[Davide Toffolo] Cinque Allegri Ragazzi Morti

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #0

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    Il grande ritorno di Davide Toffolo alla Panini e, più in generale, in edicola, avviene in questo marzo 2015.
    Per chi conosce l'autore solo per le graphic novel degli ultimi anni può sembrare strano, ma nei primi anni '90 Toffolo scriveva e disegnava per riviste a fumetti da edicola, vere fucine sperimentali per lui e altri della sua generazione, riviste spesso fondate da lui stesso.
    Questo "ritorno alle origini" non avviene con qualcosa di esattamente nuovo, ma per le modalità con cui il progetto viene portato avanti direi che la novità si preannuncia assai interessante, specie se può fare da preludio ad altro in futuro, tra l'autore e l'editore modenese.

    Questo thread l'ho aperto io stesso un paio d'anni fa, quando l'edizione più completa delle avventure dei Cinque Allegri Ragazzi Morti era il volumetto omnibus pubblicato da Coconino, che riproponeva per la prima volta tutte insieme le storie che Toffolo aveva realizzato con i suoi ragazzini-zombie.
    Ora quell'edizione viene scavalcata da questo nuovo progetto, una "edizione definitiva" come la definisce il fumettista stesso, riveduta e corretta, serializzata nuovamente in edicola storia per storia, in albi formato comic book da € 3,50 cadauno.

    Il leader del gruppo punk-rock Tre Allegri Ragazzi Morti rimette piede in edicola, quindi, con la ristampa di uno dei suoi primissimi lavori da fumettista. Per questo dicevo che non si trattava esattamente di qualcosa di nuovo. Ma la modalità e la cura che si propone questa edizione rende l'iniziativa degna di nota. Come anticipavo, infatti, le storie saranno rivedute e corrette, e inoltre dopo i 9 episodi classici ci saranno tre storie inedite realizzate per l'occasione, che continueranno (e concluderanno?) l'epopea dei Ragazzi Morti a fumetti.

    Tutto ciò prende il via da un Numero Zero, presentato in anteprima al Cartoomics dello scorso weekend e distribuito in fumetteria da questo giovedì, che anticipa l'inizio della testata che partirà con il primo numero a maggio, con presentazione al Comicon di Napoli.

    Questo numero zero è assai interessante. Presenta infatti Mostri e Normali, la storia delle origini dei Cinque Allegri Ragazzi Morti che, nella pubblicazione originale, si trovava in una fase avanzata della serie, a mò di "prequel". La versione qui presenta è però inedita nella forma: la trama è la medesima, e racconta con i toni macabri tipici del fumetto underground italiano dei primissimi anni '90 la "nuova nascita" di cinque adolescenti, morti ma ora risorti sotto forma di zombie, metafora dell'età più dura e stramba nella vita di un uomo. Ma i disegni e la scansione delle vignette è completamente nuova, rifatta da Toffolo e da tal Spider Jack. Il risultato è piuttosto strano, ma apprezzabile.
    In coda viene presentata la prima, rarissima apparizione in assoluto dei Cinque Allegri Ragazzi Morti (tre tavole in cui si riassumeva all'osso chi fossero i personaggi e perché diventarono così... non era presenta nel volume Coconino) e El Tofo Bazar, una storiella promozionale che Toffolo realizzò per pubblicizzare la rivista Fandango, edita da Panini nel 1999 (questa, invece, nell'Omnibus c'era - in coda - e ovviamente in questa stessa versione).

    5 euro per uno spillato di poche pagine è un prezzo non proprio alla mano. Ma il prodotto è curato, ben fatto e con fumetto inedito e a colori. Stringi stringi, ci può stare eccome. Inoltre è da considerare come un'uscita speciale, e i numeri regolari sono decisamente più nella norma, quindi va bene così.
    Mi piace l'impostazione, mi piace il progetto, e mi piace che siano solo 12 numeri: rende la testata più abbordabile :)
    Credo proprio che la seguirò ;)

    Una nota sulla copertina: i più musicofili-rockettari avranno riconosciuto la citazione alla copertina dell'album Ramones, primo disco dei Ramones. Il riferimento è voluto, visto che ogni copertina della serie vedrà i protagonisti incarnare la copertina di un album celebre della storia del rock, la cui musica è un ideale consiglio di ascolto per il fumetto contenuto nell'albo. Un'idea davvero bella!
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #1 - Party Flambé

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    Dopo il numero zero uscito a Cartoomics, in occasione di Napoli Comicon è stato proposto il primo numero regolare per la ristampa Panini dei Cinque Allegri Ragazzi Morti di Davide Toffolo.
    Lo spillato contiene Party Flambé, la storia dell'esordio editoriale del gruppo di personaggi, pubblicata per la prima volta nel 1999 sul primo numero della rivista Fandango. In essa i Cinque, capitanati da Gianni Boy, sono pronti per suonare ad una festa scolastica organizzata da un liceo, ma il loro intervento attivo (salvo nelle ultime tavole) si limita a quello, per il resto la storia la fanno Paolina - una tipica adolescente con i suoi timori, sentimenti sballati e ansie - e due ragazzini che fanno ubriacare un professore così da potergli rubare le domande della verifica che si terrà il giorno dopo. Proprio questa sottotrama evolverà in maniera inaspettata e tragica, arrivando a coinvolgere anche Paolina e scatenando un intervento diretto di Gianni Boy che... per via delle Regole sarebbe stato meglio evitare.
    Davide Toffolo dimostra, come nei testi delle canzoni per i Tre Allegri Ragazzi Morti, di conoscere le dinamiche giovanili, trasfigurandole anche in quella narrativa pulp poco realistica ma certamente vicina ai gusti di una certa fascia di quegli adolescenti che ama rappresentare e raccontare. La storia avvince, è gotica, è ambientata in una situazione quotidiana ma sovverte la situazione con accenni di orrore che, paradossalmente, non vengono dai morti viventi protagonisti, quanto piuttosto dal mondo degli adulti.

    Fondamentale l'introduzione, leggera ma ficcante, che Toffolo fa alla storia e alla copertina (ispirata questo mese all'album Diamond Dogs di David Bowie), e divertente l'oroscopo per zombie :)
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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #2 - L'Autostrada dell'Amore

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    Poche sorprese per il secondo numero dello spillato che ristampa le storie dei CARM di Davide Toffolo.
    L'Autostrada dell'Amore è una storia capace di avvincere il lettore, ma che non funziona perfettamente: da un lato si collega a quanto accaduto nell'avventura precedente, visto che Gianni Boy sta male dopo aver infrante le regole della propria condizione di zombie - avendo salvato Paolina da morte certa - , dall'altro seguiamo la vicenda di un fratello e una sorella in viaggio insieme per andare a vedere un concerto per i quali Toffolo riesce a descrivere in maniera molto realistica nei loro comportamenti reciproci, fatti di scazzi, litigi e affetto.
    Le due storyline si intrecciano solo parzialmente, nelle ultime due tavole della storia: la connotazione disturbante non scaturisce solo dal tragico epilogo per i due fratelli, ma anche dal fatto che tutto accade troppo repentinamente, e qui inizia a ingripparsi il ritmo narrativo. L'inserimento di un terzo elemento, un signore in depressione per la sua condizione finanziaria, appare quasi forzato per quanto sia una figura affascinante nella sua tristezza. Ma il suo ruolo all'interno della vicenda appare esageratamente funzionale allo svolgimento dei fatti, e si ha così un'ultima tavola che appare un po' appesa per un finale affrettato.
    Sono abbastanza convinto che Toffolo abbia scritto la storia volutamente in questo modo spiazzante, per aumentare lo straniamento del pubblico e per sovvertire il ritmo. Resta il fatto che il risultato convince solo fino ad un certo punto.
    Belli i colori di Fabiola Ienne, come il mese scorso capaci di dare le giuste atmosfere alle vignette.

    Il resto dell'albo contiene un'introduzione dai contenuti poveri, ma dall'indubbia capacità di aggregazione di cui è capace la comunicazione del frontman dei TARM. La copertina riprende (e spero non ci sia bisogno di specificarlo) quella di Highway to Hell degli AC/DC. Infine L'Astranero di Eltofo, per quanto strana come rubrica in un albo del genere, riesce a strapparmi sempre molte risate e tanto mi basta.
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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #3 - L'Alternativa

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    Continua amena e senza troppi clamori la ristampa Panini del fumetto-cult dell'underground italiano. L'Alternativa è una storia strana, se ha senso fare una precisazione del genere all'interno dei CARM. Parte da un mal di non-vivere di Mario per spostare la sua attenzione verso Sabina, una ragazza che - con il suo segreto, che emergerà drammaticamente nel corso della seconda parte del racconto - si pone come una riuscita, per quanto inquietante, allegoria del genere femminile per come può essere visto dai maschi adolescenti. Le tinte horror della storia regalano brividi e spessore ad una trama leggermente contorta ma appassionante, scritta con gusto da un Davide Toffolo particolarmente ispirato.
    È ispirato anche ai giorni nostri, visto che L'Astranero di El Tofo questo mese è ancora più macabramente ironico degli scorsi numeri! :asd:
    La suggestiva cover questa volta fa il verso alla copertina di ben due album: Meet the Beatles del 1964, secondo lavoro dei Beatles, e Meet the Residents del 1974, primo CD della band Residents. Questo secondo riferimento, che riprende volontariamente la copertina dei Fab Four, è sicuramente meno immediato ed accessibile dal pubblico generalista ma, come ci tiene a precisare Toffolo, il gruppo statunitense aveva fatto della segretezza dei volti dei membri la propria bandiera, e per questo si pone come uno dei punti di riferimento per i Tre Allegri Ragazzi Morti :)

    La testata si conferma essere ridondante per chi possiede già nelle precedenti edizioni le storie dei Cinque Allegri Ragazzi Morti: i pur bei colori di Fabiola Ienne non bastano a giustificare la spesa per chi già conosce questo materiale. Ma la trovo comunque un'edizione simpatica e ben collezionabile, quindi proseguo :)
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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #4 - La Festa dei Morti

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    Il quarto numero dello spillato Panini che si occupa di ristampare a colori le storie dei Cinque Allegri Ragazzi Morti si apre questo mese con una copertina ispirata all'album omonimo dei Blur, anno 2000. Nell'editoriale, Davide Toffolo descrive infatti una certa affinità di vedute e idee tra lui e Damon Albarn (leader dei Blur e dei Gorillaz), e non manca di introdurre la storia di questo numero, che vede il ritorno in scena di quella Paolina già vista in Party Flambé e che qui torna, innamorata persa di Gianni Boy.
    In una Venezia eterea, preda di ogni tipo di mostri veri e presunti grazie alle maschere che girano in occasione di Halloween, i Ragazzi Morti si aggirano tra equivoci, incontri/scontri, esseri pericolosi e Paolina, appunto, che porta il frontman dei CARM ad infrangere al 100% una delle regole principali della loro condizione di morti viventi: innamorarsi di una ragazza viva.
    La storia colpisce per la concitazione con cui gli eventi sono raccontati: Toffolo si diverte ad inserire diversi elementi importanti all'interno dell'avventura veneziana dei protagonisti, e se il centro dell'azione è sicuramente il sentimento tra Paolina e Gianni Boy, non si può ignorare la banda di tre "caccia-mostri" in erba, che rimane per ora appesa con un finale aperto, e nemmeno le varie sottotrame che, pur minori, vengono descritte dall'autore con lo stesso rispetto e approfondimento della trama principale, grazie all'abilità di Toffolo di non trascurare nessun dettaglio della narrazione.
    Anche dal punto di vista grafico Toffolo segna bei punti: il suo stile gotico e allo stesso tempo a metà tra il cartoonesco e il realistico contribuisce alle atmosfere disturbanti della sceneggiatura, e ci regala da un lato personaggi sempre esteticamente riusciti e accattivanti e dall'altro scorci e sfondi di Venezia molto credibili e immersivi, capaci di creare un setting perfetto per quanto l'autore vuole raccontare.

    In coda all'albo, come d'abitudine, l'Astranero di El Tofo: divertente come nei precedenti appuntamenti, e piacevolmente coerente con il clima estivo che richiede un oroscopo per il mese di agosto - ma ovviamente sempre ironicamente calato nelle varianti mostruose/dark tipiche del fumetto - , ma forse meno simpatico di quello del mese scorso.
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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #5 - Il Sogno Rosso

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    Il Sogno Rosso è una delle storie migliori della serie dei Cinque Allegri Ragazzi Morti, e probabilmente la migliore di quelle fin qui ristampate. Dopo la pausa veneziana dello scorso numero, infatti, si ritorna alla vicenda attuale che avevamo lasciato in sospeso un paio di mesi fa, cioè il tentativo – poi abortito – da parte di Mario di abbandonare lo stato di morto vivente per diventare morto… e basta :P
    Ma la perdita della bambolina voodoo che gli garantisce il libero arbitrio rischia di riservare spiacevoli inconvenienti, se non veri pericoli, al ragazzo morto.

    Davide Toffolo scrive una storia evocativa, che nella prima parte gioca molto con l’inquietudine di un racconto in bilico tra gli incubi di Mario e la realtà. Il sogno rosso del titolo è infatti quello generato dal subconscio del protagonista, ma in questo particolare stato di cose assume anche i contorni di una metafora di quanto sta succedendogli. In tal senso questa è la storia che maggiormente ci guadagna dai colori di questa ristampa, che possono realmente tratteggiare di rosso (acceso e sporco) le tavole in cui viene visualizzato l’incubo grazie al bel lavoro di Fabiola Ienne.
    La seconda parte della storia, cosa non nuova nello stile narrativo di Toffolo, si focalizza su personaggi secondari e apparentemente ininfluenti nelle vicende dei Ragazzi Morti: in questi casi il bello non è solo vedere dove l’autore andrà a parare per intrecciare insieme i fili narrativi delle due parti, ma anche godere di questi spaccati di “umanità qualunque” che l’artista riesce a raccontare così bene. In questo caso una cagnolona da caccia ormai vecchia e alla sua ultima stagione riesce a comunicarci così tanto sul tempo che passa e sul diventare vecchi, attraverso pochi balloon di pensiero, che si resta attaccati alle pagine con un sentimento di difficile spiegazione.
    Bella anche l’idea di riproporre il professore e lo studente morti durante il primo numero, richiamo meno obbligato della ragazza lupo che aveva incontrato Mario due albi fa e per questo ancor più apprezzato.

    L’astranero di Eltofo prosegue divertendo grottescamente, anche se in modo meno brillante degli scorsi mesi.

    PS: a proposito del rosso della storia, direi che la cover di questo mese ispirata all’album The Man-Machine dei Kraftwerk sia quanto mai una scelta azzeccata XD E bravo Toffolo!
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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #6 – Le Origini

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    Il sesto numero della ristampa Panini del fumetto-cult di Davide Toffolo è purtroppo qualcosa di già visto, non solo da chi conosce già la serie da anni, ma anche da chi la sta scoprendo ora in questo nuovo formato.
    Le Origini è infatti una sorta di flashback che si pone in mezzo alle vicende dei protagonisti: tormentati dalla situazione di Mario, la cui bambolina voodoo è stata smarrita con relativi inconvenienti dettati dal collegamento tra i due, Gianni Boy e gli altri ricordano come sono diventati Allegri Ragazzi Morti. Così i lettori dell’epoca assistettero, nel bel mezzo della serie, ad un episodio che svelava l’inedito retroscena sulla nascita di questi personaggi, su come diventarono gli zombie visti sinora.
    Peccato che quanto qui raccontato è stato già inserito nel Numero Zero della presente edizione, uscito lo scorso marzo, in una forma inedita riveduta e corretta da Toffolo insieme a Spider Jack, ma pur sempre uguale nei contenuti di quanto accade. Se tale scelta poteva avere chiaramente un senso all’interno dello Zero, fornendo la storia delle origini dei personaggi che i lettori avrebbero trovato in edicola a partire da maggio 2015, scopre ora i propri limiti fornendo sostanzialmente un “doppione” di un’avventura già vista, che giustamente non è stata saltata visto che nella cornice del flashback fa continuare la trama attuale e visto che altrimenti sarebbe andato a quel paese il proposito di “edizione definitiva” che questa collana si prefigge di essere relativamente alla serie.
    Poco male, in ogni caso. Non aggiungo niente sulla storia, che si riconferma comunque un buon racconto a tinte horror che pecca solo nell’essere un po’ troppo didascalico nell’esposizione, ma di grande fascino per la trama e per i disegni “underground” (sporchi e con una propensione al grottesco).
    L’Astranero torna ad essere pienamente soddisfacente, con una puntata concentrata sul sesso, ovviamente nella sua incarnazione più “mostruosa”, come da abitudine di questo particolare oroscopo.
    La copertina è la rivisitazione del disco omonimo dei The Stooges, un altro album che ha fatto la storia del rock :)
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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #7 – Guerre Private

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    Davide Toffolo avverte i lettori fin dall'editoriale: la storia di questo numero, Guerre Private, è quasi sperimentale.
    Se da un lato si conclude la storia della bambolina voodoo di Mario rubata, che abbiamo osservato negli ultimi albi, dall'altro ci si concentra su un personaggio secondario e ben poco influente verso gli eventi che si svolgono intorno a lei. È un'infermiera che svolge il turno di notte nell'ospedale in cui è ricoverata Elisa, l'amica dei protagonisti in coma da tempo e che non riesce più a comunicare con i Ragazzi Morti tramite lo spirito, come faceva fino a poco tempo fa. Mentre Gianni Boy e gli altri vanno a rapirne il corpo per venire a capo del mistero, l'infermiera legge un fumetto di animali antropomorfi ambientato durate la Seconda Guerra Mondiale.
    C'è un fumetto dentro al fumetto, quindi, una soluzione artistica che non è certo nuova nel mondo dei comics ma che nel fumetto popolare suona forse meno ovvia di quanto si pensi. Il valore aggiunto dovrebbe essere un collegamento di tematiche tra il fumetto letto e quello "vissuto" dai Ragazzi Morti, e il tema comune dovrebbe essere la guerra (quella mondiale, quella privata affrontata dai singoli in tempi di conflitti, quella dei protagonisti e quella di tutti gli adolescenti visto che, come ci insegna una celebre canzone dei Tre Allegri Ragazzi Morti, "ogni adolescenza coincide con la guerra"), ma in realtà è suggerito in modo così ermetico che si coglie giusto con un po' di sforzo. Ad ogni modo, anche concependolo solo come un esercizio di stile, risulta una mossa interessante e degna di nota.
    L'Astranero di Eltofo stavolta mi ha detto poco, mentre la cover (che stavolta fa il verso a quella del singolo Bring the Noise dei Public Enemy) spacca come sempre.
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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #8 - Il Dono

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    Gran bel numero, che riscatta il troppo confusionario e metanarrativo albo precedente, pur inserendo un elemento di continuity importante (la stregona Mama a guardia del corpo di Elisa).
    Il problema del recupero dell'eterea ragazza angustia i protagonisti anche nel nuovo numero, ma la quest non può continuare perché i Ragazzi Morti sono chiamati ad esibirsi in un concerto. Evento organizzato nientemeno che dai fratelli Calia, gli autonominatisi cacciatori di mostri introdotti nel numero ambientato a Venezia.
    Nonostante questa fosse originariamente la penultima storia della serie, però, stranamente l'elemento di unitarietà rappresentato da questi avversari non occupa grandissimo spazio, che Davide Toffolo riserva ancora una volta alla storia di un personaggio secondario, una ragazza qualunque, un'adolescente complessata come ce ne sono tante.
    In realtà così non è, visto che Clara è speciale, ha un cuore di balena in petto e un grande potere che questo le conferisce, e che scopre nel momento del "primo sangue", che genera vita e nuova vita. Ma, come i ragazzi zombie eterni adolescenti in un mondo che non li capisce e che li respinge, anche la condizione semi-horror di questa Clara rappresenta una metafora di quegli anni così delicati e ingarbugliati nella vita di un individuo. Una metafora racconta veramente bene, in modo toccante ed efficace, capace di rendere partecipe il lettore che seguirà con interesse la vicenda di Clara, rammaricandosi poco degli altri eventi, teoricamente più importanti, lasciati invece sullo sfondo.

    Mentre l'ultima tavola, riservata ai fratelli Calia, si risolve con un colpo di scena piuttosto sinistro, nell'editoriale di apertura dell'albo Toffolo ricorda che siamo ormai ad un passo dalla conclusione della serie così come si era fermata a suo tempo. Mancano 4 numeri alla conclusione di questo spillato Panini, ma dei prossimi episodi solo il prossimo è già noto, e fra due mesi inizieranno le avventure inedite che porteranno i Cinque Allegri Ragazzi Morti ad una nuova conclusione.
    Ammetto che leggendo l'Omnibus che raccoglieva tutte tutte insieme queste avventure avevo volto molto meno la continuità che lega la serie: paradossalmente, visto che di solito una raccolta unitaria aiuta, piuttosto, ad avere sott'occhio il disegno complessivo della vicenda. Nei miei ricordi, invece, avevo l'impressione di un "albotto" contenente varie storie con gli stessi protagonisti, ma slegate tra loro. Sensazione che viene meno con questa lettura cadenzata di mese in mese, nella quale sopravvive la forte componente autoconclusiva di ciascuna storia, ma accompagnata da una sensazione unitaria e di evoluzione della trama più forte. Boh, meglio così.
    Spero che anche nelle avventure nuove Toffolo non abbandoni questa vena che lo porta a concentrarsi su personaggi "altri" dai protagonisti, perché la trovo una mossa azzeccata e narrativamente proficua, come nel caso di questo mese che presenta un racconto davvero riuscito e particolare, perfettamente calato nelle atmosfere e negli intenti della serie.

    PS: la scena di cannibalismo è resa in modo talmente crudo che quasi repelle e fa disgusto, Suppongo che ciò testimoni che, anche graficamente, l'autore è riuscito a portare nel fumetto quelle sensazioni che voleva risvegliare :P
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  • Cinque Allegri Ragazzi Morti #9 - Alla Fine

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    E alla fine ci siamo arrivati... Alla Fine :P
    La storia contenuta nel nono spillato della riedizione Panini dei Cinque Allegri Ragazzi Morti era quella che originariamente chiudeva la serie, 15 anni fa. Il titolo è abbastanza pleonastico al riguardo, ma oltre alla componente matanarrativa con riferimento alla conclusione della serie assume un significato più poetico, molto ben eviscerato nelle efficaci didascalie con cui Davide Toffolo costella alcuni momenti cardine dell'avventura. In quelle frasi si trova, forte come mai nei numeri precedenti, tutta la poetica che l'autore ha spesso dimostrato nei testi delle canzoni per il suo gruppo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, fatta di concetti eterei e di grande sensibilità umana.
    La potenza di quelle parole viene messa al servizio di una vicenda cruciale: proseguendo direttamente da quanto visto nell'albo precedente, Toffolo mette in contatto i protagonisti con la ragazzina che il mese scorso ha appena scoperto di avere grandi poteri. Attraverso di essi si tenterà di salvare lo spirito dell'amica Elisa, anche se con risultati non facilmente decodificabili, e sarà questo lo spunto grazie al quale Gianni Boy, leader del gruppo, capirà qual è la sorte migliore per dei ragazzi non-morti come loro.
    Una decisione che, coniugata nell'ormai classica metafora toffoliana dell'adolescenza, assume i contorni della ribellione pacifica, quel senso di non appartenenza che porta come unica soluzione a distaccarsi da una realtà inconciliabile con sé stessi.
    Proprio in virtù della conclusione della storia, la copertina di questo numero appare quantomai azzeccata: l'album citato questo mese è perfettamente comprensibile da tutti, direi, la la cover di Nevermind dei Nirvana con la sua distesa d'acqua (che eccezionalmente prosegue anche in quarta di copertina, a mò di copertine di PKNA) assume un forte significato anche in relazione al fumetto contenuto.

    Così finiva la serie... ma ora non è più così. Come definito fin dall'anno scorso, la ristampa dei Cinque Allegri Ragazzi Morti non era che il trampolino per le 3 nuove storie che Davide Toffolo ha scritto e disegnato, un nuovo epilogo ambientato 15 anni dopo l'ultima storia appena ripubblicata e che vedrà quindi che fine hanno fatto i protagonisti.
    L'appuntamento non è il mese prossimo, però, ma a marzo con il n. 10, albo che ospiterà la prima delle storie inedite. In concomitanza con l'evento, sempre a marzo uscirà anche il nuovo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti, in una sorta di lavoro inter-connesso che si connota come positivo e affascinante.
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