[Canepa & Merli] End
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A Lucca è uscito questo primo volume della serie End, intitolato Elisabeth, di Barbara Canepa ed Anna Merli, per l'editore Bao.
La trama è molto canepesca: ambientazione nella seconda metà dell'800, in un collegio femminile gestito da religiose, tra intrighi politici e cose del genere. Una ragazzina, Elisabeth, muore e viene risvegliata, in una forma non particolarmente chiara (come gran parte della mitologia che è dietro la storia), e con la nuova caratteristica di uccidere chi tocca. Con lei vivono, nella serra del collegio e apparentemente sotto la sorveglianza degli esseri che la hanno risvegliata, tre animali da compagnia. Anche i tre animali sono morti e si sono risvegliati, subendo una metamorfosi a metà: un gatto-serpente corallo, un pipistrello-uccello e un girino-ragno. La serra è una zona interdetta del collegio, e in ogni caso per qualche motivo Elisabeth non è visibile, cosí come il giardino nella serra, che appare a chiunque come abbandonata.
Nel collegio vivono Dorothea, sorella di Elisabeth, e le altre compagne, che cercano di indagare sulla morte, avvenuta in circostanze misteriose, ostacolate dalle suore. Dorothea sembra avere poteri soprannaturali, che le suore conoscono e sfruttano.
Insomma, il primo albo è poco piú di un introduzione: basta a incuriosire, ma sa in qualche modo di Skydoll, e non in senso molto positivo. Effetto negativo lo ha anche il testo, scritto in un linguaggio che vuole essere ottocentesco di alta società, ma è veramente molto fastidioso da leggere. Di contro, i disegni sono veramente magnifici. Dettagliati, curati, con atmosfere splendide. Ogni tavola è curata alla pari di un quadro. Credo gli darò fiducia, se non altro per i disegni.Lorenzo Breda
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If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
Hobbes, Calvin&Hobbes
[No bit was mistreated or killed to send this message]
Giornata di recuperi luccheschi, oggi.
Tra le altre cose acquistate alla fiera dello scorso novembre, oggi ho preso in mano anche questo End. E prima di iniziare la lettura mi sono sorpreso a pensare come Lucca Comics mi faccia anche un po' male, visto che spesso l'atmosfera, gli stand ecc mi spingono a comprare fumetti che entrando in fumetteria durante l'anno non comprerei mai. Cioè, lol, 15 euro costa 'sto volume E va bene il grande formato, ok la cartonatura, ottima l'edizione con interni curatissimi e con il sempre attento lavoro da parte dei ragazzi di BAO. Però oh, sono sempre 15 euro per una sessantina di pagine.
Ad ogni modo poi leggo il volume, e un pochino mi riappacifico con me stesso. L'estetica di questo fumetto è qualcosa di ottimo, la BAO per la "confezione" è riuscita a catturare benone lo stile grafico che il duo di autrici ha infuso nella loro storia, ma solo andando a osservare le tavole del fumetto si coglie la meraviglia estetica che scaturisce da queste pagine. Un lavoro certosino, accurato, magistrale che si concretizza in disegni che partono dalle influenze euromanga per andare oltre, ricamarci sopra, cambiare direzione per arrivare ad un'atmosfera simile ma differente. In questo aiuta molto la colorazione, di grande effetto e che trovo essere un complemento di grande importanza ai disegni.
Ma concordo con Breda sule perplessità riguardo alla storia. Non trovo che sia solo un prologo, in realtà, qualcosa di concreto inizia già ad esserci e comunque la parte di presentazione dei personaggi e dei setting è qualcosa di normale in un primo volume. Ma è tutto molto ermetico, troppo, l'ambiguità di situazioni ed i segreti enigmatici rischiano di far risultare il tutto troppo manierista, troppo involuto anche tenendo conto che ci saranno successivi volumi che svilupperanno la storia e chiariranno i misteri. Ma ciò non toglie che uno squarcio un po' più chiaro non sarebbe affatto guastato.
A proposito di manierismo, condivido il parere di Breda sul linguaggio. Oh, vista la collocazione temporale dell'avventura, ci sta un linguaggio appropriato al periodo storico, ma alcuni dialoghi mi sembrano davvero troppo ricercati ed esagerati, quasi si beassero del loro essere aulici a tutti i costi.
Tra l'altro, a proposito dei testi, è interessante notare che Bruno Enna si è occupato della supervisione, e vorrei capire questo in cosa consiste esattamente, per quanto riguarda il risultato finale.
In sostanza, un volume sicuramente buono, dall'impatto visivo vincente e davvero artistico, supportato però da una trama esageratamente involuta e di difficile comprensione. Non solo la storia, ma anche quello che le autrici vogliono comunicare tramite essa risulta misterioso. Bella atmosfera, situazione e setting interessanti, ma... c'è qualcosa che non mi convince appieno.
Dovrò quindi valutare se proseguire la serie, e a questo proposito sarebbe interessante capire di quanti volumi sarà composta...
Tra le altre cose acquistate alla fiera dello scorso novembre, oggi ho preso in mano anche questo End. E prima di iniziare la lettura mi sono sorpreso a pensare come Lucca Comics mi faccia anche un po' male, visto che spesso l'atmosfera, gli stand ecc mi spingono a comprare fumetti che entrando in fumetteria durante l'anno non comprerei mai. Cioè, lol, 15 euro costa 'sto volume E va bene il grande formato, ok la cartonatura, ottima l'edizione con interni curatissimi e con il sempre attento lavoro da parte dei ragazzi di BAO. Però oh, sono sempre 15 euro per una sessantina di pagine.
Ad ogni modo poi leggo il volume, e un pochino mi riappacifico con me stesso. L'estetica di questo fumetto è qualcosa di ottimo, la BAO per la "confezione" è riuscita a catturare benone lo stile grafico che il duo di autrici ha infuso nella loro storia, ma solo andando a osservare le tavole del fumetto si coglie la meraviglia estetica che scaturisce da queste pagine. Un lavoro certosino, accurato, magistrale che si concretizza in disegni che partono dalle influenze euromanga per andare oltre, ricamarci sopra, cambiare direzione per arrivare ad un'atmosfera simile ma differente. In questo aiuta molto la colorazione, di grande effetto e che trovo essere un complemento di grande importanza ai disegni.
Ma concordo con Breda sule perplessità riguardo alla storia. Non trovo che sia solo un prologo, in realtà, qualcosa di concreto inizia già ad esserci e comunque la parte di presentazione dei personaggi e dei setting è qualcosa di normale in un primo volume. Ma è tutto molto ermetico, troppo, l'ambiguità di situazioni ed i segreti enigmatici rischiano di far risultare il tutto troppo manierista, troppo involuto anche tenendo conto che ci saranno successivi volumi che svilupperanno la storia e chiariranno i misteri. Ma ciò non toglie che uno squarcio un po' più chiaro non sarebbe affatto guastato.
A proposito di manierismo, condivido il parere di Breda sul linguaggio. Oh, vista la collocazione temporale dell'avventura, ci sta un linguaggio appropriato al periodo storico, ma alcuni dialoghi mi sembrano davvero troppo ricercati ed esagerati, quasi si beassero del loro essere aulici a tutti i costi.
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Dovrò quindi valutare se proseguire la serie, e a questo proposito sarebbe interessante capire di quanti volumi sarà composta...
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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