni, individuando il corretto evolvere del tratto di Peyo e le collaborazioni con gli assistenti tra cui Gos, di cui viene raccontata la storia. Sono presenti riproduzioni fedeli di copertine di Spirou, e persino la riproduzione integrale di tutti i raccontini illustrati dei Puffi...purtroppo però in francese.

    E' un oggetto prezioso questo, quanto di meglio mai fatto con i Puffi. Le sbavature filologiche individuate sono chiaramente il risultato di un eccesso di zelo o di una visione discutibile della filologia, ma rimane comunque un gran lavoro. Non è ancora chiaro dove la serie si fermerà, dato che il periodo Spirou non dovrebbe andare oltre il quarto volume, e dopo si ha la biforcazione produttiva tra storielle infantili del vecchio mensile e le graphic novel adulte pubblicate sui cartonati. Staremo a vedere, speriamo di non scoprirlo solo fra tre anni, però!
  • Valerio ha scritto:Immagine
    Ho finalmente avuto modo e tempo di leggere il primo volume dell'integrale dei Puffi by RW-Lineachiara! :clap:
    E ne sono davvero, davvero soddisfatto: mi trovo costretto a ringraziare pubblicamente Valerio che, alla scorsa Lucca Comics, mi ha praticamente obbligato a comprare l'ultima copia di questo volume allo stand RW. E ha fatto bene a forzare la mano, a conti fatti :)

    A ben vedere, io i Puffi già li lessi, nelle loro classiche storie a fumetti. Da piccolo avevo infatti recuperato non so dove/come dei brossurati sottili che pubblicavano una storia ciascuno. Ricordo distintamente che uno di questi era Il Re Puffo, per esempio, che ho ritrovato ora qui in tutto il suo splendore.
    Il punto è che poi quei volumetti sono spariti chissà dove e, pur nutrendo io un affetto sincero per questi personaggi, a cui ero molto legati nell'infanzia in cui seguivo costantemente la serie animata, chissà perché non ho mai investito tempo e denaro per recuperare la produzione a fumetti degli ometti blu.

    Meglio così, visto che l'attesa mi permette di poter recuperare ora, senza troppi rimpianti per spese precedenti, questa nuova edizione figosa, completa e maestosa, che si ripromette di ristampare l'intero corpus puffoso classico.
    Al netto della discutibile e discussa scelta dell'ordine di pubblicazione filologico - in definitiva, mi sa che sono d'accordo con Valerio: avrebbe avuto più senso pubblicare le storie nell'ordine di "continuity", pur presentando le versioni ridisegnate successivamente, mandando al diavolo la fedeltà alla rivista -, credo proprio che questa edizione si possa considerare quella definitiva, a partire dall'ampio ed interessante making of presente a inizio volume. Si tratta di circa una cinquantina di pagine di testo critico, che approfondisce la genesi dei Puffi, ci fa conoscere meglio Peyo, parla dei collaboratori che l'hanno affiancato nel disegno delle storie, narra della nascita dello Studio Peyo e spiega tutti i dietro le quinte della serie. Materiale interessante e ricco.

    Poi c'è il piatto forte: le storie. Sono tutte molto buone, con l'eccezione di La Fame dei Puffi, che ho trovato fin troppo semplice e prevedibile, sprecando uno spunto drammatico che poteva dare adito a ben altri sviluppi.
    La già citata Il Re Puffo, invece, di contro è una delle migliori presenti in questo tomo: grandiosa satira della politica e dei sistemi di governo, con conseguenti derive figlie della febbre da potere.
    La Puffetta è un altro esempio di agente esterno alla comunità che ne sovverte regole e consuetudini: bel modo di introdurre un personaggio che diventerà molto popolare, e che esordisce con un'origine invece piuttosto oscura. Non l'ho gradita molto per l'eccesso "maschilista" che si porta dietro, e non solo negli ingredienti della formula usata da Gargamella per crearla, ma proprio per le dinamiche di disturbo che il personaggio crea. È comunque una storia molto buona.
    I Puffi Neri è l'altro gioiellino del volume, più che per a tematiche metaforiche per l'incedere della narrazione, che verso la fine si fa veramente oppressiva e ansiogena, dove davvero tutto sembra perduto anche se si sa che non può essere. Grandioso!
    Puffasinfonia in Do parte come storie perfettamente umoristica e si trasforma in un'avventura incalzante: altro ottimo esempio di buon fumetto.
    L'Uovo e i Puffi e Il Puffo Volante sono entrambi simpatici divertissement, dove l'attenzione è tutta per le riuscitissime gag dei Puffi alle prese con assurde velleità o tormentoni decisamente molto godibili.

    La costante in tutte le storie è il disegno, meraviglioso: la linea chiara del fumetto franco-belga esprime qui tutta la sua morbidezza e la sua piacevolezza da accarezzare con gli occhi. L'aspetto dei Puffi è semplice, ma efficace e familiare a colpo d'occhio, armonico e piacevolissimo.

    Insomma... appena ne ho l'occasione, recupererò al volo il secondo volume! :) Ne abbisogno!
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

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  • Bramo ha scritto:mi trovo costretto a ringraziare pubblicamente Valerio che, alla scorsa Lucca Comics, mi ha praticamente obbligato a comprare l'ultima copia di questo volume allo stand RW. E ha fatto bene a forzare la mano, a conti fatti :)
    Queste due righe concludono la mia storyline.
  • Valerio ha scritto:Immagine
    Ho fatto mio anche il secondo volume dell’integrale dei Puffi :D
    Niente da dire, l’edizione si presenta curata e ricca come era con il volume 1. Le quasi 60 pagine che introducono al tomo sono una miniera di informazioni interessanti che spiegano il contesto delle storie che si andrà a leggere: dapprima in senso generale, parlando del periodo lavorativo di Peyo in quegli anni, del rapporto con l’editore e di quello con i suoi collaboratori, poi nello specifico analizzando il contesto produttivo di ciascuna storia presente nel volume.
    Piacevole, in questo apparato critico-informativo, notare la mancanza di peli sulla lingua quando si tratta di evidenziare alcune asperità di carattere dell’autore, l’indole imprenditoriale e gli scazzi avuti con i disegnatori che lo aiutavano. Mi ha fatto piacere vedere anche il parallelo tra la concezione dell’arte di Peyo e quella di Hergé e di Walt Disney.
    Infine, non è di secondaria importanza il ricco apparato fotografico e le scansioni di vari originali, in lingua francese, a testimonianza di alcune pubblicazioni differenti dalla norma per vari motivi, descritti nell’introduzione stessa.

    Poi si arriva al succo, che sono le storie a fumetti. Rispetto al precedente volume, ammetto che qui mi sono entusiasmato meno e non ho trovato quella sfilza di splendide avventure presenti nel primo tomo: Pasqua Puffante e Trappola per Puffi, per esempio, sono due brevi che mi hanno detto ben poco.
    Maggior gradimento per Un Puffo Diverso dagli Altri, che offre un’indole leggermente malinconica che non mi è affatto dispiaciuta e che sfrutta in modo intelligente lo stratagemma del fischietto magico complicando la vicenda in modo delizioso… peccato che poi si risolva tutto troppo alla svelta.
    Il Puffatore di Pioggia è un simpatico divertissement: bene che si dia finalmente un ruolo di primo piano a Inventore, ma la storia non fa altro che seguire i binari più classici con una trama così impostata. Ad ogni modo ci sono varie gag climatiche che sono un autentico spasso.
    I due remake sono molto godibili, invece: Il Falso Puffo è un momento importante nella mitologia del conflitto tra i Puffi e Gargamella, e lo stratagemma della coda mancante funziona molto bene; Il Centesimo Puffo pure è una storia importante per la “continuity”, considerando che si stabilisce ufficialmente il numero totale di Puffi. La cosa avviene tramite la storia di un emarginato – elemento che sta diventando una costante ormai – e considerando che questo Puffo che si sente fuori dal mondo è in effetti il riflesso di Vanitoso, risulta chiaro il perché di quel complesso. Posto che sono diventato matto a leggere i balloon al contrario, quando non potevo appoggiarmi alla versione specchiata correttamente :P , la storia pur nella sua semplicità mi è piaciuta, e l’autore ha saputo gestire nel modo migliore le gag che si potevano imbastire con una situazione del genere.
    Il Beccapuffi è la storia che mi ha detto meno in assoluto del volume, e forse anche in generale finora insieme alla Fame dei Puffi: non c’è un motivo particolare, la storia è lunga e avventurosa ma le incursioni di questo mostruoso essere alato non mi hanno spaventato, né coinvolto, e ho trovato moscia anche la conclusione.
    L’Astropuffo è sicuramente, invece, la storia migliore del tomo. Ho ritrovato belle tematiche come la voglia di andare oltre i propri confini e l’istinto alla curiosità, c’è l’affetto dei Puffi verso un loro simile che li spinge a dannarsi l’anima pur di farlo contento e infine c’è la commedia, tanta commedia: questo elemento risalta sia nella messa in pratica del piano del Grande Puffo, dove viene mostrato in maniera divertentissima il grande dispendio di fatica e di livore dei poveri puffini per smontare e rimontare l’astronave, sia quando l’Astropuffo crede di essere arrivato sui pianeta dei Ciuffi: la sequenza delle prove che il Puffo deve affrontare per poter restare nel fittizio mondo alieno contengono una tale dose di umorismo raffinato che non si può far altro che rimanere ammirati.

    Dal punto di vista grafico nulla da eccepire: i Puffi di Peyo sono sempre più belli, armonici, graziosi e aggraziati :) Gli sfondi anche sono sempre molto buoni, e qui il merito va senz’altro anche ai collaboratori dell’autore… proprio nell’Astropuffo la resa del pianeta è davvero efficace, per esempio, a dimostrazione che questi disegnatori sanno far bene non solo con foreste e castelli.
    Simpatico, poi, l’aspetto grafico dato ai Ciuffi, a metà tra uomini delle caverne e pigmei.

    Insomma, Astropuffo a parte, il resto delle storie oscillano tra molto buone a buone, con un paio di prove meno riuscite: nel complesso un volume inferiore al primo, pur restando su un livello qualitativamente alto di fumetto. Ora attendo con curiosità e impazienza prossimo tassello di questa integrale :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Speriamo in bene, ma insistenti rumors indicano come in difficoltà RW Lineachiara...vedremo che succede :mah:
    Assurancetourix
  • NO, aiuto. Non deve rimanere incompleta. Anche se il fatto che abbiano praticamente saltato il terzo volume di John e Solfamì per far uscire il quarto e i Puffi languano mi sta mettendo i brividi.
  • RW Edizioni su Facebook:
    Lineachiara continuerà le sue pubblicazioni, l'unico cambiamento al momento è che essendo dei prodotti che richiedono una cura ed un lavoro più impegnativo (come quello per The Spirit) abbiamo optato per un rallentamento nella produzione e le uscite saranno dilazionate nel tempo!

    Uhm...mica tanto rassicurante in fondo :mah:
    Assurancetourix
  • Andrea Mazzotta ha lasciato Lineachiara, ma dice che tutte le serie verranno portate avanti.

    http://comicus.forumfree.org/index.php? ... &p=3155998


    A questo punto non rimane che aspettare e sperare
    Assurancetourix
  • Diversi numeri sono stati annunciato in uscita per la settimana come potete vedere qui
  • In primavera Lineachiara, da mesi ferma con tutte le sue pubblicazioni per i vari problemi che riguardano la RW tutta, riprende le sue pubblicazioni.
    Tra i titoli di aprile e maggio non viene annunciato nulla di puffoso, la la frase in fondo al comunicato
    A queste pubblicazioni seguiranno poi altre serie già in corso di cui attendete la prosecuzione.
    mi fa ben sperare per il vedere il terzo volumone dell'omnia classica dei Puffi. E poi il quarto, ovviamente.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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