Come è accaduto spesso in casa DC, vecchi personaggi della Golden o della Silver Age sono stati ripresi anni dopo dall'oblio nel quale erano caduti, rilanciandoli in modo adeguato ai tempi.
Kid Eternity è uno di questi. Con in più la caratteristica di un autore particolare che si è occupato del rilancio: Grant Morrison. E' un Grant Morrison forse acerbo quello che ho trovato qui: nell'arco della storia, articolata in 3 Canti (da intendere come quelli della
Divina Commedia, citata esplicitamente nella storia), Morrison ci racconta di come un personaggio particolare, Kid appunto, sia scappato dall'Inferno e debba ritornarci per salvare un suo amico. Kid è morto prematuramente rispetto ai "piani" e per questo è diventato un essere dotato di poteri, tra i quali quello di richiamare defunti alla vita al grido di "eternity".
Comunque per la sua missione Kid ha bisogno di una mano, e la trova nell'incredulo Jerry che lo seguirà nel suo viaggio di ritorno all'Inferno.
I lati positivi in quest'opera, edita giusto un annetto fa dalla Planeta, non mancano di certo. La quest che è il cuore dell'avventura è interessante, senza contare che quando i due protagonisti arriveranno alla loro destinazione salteranno fuori verità impreviste che cambieranno le carte in tavola e definiranno la storia in un disegno molto più ampio di quello iniziale, che comprende il destino del mondo intero.
A metà tra lati positivi e negativi abbiamo il comparto grafico: Duncan Fegredo segue uno stile visionario che mi ha ricordato molto Dave McKean, molto suggestivo e interessante ma che paga lo scotto di essere, di contro, un po' confusionario e quindi di non favorire la comprensione del fumetto, già di per sè di non immediata fruizione.
Tra i lati negativi annovero una scrittura che è poco comprensibile. Morrison non ha fama di scrivere fumetti commerciali o di immediata comprensione, e in fondo è proprio per cercare una lettura complessa che mi sto interessando alle opere dello scozzese. Ma in questo caso mi è parso che l'autore stesso abbia trovato difficoltà a mettere per iscritto le sue idee per questa storia, componendole in modo non sempre impeccabile, e risultanto quindi ancora più ostico di quanto non prevedesse lui stesso. I temi interessanti ci sono, eccome: incontro/scontro tra la vita e la morte, la concezione di Inferno e Paradiso, l'intenzione per un mondo diverso governato secondo una diversa concezione del binomio bene/male. Il tutto ovviamente sotto una patina di esoterismo. Ma queste sensazioni sono costruite in modo così arzigogolato, e racchiuse in disegni così poco lineari, da produrre un'opera criptica a dir poco.
Considerando che questo fumetto è del 1991, quindi di pochi anni dopo che Morrison ha iniziato a scrivere fumetti, posso ritenere che i difetti possano essere imputati alla poca esperienza. Oppure se e quando leggerò opere non-mainstream più recenti dell'autore troverò che è proprio lo stile dell'autore così, che affrontando temi complessi non riesce ad essere più accessibile di così. Chissà.
Volendo provare qualcosa dell'autore che negli ultimi anni è così tanto lodato dai lettori di comics e dai nerd, oltre a Batman, mi sono lanciato proprio su questo volume per il costo relativamente non alto (per gli standard Planeta), cioè 14 euro. Mi dispiace quindi non essere rimasto completamente soddisfatto dell'acquisto, pur riconoscendo - ripeto - che molte idee interessantissime ci sono e guidano la storia... questo insieme a
Batman: Arkham Asylum sono due opere di Morrison che non mi hanno preso... non mi hanno schifato ma nemmeno posso dire di averle apprezzate.
Mentre invece la run su Batman fino a RIP mi ha entusiasmato.
Per il futuro (non penso immediato) vorrei dare un'opportunità ai 3 volumi che compongono la prima stagione di
The Invisibles, opera lodata da tutti... mi scazza che le altre stagioni Planeta non le ha pubblicate, ma ci penserò poi. Inoltre sempre la Planeta (e sempre che non muoia nel corso dell'anno come alcuni rumors maligni ma per ora infondati insinuano) quest'anno dovrebbe far uscire un volume che raccoglie tutto
Animal Man e uno anche per
The Filth, due opere dello scozzese, e la prima delle due è un altro capisaldo tra i lavori di Morrison.
Vedrò.