[Red Whale] Lys

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Il fumetto mi incuriosisce parecchio, e se lo trovo lo prenderò.
    Il problema è che, nonostante tutta la mia buona volontà, non riesco a trovare un solo edicolante che lo abbia o che ne abbia almeno sentito vagamente parlare.

    Certo è che il prezzo, per un primo numero, oltretutto di una serie sconosciuta ai più (e soprattutto sconosciuta al target) è decisamente alto.
    Lorenzo Breda
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  • Io alcuni giorni fa ne vidi qualche copia in un supermercato Auchan, solo che non dovendo prendere nient'altro ed essendoci parecchia fila alle casse (e parecchia fretta da parte mia) lo lasciai lì, però da allora non ho avuto il tempo di cercarlo.
  • concordo sul prezzo.
    però ha un supergadget agendina con tanto di animalo di stoffa, eh! ;)

    disegni eccellenti, grandioso Antonello.
    sbirciai una copia in Hdemia, dunque della storia non so dir nulla, perchè non ebbi il tempo di leggere.
  • Trovato dal secondo edicolante di zona (il primo cominca a non avere mai niente...)

    Molto interessante e anche piuttosto carino.
    Tra il prezzo e il fatto che il target ignora la sua esistenza, dubito prosegua felicemente.
    Speriamo che mi sbagli.

    Se la Rainbow cominciasse a dare spazio a fumetti di questo livello, potrei considerarla una casa editrice degna di questo nome.

    Edit:
    Dapiz ha scritto:[...] e un pizzico di Luna, lo sfortunato fumetto di Elena De' Grimani e consorte.
    ...e si nota anche qualche pseudo-citazione...
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  • Ci risiamo, è risuccesso. Full Moon (Centomo/Dalena) è il primo numero dell'ennesima serie con adolescenti dotati di superpoteri, un genere che ultimamente, quantomeno nell'ambito del Disney di Nuova Generazione sta andando veramente forte. Solo che stavolta c'è una differenza: Il marchio Disney non c'è proprio. Non è certo la prima volta che succede che il format venga esportato al di fuori della Disney, ripensiamo a Wondercity ma anche a Monster Allergy, che da Disney era stato soltanto distribuito, mentre l'iniziativa vera e propria partiva da Red Whale, la società di Artibani e consorte. Bè è anche il caso di Lys, produzione Red Whale che con Monster Allergy ha non pochi punti in comune. Tanto per cominciare lo stile, il feeling, le caratterizzazioni, i dialoghi, e poi ovviamente anche la disposizione delle vignette che presenta la stessa vecchia impostazione grafica delle avventure di Zick ed Elena.
    In un periodo in cui il Disney di Nuova Generazione sembra star naufragando miseramente con ristampe in chiusura, Speed Loop abortito, Witch nella melma e un Wondercity desaparecido, che sia un Disney fuori sede a tenere alta la bandiera del genere è alquanto paradossale. Ma poco importa, dal momento che tutto si può dire del prodotto in questione tacciandolo di poca originalità, di fumetto di genere o quant'altro, ma in fin dei conti non si potrà non ammettere la cosa più evidente, e cioè che Lys è bello.
    L'ambientazione di Lys è atipica, o meglio atipica per questo tipo di fumetto. Perchè non si può certo dire che il futuro post-apocalittico dove l'umanità ha imparato dagli errori del passato non sia un qualcosa di già visto, in generale. Certo in questo tipo di fumetto si è sempre preferita un ambientazione di base in tutto e per tutto identica al nostro presente, spesso e volentieri per favorire l'identificazione dei giovincelli che trovavano i protagonisti in una situazione di partenza simile alla propria. Bè qui l'identificazione viene raggiunta in altro modo, volendo anche più esplicito (si parla di MESTRUAZIONI!) ed è più legata ai problemi di crescita fisiologici che alle classiche situazioni quotidiane e turbe sentimentali, che comunque si immagina ci saranno.
    Venendo poi a questo primo numero in sè, non si può fare a meno di notare una trama un po' slegata, che potrebbe essere riassunta con "prime missioni di Lys", che servono a dare al lettore un'infarinata dei temi della serie. Ma, ritmo introduttivo a parte, non ci si può certo lamentare, la famiglia Artibani conosce il mestiere a menadito e sa come interessare il lettore, legando insieme tipologie di personaggi e argomenti magari già visti ma mixati con una classe davvero invidiabile. Se in questo poi vengono aiutati dalle matite di un Dalena in stato di grazia e da un character design che trasuda appeal da ogni millimetro di carta, non c'è da stupirsi della buona impressione che tende a fare Lys alla prima lettura. Un'ultima nota va all'apparato redazionale: le rubriche non sono malaccio, e a differenza delle superficialate di Witch, tendono a limitare fortemente le tematiche modaiole a favore di un ecologismo spinto che fa tanto "Topolino anni 80", il che non fa certo male.
    Ma non illudiamoci troppo, già la pubblicità è poca e limitata alle riviste di settore, figuriamoci la visibilità che potrà avere Lys. E se prodotti Disneyani ben più celebri hanno fatto una misera fine venendo chiusi, scorciati o portati avanti malamente non c'è da stupirsi se anche questo progetto andrà a gambe all'aria nel giro di pochi numeri. O forse no? In fondo l'editore stavolta è la Rainbow che già in passato con Winx ha dimostrato di saper fare i suoi interessi molto meglio di Disney. Oltre a questo pare che Lys sia pubblicato in Francia da Soleil, che sia previsto un cartone animato e che il (presumibilmente primo) ciclo conti una sua storia ben definita e articolata in 12 numeri. Stiamo forse assistendo alla nascita di qualcosa di importante?
  • In un periodo in cui il Disney di Nuova Generazione sembra star naufragando miseramente con ristampe in chiusura, Speed Loop abortito, Witch nella melma e un Wondercity desaparecido
    uh?
    Wondercity che c'entra col Disney di nuova generazio?
    Di Disney ha solo la provenienza di uno degli autori...
    Non vedo la connessione con Witch e Speed Loop, Grro'. :???:
  • Formato, fauna disegnante, presenza della breve, fatto che nello scaffale affianco ai pikappi e agli witch ci sta benissimo e vari altri fattori, no?
  • Grrodon ha scritto:Perchè non si può certo dire che il futuro post-apocalittico dove l'umanità ha imparato dagli errori del passato non sia un qualcosa di già visto,
    Non solo è atipica per il genere, ma è proprio aipica per il target. Afaik un fumetto ad ambientazione post-apocalittica 13-15 anni non esiste.
    Grrodon ha scritto:Certo in questo tipo di fumetto si è sempre preferita un ambientazione di base in tutto e per tutto identica al nostro presente, spesso e volentieri per favorire l'identificazione dei giovincelli che trovavano i protagonisti in una situazione di partenza simile alla propria. Bè qui l'identificazione viene raggiunta in altro modo,
    Neanche del tutto. In fondo il mondo di Lys non è diversissimo dal nostro. Cambia la geografia e il numero di specie viventi, ma uasi nient'altro.
    Grrodon ha scritto:Oltre a questo pare che Lys sia pubblicato in Francia da Soleil, che sia previsto un cartone animato e che il (presumibilmente primo) ciclo conti una sua storia ben definita e articolata in 12 numeri.
    Questo mi mancava. I Soleil è tipico cartonato o spillato? Ed è uscito o è in contrattazione?
    Grrodon ha scritto:Stiamo forse assistendo alla nascita di qualcosa di importante?
    Lo spero. Considerando che è un primo numero (e quindi la sceneggiatura frettolosa è il minimo) se continua così lo merita.
    Sperando che, una volta diventato fenomeno, non crolli del tutto. Della Red Whale mi fido. Della Rainbow poco.

    Riporto qui sotto la recensione che feci a caldo. Forse modificherei qualcosa.
    Blog di LBreda, sabato 17 febbraio 2007 ore 15:36 ha scritto: In questi giorni, abbastanza in sordina, è uscito un nuovo fumetto per ragazzine creato dalla Red Whale (gli ideatori ed autori di Moster Allergy), e chiamato "Lys".

    La notizia dell'uscita è stata pubblicata su qualche sito specializzato, ma il fumetto non è stato minimamente pubblicizzato su fumetti o riviste letti dal pubblico a cui è destinato (ufficialmente ragazzine dagli 11 ai 15 anni).

    Il fumetto è ambientato sulla nostra Terra, nel 2050, qualche decennio dopo la sparizione di gran parte delle terre emerse dovuta allo scioglimento delle calotte polari.
    In questo mondo non c'è più inquinamento e l'uomo vive in lunghe città costituite dall'unione delle città rimaste emerse, in piena armonia con la natura. Una buona parte delle specie animali sono però estinte e moltissime sono a rischio.
    Le poche specie animali ancora in circolazione sono ovviamente preziosissime, e sono vittime di trafficanti che le catturano per venderle.

    Lys è una ragazzina di 15 anni, con i tipici problemi di un'adolescente, ma senza nessuno che lo ascolti: i genitori sono i fondatori della LAZOO (Lega Anti Zoo-crimine), una dei centri animalisti più grandi del paese, e non sono mai a casa. Lys vive con la selvaggia sorellina Catherine, detta Kuz (diminutivo di Formicuzza) ed un precettore nella sede della LAZOO (vuota da quando i genitori non ci sono) nella città lunga di Bruxelles-Parigi.

    Tra i cambiamenti che Lys subisce nella sua adolescenza, ce ne sono duue molto particolari. Il primo è una speciale empatia con gli animali, sia con quelli che vivono nella sua cameetta (presi in prestito dal centro dei genitori), sia con tutti gli altri. Questo le permette praticamente di "parlare" con qualunque animale. Il secondo, invece è la possibilità di trasformarsi, nelle notti di luna piena, in qualunque animale.

    Lys utilizza questi due "poteri" per contrastare i trafficanti di animali, di cui riesce ad intercettare le comunicazioni con un apparecchio da radioamatore. In questa sua prima avventura si trascina anche dietro ancha Mary, compagna di banco con cui cerca di fare amicizia.

    È prevista anche una sottotrama romantica: il vicino di casa di Lys, la osserva e la disegna, anche se, come dice lui "sono otto anni che non si conoscono".

    Lys è, a differenza dei personaggi di fumetti simili (come W.i.t.c.h. o, peggio ancora, Winx Club), una ragazza come tutte le altre, e il suo potere passa un po' in secondo piano (nonostante sia determinante per lo svolgimento delle storie). È quindi molto più facile identificarsi in una come Lys che in una delle Witch (considerando anche che ormai sono di un piattume totale). L'unica altra serie del genere che si è vista negli ultimi anni è Luna, di Elena De'Grimani e Fabrizio Palmieri, che ha però ha avuto decisamente poca fortuna.

    I disegni del fumetto, pur rifacendosiun po' ai canoni Disney del genere, richiamano molto i disegni di Monster Allergy. Simpatica l'idea, in alcune scene, di sostituire i fumetti con le didascalie per cambiare un po' i ritmi delle immagini rispetto a quelli del testo.

    Le rubriche, per quanto non raggiungano i livelli di molte rubriche del passato Disney, sono nettamente superiori a quelle dei Disney odierni per ragazzine. Si parla di moda fai-da-te (in W.i.t.c.h. ormai la rubrica sulla moda è pura pubblicità), di ecologia, di animali "particolari" e dei personaggi.

    Un ottimo e consigliatissimo prodotto, insomma. Spero non sia destinato a crollare come altri fumetti simili. Non mi spiego la scarsa pubblicità considerando che l'editore (Rainbow, lo stesso di Winx Club) i mezzi per fare pubblicità li ha senz'altro.

    Il prossimo numero (quello di marzo) esce il 19 febbraio (tra pochi giorni, quindi) e sarà sicuramente nella mia collezione. Questo primo numero è stampato in poche copie, ma si trova in diverse edicole.
    Aggiungo che il secondo numero, a quanto dice il primo, dovrebbe essere uscito. Fino a venerdì, però, il mio edicolante non lo aveva. Tra un'oretta torno a tormentarlo.
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  • Grrodon ha scritto:Formato, fauna disegnante, presenza della breve, fatto che nello scaffale affianco ai pikappi e agli witch ci sta benissimo e vari altri fattori, no?
    Chiamalo "NFI", allora. :asd:
  • happyhippy ha scritto:Wondercity che c'entra col Disney di nuova generazio?
    Di Disney ha solo la provenienza di uno degli autori...
    Non vedo la connessione con Witch e Speed Loop, Grro'. :???:
    Io anche tendo a considerare Wondercity (ma anche altro) come prodotto del filone Disney di nuova generazione. In fin dei conti, è PKNA che ha lanciato il formato comicbook per quel target in Italia, e sono tutti i fumetti vnuti dopo che lo hanno diffuso. L'idea di fondo è la stessa.

    (ed è anche più ristretta del NFI :asd: )
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  • A mio avviso c'è uno spirito di fondo che sta alla base di Wondercity e che è tipicamente disneyano. E la Disney sarebbe dovuta essere più accorta di fronte a prodotti simili...
  • Mh.

    Sarebbe come dire che "Fievel sbarca in America" è un film Disneyano, perchè la Disney è stata la prima a fare un lungometraggio d'animazione...
  • Fievel sbarca in America è un film beceramente disneyano perchè Don Bluth non è mai riuscito a staccarsi da certi stilemi appresi in Disney e divenuti nelle sue mani manierismi fini a sè stessi.
    Esempio sbagliato quindi.

    Il discorso sul NFI è complesso, visto che in passato arrivò a includere dentro cartonati, Rat-Man, bonellidi e cose che con la scia inaugurata da PKNA avevano poco a che fare.
    Restringendo il campo al Disney spillato, o di Nuova Generazione direi che i requisiti comuni di questo genere di fumetto sono palesi e affondano tutti le loro radici in fumetti come Witch, Monster Allergy, PKNA etc.
  • Lys #1 Ho notato solo un piccolo particolare dei disegni: sembra che ai personaggi gli abbiano staccato e riattaccato il naso, ma a parte questo difettino, è un fumetto esteticamente bello e interessante negli argomenti che tratta. Ma il prezzo... -_-
    Una rarità etnica in technicolor

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  • Immagine
    Comprato giorni fa e finalmente letto il secondo numero.

    Speravo in un inizio vero di storia, invece si è proseguito con la presentazione dei personaggi. Il prossimo numero non promette troppo bene ma mi fido degli autori, vedremo.

    Hanno aperto, se così si può dire, il sito. Per ora è completamente inutile, comunque (non che di solito i siti dei fumetti siano utili...).
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  • Trovato il #2. S'era nascosto ben bene, ma l'ho stanato facendo fracasso con il pentolame.

    E' passato un mesetto da Lys#1 ed è di nuovo plenilunio. Il ritorno dei (distratti) genitori potrebbe rappresentare un problema per Lys, pronta per imbarcarsi in un'altra impresa, ma in suo soccorso intervengono la sorellina Kuz e il suo nuovo, l'enigmatico amichetto, Big Leo.
    Purtroppo, Kuz può solo star a guardare impotente, quando, durante l'incursione nel nascondiglio dei trafficanti, Lys sbarella e si convince di essere un Animagus :asd:

    Stavolta, il soggetto di Katia Centomo è sceneggiato da San Francesco Artibani, che con le quarantotto tavole c'ha preso le misure meglio di un sarto. Giacchè i poteri di Lys si manifestano sotto l'infusso del plenilunio, è presumibile che più o meno tutti gli episodi tenderanno ad avere la stessa impostazione, cioè la prima parte leggera, con le avventure adolescenziali di Lys, e la seconda parte, in notturna, più "dark". Artibani si destreggia in ogni occasione mescolando dosi di umorismo e tensione, ma è in particolare durante la missione di Lys che dà il meglio di sè, tra l'altro accompagnando le scene, già di per sè ricche d'atmosfera (prendo per esempio quando Lys va in bici e viene "in lupo" dall'atollo), con didascalie che arricchiscono l'azione anzichè soffocarla, come ci ha abituati un altro fumetto... Comunque, Il frutto dell'AMMMORE di Centomo e Artibani tutti i dubbi sul fatto che possibili paragoni tra Lys e Witch siano totalmente inconsistenti, non soltanto per il divario qualitativo (abissale) e per le tematiche più impegnate... Piuttosto, Lys continua a richiamare, con parallelismi più o meno palesi, l'universo di Monster Allergy: la Mercante dell'Ambra ricorda la zia Ermelia (non capisco se sia umana o "altro", che fine fa il naso quando si trucca? Che Hybiscus non sbagli, quando dice che sembra staccato e riattaccato? :asd: ), mancano i mostri, ma in compenso ci sono Kuz e le bestie di Lys, Big Leo è un bambino bizzarro sullo stile di Charlie Shuster o i gemelli, c'è persino un cameo di Elena Patata... Insomma, sembra proprio di star leggendo il seguito fantascientifico delle avventure di Zick (che ci siano discendenti in giro? I capelli blu ci sono e son sospetti... :P). E' vero, però, che succede un po' poco, e quel che succede non mi convince pienamente. I misterucci introdotti, tra ciondoli e Zooman, sono senz'altro poco originali e presentati in maniera banale... ma d'altra parte siamo appena all'inizio, la serie può riservare parecchie sorprese.

    (la prima delle quali sarebbe non chiudere col terzo episodio, ma concludersi degnamente con i dodici numeri, se la notizia riportata da Grrodon è veritiera...)
  • Prosegue l'esperimento Lys, sia pur con una dose di ritardo. Ma è giunto, a dispetto di coloro che già se lo erano immaginato chiuso sprangato, e chissà che non arrivi fino al dodicesimo, sarebbe la prima volta che vedremmo giungere a un finale preordinato un fumetto di questo genere. Questo secondo numero, La Mercante dell'Ambra (Centomo-Artibani/Nardo), si avvale del talento sceneggiatorio dell'Artibani, che come al solito si conferma come IL professionista, un artista serio che con un suo metodo riesce a mantenere sempre e comunque costante la qualità delle opere a cui mette mano. La storia prosegue, in maniera coerente, con una certa classe, magari non sconvolgendo ma aggiungendo sapientemente elementi utili. E' tradizione di questa tipologia di fumetto che nel secondo numero arrivi una seocnda infornata di personaggi, magari minori ma comunque utili, che entrano in scena in ritardo per dare modo al lettore di metabolizzare quanto viene mostrato. E' la volta dei genitori di Lys, che grazie ai dialoghi dell'Artibani offrono un buon teatrino di presentazione, e di Big Leo il misterioso e rotflosissimo bambino che senza troppe spiegazioni Kuz si piglia in casa. Siamo in pieno Monster Allergy come stile, sapore, humor e quant'altro, anche la trama che prevede già nel secondo numero un'incursione nel territorio nemico per eccellenza, quello della Mercante dell'Ambra, derivazione di Zia Ermelia, l'Anguana di Er. E come in Moster Allergy, ecco lo stile dei disegnatori cercare in tutti i modi di omologarsi a quello dell'iniziatore, in questo caso il sublime Dalena. Nardo fa un buonissimo lavoro, veramente, ma la sensazione è la stessa di quando in Monster Allergy trovavamo un comparto grafico che, salvo rare eccezioni (Razzi, Rigano) altro non era che una continua flessione di uno stesso paradigma base. Anche qui Nardo segue i modelli di Dalena, staccandosene di pochissimo, dando quel senso di imperfezione che l'emulazione bene o male dà. Ma è la politica Red Whale, presumo e non ci si può fare nulla. E per quanto la qualità del prodotto sia innegabilmente a livelli altissimi, rimane anche l'atroce domanda: Artibani non si starà un po' troppo omologando? Vabbè, omologazione o no, se i risultati sono questi, non mi lamento. Un'ulteriore nota riguarda il fatto che, come in Monster Allergy, fa la sua comparsa una tavola autoconclusiva in appendice: Kuz & Big Leo - Avventura N°1 (Artibani/Campinoti), tutta in stile deformed/kawaii. Simpatica ma per quel che sappiamo dei personaggi forse è presto per le tavole autoconclusive, che sembrano prendersi una confidenza che noi ancora non abbiamo.

    Next: Mai Gridare "Al Lupo"!

    (Ah ma solo io ho visto in edicola un altro fumetto ancora della stessa identica tipologia, ocn disegni in stile Accademia Disney, il formato pikappico e il gadget Lyssiano? L'editore è Playpress e il titolo l'ho rimosso, c'entravano gli angeli, stavolta. Se qualcuno ha info...)
  • Immagine
    Ieri ho letto il terzo numero, Mai gridare "al lupo" che mi ha stupita positivamente. La storia prosegue, ma i personaggi restano sempre le stesse macchiette:l'amica comica, la sorella tutto-pepe, l'amico innamorato ma timido, il bellone (si fa per dire) squallido, il cattivo senza scrupoli che alla fine non conclude niente... Possibile che tra soli 43 anni circa quasi tutti gli altri animali saranno estinti? Invece di 2050 non sarebbe stato meglio 2150 almeno? L'idea di base fa venire un pò di tristezza in effetti. Puntando tutto sull'ecologia: perchè far fare centinaia di peluche e cretinate varie nelle fabbriche cinesi solo per allegarle come inutili sorpresine? Il ciondolo di Lys sembra uscito da una busta di patatine. In ogni numero sembra che dovrò sorbirmi la ragazzuola in mutande, lo fanno per attirare il pubblico maschile o per farci ammirare il suo fisico da silfide (almeno non vediamo Mary in questo stato). L'unica che si veste in maniera futuristica sembra sia la nostra protagonista, che ha uno stile che io non imiterò. Lys al contrario dello scorso numero dove sembrava non solo una super atleta ma anche una ragazza forte e sicura di sè, adesso appare come una fragile fanciulla, facile preda di tutto quello che la circonda, Kuz sembra la sua mammina... L'amica Mary le dà tanti consigli su come comportarsi con i maschi, che varranno sicuramente per tutte le ragazzette che stanno leggendo (le amiche più bruttine tendono sempre a dare tanti consigli, è saggezza o vogliono solo rompere le scatole perchè a loro toccano solo le briciole?). Possibile che Lys non nota che Ian è molto più carino del biondastro? Vedremo il tutore nei panni di boss pacifista in riflessione, che se la prenderà con i suoi dipendenti e successivamente che si trasformerà in supereroe... La scena del cavalletto a pag. 23 è un tantino squalida. Pag. 30, qualcuno ricorderà sicuramente la scena di Will in witch #1 rannicchiata sotto la pioggia... I paragrafetti dei pensieri della ragazza quando è trasformata li gradirei di più senza la sua faccetta stilizzata vicino. Brava Lys trasformati in umana davanti ad un uomo sconosciuto sapendo che ti ritroverai nuda ed inerme (un vero genio). Colpo di scena: una goccia di sangue a pag.45, wow. Non credevo che avrei mai visto un personaggio dei fumetti sulla tazza del water... Chi è quel tizio con la faccia da fesso che le da un passaggio alla fine (ragazze, capito? Se uno sconosciuto che non parla neanche vuole darvi un passaggio fidatevi del suo sguardo... ma che cavolo insegnano?). I disegni e il colore sono nettamente superiori al numero 2 per me. Nonostante tutto mi è piaciuto, altrimenti non starei quì a "scriverne"...
  • Letto il #3

    Secondo me è leggermente sotto il livello che il fumetto sembrava star prendendo, anche in parte nelle rubriche. Ma è comunque decisamente sopra il livello del genere, e ribadisco che RedWhale, continuando così, potrebbe trovare un discreto successo. Serve solo (?) un po' di pubblicità in più.

    In ogni caso, carina la storia, pur avendo personaggi decisamente stereotipati (non sono però esageratamente stereotipate le azioni, però).

    Disegni e colori seguono lo standard altino dei primi due numeri.

    Riguardo le note fatte da Icnarf, la trasformazione "pubblica" non avviene per volontà di Lys, e Lys non mi è sembrata particolarmente insicura (imbranata in fatto di ragazzi sì, ma già lo era dal primo numero.

    Per il resto, sono d'accordo.

    Personaggi di fumetti sul water ce ne sono, ma non ne avevo mai visti in fumetti con questo taget.

    Aggiungo che la tavola di pagina 31 pare presa da Luna, e che sono sempre più convinto che Luna sia una delle fonti di ispirazione di questo fumetto.

    A proposito dei gadget, sono pienamente d'accordo. Anche se, in seguito a scambi di opinione con altri autori (tra cui anche Elena de Grimani, proprio all'epoca di Luna), devo dire che di solito sono gli editori ad imporli, e quindi RedWhale c'entra poco.
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