Metamorphosis Atto 1 (di 3): Lei
Personalmente apprezzo sempre molto un autore che sa osare e realizzare fumetti molto diversi da quanto fatto in precedenza. Specie se "quanto fatto in precedenza" sia il fumetto che ti ha permesso di diventare un autore conosciuto anche al di fuori del ristretto ambito dei lettori e dei nerd.
Giacomo Bevilacqua ha preso il coraggio a due mani e sforna questo Metamorphosis, una miniserie in 3 albi di 96 pagine da 3 euro ciascuno. Il formato e le caratteristiche ricalcano in tutto e per tutto quelle di un classico bonellide (e l'Editoriale Aurea aveva già sfruttato tale format per John Doe), ma la durata e il tenore della storia no.
Dopo A Panda Piace..., l'opera cui facevo riferimento prima e che ha dato fama all'autore, tanto da sbarcare in moltissime altri medium "derivativi" dal fumetto, Bevilacqua realizza un'opera che sente molto sua, un noir ambientato a Roma che da una parte si presenta come un'indagine su una misteriosa serie di omicidi, dall'altra è un elogio del fantastico e delle dimensione del sogno: la protagonista Luna, infatti, quando si addormenta vive in un mondo onirico popolato da personaggi della mitologia greca, che la accompagnano e condizionano anche da sveglia.
A proposito di Luna, c'è da dire che è un personaggio davvero ben delineato, descritto in un modo capace di farti riconoscere in lei, oppure di innamorartene. A me è successa la seconda delle due cose
Sogni, fantasia, thriller, tante suggestioni mischiate insieme per proporre al lettore un prodotto di grande appeal, e dalla cura indiscutibile: anche graficamente, Bevilacqua mostra grande capacità nel cambiare leggermente stile di disegni nel ritrarre la realtà dalla dimensione del sogno. E la scelta di affidare ad una giovane esordiente, Sonia Aloi, la rappresentazione delle storie che Luna scrive per il suo blog (e applausi veri alla Aloi, io suo stile lo adoro!) è un'altra testimonianza dell'attenzione verso ogni aspetto della storia.
Il fumetto non è ancora uscito nelle edicole: era in anteprima a Lucca, e sarà distribuito ufficialmente a partire dalla fine di novembre.
Se siete interessati a saperne di più su Metamorphosis e su Giacomo Bevilacqua, segnalo l'intervista che gli ho fatto alla scorsa Lucca Comics per Lo Spazio Bianco
[Giacomo Bevilacqua] Metamorphosis
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Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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Metamorphosis Atto 2 (di 3): Lui
Ottimo secondo numero.
E lo si capisce sin dalle prime tavole: uno degli incipit migliori, che incolla il lettore alla pagina costringendolo a girare con le goccioline di sudore che imperlano la fronte. Anche perché in quelle pagine c'è un gioco di vedo/non vedo del cattivo, che nel primo numero si intravedeva soltanto, e che quindi è tanto più interessante quanto più l'autore riesce a giocare bene questo asso. E lo gioca assai bene.
Dopo un inizio del genere, infatti, si teme quasi che il resto dell'albo si trascini, mentre invece l'elemento che tanto aveva avvinghiato l'attenzione del lettore è il perno stesso di tutto l'Atto 2, e ovviamente di tutta la storia. Il cattivo è quasi sempre il motore delle avventure, e anche in questo caso non si sgarra dalla "regola".
Giacomo Bevilacqua ci sa fare: dimostra di saper gestire perfettamente una trama divise in 3 atti, dosando esattamente cosa dire e come nel primo e nel secondo e cosa lasciare per quello conclusivo. Con sagacia rivela sì molto dei misteri della storia, chiarendo alcuni dubbi nati dopo la lettura dello scorso numero, ma nel contempo rimangono ancora parecchi interrogativi sulla vicenda, e la curiosità di capire dove tutta la storia andrà a parare ora è alta. Merito del cliffhanger finale, ma in generale merito di un fumettista che ha avuto un'idea davvero buona e sa come gestirla, sa come raccontarla.
Senza realizzare un fumetto particolarmente innovativo e senza inventare niente, l'autore di A Panda Piace... mette in scena un drammatico psico-thriller di qualità.
Se devo avanzare un paio di critiche, la prima va al comparto grafico: i testi di questo secondo numero di Metamorphosis non sono supportati da dai disegni qualitativamente alla pari, cosa che non avevo percepito nella lettura dell'atto 1 e che invece stavolta ho percepito, non sempre ma in più di un'occasione, in più di una vignetta. Lo stile di disegno dell'autore è particolare, ma qui ci sono stati alcuni momenti in cui il disegno mi è sembrato meno riuscito.
La seconda critica è per la "confezione": il trend negativo dei prodotti dell'Editoriale Aurea purtroppo prosegue, come nei John Doe che ho comprato in passato: carta di bassa qualità, copertina facilmente deteriorabile e poca cura nell'impaginazione.
Ottimo secondo numero.
E lo si capisce sin dalle prime tavole: uno degli incipit migliori, che incolla il lettore alla pagina costringendolo a girare con le goccioline di sudore che imperlano la fronte. Anche perché in quelle pagine c'è un gioco di vedo/non vedo del cattivo, che nel primo numero si intravedeva soltanto, e che quindi è tanto più interessante quanto più l'autore riesce a giocare bene questo asso. E lo gioca assai bene.
Dopo un inizio del genere, infatti, si teme quasi che il resto dell'albo si trascini, mentre invece l'elemento che tanto aveva avvinghiato l'attenzione del lettore è il perno stesso di tutto l'Atto 2, e ovviamente di tutta la storia. Il cattivo è quasi sempre il motore delle avventure, e anche in questo caso non si sgarra dalla "regola".
Giacomo Bevilacqua ci sa fare: dimostra di saper gestire perfettamente una trama divise in 3 atti, dosando esattamente cosa dire e come nel primo e nel secondo e cosa lasciare per quello conclusivo. Con sagacia rivela sì molto dei misteri della storia, chiarendo alcuni dubbi nati dopo la lettura dello scorso numero, ma nel contempo rimangono ancora parecchi interrogativi sulla vicenda, e la curiosità di capire dove tutta la storia andrà a parare ora è alta. Merito del cliffhanger finale, ma in generale merito di un fumettista che ha avuto un'idea davvero buona e sa come gestirla, sa come raccontarla.
Senza realizzare un fumetto particolarmente innovativo e senza inventare niente, l'autore di A Panda Piace... mette in scena un drammatico psico-thriller di qualità.
Se devo avanzare un paio di critiche, la prima va al comparto grafico: i testi di questo secondo numero di Metamorphosis non sono supportati da dai disegni qualitativamente alla pari, cosa che non avevo percepito nella lettura dell'atto 1 e che invece stavolta ho percepito, non sempre ma in più di un'occasione, in più di una vignetta. Lo stile di disegno dell'autore è particolare, ma qui ci sono stati alcuni momenti in cui il disegno mi è sembrato meno riuscito.
La seconda critica è per la "confezione": il trend negativo dei prodotti dell'Editoriale Aurea purtroppo prosegue, come nei John Doe che ho comprato in passato: carta di bassa qualità, copertina facilmente deteriorabile e poca cura nell'impaginazione.
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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Metamorphosis Atto 3 (di 3) - Loro
Finale che spacca i culi!
Vabbè, argomento meglio.
Bevilacqua mi aveva avvertito, a Lucca Comics: questa storia sarebbe cambiata di numero in numero, esattamente come suggerisce il titolo stesso della serie. E così è stato. E se il cambiamento, pur avvertibile, non è così secco tra primo e secondo atto, e con questo ultimo capitolo che la storia prende una piega decisamente inaspettata e sterza vigorosamente dalle parti del supereroismo.
Evito di spoilerare troppo, ma indubbiamente la componente gialla/thriller cede il passo ad una sceneggiatura molto più action, che nella seconda metà richiama un po' le dinamiche del film degli Avengers, sia come trama messa in piedi sia come atteggiamento narrativo (battute al fulmicotone che accompagnano l'azione).
In tutto questo, bei tocchi di stile come le prime tavole disegnate da Sonia Aloi, che avevamo già visto all'opera nel primo numero anche se per meno pagine: il tratto tondeggiante e cartoon della Aloi ha lo stesso motivo di esistere all'interno della storia che aveva infatti nell'Atto 1, ritrarre il racconto che Luna sta scrivendo. Che in questo caso coincide anche con una spiegazione importante relativamente alla mitologia della serie. A proposito di disegno torna alla buona media del primo numero anche Bevilacqua stesso, forse anche per il fatto che le scene movimentate si prestano meglio al suo tono "nervoso" e secco.
Molto bello anche che il setting della storia sia Roma: ché forse l'avevo già detto ai tempi del primo numero, ma stavolta la cosa è maggiormente suggestiva visto che il setting apocalittico è solitamente appannaggio di New York o Tokyo
Anche il dramma di Luna, il pericolo che corre e quindi tutta la dimensione onirica che è la vera base di tutta la storia viene qui evoluta e portata a compimento in modo sensato e ben scritto.
La mini nel suo insieme è quindi promossa: un ottimo prodotto da edicola, un bell'esperimento, una storia compiuta che ha una sua bella morale (la potenza della fantasia e i pericoli che essa stessa comporta) che si adagia su una storia di stampo fantastico e accattivante.
Finale che spacca i culi!
Vabbè, argomento meglio.
Bevilacqua mi aveva avvertito, a Lucca Comics: questa storia sarebbe cambiata di numero in numero, esattamente come suggerisce il titolo stesso della serie. E così è stato. E se il cambiamento, pur avvertibile, non è così secco tra primo e secondo atto, e con questo ultimo capitolo che la storia prende una piega decisamente inaspettata e sterza vigorosamente dalle parti del supereroismo.
Evito di spoilerare troppo, ma indubbiamente la componente gialla/thriller cede il passo ad una sceneggiatura molto più action, che nella seconda metà richiama un po' le dinamiche del film degli Avengers, sia come trama messa in piedi sia come atteggiamento narrativo (battute al fulmicotone che accompagnano l'azione).
In tutto questo, bei tocchi di stile come le prime tavole disegnate da Sonia Aloi, che avevamo già visto all'opera nel primo numero anche se per meno pagine: il tratto tondeggiante e cartoon della Aloi ha lo stesso motivo di esistere all'interno della storia che aveva infatti nell'Atto 1, ritrarre il racconto che Luna sta scrivendo. Che in questo caso coincide anche con una spiegazione importante relativamente alla mitologia della serie. A proposito di disegno torna alla buona media del primo numero anche Bevilacqua stesso, forse anche per il fatto che le scene movimentate si prestano meglio al suo tono "nervoso" e secco.
Molto bello anche che il setting della storia sia Roma: ché forse l'avevo già detto ai tempi del primo numero, ma stavolta la cosa è maggiormente suggestiva visto che il setting apocalittico è solitamente appannaggio di New York o Tokyo
Anche il dramma di Luna, il pericolo che corre e quindi tutta la dimensione onirica che è la vera base di tutta la storia viene qui evoluta e portata a compimento in modo sensato e ben scritto.
La mini nel suo insieme è quindi promossa: un ottimo prodotto da edicola, un bell'esperimento, una storia compiuta che ha una sua bella morale (la potenza della fantasia e i pericoli che essa stessa comporta) che si adagia su una storia di stampo fantastico e accattivante.
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Diciamo che piú che altro ha detto "Sono contento che il primo vi sia piaciuto, cosí poi comprate il secondo, e pure se quello fa schifo una volta che ne avete due prendete pure l'ultimo"Bramo ha scritto: Bevilacqua mi aveva avvertito, a Lucca Comics: questa storia sarebbe cambiata di numero in numero, esattamente come suggerisce il titolo stesso della serie. E così è stato. E se il cambiamento, pur avvertibile, non è così secco tra primo e secondo atto, e con questo ultimo capitolo che la storia prende una piega decisamente inaspettata e sterza vigorosamente dalle parti del supereroismo.
Domani lo compro su a Firenze, che qui nella mia zona è introvabile.
Lorenzo Breda
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If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
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Lol, veroLBreda ha scritto: Diciamo che piú che altro ha detto "Sono contento che il primo vi sia piaciuto, cosí poi comprate il secondo, e pure se quello fa schifo una volta che ne avete due prendete pure l'ultimo"
Un romano che, per comprare un fumetto ambientato a Roma, scritto da un romano e pubblicato da una casa editrice romana, deve andare a comprarselo a Firenze.LBreda ha scritto:Domani lo compro su a Firenze, che qui nella mia zona è introvabile.
Lol.
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devo recuperarlo
Se hai visto, pochi mesi fa la Panini la ha ristampato in un unico volume Potrebbe essere la soluzione più semplice per ottenerlo (forse non la più economica, ma di contro non so dirti sulla reperibilità ora dei 3 albi).KassimLSB ha scritto:devo recuperarlo
E comunque te lo consiglio
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Tempo fa si vociferava di un sequel per questo fumetto, specie dopo la raccolta in volume ad opera della Panini.
Pochi giorni da Giacomo Bevilacqua invece informa dal suo blog che, per il momento, tale sequel non è in programma.
Perlomeno, non un sequel a fumetti.
Parte invece Sons of Zeus - An Illustraed Sequel, vale a dire una serie di illustrazioni che mostreranno alcuni scorci di quanto succede dopo il finale della miniserie.
Pochi giorni da Giacomo Bevilacqua invece informa dal suo blog che, per il momento, tale sequel non è in programma.
Perlomeno, non un sequel a fumetti.
Parte invece Sons of Zeus - An Illustraed Sequel, vale a dire una serie di illustrazioni che mostreranno alcuni scorci di quanto succede dopo il finale della miniserie.
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