[DC] Batman

Non solo Marvel e DC ma anche le classicissime strips e il fumetto autoriale di Alan Moore, Frank Miller o Jeff Smith.
  • Batman: Europa #3: Parigi

    Immagine

    Terza tappa per la missione europea di Batman e Joker, che per trovare rimedio al virus mortale che li ha contagiati si sono alleati sulle tracce del misterioso nemico.
    E in questo episodio lo trovano, pure! Matteo Casali spiazza il lettore mostrando il volto dell'attentatore ora, invece che nel prossimo e ultimo numero, anche se la figura in questione è talmente ammantata di mistero da non rendere ben chiara la sua natura o identità: sicuramente costituisce uno spunto interessante a livello simbolico, ma al di là di questo preferisco aspettare di vedere il finale per giudicare tale scelta.
    Il team-up tra il Crociato Incappucciato e il Pagliaccio del Crimine, ad ogni modo, prosegue in maniera positiva e funzionale, senza forzature: i due continuano ad odiarsi ma il pericolo mortale a cui sono esposti regge bene come motivazione per la provvisoria alleanza.
    Il setting parigino è molto interessante, e l'idea di una "setta" dedita al culto del Joker nei sotterranei della capitale francese è un tocco di classe davvero simpatico :)
    Meno positivi sono i miei giudizi ai disegni: se le matite di Giuseppe Camuncoli - visionabili nella versione Uncut dell'albo, che consiglio sempre in luogo della basica vista l'irrisorio differenza di prezzo e pure l'interessante "dietro le quinte" a puntate di Casali - sono come sempre eccellenti, il lavoro dello spagnolo Diego Latorre è tanto immaginifico e visionario... quanto confuso e poco leggibile. L'artista è senz'altro dotato di grande talento, ma il tratto "fluido" e lo stile pittorico con colori cupi sfavorisce la comprensione di molte vignette, rendendo poco fruibile il fumetto. Anche le vignette "in soggettiva", con la visione distorta per immedesimarsi nel calo dei sensi di Batman, contribuisce a questo clima. Artisticamente ineccepibile, ma come leggibilità si difetta. Che è un po' l'accusa che muovevo al grande Dave McKean per quanto riguarda i disegni di Arkham Asylum.

    Ad ogni modo, la mini procede comunque molto bene: non si tratterà di un'opera imperdibile, ma è una lettura senz'altro piacevole e degna di nota sotto diversi aspetti.

    Batman di Greg Rucka - Volume 1

    Immagine

    Qualche settimana fa è uscito anche questo volume, che si occupa di ristampare le prime 5 storie della gestione di Greg Rucka su Detective Comics, iniziata nei primi mesi dell'anno 2000.
    Io Rucka l'ho conosciuto sulle pagine di Gotham Central, e mi sono innamorato del suo stile di scrittura molto improntato all'hard-boiled, così mi sono accostato con curiosità a questo recupero.
    Sono buone storie: siamo immediatamente dopo l'evento Terra di Nessuno (dove Gotham City, sconvolta da un terremoto, era rimasta isolata dal resto degli Stati Uniti) e dopo la morte della moglie di Jim Gordon: la prima storia si concentra proprio sullo stato d'animo del commissario, e si configura come un'ottima storia intimista e in grado di focalizzarsi sull'amicizia tra Batman e Gordon.
    Evoluzione è invece la saga in 4 parti che dà il titolo al volume: gradevole e immersa al punto giusto negli affari gothamiti di malavita e mafia, sporcati però da due emissari di Ra's Al Ghul e dal loro piano di conquista della città.
    A me non dispiace trovare elementi in qualche modo sovrannaturali nelle storie di Batman, specie quando ci sono di mezzo avversari dotati di qualche abilità, ma il filtro di cui sono dotati i due agenti sul campo mi è sembrato avere esiti troppo fantastici. Certo non è la prima volta, ma in una trama che ha un piglio marcatamente noir la cosa mi ha vagamente spiazzato, nonostante l'agente femminile si riveli un buon personaggio.
    Batman ad ogni modo appare molto in parte, la centrale di polizia è ben descritta e l'elemento di indagine funziona. Tutto sommato quindi una buona avventura, anche se un po' indecisa sull'atmosfera effettiva da infondere.
    I disegni di Shawn Martinbrought e John Watkiss sono particolari: molti non li digeriscono, a me non dispiacciono, la figura del protagonista stesso secondo me assume un aspetto interessante. È anche vero però che alcune vignette si rivelano meno riuscite e alcuni volti degli altri personaggi non incontrano il mio gusto.
    Nel complesso, però, non è un apparato grafico da buttare e anzi ha il suo perché.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Bramo ha scritto: A me non dispiace trovare elementi in qualche modo sovrannaturali nelle storie di Batman, specie quando ci sono di mezzo avversari dotati di qualche abilità, ma il filtro di cui sono dotati i due agenti sul campo mi è sembrato avere esiti troppo fantastici..
    Onestamente sta cosa di Batman eroe noir e realistico è uno dei peggiori stereotipi dei fumetti
  • È chiaro che per assunto base un supereroe non può essere realistico.
    Ciò non toglie che Batman, tra assenza di poteri e approccio da detective, sia quello che più si presta anche a una visione più ''credibile''.
    Ciò non vuol dire che non lo sopporti quando si scontra con i freaks o collabora con la Justice League, ma se impronti una trama sulla mafia locale e poi ci innesti qualcosa di sovrannaturale, o lo fai molto bene o il contrasto stride.

    Inviato dal mio GT-S5280 utilizzando Tapatalk
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Bramo ha scritto:È chiaro che per assunto base un supereroe non può essere realistico.
    Ciò non toglie che Batman, tra assenza di poteri e approccio da detective, sia quello che più si presta anche a una visione più ''credibile''.
    In cosa è credibile ?

    Anche Elongated Man è un detective più volte descritto come pari a Batman, così come Question, Black Canary, Nogtgwing e Martian Manhunter

    ciò non vuol dire che non lo sopporti quando si scontra con i freaks o collabora con la Justice League
    Batman non collabora con la JLA. Lui ne è un membro senza contare che è pure fondatore di un altro gruppo di eroi gli Outsdiers
    ma se impronti una trama sulla mafia locale e poi ci innesti qualcosa di sovrannaturale, o lo fai molto bene o il contrasto stride.
    Beh nel Lungo Halloween uno dei cattivi non è Solomon Grundy ?
  • Credo che tutto stia nel come vengono usati i personaggi e il come si innesca la parte sovrannaturale.
    Ne Il Lungo Halloween il capitolo con Grundy è giostrato bene da che ricordo (dovrei rileggerlo con i suoi seguiti), ma in altre storie l'elemento sovrannaturale diventa o preponderante (penso a La Setta) o se come in Batman Eternal dopo una lunga indagine anche realistica il finale diventa Batman (o suo alleato) contro un demone che sa usare la magia beh quello non piace neppure a me.
    Personalmente credo che la questione sia mondo dark esoterico e Batman possono entrare in contatto solo se gestiti con un certo tatto o se comunque è chiaro fin dall'inizio che ci sono quelle forze in campo.
  • Bah The Brave and The Bold si basava tutta sui team up di Batman e altri eroi, quindi non vedo perchè no....
  • Nelle ultime due settimane ho comprato questi due volumi di Batman, usciti per Lion nel 2014 e nel 2015 e trovati in libreria.
    Mi ispiravano e li ho fatti miei :)

    Batman: Assedio (Archie Goodwin, James Robinson, Marshall Rogers)

    Immagine

    Letto, finalmente ;)
    A me è piaciuto molto. Sono d'accordo con chi dice che non sia un capolavoro, ma non la ritengo nemmeno una storia dimenticabile. Con la scusa del "nemico venuto dal passato" (di certo poco originale come spunto) si è potuto scavare in modo interessante nel retaggio di Bruce Wayne, e si è esplorata la figura del nonno che personalmente non avevo ancora incrociato (se ne hanno parlato Morrison o Snyder nelle rispettive gestioni l'ho rimosso ::S: ) e che ho trovato assai interessante.
    Il retaggio di Bruce permette di spingerlo ancora una volta a riflettere sulle motivazioni che lo spingono a fare quello che fa con il costume da Batman, ma il rischio di rendere tale riflessione il clone di molte altre viene eliminato con la questione di Villa Wayne: la volontà di abbandonarla per un alloggio (e una base operativa) in centro città mette sul tavolo il forte legame del personaggio con le sue origini che, alla fine, sono quelle che lo hanno reso Batman.
    La voce di Alfred è ora più che mai quella della coscienza del protagonista.

    Poi ok, la trama non è esaltantissima, anche se i suoi tocchi di stile ci sono, in special modo nei flashback del cattivo. Trovo che sia un peccato invece che si percepisca poco, nel climax del piano, sia il senso di "assedio" alla città sia la risoluzione dello stesso per passare fin troppo velocemente al confronto diretto tra Batman e l'avversario. Un bilanciamento maggiore avrebbe fatto guadagnare non poco al risultato finale.

    I disegni sono davvero molto buoni e affascinanti. Marshall Rogers unisce un tratto classico ad uno stile morbido e dinamico che su di me ha davvero un forte appeal: la figura di Batman è sempre ottima, un po' meno Gordon ma comunque accettabile, apprezzabili le ambientazioni.

    Insomma, una lettura molto soddisfacente, che colloco in una buona media qualitativa che mi piacerebbe trovare sempre tra un'eccellenza e l'altra.


    Batman: Indovina chi (Shane McCarthy, Tommy Castillo)

    Immagine

    Trovato in libreria qualche settimana fa, dalla trama esposta sul retro e dai disegni visti sfogliandolo mi ispirava e l'ho comprato.
    Non mi sono affatto pentito: certo non è una pietra miliare, non sarà una delle Legends più rinomate, ma fa il suo lavoro e lo fa alla grande: racconta una storia di Batman come si deve, intrattiene il lettore che è una meraviglia e presenta un Cavaliere Oscuro molto in parte, che pure nella versione da "miglior detective del mondo" sempre un passo avanti a tutti riesce ad apparire comunque anche meno perfettino, come si nota nell'ultima tavola.
    È comunque un piacere anche vederlo risoluto e calcolatore per tutto il resto dell'avventura, perché riesce a dare molto bene la connotazione da eroe estremamente calcolatore che contraddistingue una parte importante della sua personalità e che la sceneggiatura di Shane McCarthy rende in maniera cristallina.
    Per quanto concerne la rinascita dell'Enigmista in nuova veste... mi ha lasciato perplesso. Il restyling, per quanto giustificato tanto a parole quanto nei flashback, mi è sembrato comunque esagerato e pretestuoso, quasi una versione coolness perché sì. L'aspetto ultragiovanile e dai tratti facciali a metà tra maschile e femminile, poi, non ha migliorato l'impressione di un'operazione anche coraggiosa e sicuramente interessante, ma non del tutto riuscita. Caratterialmente, comunque, il villain mantiene le caratteristiche base e ingaggia una sfida di strategia con Batman che è davvero un piacere vedere, anche grazie i fenomenali disegni di questo Tommy Castillo che ditemi dove l'avevate nascosto! Credo di non aver mai letto altro disegnato da lui, ma mi sono innamorato del suo tratto: tavole ricche di dettagli, costruzione della gabbia ricca di inserti e fantasiosa, e un gusto nel rappresentare i personaggi davvero impeccabile, plastico, iconico, curato. Wow!
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Batman: Europa #4: Roma

    Immagine

    Giusto due paroline per dire che Batman: Europa si conclude, a mio modo di vedere, davvero bene.
    La quarta e ultima tappa si svolge a Roma, dove Batman e il Joker si confrontano con l'avversario che li ha infettati. L'identità del villain è interessante, ben congegnata e svelata altrettanto bene, e la componente d'azione funziona alla grande. La scrittura di Matteo Casali e Brian Azzarello scorre pulita e pur in in numero contenuto di pagine offre tanti elementi riusciti, sia nello scontro con il cattivo che nel confronto tra i due strani compagni di viaggio.
    I disegni di Giuseppe Camuncoli (visibili nella versione Uncut sotto forma di dettagliati layout) sono come sempre strepitosi, e i disegni pittorici di Gerald Parel sono efficacissimi, e meno caotici di quelli del numero precedente.
    Insomma, Europa si rivela per quanto mi riguarda un progetto riuscito, non certo perfetto ma in grado di offrire una caratterizzazione centrata e brillante dei due protagonisti, e con un gusto per la sperimentazione estetica davvero apprezzabile. Le ambientazioni europee fanno da sfondo solo leggermente più approfondito della norma, ma quel tanto che basta a distinguere questa storia da altre. E la soluzione finale, per quanto apparentemente semplice, funziona in maniera oliata.

    Per gli interessati, due parole del sottoscritto sul panel tenuto a Lucca Comics con il Casali e il Cammo.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Torna a “Fumetti a Stelle e Strisce”