[Faraci & Ziche] ¡Infierno!

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Io l'ho letto (in prestito), l'ho aggradito e avrei anche intenzione di comprarlo. Solo che...costo?
  • la vecchia edizione costava sui 5 euro. questa 10...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Esosi. E' parecchio breve per costarne dieci.
  • Se riesco a trovare la prima edizione, la prendo di sicuro. O se trovo la seconda a meno. Ma 10€, anche per Faraci&Ziche, sono tantini per una storia breve...

    (poi andrà a finire che prendo la secnda a 10€, ma vabbè)
    Lorenzo Breda
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  • se hai occasione di girare per mercatini, fiere o fumetterie penso che la trovi senza troppe difficoltà, la prima edizione... 10 € sono veramente troppi, anche se in effetti questa nuova edizione è COLORATA, non so come e non so da chi :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Ci sono anche due tavole in più.
    A presto,
    Michele
  • questo non dovevi dirlo.

    oh, beh, sono due tavole. qualcuno DEVE scannarle, in nome del SOLLAZZO!
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Immagine
    Può un fumetto senza dialoghi (e si parla di una storia, non di una tavola o di una strip) essere divertente, scorrevole e sopratutto mai banale e noioso?
    Sicuramente per realizzarlo è necessario padroneggiare in maniera eccellente le tecniche e le soluzioni artistiche dei comics. Sicuramente Tito Faraci e Silvia Ziche sono gli autori giusti per una storia del genere.
    Pubblicato in bianco e nero per la prima volta nel Marzo 1999, ¡Infierno! a 7 anni esatti di distanza viene ripubblicato dalle Edizioni BD, in grande formato (19x26), cartonato e a colori. Prezzo 12,50 €, forse un pò alto per un volume di 56 pagine (a mio avviso il prezzo ideale è sugli 8 €) ma ne vale la pena sia per chi già possiede la prima edizione, sia per chi come il sottoscritto non lo aveva ancora letto.
    ¡Infierno! nasce in un periodo particolare per il fumetto, quello della "rivoluzione disneyana" della quale abbiamo avuto modo di parlare in altri topic. E nonstante non si tratti di un "prodotto" Disney, proprio a questa rivoluzione è strettamente legato, partendo dai 2 autori, che di quella rivolzione furono tra i protagonisti assoluti. E che in quel periodo trovarono la loro consacrazione.
    Come ho detto all'inizio, ¡Infierno! è una storia senza dialoghi. Si potrebbe pensare, a torto, che sia quindi una lettura poco impegnativa. Niente di più sbagliato, per leggere ¡Infierno! e coglierne tutti gli aspetti è necessaria un grado di concentrazione almeno pari a quello di una normale storia con dialoghi; anzi di più, trattandosi di una storia comica. Ma come si può far capire al lettore il messaggio che si vuol dare? Come si fa a dare l'impressione dei dialoghi solamente con delle scene mute? La risposta è semplice, bisogna essere eccellenti. Non si può sbagliare nemmeno una vignetta in una storia simile. La sceneggiatura deve essere dettagliata, solida e senza sbavature, i disegni comunicativi e chiari; ogni scena deve essere comprensibile, ogni cambio di umore deve essere percepito dalle espressioni e da quel che accade nella scena.
    Ho già detto che Tito Faraci e Silvia Ziche sono gli autori giusti per questa storia; ma sia ben chiaro, la sceneggiatura faraciana non avrebbe dato questi risultati se non fosse stata affiancata dal disegno zichiano. E viceversa, il bellissimo tratto comico della Ziche non avrebbe reso in una storia del genere senza una sceneggiatura di Faraci.
    La trama in breve. Un boss mafioso si trova moribondo sul letto circondato dai familiari, mentre una Morte slanciata e in tacchi a spillo attende che arrivi la sua ora. Quando questa arriva, la Morte lo porta tramite uno speciale ascensore agli inferi, mentre lui vorrebbe andare in paradiso. Viene affidato a due demoni che lo debbono scortare fino da Satana. Ma il boss cerca in tutti i modi di scappare, e ce la fa corrompendo un angelo con un pò di acquasanta e arrivando in paradiso. I due demoni vengono inviata da Satana a recuperarlo, ma arrivati in paradiso scoprono che il boss si è candidato contro la Trinità alle elezioni politiche; incredibilmente il boss si trova testa a testa con Dio, proponendo un paradiso all'insegna dei vizi e della maleducazione. Ma i due demoni (e il pipistrello di uno dei due), riesco a riportarlo a gli inferi; e lì sono guai per Satana.
    Presenti nella storia citazioni ai faraciani nani di gesso e Baldo l'Allegro Castoro, anche questi facenti parte a pieno titolo del periodo di rivoluzione disneyana che ha portato a Pkna, MM, Ridi Topolino e Witch.
    Ciliegina sulla torta di questa edizione, i bellissimi colori di Manuela Rubino (che precedentemente ho attribuito erroneamente al bravissimo Luca Bertelè), perfetti a mio avviso nel rendere le ambientazioni infernali e paradisiache.
    E in conclusione segnalo che in questa riedizione ci sono 2 tavole in più rispetto alla storia di 7 anni fa.
    Ultima modifica di Tyrrel il martedì 25 aprile 2006, 20:34, modificato 1 volta in totale.
  • E' tornato. Lessi la prima edizione in bianco e nero a scrocco tanti anni fa ma a prima vista devo dire che questa nuova edizione colorata di Infierno è una gioia per gli occhi. L'ho trovato al Cartoomics e il piacere di acquistarlo sotto lo sguardo benevolo di Tito e Silvia pronti ad autografartelo non ha avuto prezzo. Mi sento di dire che Infierno è un piccolo capolavoro. E lo è dalle primissime vignette, che descrivono alla perfezione la morte di un boss mafioso, con tanto di vedova, rosario e figli ingiacchettati. E l'umorismo è quello del Tito migliore, con tanto di tormentoni che si potevano ritrovare in quegli anni tra le pagine di Ridi Topolino e nella serie Angus Tales. E infatti ecco infatti spuntare qua e là Baldo l'Allegro Castoro, un Nano di Gesso e sopratutto un Gangster che nella custodia di un mitra...tiene un violino, con lo stesso ribaltamento dei luogo comune visto nel personaggio di Billy Paganino.
    Oltre alla versione colorata (da Bertelè come in Jungle Town) della storia, il volume offre una bella introduzione di Luca Raffaelli, che parla del ritmo di lettura che dovrebbe avere una storia senza parole, e soprattutto due divertenti tavole extra, che non fanno strettamente parte della storia ma sono da considerarsi più che altro una sorta di gag da fine titoli di coda.
    Malgrado il prezzo altino (12.50 €) mi sento di straconsigliarlo a chiunque abbia voglia di immergersi per un attimo nelle atmosfere del Faraci umoristico di fine anni 90.
  • Grrodon ha scritto: e sopratutto un Gangster che nella custodia di un mitra...tiene un violino, con lo stesso ribaltamento dei luogo comune visto nel personaggio di Billy Paganino.
    Ecco di cosa mi ero scordato, la citazione di Billy Paganino! Grazie di averci pensato tu, e non me ne voglia Elik!
  • Dopo una segnalazione di Ducaussaro, alias Michele Foschini, su Sbonk, noto che ho sbagliato sull'autore dei colori: non Luca Bertelè ma Manuela Rubino.
    Bertelè nel volume a colori si è occupato della grafica e dell'impaginazione del volume.
    Errore chiaramente non volontario, derivato probabilmente da una lettura troppo frettolosa dei credits. Ad ogni modo complimenti ad entrambi per il lavoro svolto.
  • Approfitto di questo thread per due compiti molto lieti:

    1) E' IL MESSAGGIO 3200!!!

    2) Volevo ricordare a tutti che l'11 giugno saranno passati esattamente 10 ANNI dalla prima puntata della Papernovela "Il Mistero del Papero del Mistero"!! Si dovrà festeggiare.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Uhmm. Leggermente Off Topic, ma leggermente, eh.
  • Comprato ieri e "letto" oggi. Nella nuova edizione.

    Bè, più o meno è già stato detto tutto.

    Qualcosa di incredibile. La prova che le immagini possono avere un ritmo.

    I dieci euro spesi meglio nella mia storia, credo.

    Mentre lo leggevo, in metro, un tizio mi quardava strano. Probabilmente perché sorridevo (e ridevo) davanti a un fumetto senza fumetti.

    La morte coi tacchi a spillo e la custodia del mitra col violino (ma anche il nano spiattellato in prima vignetta) mi fanno ancora ridere alla sola idea.
    Lorenzo Breda
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  • l'ho letto circa un mesetto fa... l'ho trovato in libreria e non ho saputo resistere alla tentazione!
    bellissimo! assolutamente geniale! senza contare che adoro i disegni della ziche! :clap:
  • Letto ora.
    Che dire, ottima sceneggiatura, buona l'idea, disegni e colorazioni fantastici.
    Ho apprezzato molto "l'inversione di reazioni" che c'è all'inferno, anche se non è una novità, la migliore delle quali è lo scandalo verso i vestiti: i diavoli vanno al cinema porno per vedere un film di gente vestita, e un maniaco che davanti ad una diavolessa si apre l'impermeabile, sotto di esso ha giacca e cravatta che scandalizzano la fanciulla.

    Abbastanza inutili le due tavole aggiunte a fine volume, che tra l'altro ricalcano pedissequamente la scena del film di Tom & Jerry dove i due animali, dopo numerosi anni di mutismo, prendono la parola.

    Peccato per la mancanza di questi esperimenti one-shot, come Infierno!, Jungle Town, ecc., sarebbero una buona base dove sperimentare.
    Come? Ah, già, non siamo in Francia, da noi il coraggio e il rischio in campo fumettistico non si sanno dove stanno di casa.
  • DeborohWalker ha scritto:dopo numerosi anni di mutismo
    Sì, Deboroh, certo come, no. Da bravo, vai a giocare con stripgenerator, su :ciao:
  • Embè? L'aggiunta di parole per leggere cartelli o lanciare urli di dolore è tutta italiana...
  • No, falso. Parlano, eccome. Non spesso, ma lo fanno. E hanno pure dei vocioni in originale.
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