[Marvel] Thor

Non solo Marvel e DC ma anche le classicissime strips e il fumetto autoriale di Alan Moore, Frank Miller o Jeff Smith.
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    Nel destino di Thor c'è da sempre scritto il Ragnarok, ovvero una sorte di Apocalisse che ucciderà lui, i suoi nemici, i suoi amici, mettendo fine ad Asgard e a tutti i suoi abitanti. Non è una geniale invenzione degli autori Marvel, bensì un elemento fondamentale della tragedia della mitologia nordica, che gli autori della Casa delle Idee non hanno certo trascurato: nei decenni di vita editoriale di Thor l'ombra del Ragnarok c'è sempre stata. In più occasioni il Dio del Tuono l'ha bloccato, l'ha ritardato, ha simulato un finto Ragnarok per impedire il manifestarsi di quello vero... ma poi, nel 2005 il Ragnarok è arrivato, in una saga che ha fatto chiudere la testata mensile di Thor.
    Poi, 2 anni dopo, tutto è ricominciato. Non è un bieco espediente commerciale della Marvel, era già scritto nel mito: dopo il Ragnarok, sarebbe giunto un "nuovo inizio". Insomma, una sorta di reboot della mitologia nordica.
    Nel fumetto questo si traduce nella possibilità di ripartire quasi da zero col personaggio, provando a presentarlo a nuovi lettori e magari alleggerendolo dal complesso pantheon che si era creato nei decenni di pubblicazione, forse ancor meno comprensibile a un lettore casuale rispetto a qualunque altro suo collega supereroe.

    Il compito di scrivere questo nuovo inizio della testata viene affidato a Straczynski, sceneggiatore diventato ormai uno degli scrittori di punta della Marvel, soprattutto dopo aver saputo rinnovare l'Uomo Ragno in un pluriennale ciclo di storie.
    Il talento dello sceneggiatore è palese in questo volume che raccoglie i primi 8 episodi scritti per Thor nei quali è particolarmente riuscita la relazione tra il mondo divino e il mondo umano: Thor infatti ricrea Asgard nel bel mezzo dell'Oklahoma, poco distante da un paesino con poche anime, mescolandosi ai comuni mortali nei panni di Donald Blake. Fantastiche le scene di contrasto tra le due realtà, con un Dio impegnato a ricostruire un regno millenario mentre i suoi nuovi vicini di casa lo invitano al consiglio cittadino dove saranno serviti biscotti e pasticcini.
    Se però Thor vuole riformare Asgard dovrà trovare tutti i suoi ex-abitanti, il cui animo è celato in alter ego umani che ignorano quale sia la loro vera natura; ogni singola fase di questa ricerca porta Thor o la sua contraparte mortale Donald Blake in un nuovo contesto che permette di raccontare una storia differente e interessante. La ricerca porterà Thor a New Orleans, nazione devastata proprio dalle tempeste e dai fulmini che lui saprebbe governare, mentre Donald Blake viaggerà fino in Africa con Medici Senza Frontiere cercando di salvare le vittime della guerriglia tra i popoli.
    Non manca un breve quanto esaltante regolamento di conti con Iron Man, che durante l'assenza di Thor lo aveva clonato usando la sua copia nella Civil War tra i supereroi, e il Dio del Tuono pare non avere per nulla gradito questo fatto...

    Tutto ciò realizzato coi m-a-g-i-s-t-r-a-l-i disegni di Oliver Coipel. Ogni singola tavola lascerebbe a bocca aperta, ci si chiede come sia possibile durante la lettura abituarsi a cotali meraviglie.
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    Supereroi Le Grandi Saghe #69: Thor - Vittoria
    Supereroi Le Leggende Marvel #2: Thor - Il cerchio si chiude


    Due volumi proposti con due differenti collane del Corriere della Sera/Gazzetta dello Sport concludono l'ideale trilogia cominciata col volume recensito qua sopra un paio d'anni fa, ovvero il ciclo completo scritto da Straczinsky su Thor, il rilancio del personaggio che si rivela essere anche una delle sue storie più riuscite (se non -la-).
    "Vittoria", come il volume precedente, gode ancora delle tavole di Copiel che sono un vero e proprio capolavoro; "Il Cerchio si chiude" è stato invece realizzato da disegnatori diversi che, pur facendo un buon lavoro, sono un paio di gradini sotto la perfezione coipeliana.
    Per quanto riguarda la trama c'è un piccolo sunto di tutto il pantheon asgardiano: ci sono gli inganni di Loki, ci sono le divinità in difficoltà alle prese con il contesto terreno, ci sono le lotte intestine al regno e gli scontri con altri personaggi del Marvel Universe (tra gli altri fanno la loro comparsa qui Capitan America e il Dottor Destino).
    L'elemento più riuscito di questi due volumi probabilmente è la storyline sentimentale tra un umano e un'asgardiano, un classico amore impossibile raccontato però in modo molto buono, col ragazzo dei giorni nostri che dimostra il suo valore e la sua simpatia in mezzo agli dei nordici in più di un'occasione.

    Se volete conoscere la versione cartacea di Thor dopo aver visto l'adattamento cinematografico, questi tre volumi sono il modo migliore.
    Ah, in fondo agli ultimi due ci sono anche alcune storie "vintage" disegnate da Jack Kirby, ma a mio parere si sente la pesantezza della narrazione, sono fumetti invecchiati male.
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  • Di recente sono uscite alcune ristampe delle vecchie storie di Thor, le prime. Forse ne parlerò....
  • Come promesso:

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    La collana "Super Eroi Classic" permette ai neofiti di avvicinarsi agli albori del fumetto supereroistico americano. Vediamo cosa ci offrono le prime avventure di Thor, originariamente pubblicate sulla rivista antologica Journey to the Mistery.

    Le storie sono tutte scritte da Stan Lee, coadiuvato dal fratello Larry, e disegnate da Jack Kirby (ad esclusione dell'ultime disegnate da Al Hartley e Joe Sinnot).

    L'albo si apre con la storia delle origini dell'eroe: in vacanza in Norvegia, il claudicante dottor Donald Blake trova per un caso fortuito un bastone magico e , battendolo sul terreno, l’oggetto si trasforma nell’indistruttibile martello di Uru, diventando il dio Thor. In questa veste, sventa l’invasione di un gruppo di extraterrestri ed è da questo momento che inizia la sua attività di eroe (da notare che il fatto che Blake sia il vero Thor esiliato in un corpo umano verrà aggiunto solo qualche anno più tardi).

    Per il resto si segue il trend di quei primi anni, in cui il personaggio non aveva ancora trovato una sua dimensione narrativa ideale rimanendo sospeso tra il fantasy, l'urbano e il fantascientifico. In due storie Thor-Blake affronta i comunisti (con riferimenti alla coeva rivoluzione cubana) mentre in altre tre deve vedersela con le macchinazioni di Loki, qui ancora ritratto come un cattivo macchiettistico e poco minaccioso. Fanno la loro prima apparizione Jane Foster e i personaggi di Asgard, qui ancora sullo sfondo.

    Altri nemici che Thor deve affrontare in quest'allbo sono Zarko l'uomo del domani (che in futuro verrà ricordato per la saga di King Thor), il mago Sandor, un boss malavitoso che se la prende con il suo alter ego umano e una dimenticabile razza di alieni mutaforma.

    Consigliato a tutti gli amanti dei comics anni sessanta.
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