[Leo Ortolani] La Lunga Notte dell'Investigatore Merlo

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Anche io l'ho recuperato grazie a questa provvidenziale edizione, confezionata sicuramente bene tra articoli e formato. La "quadricromia", per quanto apprezzabile e d'effetto, è alla lunga un po' stancante ma nulla di troppo invadente.
    Che dire, un Leo classico, divertente, cinematografico non solo nello spunto e nelle influenze ma anche e soprattutto nella regia. Se proprio ci si deve trovare un difetto ci sono un paio di gag qua e là che spezzano il ritmo della storia in modo abbastanza evitabile e magari sarebbe stato meglio lavorare di più su certi dettagli di trama così da valorizzare ancora di più la parte finale... ma insomma, sono appunti che si possono fare a Leo solo perché la qualità è già alta e da lui ci si aspetta sempre il meglio del meglio, ciò non toglie che l'opera sia notevolissima.
  • Mi attira. Ma quanto fa locandina vintage, la copertina, eh?
    A me Merlo (solo dalla copertina) più che Bogart ricorda Gabin, con quella sua aria trasognata e vissuta...cliché alla massima potenza: fa sorridere che una volta fosse quasi il canone per il protagonista maschile
    "Posso cambiare questo finale?" -Madoka Kaname
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