[Alex Alice] Il Castello delle Stelle

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Finalmente letto!
    Confermate le impressioni iniziali sui disegni, lasciano a bocca aperta! Più di una volta mi sono soffermato lungamente su una vignetta o splash page ad ammirare l'acquerello dimenticando di andare avanti con la storia.
    Parliamo ora, appunto, della storia. Questa scorre veloce e piacevole seguendo i classici canoni del genere avventuroso, inserendo qua e la qualche mistero che non potrà non sollecitare l'interesse del lettore. Proprio questi misteri, però, rappresentano la nota stonata del volume: Alex Alice stesso, nell'introduzione al volume, sostiene che il volume sia autoconclusivo, benché l'universo del "castello delle stelle" possa essere espanso a piacimento negli anni. Tuttavia, nella storia molte domande non trovano risposta (non dirò quali) e per due anni l'autore non ha portato avanti il progetto. Che tali misteri siano in realtà clamorosi buchi di trama? Mi rifiuto di crederlo perché si tratterebbe di errori davvero grossolani, ma non posso escluderlo a priori. Intanto in Francia sono stati pubblicati altri tre albi (Il volume ne contiene 6) ma nessuno da un anno a questa parte.
    Riassumendo, disegni fantastici, storia molto interessante ma da valutare solo una volta conclusa.
  • Il Castello delle Stelle è un'avventura per bambini e ragazzi nel senso più alto del termine, che ti fa pensare a Miyazaki e al miglior fumetto francese.
    Ti fa sgranare gli occhi a ogni pagina, per gli splendidi disegni ad acquerello ed è ambientato in un'ucronia in cui sono possibili i viaggi spaziali ai tempi di Ludwig II e del cancelliere Bismarck.
    Seraphin e suo padre si recano dalla Francia alla Baviera per costruire un'aeronave, con il sogno di sfruttare l'etere ed esplorare lo spazio. Ma i nemici delle potenze vicine sono in agguato: inizia un'avventura che li porterà lontano lontano.
    Dal finale si capisce che quella letta è soltanto una parte della storia, speriamo di leggerne ancora.
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