Poteva un fan di Gaiman come me non prendere al volo l'occasione offerta dalla Lion con questa ristampa?
Non conoscevo ancora quest'opera del grandissimo Neil, ma è sempre bello approcciarsi a questo autore con la consapevolezza, mai tradita, che ci si starà per trovare di fronte a una storia che in qualche modo ti rimarrà dentro.
Black Orchid non fa eccezione: è una delle prime cose scritte da Gaiman, se non erro, anche vedendo l'anno di realizzazione... ma già da qui, prima dei vari
Sandman,
American Gods,
Nessun Dove e
Coraline, si percepisce chiaramente tutto lo spirito magico e favolistico che sarà un tratto distintivo dell'autore in qualunque medium si troverà a scrivere.
Gaiman prende il concetto di supereroe, seguendo le istanze che si stavano sviluppando nel mondo del fumetto in quegli anni grazie a gente come Miller e Moore, e lo decostruisce e modo suo svelando fin nelle prime tavole una delle incongruenze tra la narrativa di questo tipo e la vita vera. Lo fa in modo spietato, mostrando la piena consapevolezza di questi meccanismi segreti nei personaggi stessi.
Sono solo le prime tavole e già abbiamo una scrittura che spiazza pienamente. Così l'autore decide di spiazzare ulteriormente proseguendo la storia su binari differenti, più onirici ed eterei, ricchi di riflessioni profonde sula vita e la morte, sulla natura e su tutto il creato, sfruttando la stretta unione tra il personaggio di Black Orchid e la natura.
L'affresco che ne risulta è una straordinaria visione dei desideri degli esseri umani e delle loro piccolezze, e del rapporto metafisico che sta tra gli uomini (con i loro limiti) e la natura. Al centro, un personaggio raccontato benissimo anche nella sua femminilità, capace di amalgamarsi benissimo con il resto dell'universo DC che Gaiman le fa incontrare. Una storia intensa, che è originale anche nel modo in cui viene raccontata nei vari flashback.
A supporto di tutto ciò, un Dave McKean già estroso nell'estetica che dà alle tavole, costruite in modo mai banale e sempre avvincente. Lo stile pittorico, che negli anni successivi si arricchirà di sfumature e idee grafiche inusuali, già qui è ben presente nella sua componente estrema e visionaria, che non a caso formerà più volte in futuro un affiatato team con Gaiman stesso.
Un piccolo gioiello, questo
Black Orchid, che ne guadagna dall'edizione Lion che si presenta senza sbavature e molto elegante.