[Vera Brosgol] Anya e il Suo Fantasma

Non solo Marvel e DC ma anche le classicissime strips e il fumetto autoriale di Alan Moore, Frank Miller o Jeff Smith.
  • L'ho letto stamattina e non posso non condividere il commento "Wow" di LBreda e il "Capolavoro" di Neil Gaiman.
    Uno stile grafico delizioso (i disegni dei personaggi mi hanno vagamente ricordato Wondercity) e una storia fantastica, in grado di sorprendere un passo alla volta, senza colpi di scena "strillati", ma con un lento svilupparsi della trama che prosegue su strade sempre diverse.
    Stra-consigliato.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Uno splendido fumetto, che racconta una gran bellabuffaspaventosa storia, disegnata veramente da Dio con uno stile che ritengo tra i più piacevoli mai visti. Anzi, mi sbilancerò: vorrei disegnare proprio come Vera Brosgol, la giovane autrice di questo gioiellino che offre una protagonista veramente riuscita, caratterialmente e graficamente (le sue espressioni facciali sono straordinarie). Tra l'altro noto che la Brosgol ha dei precedenti nel mondo dell'animazione e ha anche curato gli storyboard del film di Coraline, con il quale Anya e il suo fantasma ha alcuni punti in comune.
    Tenete d'occhio questa tipa.
  • Va assolutamente tenuta d'occhio, sí. E il suo coinvolgimento in opere precedenti, da quel che ho capito, viene dal fatto che non è sola, c'è qualcosa di molto simile a un movimento artistico lí intorno.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Letto.
    Apprezzato.
    Anche se il commento non è così semplice.
    Apprezzato fino ad un certo punto: mi è piaciuto molto lo stile di disegno della Brosgol, davvero efficace nel suo feeling cartoonoso, che restituisce un'estetica dei personaggi assolutamente vincente.
    Mi è piaciuta Anya, la protagonista, per come viene caratterizzata, con le sue insicurezze e i suoi tentativi di farsi accettare dagli altri. E mi è piaciuto il rapporto che Anya sviluppa con la ragazza fantasma che, come dice Deboroh, viene infatti portato avanti in modo naturale e ben bilanciato, non frettoloso all'inizio dove è naturale che la ragazza debba accettare pian piano la strana situazione, e non frettoloso nemmeno nel suo mutare, lento e inesorabile. Mi è piaciuto il colpo di scena, arrivato proprio quando il lettore appena inizia ad intuire che qualcosa non torna.
    Ma mi ha un po' annoiato la vita di Anya :P La tematica della crescita e della maturazione che la ragazza affronta grazie all'esperienza vissuta in questa storia mi ha convinto e mi è piaciuta, ma tutte quelle tematiche da teen-drama di Anya a scuola, Anya in palestra, Anya nel giardino dell'istituto a parlare con l'amica, Anya alla festa con i "tipi ggggiusti", Anya che si rapporta con la madre, Anya che litiga col fratellino... forse l'autrice è stata così brava a raccontare la realtà, o comunque uno scenario verosimile, dall'averlo reso noioso a chi vede ormai con distacco certe dinamiche. Fatto sta che l'humus nel quale Anya si muove non mi ha coinvolto, nemmeno la "variabile" della ragazza russa in una scuola americana ha variato un po' lo scenario, ed essendo questo parte integrante del personaggio e spesse volte della trama (come è ovvio), questo ha inficiato una parte dell'apprezzamento per quella che, negli altri punti evidenziati all'inizio del commento, è una graphic novel di un certo rilievo e di una certa qualità, che consiglierei come una piacevole lettura.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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