[Peyo] Poldino Spaccaferro

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Poldino Spaccaferro #1: I Taxi Rossi (Peyo)

    Immagine

    Cominciamo subito col dire che Poldino Spaccaferro è una creazione di Peyo assai minore rispetto ai Puffi e a John & Solfamì. L'idea alla base non ha la genialità e le potenzialità che hanno reso i Puffi così interessanti e trasversali, né l'ambientazione ha il fascino del medioevo fantastico a cui siamo abituati. Le avventure urbane di un bambino fortissimo, che si ritrova ad avere a che fare con furfanti e malavitosi, possono a prima vista sembrare poco interessanti...poi però si inizia a leggere. E si rimane catturati dalla bravura di Peyo che anche in questo contesto riesce a far affezionare ai personaggi, tratteggiando le situazioni con una verve, un'allegria e un'onestà incredibili. Questo primo volume (di quattordici secondo wikipedia) ci presenta Poldino, lo fa con tanta delicatezza e tenerezza che si simpatizza subito con lui, e poi ci infila un'avventura urbana (e non solo) senza perdere mai mordente. Il modo in cui il ritmo narrativo "coccola" personaggi e situazioni, dando enfasi umoristica ad ogni sequenza, riesce nell'impresa di intrattenere anche il lettore più distante da certe dinamiche. Delizioso, insomma. Nelle liste si scorge che in alcune delle prossime avventure ci saranno persino i testi di Delporte, colui che conferì ai Puffi quella loro anima satirica e dissacrante, per cui non ci si potrà attendere che ottime cose da RW!


  • WTF?
  • MA È BELLISSIMO! Lo voglio al cinema ORA! :LOL: :asd:
    A giudicare dal titolo, direi che si riferisca proprio all'avventura dei taxi rossi... chissà se solo quella o anche altro. Comunque, m'incuriosisce. Il rischio cagata abissale è dietro l'angolo, ma dopo Le petit Nicolas il beneficio del dubbio glielo riservo, ché quello era un gran film.
  • Poldino Spaccaferro #2: La Signora Adolfina

    Immagine
    Questo secondo volume di Poldino è uscito ancora a Cartoomics ma non avevo ancora avuto occasione di leggerlo. L'ho fatto da poco e... posso dire che ne sia valsa assolutamente la pena. Sono rimasto sbalordito dalle capacità di narratore di Peyo. La storia in questione presenta un canovaccio molto semplice: Poldino è alle prese con la Signora Adolfina...o meglio con due Signore Adolfine, una delle quali è un robot impazzito che si dà al crimine. Il tema del doppio, gli scambi di identità, il contrasto tra l'apparenza candida della vecchina e le azioni efferate sono ingredienti che chiunque abbia una buona infarinatura di fumetto umoristico avrà già incontrato... eppure l'effetto è davvero maiuscolo. Peyo narra, e lo fa dannatamente bene, facendo affezionare il lettore ad ogni personaggio o situazione presentati, a partire dalla vecchina del titolo. Ci sono alcune scene veramente argute e fini, come quando il creatore del robot si porta dietro la Adolfina spenta sbattendola da tutte le parti e Poldino, non ancora al corrente della sua natura robotica, ne rimane scioccato. Il protagonista stesso è poi adorabile: non è il classico protagonista insipido, ma un bambino autentico con tutte le vulnerabilità di un bambino, la dabbenaggine e l'atteggiamento ingenuo e impulsivo. Lo stesso vale per la vecchietta, con la gentilezza e i modi tipici di un'anziana signora. E il lettore si affeziona a tutti loro come non mai. Meraviglioso, grazie RW.
  • RW Lineachiara sta proseguendo coerentemente a proporre i diversi volumi della collana, e a Lucca mi sono procurato il terzo e il quarto:

    Poldino Spaccaferro #3: Le Dodici Fatiche di Poldino Spaccaferro

    Immagine

    Questa volta abbiamo Peyo supportato da Walthery nei disegni e soprattutto da Delporte alla sceneggiatura. Delporte è l'uomo dietro a molte delle prime (e migliori) storie dei Puffi, a cui ha saputo sempre conferire una certa vena satirica. Sebbene qui il suo stile sceneggiatorio "disteso" si senta, la storia mi è parsa fin troppo episodica e decompressa. Ho apprezzato il ritorno del Signor Trombetta, il tassista del primo volume, e anche di un altro personaggio di quella storia, che viene ripreso in modo imprevedibile. Tutto ruota intorno ad una corsa contro il tempo: Poldino e Trombetta devono recuperare uno dopo l'altro tutti i compagni di band del vecchio tassista per mettere insieme i frammenti di un atto di proprietà che renderà i vecchietti ricchissimi, ma devono dribblare i tentativi di sabotaggio di un losco figuro. Niente di troppo originale: la storia è tutta impostata come una lista di recuperi e situazioni bizzarre, alcune molto simpatiche e visivamente varie, ma troppo lunga. Gli episodi sono tanti, pure troppi e con una scorciatina qua e là la sostanza della storia non sarebbe stata compromessa. Ottimo come sempre il lavoro fatto sui personaggi, Poldino in primis, sempre teneri e umani.

    Poldino Spaccaferro #4: Lo Zio Placido

    Immagine

    Questa volta a collaborare con Peyo alla sceneggiatura troviamo Gos. La storia, come la precedente, consiste in un lungo susseguirsi di fughe concitate. Poldino fa visita allo Zio Placido e si ritrova a doverlo aiutare a far da guardia del corpo ad un diplomatico straniero, incaricato di recuperare una preziosa valigetta. Sebbene anche questa volta sorga il dubbio che la serie si stia un po' arenando su schemi preimpostati, la lettura è piacevolissima. La sceneggiatura è meno frammentaria e più movimentata rispetto alla storia precedente, anche se graficamente lo stile si fa leggermente più "freddo". E' essenzialmente lo spionaggio secondo Peyo, una parodia anche graffiante (le scarpe ricetrasmittenti) di quel genere cinematografico. Le gag sono buonissime, il lavoro sul protagonista è ancora ottimo, anche se il livello della Signora Adolfina non viene raggiunto.
  • Torna a “Fumetti Europei”