Tuono Pettinato era un autore che mi incuriosiva da un po'.
Lo stile di disegno, visibile dalle cover dei suoi libri a fumetti e da immagini online, mi attirava molto, nella sua morbida semplicità. Le brevi vignette che appaiono su Fumettologica sono dei concentrati di comicità decisamente riusciti. Alcuni autori-amici lo stimano molto. E solo a guardarlo in faccia, viene istintivamente da trovarlo simpatico.
Lucca Comics era l'occasione per iniziare a provare qualcosa di suo, giusto per vedere se queste impressioni positive potessero avere un fondamento, e portarmi così un autore in grado di arricchirmi in qualche modo. Allo stand Rizzoli-Lizard ho quindi fatto miei due volumi significativi:
Nevermind, uscito qualche mese fa e quindi uno degli ultimi lavori del fumettista, e questo
Garibaldi - Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovini menti, primo volume edito dalla casa editrice e che all'epoca (2011) fece parlare di sé non poco.
Il libro è una sorta di biografia di Giuseppe Garibaldi, che copre tutta la vita del condottiero: dalla nascita passando al periodo sudamericano, per arrivare all'Unità d'Italia e alla morte. I fatti che vengono solertemente riportati da Tuono Pettinato sono tutti veri (almeno per quello che ne so e che ricordo... e il fatto di aver inserito in fondo al volume una biografia e una filmografia sul tema mi ispira fiducia
), ma la verve dell'autore trasfigura tali eventi con battute, situazioni paradossali e con l'efficace recitazione dei personaggi, che diventano macchietta irresistibili pur mantenendo una loro tridimensionalità. Il risultato, efficace, è quello di raccontare in modo diverso una figura storica studiata da tutti sui banchi di scuola, spesso sbrigata troppo in fretta dai programmi scolastici oppure odiata dagli studenti che devono ricordare date, nomi e missioni.
Tuono recupera i momenti importanti nella vita di Garibaldi e li rende interessanti, con un mix di avvincente ed esuberante, di ironico e intrigante.
L'eroe dei due mondi è chiaramente il personaggio che più di tutti beneficia di questo utile trattamento: comprimari come Cavour, Vittorio Emanuele II, Mazzini e Nino Bixio sono sicuramente tratteggiati in modo tale da rimanere ben impressi, ma Garibaldi risulta addirittura memorabile: il linguaggio aulico, la totale sottomissione all'ideale della patria unita, l'eterno odio contro la Chiesa, l'episodio dei mille fucili sono tutti elementi che l'autore prende e porta all'assurdo, riuscendo a far ridere genuinamente il lettore che, nel contempo, ha modo di fare un ripassino su uno degli eventi storici fondanti del nostro Paese.
Lo stile di disegno di Tuono Pettinato è irresistibile, per quanto mi riguarda: non saprei bene come definirlo, è... buffo! I personaggi sono quasi tutti bassetti, con espressioni caricaturali e cartoonose, e anche gli sfondi sono filtrati attraverso questo tratto esuberante (quando ci sono, visto che spesso Tuono appare molto parco nel rappresentare ambientazioni). È una gioia per gli occhi, e il colore gioca una parte fondamentale nella riuscita estetica dell'opera, con pennellate decise e personaggi mono-colore, con una precisa intenzione comunicativa.
Garibaldi è quindi un fumetto godibilissimo, una biografia storica affrontata con piglio ironico, quasi svergognato ma attenendosi comunque ai fatti, portando sulla scena un protagonista a metà strada tra figura storica e personaggi dei fumetti, una sorta di "nuova figura" nata dalla mente e dalla matita di Tuono Pettinato.