[Elzie Crisler Segar] Popeye

Non solo Marvel e DC ma anche le classicissime strips e il fumetto autoriale di Alan Moore, Frank Miller o Jeff Smith.
  • Tra i più bei fumetti di sempre, un qualcosa di assolutamente eccezionale!

    Chissà che un periodo di relativa fortuna per il fumetto d'autore e per le serie complete e cronologiche allegate ai giornali (vedi l'esempio di Corto Maltese), qualcuno non si ricordi anche di quel genio di Segar...
    Indi una mano fra la sua mi prese
    Con lieto volto, e con parole alate
    aggiunse: "Vieni, andiamo a quel paese".


    Guido Martina - L'Inferno di Topolino
  • Sapevo di pescarti con questo thread :P
    Tu cosa hai di Braccio di Ferro? /me adora particolarmente anche Sappo...
  • Grrodon ha scritto:Sapevo di pescarti con questo thread :P
    Eh, eh... :) Avevo pensato anch'io di aprire un thread del genere, ma purtroppp il tempo è quello che è, soprattutto negli ultimi giorni!

    Comunque di Popeye ho tutti i volumetti pubblicati dalla Comic Art a metà anni 90, oltre ai sei Oscar Mondadori da te già citati e di cui riporto qui l'elenco.

    OSC 177 Oscar "Diavoli e Spinaci" Mondadori, 1968
    OSC 315 Oscar "Fino all'ultimo spinacio" Mondadori, 1971
    OSC 536 Oscar "Oggi spinaci... domani pugni" Mondadori, 1974
    OSC 612 Oscar "Per un pugno di spinaci" Mondadori, 1975
    OSC 841 Oscar "A tutto spinacio" Mondadori, 1978
    OSC 1027 Oscar "50 anni di Spinaci" Mondadori, 1979

    Per il resto ho qualche volume sfuso, tra cui quello della Bur, di Repubblica e di IF.
    Non c'è di dubbio che si senta il bisogno di un'edizione cronologica completa!

    Per farsi un'idea su quanto finora pubblicato in Italia del Popeye di Segar può essere utile questo link dei Ragazzi Jones:
    http://www.dimensionedelta.net/jones/po ... et_it.html

    Per quello che riguarda Sappo invece, l'ho letto finora solo a scrocco e/o a salti, ma mi sono prefissato di completarne la serie degli Oscar. A proposito, sai di preciso quanti ne sono usciti?
    Un gran fumetto anche in questo caso comunque. E pensare che Segar ci ha lasciati giovanissimo...
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  • Grrodon ha scritto:In attesa di un'edizione cronologica decente dell'opera
    Che, tra l'altro, non sarebbe male se comprendesse anche il Thimble Theatre precedente alla Gallina fischione (che non viene MAI considerato dagli editori).
  • Ma cmq io di volumi Comic Art ne ho solo tre: Popeye re di Popilania, l'Arca e Nuvole di Guerra (che mi pare esser stato l'ultimo). Poi ho gli oscar meno gli ultimi due usciti. E parecchi mago con molto Sappo.
  • Grrodon ha scritto:. E parecchi mago con molto Sappo.
    Ecco, quelli (come già detto) mi mancano...

    Comunque tra gli oscar e i volumeti della comic art preferisco di gran lunga questi ultimi, principalmente per la traduzione più adatta e "fedele" all'originale. Dico fedele tra virgolette perchè è praticamente impossibile tradurre alla perfezione il linguaggio strambo e sgrammaticato che Segar metteva in bocca ai suoi personaggi... Nei volumetti della comic art (e comunque in tutte le ristampe degli ultimi anni) un tentativo serio in questo senso lo si è fatto, e i risultati mi sembrano abbastanza buoni.
    Peccato che la collana si sia fermata a Nuvole di Guerra, tralasciando alcune tra le avventure più belle di Popeye, quella del ritrovamento del padre su tutte (rintracciabile, almeno questa, sul volume If del 2002).
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  • Sai per caso fino a dove dovrebbe protrasi la produzione di strisce post-segar? Le cronologia si fermano tutte alla Valle dei Goons...
  • Grrodon ha scritto:Sai per caso fino a dove dovrebbe protrasi la produzione di strisce post-segar?
    Ad essere sincero no. Non so nemmeno *quanto* delle strisce post-Segar sia stato effettivamente pubblicato in Italia, e dove.
    L'unica cosa che ti posso dire con certezza è che le prime storie firmate Bela Zaboly sono contenute nell'Oscar Mondadori "A tutto spinacio", ma anche in quel caso non si va oltre il marzo del '41...

    http://www.dimensionedelta.net/jones/po ... _d_it.html
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  • Scorrendo la cronologia Segariana notavo inoltre come Segar avese la fissa delle storie in cui i personaggi diventavano monarchi, è successo due volte a Braccio di Ferro e una volta a Pisellino...
  • Recensito il videogioco di Popeye nella sezione Nintendo:

    http://www.elikrotupos.com/sollazzo/viewtopic.php?t=283
  • Segnalo che, nel giorno del Cimin-Day, ho reperito nella fumetteria di Mestre il volumetto dei Classici del Fumetto di Repubblica dedicato a Braccio di Ferro. Oltre a un'introduzione molto buona, di una qualità che avrebbe poi latitato nella serie oro, il volume contiene queste quattro storie a strisce:

    Star Reporter (Segar): Successiva a Popeye re di Poliania, è la storia dell'arrivo di Pisellino e forse la meno bella dell'albo. Lunga e dispersiva, passa repentinamente da una sottotrama all'altra con una certa incoerenza narrativa.

    Popeye nella Valle Nera (Segar): Un concetrato di umorismo segariano a base di brutte donne e cattivi grossi come armadi. Parecchio grottesca e quindi una storia di Popeye assolutamente ottima. Nota: verso il finale si fa menzione di un certo John Sappo, inventore del Mirtolene. Sembrerebbe trattarsi di un cross-over con l'altra striscia di Segar...

    La Sorella della Strega del Mare o la Fonte della Giovinezza (Segar): Immediatamente successiva alla Valle Nera, è una bella storia di viaggio che narra dell'incontro con Toro e rimette in scena la Strega del mare in versione bonaria.

    Susan l'Orfanella (Segar): E qua bisogna fare tanto di cappello a Segar e alla straordinaria caratterizzazione che ha dato alla protagonista. Tratteggiata con una delicatezza quasi lirica, la venutunenne Susan è il ritratto dell'innocenza, con tute le contraddizioni caratteriali che questo comporta. Una delle storie più tenere della serie, valorizzata da un Braccio di Ferro assolutamente realstico e umano. la storia attraversa tre fasi, il vagabondaggio con l'orfanella, l'esilarante processo farsa che un gruppo di campagnoli organizza per sbattere dentro Popeye e Susan e il finale col padre impostore, ricco di tensione. Oltre a questo Segar riesce a contornare la vicenda, facendo fare rapidi apparizioni a Braccio di Legno, Olivia, Castor Oyl e il Jeep. Assolutamente meravigliosa.
  • M-ma, la Planeta ha varato da più di due anni ormai la cronologica integrale in sei volumi delle strisce e le tavole del Popeye di Segar, comprendendo anche Sappo in appendice, e qui non se n'è fatta parola! Male, malissimo e urge quindi un aggiornamento. Il primo "volumen" è uscito ancora all'inizio del 2008, con frequentissimi refusi spagnoleggianti, mentre da pochi giorni in pieno 2009 abbiamo avuto il secondo. E' la prima volta che viene raccolto così integralmente l'inizio del personaggio, ed è osservandone gli albori che ci si fa veramente un'idea di chi sia veramente, e si riesce a capire quali siano le chiavi interpretative per godersi al meglio il suo humor e gli sviluppi successivi. Introdotto all'improvviso nella striscia del Thimble Theatre il primo Braccio di Ferro la monopolizza seduta stante: e non potrebbe certo andare diversamente visto che dimostra di avere una classe tutta sua, e uno humor fino a quel momento mai visto prima nella strip. Ma è guardando le tavole domenicali che si rischia seriamente di rimaner soffocati dalle risate, vedendo questo marinaio brutto, rozzo e maleducato inserirsi brutalmente e con una certa dose di pensiero laterale nella quotidianità della famiglia Oyl.
    Braccio di Ferro è una figura quasi negativa, inizialmente, dato che "molla papagni" a chiunque abbia una faccia che non gli piace, ma ben presto ha modo di mostrare le sue qualità da buon selvaggio, visto che la sua stessa ignoranza lo rende refrattario alle menzogne dei potenti, alle femminee sciocchezze di Olivia e ai maneggi dei furbi. Lui ha solo due pregi, la stecca e il buon senso, e poi una caterva di difetti di cui non si cura perché "io sono come sono e questo è quel che sono", e infatti dopo un'avventura in cui intasca una considerevole mucchio di denaro lo si può vedere perdere tutto a dadi due minuti dopo, come anche regalare l'intera somma alla prima vedova che trova per strada, a seconda di quel che gli capita. Dice sempre "che mi venga!", parla sgrammaticato, pronuncia imbrazzato imbranazzato, dice spesso che è disgusticato, non tollera gli insulchi dei menici e non alza dito sulle donne. Le sue regole ce le ha, con un'eccezione sola, gli spirichi, che teme per via che non gli può tirare una stecca. La superstizione è un elemento distintivo dei marinai, e Segar ci gioca con molto gusto, specie quando dopo 13 revolverate sul cuore Braccio si alza come se niente fosse, preoccupato di farsi estrarre solo una pallottola, perché sennò porta sfortuna. E' facile capire come un simile personaggio, oltre ad essere un one man band, capace di fornire gag su gag con la sua sola presenza sia una calamita per i casi umani più improbabili, che col procedere della serie gli si affiancheranno, come il rifiuto umano Poldo Sbaffini, l'oste Casagrossa o il suo vecchio Babbo di Bordo, che subentrerà molto tardi essendosene andato quando Braccio di Ferro aveva due anni, perché il figlio non era tornato a casa entro un'ora da quando l'aveva mandato a comprargli il tabacco.
    Sei sono i volumi previsti di questa cronologica di Popeye, e si dovrebbe quindi arrivare fino alla fine della gestione Segar della striscia, avvenuta nel 38 quando è morto di leucemia. Peccato che non siano comprese anche le poche storie del periodo Zaboly, che però si trovano facilmente sui volumi Oscar Mondadori. Se ne apprezza la completezza, anche se è stato segato via l'intero periodo pre-popeye sia nelle strisce che nelle tavole, periodo vastissimo ma forse anche non molto interessante, essendo lui e lui solo la grande attrazione del fumetto.

    Volume(n) #1: 1928-1930

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    La miseria, qui eravamo agli inizi del periodo Planeta, pieno di refusi tipografici. Quella del VolumeN in copertina è davvero grossa, e pure il fatto che di punto in bianco qualche personaggio presenti qualche balloon in spagnolo. Ma in confronto alla gioia di avere un'opera simile tutto questo passa in secondo piano. Come si diceva il periodo del Thimble Theatre precedente all'arrivo di Braccio di Ferro è stato saltato. Si trattava di molto, moltissimo materiale presumibilmente di scarso interesse, in cui i protagonisti gravitavano unicamente intorno alla famiglia Oyl: Castor, il fratello di Olivia, la stessa Olivia, i suoi genitori e il suo fidanzato di allora, lo scialbissimo Ham Gravy. Non esiste neanche un preciso e netto confine tra una storia e l'altra, sia nelle strisce che nelle tavole, e per i primi tempi si hanno più che altro delle avventure tutte collegate tra loro da un filo conduttore. Le avventure sono inoltre di lunghezza molto variabile, ed proseguono sempre sulla stessa linea narrativa, indipercui si è scelto di dividere la "narrazione" in capitoli, come si si trattasse di un libro. Per comodità io mi riferirò qui alle storie, come sono arrivate in Italia ai tempi dei libriccini Comic Art by Luca Boschi, adottandone la suddivisione, specificando i capitoli che occupano. E a dire il vero più che alle storie sarebbe il caso di abituarsi al concetto di macro-archi narrativi, almeno per i primi tempi.

    1. La Gallina Fischione Africana (Capitoli I - II - III): Si inizia con Castor Oyl il versatile nanetto a suo tempo protagonista della striscia, molto prima che venga introdotto Braccio di Ferro. Questa è la prima macrostoria in cui appare il marinaio, ma arriva solo nel terzo capitolo, prima ci sono i vani tentativi di Castor di uccidere Bernice, la Gallina Fischiona che pare porti fortuna e che gli è stata regalata da un suo zio. Il fatto che il marinaio entri in scena molto tardi può dare un'idea di cos'era la striscia prima di lui, una serie di vicende simpatiche e bonarie prive però del mordente per cui sarebbero passate poi alla storia. Ma quando il gruppetto composto da Castor, sorella e fidanzato di allora si mette in viaggio per sfruttare le doti di Bernice nell'isola del Casinò, e recluta per l'occasione quel rozzo animale di Popeye il divertimento inizia davvero e lo humor scriteriato di Segar ha modo di venire fuori.

    2. Il Viaggio della "Tom Cod" (Capitolo IV): In questa sorta di capitolone ambientato per mare viene proseguita la vicenda del casinò e della Gallina Fischiona, narrando il ritorno a casa del gruppetto. E' qui che ha modo di distinguersi Popeye, alle prese col viscido "menico" Jack Snork, suo primo avversario di un certo peso, messo loro alle calcagna dagli impresari del casinò. E il divertimento inizia veramente, con Braccio di Ferro assolutamente refrattario alle menzogne di Snork, anche a costo di essere impopolare, e capace di ricevere da lui sedici pallottole in corpo e tenersele dentro come se niente fosse, desideroso solo di tirargli una stecca sul grugno.

    3. La Miniera di Ottone (Capitoli V - VI): Tornati a casa Braccio di Ferro viene messo per un attimo da parte. Nel primo dei due capitoli che compongono questo arco la ricchezza appena acquisita viene messa in pericolo da un pretendente senza scrupoli che mira ad Olivia. Ham Gravy e Castor Oyl riusciranno a sconfiggerlo...un attimo prima di dilapidare il capitale nello sciagurato affare della miniera d'ottone, che li porterà a scontrarsi addirittura con le autorità di un paesello abbandonato. E' in questa seconda parte della storia che Ham Gravy viene definitivamente accantonato, e si forma il duo Castor e Braccio di Ferro, con notevole aumento di divertimento. I due vivranno una serie di avventure insieme senza soluzione di continuità che metteranno sempre più in luce il vecchio "che mi venga", fino all'inevitabile accantonamento anche di Castor Oyl che avverrà un paio di anni dopo.

    4. La Strega del Mare (Capitoli VII - VIII): La fuga dalle autorità porta Braccio di Ferro, Castor e un poliziotto decrepito capitato di là occasionalmente a cadere da un dirupo fin sulla Cozza Nera, la barca della Strega del Mare. Che prima di diventare la bambinesca Strega Bacheca dei fumetti italiani nelle edizioni Bianconi era un personaggio ben diverso. Strega per modo di dire, piuttosto una vecchia megera, una piratessa inquietante, che avrà modo di tornare anche in seguito, quando ormai sarà il vecchio Braccio il protagonista incontrastato. I due capitoli che compongono la "storia" si svolgono prima in mare, nell'inquietante barca della strega, e poi sulla terra ferma in un'isola giunglesca, in cui i due avranno modo di combattere la strega, salvare una fanciulla di cui entrambi si innamoreranno, litigare per questa cosa e imbattersi infine in un Gallo Fischione maschio, che li seguirà fino a casa.

    5. La Casa Stregata (Capitolo IX): Tornati finalmente a casa iniziano le avventure "gialle" di Castor e Popeye, reclutati dall'eccentrico riccone Kilph (che diventerà inspiegabilmente avversario di Braccio di Ferro più tardi nelle tavole domenicali), interessato a comprare un uovo di Fischiona. I due finiscono per risolvere il mistero di una casa stregata, capace di causare misteriosi infarti alle persone che ci si avvicinano. Uno spunto narrativo per niente banale con un suo svolgimento ricco di inventiva e pathos, che porterà Castor a risolvere in maniera geniale il mistero e Braccio a vedersela col suo vecchio menico Jack Snork. Se prima le storie altro non erano che pretesti per creare gag e sentir Braccio di Ferro parlare in modo sgrammaticato, ecco che qui ci si addentra per la prima volta nel thrilling più totale, con punte di paranormale e fantascientico. Niente male per un fumetto del 1930. Ma ovviamente non manca il delirio puro, con Popeye allo spitale in fin di vita, che tratta in modo "originale" i dottori, dicendo e facendo cose ancor più sconclusionate del solito.

    6. Il Mistero Wiltson (Capitolo X): Questa seconda avventura investigativa del duo chiude la sezione dedicata alle strisce. E' un'avventura di respiro e lunghezza molto minori rispetto alla precedente, ma non per questo meno simpatica e ingegnosa. Al termine della storia Castor e Braccio si trasferiranno nel west per catturare Clint Gore, chiudendo provvisoriamente la loro agenzia investigativa.

    -. Tavole Domenicali: Madonna mia che risate. Se le gag di Braccio di Ferro nelle strisce venivano limitate dal loro essere inserite in una storia, in questi inserti coloratissimi domenicali eccolo combinare di tutto e di più, dando sfogo alla sua verve. Si tratta per la maggior parte di autoconclusive legate al suo rapporto con Olivia e al loro progressivo (e brutale) "innamoramento" con lei che fa la banderuola e lui che se la spupazza quando capita. Gli scenari sono per la maggior parte domestici e si ha modo quindi di osservare il vecchio "che mi venga" alle prese con la società, in tutta la sua collerica inadeguatezza. Talvolta salta fuori Castor e Kilph, trasformato in un avido impresario pugilistico, che lo coinvolgono in incontri sul ring che durano due o tre tavole, ma per il momento sono sporadici. Memorabilissimo però il ciclo in cui lui deve disputare vari incontri ma finisce in galera e allora fa un buco nel muro da cui entra ed esce quando pare a lui, prendendo in giro i secondini. Come per le strisce si è deciso di iniziare a proporle dalla prima tavola del Thimble Theatre che mette in scena di Braccio di Ferro, la tavola del passaggio di consegne tra lui e Ham Gravy come fidanzati di Olivia, avvenuto a suon di stecche e papagni. Il fatto che il personaggio abbia un po' tardato a entrare in scena nelle tavole rispetto alle strisce rende questo volume un po' sbilanciato e povero di tavole ma nei prossimi volumi le quantità dovrebbero equilibrarsi.

    -. Sappo: E sorpresa delle soprese, questa raccolta include pure l'altra creazione segariana. Sappo, il simpatico uomo medio, nato come spin-off del Thimble Theatre e a quel tempo titolare di una tavola domenicale tutta sua che occupava la parte inferiore della pagina dedicata a Segar. Il fatto che non abbiano voluto dividere le due cose, rende Sappo un gustoso bonus che è possibile leggersi una volta finite le tavole, basta solo...abbassare la testa fino ai piedi della tavola di Popeye, per poterselo leggere di seguito. Ovviamente non parte dall'inizio ma dal punto in cui la serie era arrivata il 2 Marzo 1930, data della prima apparizione di Popeye nelle tavole domenicali, ma c'è ben poco da lamentarsi dato che il bello tanto viene dopo, con l'ingresso del professor Wotasnozzle (che conosceremo nel secondo volume), che porterà la serie dalle schermaglie quotidiane tra maritino e mogliettona, alle stramberie deliranti e fantascientifiche delle sue pazzesche invenzioni. In questo primo volume le vicende a cui assistiamo sono infatti ancora molto autoconclusive benché maggiormente suddivisibili in cicli rispetto a quelle di Popeye, e quindi possiamo individuare alcune storie come "Sappo e il pittore pazzo", "Sappo nel west" "Sappo e la casa moderna", "Sappo e il mago", "Sappo e la sveglia" e "Sappo e la caccia".


    Volume #2: 1931 - 1932

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    E stavolta le cose vanno decisamente meglio. Il correttore di bozze alla Planeta è stato assunto e l'unica cosa che si lascia sfuggire in spagnolo sono un paio di "continuara" scritti in piccolo sullo sfondo di alcune tavole domenicali. Il volume non è un volumen, mancano i balloon in spagnolo e le svista di questo tipo sono pressocché sparite. Stavolta le pagine dedicate alle strisce sono molte meno e quelle dedicate alle tavole sono molte di più, in modo da riequilibrare il tutto. Si assiste alla definitiva messa da parte di Castor Oyl, e all'emergere di nuove leve come Casagrossa e specialmente Poldo Sbaffini che appaiono per adesso esclusivamente nell'ambito delle pagine domenicali. E' un periodo in cui la comicità di Braccio di Ferro è perfettamente bilanciata: gli spunti comici offerti dalla sua ignoranza e quelli offerti dalla bestialità altrui (vedi Poldo) si compensano perfettamente. Se il primo volume(n) era introdotto da due saggi rispettivamente di Jules Feiffer e Bill Blackbeard, qui invece tocca ad altri nomi storici del mondo del fumetto come Mort Walker, creatore di Beetle Bailey, e Donald Phelps che procede ad una disamina un po' dotta e molto incomprensibile sull'umorismo segariano.

    7. Nel Far West (Capitolo I): Con questa avventura western di Braccio di Ferro per la prima volta Castor viene messo pretestuosamente da parte, per far spazio invece a Braccio e Olivia e al loro rapporto burrascoso. I due si perdono nel deserto e poi hanno a che vedere con alcuni banditi: la storia non è altro che questo veder interagire coi briganti i due protagonisti, a suon di papagni lui e di violenza isterica lei. Molto divertente anche perché vediamo anche nelle strisce progredire la loro caricaturale storia d'amore.

    8. La Banca a Senso Unico (Capitolo II): Un perla di humor segariano in cui Braccio decide di aprire una banca che distribuisca gratis ai poveretti tutto il denaro di cui hanno bisogno, dilapidando così la ricompensa dell'ultima avventura vissuta insieme a Olivia. Un ottimo modo per tornare a giocare col Braccio di Ferro ignorante e rozzo ma di buon cuore degli inizi e di fare anche un po' di satira sociale, con tanto di poveretti che non si fidano, furbetti e belle donne che invece cercano di approfittarsene.

    9. La Grande Guerra Domestica (Capitoli III - IV - V): In questo maxi-ciclo vediamo per la prima volta Braccio di Ferro alle prese con la ragion di stato. Chiamato a Nazilia da Re Blozo, personaggio che ricorrerà in seguito, per risolvere la sua guerra contro la nazione rivale di Tonsylia, ecco Popeye avere a che fare con un bel po' di satira politica, fatta di generali più affezionati alla poltrona che al ruolo, ufficiali nemici di rara slealtà, monarchi senza nerbo. Oltre a re Blozo, appare per la prima volta pure un certo Oscar, scioccherello subalterno del generale di Nazilia, che verrà ripreso poi in seguito come marinaio (e non si sa ancora se come stesso personaggio o alter ego). Inutile dire che è l'occasione in cui più si può apprezzare il buon senso terra terra di Braccio di Ferro, che dopo aver avuto a che fare con problematiche interne alla nazione, e poi con quelle esterne si ritrova (per la prima di tre volte nell'ambito della narrativa segariana) a rivestire il ruolo di monarca (sia pur reggente), tra un attentato e l'altro. E qui esce di scena in maniera pressocché definitiva Castor, che dopo esser stato rimosso dall'incarico di generale se ne torna a casa prima degli altri, senza che il lettore se ne renda nemmeno conto. Ora il protagonista è Braccio di Ferro, che mi venga!

    10. Skullyville (Capitoli VI - VIII): Altra parentesi western, stavolta solo per Braccio di Ferro e Olivia. Braccio è qui ormai giunto alla sua evoluzione grafica definitiva, con il grugno meno allungato e i lineamenti più tondeggianti. Se la prima parte è completamente incentrata sulle solite lotte di Braccio di Ferro contro i briganti di turno (divertentissime, però!) è la seconda parte che scava meglio sul personaggio: Olivia viene traviata da un ricco malavitoso che la spinge a diventare ballerina di saloon, con sdegno di Braccio di Ferro. I due litigheranno e si lasceranno, con tutte le esilaranti cose che questo comporterà: un Braccio di Ferro col cuore infranto, che piagnucola, supplica e molla stecche a destra e a manca quando il dolore è troppo forte, che fa il prezioso quando poi lei torna a supplicarlo, il tutto condotto a suon di sgrammaticature, rozze frasi nella migliore della sua tradizione. Grasse risate, che fanno concludere in bellezza la lettura delle strisce del volume.

    -. Tavole Domenicali: Tante, tantissime questa volta. Braccio di Ferro continua l'alternanza del volume scorso tra tavole autoconclusive in cui deve controllare il suo carattere per integrarsi meglio nella società e minicicli in cui prima Castor e Kilph e poi unicamente Kilph, sempre più livoroso, lo iscrivono ad un incontro dietro l'altro in cui lui regolarmente ne esce vincitore. A volte questi due aspetti si compenetrano e si assistono a lunghi cicli in cui si vede Popeye interagire sempre più spesso con Olivia, coi bambini di cui ama fare l'eroe e con la polizia che lo vuole sempre sbattere dentro, in attesa di disputare i suoi incontri. Due sono le aggiunte fondamentali al teatrino segariano, per adesso confinate unicamente nel mondo delle domenicali: il rozzissimo oste Casagrossa con la sua bettola malfrequentata e ovviamente Poldo Sbaffini, occasionale arbitro degli incontri sul ring, e vile scroccone a tempo pieno. E' con l'arrivo di Poldo e Casagrossa che iniziano a spostarsi gli equilibri delle tavole, Braccio cessa di essere un one man band per far spazio ad altri casi umani, anche più patetici di lui, e il suo umorismo pur rimanendo quello di prima, si cimenterà talvolta in quello del clown bianco, assistendo sconvolto ai comportamenti grotteschi di Poldo. Uno dei cicli più belli però esula leggermente dalla quotidianità del ring e dell'osteria (pur includendole in parte) ed è quello in cui Braccio di Ferro dimostra tutto il suo buon cuore proteggendo la piccola Mary Ann (presagio di ciò che farà nella tarda storia a strisce Susan L'Orfanella, vero e proprio capolavorone).

    -. Sappo: Aumenta di conseguenza anche la mole sappiana, che si incentra prevalentemente su un tema, quello delle invenzioni. Sappo si diletta in questo campo, tra un litigio e l'altro con la moglie Mirta fino all'entrata in scena verso la fine del tanto atteso Wotasnozzle (qui tradotto come il professor G. Randidea) che porterà definitivamente la tavola su un altro binario. Da notare come col passare delle settimane la tavola di Popeye diventi più bassa e quella di Sappo più alta, passando dalle due file di vignette alle tre. Divertente, bonario anche se ancor privo di quello humor graffiante alla Popeye, Sappo si conferma come un'ottima aggiunta per quest'edizione.
  • Ma ora che nessuno più distribuisce i prodotti della Planeta De Agostini in Italia, non so come funziona: c'è la possibilità che altre case editrici, come la Panini, si facciano carico di tradurre in edizione italiana i volumi della Fantagraphics dal 3 al 6?
    Popeye è troppo importante per lasciarlo tronco così, recuperare le strisce mancanti in lingua italiana magari non sarà difficile, ma per le tavole domenicali sì! Senza contare la gustosa aggiunta dei topper di Sappo
    "We Have All The Time In The World" George Lazenby (e Louis Armstrong) in Agente 007 - Al Servizio Segreto di Sua Maestà (1969)
  • In arrivo un'edizione da edicola con tutte le strisce di Segar!! Con la Gazzetta dello sport dal 4 agosto:

    Grande notizia! 30 uscite settimanali a 4,99€
    Assurancetourix
  • Molto interessante....
  • Ma scronologica. Quando la Planeta aveva fatto uscire già due volumi su 4 (5?) con l'omnia...
  • Ho preso il 2 e il 3.

    La storia della sorella della Strega di Mare c'è l'avevo nel volumetto dei classici del fumetto di Repubblica.
  • Le domenicali con Poldo sono meravigliose.
    Assurancetourix
  • L'anatra la porti tu.
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