[Dark Horse] Star Wars: Rebellion (Legends)

Non solo Marvel e DC ma anche le classicissime strips e il fumetto autoriale di Alan Moore, Frank Miller o Jeff Smith.
  • Eggià, finalmente torna Star Wars.
    E in una buona edizione, con tanto di timeline che tiene conto degli altri albi pubblicati in Italia dalla Magic Press, chissà che la Panini non decida di ristampare 8magari in volumi 100%) le saghe più importanti, se questa miniserie avrà successo...

    Fiondati nell'epoca post-Episodio IV, ci ritroviamo a conoscere un nuovo personaggio, amico d'infanzia di Luke e suo rivale in battaglia; non è proprio la sua prima apparizione, ma per noi italiani sì, non avendo letto la miniserie in cui veniva introdotto. nulla di grave comunque, la sua presenza è introdotta a dovere anche per gli ignorantoni italiani. Nella storia non accade granchè, in questo primo albo ci si limita a presentare i personaggi (come l'amiconemico di Luke, e la ninfomane spasimante del bel biondino), ma verso la fine si odora che nel prossimo numero ...si balla! (cit.) A tal proposito, molto d'effetto l'ultima tavola, con una splash page dalla costruzione decisamente interessante. La "carenza" di storia non pesa, perchè lo spazio è ottimamente occupato da riflessioni e introspezioni sotto forma di didascalie.
    Buoni i disegni, lo stile simil-pittorico mi è piaciuto; peccato per le posizioni degli umani, che mi sembrano piuttosto legnose e non trasmettono a dovere la sensazione di movimento.
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  • L'Expanded Universe starwarsiano, nato immediatamente dopo l'uscita di A New Hope, si è subito caratterizzato per una crescita rapida di opere che lo riguardassero. Opere che troppo spesso negli anni hanno riguardato avvenimenti post-Episodio VI, nel quale si sono narrate gesta di battaglie infinite contro un Impero che rinasceva ogni volta come il suo Imperatore Palpatine (in grado di trasferirsi nei cloni del suo corpo), oppure di fantomatici passaggi al lato oscuro di Luke Skywalker (per poi tornare indietro, s'intende) o ancora il matrimonio di quest'ultimo con un'ex-sith, Mara Jade... -_-
    Opere che sia chiaro sono state approvate dalla Lucasfilm, con l'ovvia clausola che tutto è lecito sino a quando il creatore dell'opera, lo zio George, non deciderà di dire la sua contraddicendo il tutto (cosa che avvenne fin dagli albori, ad esempio con il romanzo, ormai un pezzo da collezione, La Gemma di Kaiburr).

    Spesso da questi romanzi non all'altezza della saga e alquanto fiappini anche come tematiche, sono susseguiti delle versioni a fumetti, anch'esse altrettanto fiappe e non all'altezza. Fortunatamente però il fumetto di Star Wars non è solo questo, e non è solo le riduzioni dei film, ma anche opere di ottima fattura (come il fumetto facente parte del progetto multimediale capolavoro L'Ombra dell'Impero)), che arrichiscono l'universo starwarsiano senza stravolgerlo, ma anzi in perfetta armonia con i film e le opere by Lucas.

    E questo è il caso di Star Wars Rebellion - Mio Fratello, il Mio Nemico, edita in Italia da Panini Comics e seguito della miniserie Empire, ancora inedita in Italia. Questo fatto in realtà non pesa per nulla, prima di tutto perch l'albo è corredato da un apparato redazionale che introduce nella storia alla luce dei fatti narrati in Empire. E poi perchè questa prima parte (di 3) è una lunga introduzione dei personaggi e dei fatti precedenti.
    Si viene a conoscenza quindi di Tank, ex amico di Luke Skywalker ora ufficiale imperiale, letteralmente sconvolto e ossessionato da quest'ultimo, da quando ha scoperto che fa parte della Ribellione. E scopriamo anche che fu lui a rivelare a Darth Vader il nome del pilota che fece saltare la Morte Nera.
    Non meno importanti sono gli altri personaggi, tra i quali lo stesso Luke, anch'egli dal ricordo di Tank e dalla paura di quello che potrebbe accadere quando si rincontreranno. C'è poi lo spazio per Leia Organa, per Wedge Antilles (che insieme a Luke guida un attacco contro delle astronavi cargo imperiali, pestando i piedi all'organizzazione di un contrabbandiere) e soprattutto per la biondina, già tra i protagonisti di Empire, che dalle anticipazioni sembra avrà un ruolo importante nel proseguo.
    Lo spirito che si respira nel leggere la storia non è quello scanzonato di Una Nuova Speranza ma è un mix tra le atmosfere de L'Impero Colpisce Ancora e La Vendetta dei Sith, cioè i 2 film più drammatici e cupi della saga cinematografica. Il tutto rappresentato con i disegni del bravo Badeaux, che utilizza un particolare stile di colorazione che si mostra molto efficace.

    Insomma, giudizio più che positivo per questo primo albo, che consiglio a tutti, appassionati di Star Wars e no (non è necessario conoscere a memoria tutti i film per capire la storia) che vogliano leggere un buon fumetto, ambientato in una galassia senza luogo e senza tempo.
    E speriamo che le vendite dell'albo qui in Italia siano tali da portare anche alla pubblicazione della seconda parte di Rebellion e a tutta la saga di Empire che sembrerebbe essere davvero buona.
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    E' uscito il secondo numero dell'edizione Panini di Rebellion, la testata che rappresenta il grande ritorno dei fumetti di Star Wars in Italia, dopo la fortunata, quanto lontana, stagione Magicpress. Niente da dire, proprio bello. La qualità rimane molto alta, e il fumetto continua a raccontare la sua storia concisa e interessante. L'albetto in questione contiene due episodi: Mio Fratello, il Mio Nemico Parte Terza e Quarta (Williams/Lacombe-Badeaux), e arriva quindi a un passo dalla conclusione, che avverrà nel terzo e ultimo albo Panini. Albo che verrà riempito con una storiellina riguardante Darth Vader, tratta dalla serie Empire. Il senso di questo centellinamento (e conseguente riempimento) mi sfugge, non sarebbe meglio fare come con gli albi Magicpress che contenevano una serie intera ciascuno? In fondo l'intero panorama dei fumetti di Star Wars è composto per la maggior parte da miniserie di tre o quattro episodietti, perfettamente racchiudibili in volumi, miniserie per giunta indipendenti, dalle tematiche varie e collocate in punti diversi della continuity. Per giunta, se è vera la notizia che la Panini ha appena fregato alla Planeta i diritti per TUTTO Star Wars, incluso il vecchio materiale, ci si chiede cosa faranno di tutto questo bendiddio: lo ignoreranno tenendosene i diritti per pura ripicca? ci ritroveremo in edicola centellinamenti di serie infime tipo Jabba? La soluzione più auspicabile è il centellinamento per le serie contemporanee e il raccoglimento in volumi 100% per il materiale già edito da Magicpress.
    Quanto ai contenuti della storia in questione, prosegue il confronto tra Luke e Tank, e si ha il ricongiungimento dei due. A scapito di una Leia, che si trova in contrasto aperto con Luke, e ne ordina addirittura gli arresti. Situazioni inedite, che su schermo non si erano mai viste e che vengono rese benissimo dalle espressioni esagerate di Badeaux nel quarto episodio...e un po' meno bene da Lacombe nel terzo che ha uno stile molto plastico ad artistico ma quanto a dinamismo ed espressività lascia a desiderare. In più Leia già di suo è bruttina, se ci si aggiunge pure il nasone che le fa Lacombe...
  • Ed ecco concretizzarsi il tradimento. Il succo della miniserie è questo: Luke è troppo ottimista e fiducioso, e lo prende in quel posto. Ma dai, è narrato bene, vediamo come andrà a finire. Le scene di azione non sono il massimo, ma vabbè, per me Badeaux non è in grado di disegnare corpi umani in posizioni dinamiche. Però il soggetto e la sceneggiatura tirano avanti il tutto, stiamo a vedere come andrà a finire.
    Ah, ho trovato piuttosto "gratuita" la scena in cui si vedono i relitti delle astronavi, con il fanservice delle navicelle dell'"era Episodio 1"; una sorta di contentino, dato che non si era mai potuto fare finora un collegamento retroattivo con la nuova trilogia.
    In questo volume inizia ad avvertirsi qualche buco di continuity per noi italiani: uno su tutti la relazione tra il Capitano Roshuir e Deena Shan, narrata in una miniserie che da noi non è arrivata. Bella la scena del flashback iniziale su Jorin Sol, così come i cliffhanger che continuano a chiudere i singoli episodi.
    I disegni di Lacombe hanno uno stile più delicato, forse più adatto in certe situazioni, ma in generale continuo anch'io a preferire Badeaux: va però detto che a lungo andare le sue espressioni eccessive e i personaggi pieni di steroidi (cioè, hanno più muscoli nelle guance che io nelle braccia!) possono sembrare un po' ridicoli, simili a pupazzi. Inoltre Lacombe pare ricercare una maggiore aderenza agli attori interpreti della trilogia cinematografica, mentre Badeaux li realizza pensando più ai personaggi che alle controparti umani che li hanno incarnati.
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    E si è concluso con Mio Fratello, il Mio Nemico Parte Quinta (Williams/Badeaux) il primo ciclo della macroserie Rebellion. La storia si conclude senza particolari fuochi d'artificio (o meglio i fuochi impazzano, ma non ci sono sconvolgimenti degni di nota), confermandosi come un fumetto di qualità eccelsa, ma che per essere goduto appieno avrebbe bisogno di ben altra fruizione, più "completa". Quattro al momento sono le macroserie regolari di Star Wars: Knights of the Old Republic, Dark Times, Rebellion e Legacy, le cui prime tre sono sequel di altrettante macroserie oggi chiuse (rispettivamente Tales of Jedi, Republic e Empire) e la quarta un inedito esperimento. Vengono inoltre periodicamente prodotte delle miniserie lunghe dai quattro ai sei episodi, collocate qua e là nella continuity e del tutto indipendenti dal resto (film esclusi, ovviamente). Magari proporre una miniserie sarebbe stato meglio, per testare il gusto del pubblico. Magari proporre qualcosa che abbia un numero pari di episodi e che non costringa a dover per forza allungare il brodo con un extra parecchio fuori luogo come Obiettivo: Vader (Marz/Ching), che altro non è che un episodio di Empire piazzato qui in virtù della sua autoconclusività. Non certo sgradevole, anche se abbastanza inconcludente, e perlomeno con il pregio di farci vedere il massiccio Vader combattere in pose dinamiche che nella Vecchia Trilogia ci saremmo soltanto sognati.
    Quanto alla serie principale, sapere che prende le mosse da un contesto che si presume sia già noto e che molti dei suoi elementi verranno ripresi nei cicli narrativi successivi appartenenti alla stessa macroserie è una cosa che lascia l'amaro in bocca. Il risultato di questo esperimento editoriale non è ancora dato saperlo, di sicuro in quanto a vendite Star Wars non tira granchè in Italia, ma penso che se ci sono abbastanza nerd da sorbirsi ogni singola testatina marvel in circolazione (e tra regolari, mini e one shot c'è una saturazione davvero incredibile) sicuramente uno spazietto editoriale per qualche volume 100% che racchiuda dei cicli completi, come ai tempi Magic Press, dovrà per forza esserci.
    Infine un plauso alle rubriche molto intelligenti e esaurienti, con la loro voglia di approfondire ogni elemento dell'EU che possa esser sembrato oscuro al lettore occasionale. Mi auguro vivamente quindi che un seguito a tutto ciò ci sia, anche se il fatto che nei prossimi mesi Cult Comics (la testata che ha ospitato Rebellion) passi ad occuparsi di altro non mi fa certo presagire buone cose...
  • Bè, Cult Comics pubblica un po' di tutto, quindi non mi preoccuperei del fatto che SW non figura tra le uscite future a breve termine. Anche perchè immagino ci sarà la necessità di aspettare i risultati di vendita di tutta la serie, e prendere scelte editoriali conseguenti; dubito che SW possa proseguire con albetti periodici come quelli visti, ma credo anch'io che in Italia una pubblicazione in volumi 100% sia la soluzione ideale per noi fan e per la casa editrice, come d'altronde già faceva la Magic Press.

    Per la conclusione di Mio Fratello, il Mio Nemico , forse si scade un po' nella retorica e in situazioni già viste in molte altre opere; la figura più interessante che ne è uscita è quella di Jorin Sol, che però sento di non comprendere appieno, mancandomi qualche frammento dell'universo starwarsiano pubblicato negli USA.
    L'autoconclusiva su Vader è interessante, si gode a vederlo combattere come fa nella nuova trilogia, ma col suo bel costumino nero. Intrigante anche il riferimento al suo passato, quando rimane a fissare la bellezza di Naboo, ricordando ovviamente Padmè; nei nuovi film ci si è potuti sbizzarrre con le citazioni alla vecchia trilogia, e ora che finalmente si possono fare, anche se solo nei fumetti, queste citazioni retroattive, è un piacere assistervi, dato che rendono tutta la saga più compatta, oltre ad essere una manna per i fan.
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  • Letta anche la quinta parte de Mio Fratello, il Mio Nemico, che si conclude positivamente. E fortunatamente in modo che nulla stoni od entri il conflitto con i film e il G-Canon. Graficamente, questo quinto episodio è fantastico, basti pensare alla resa di scene incasinate come quelle della battaglia stellare. Insomma, grande soddisfazione per questa serie che mia ha riportato a leggere ed apprezzare lo star wars fumettistico dopo tanto tempo. Certo, più che un'uscita così in 3 albi mensili avrei preferito di gran lunga una volume unico che racchiudesse tutte le storie della miniserie. Anche perchè così non sarebbe stato necessario trovare un riempitivo come è stato fatto nel terzo albo con Obiettivo: Vader, storiella che non racconta nulla di particolare ma che si apprezza solo perchè ci mostra un Darth Vader in combattimento molto più agile di quanto si sia mai visto nei film della Vecchia Trilogia.
    Unica nota dolente: il destino editoriale di Star Wars in Italia. Personalmente mi piacerebbe poter leggere tutta Rebellion e poter valutare le altre saghe che si mostrano molto interessanti. Dalle rubriche dei 3 albi, traspaiono tanto entusiasmo e voglia di continuare; auguriamoci che l'iniziativa abbia avuto un numero sufficiente di lettori da spingere l'editore a continuare.
  • Per la cronaca, poi questa serie qui da noi si concluse. Priva della parte centrale. Ce l'hanno data involontariamente assieme al crossover Vector, che ne conteneva una parte. Riporto qui la rece:
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    E' necessaria una premessa per spiegare cos'è Vettore e come vada collocato nell'EU di Star Wars. Qualche anno fa la Dark Horse decide di creare un crossover, esattamente come fanno Marvel e DC, che coinvolga tutte le testate principali. Ma a differenza delle due etichette supereroistiche, Star Wars presenta un problema non da poco: le testate in questione appartengono a serie autonome, ambientate in momenti diversi della timeline della saga. Come risolvere l'inghippo? I geniacci della Dark Horse decidono di raccontare la storia della Jedi Celeste Morne, che, tra una stasi e l'altra, trova il modo di sopravvivere per millenni, andando a toccare trame e eventi fondamentali di tutte le epoche di Star Wars. La sua storia attraversa come appunto un "vettore" le storyline delle quattro testate principali all'epoca in corso di pubblicazione: Kotor, Dark Times, Rebellion e Legacy. Il progetto viene svolto molto bene, perché la storyline principale non solo è compiuta di per sé, ma riesce a influenzare in modo significativo tutte e quattro le testate in questione, apportando consistenti novità ad ognuna di esse. In Italiano come si poteva riprodurre ciò? Lo stato delle pubblicazioni coinvolte non era certo ideale: Dark Times e Legacy non presentavano particolari problemi, visto che la pubblicazione dei loro volumi si era magicamente sincronizzata per l'evento, ma Rebellion? Ne pubblicarono l'inizio tanto tempo fa, e poi più nulla. Vettore ne segna la conclusione, per cui è stato necessario saltare la parte in mezzo. Mentre per Kotor è andata in maniera ancora diversa: questa serie è in corso di pubblicazione sul mensile al ritmo di un episodio alla volta e non c'era modo di sincronizzarla, per cui è stato necessario fare un balzo avanti nel tempo, con conseguenti spoilerini per poter proporre la porzione di Vettore ad esso legata. Il risultato sono stati due volumi contenenti rispettivamente Kotor + Dark Times e Rebellion + Legacy, collocati rispettivamente come volume 3 di Dark Times e volume 6 di Legacy. Più di così non si poteva fare.

    Kotor #25-26-27-28: Vettore - Capitolo 1 (Miller/Hepburn): E' un paradosso che questo venga considerato un volume di Dark Times quando per due terzi è composto da Kotor. Ma è un paradosso che si sopporta e che era inevitabile. L'inizio della saga di Celeste Morne è interessante. Graficamente lascia straniti, con quello stile cartoonoso fatto di menti a punta esagerati. Narrativamente è forse il meno interessante di tutti, visto che altro non è che un'avventurina di Zayne e Marn in cui si imbattono in questo particolarissimo personaggio. Ma come si diceva, gli autori sono riusciti benissimo a conciliare le cose, dando a Zayne un elemento importante che avrà ripercussioni sulla sua trama principale. Certo che è stato un bel po' fastidioso partire da uno status quo diverso da quello a cui siamo abituati, con tanto di morte spoilerata di uno dei personaggi principali. Ma era inevitabile.

    Dark Times #11-12: Vettore - Capitolo 2 (Harrison/Wheatley-Ross): Il lavoro che hanno fatto gli autori con questa parte della storia è veramente da inchini. Questa bilogia ha senso di per sé, ha senso per Vector e ha senso per Dark Times: Celeste diventa la risposta al contenuto della misteriosa cassa che ci portavamo dietro dal secondo volume, ed è anche la causa di morte per un personaggio dell'equipaggio, tanto per sancire l'importanza di questo crossover per le serie in questione. E il combattimento che ingaggia con Darth Vader è da applausi. Che qualità!

    Rebellion #15-16: Vettore - Capitolo 3 (Williams/Weaver): E' il finale di Rebellion. Panini ci aveva proposto il primo ciclo "Mio Fratello, il Mio Nemico" quando prese i diritti sulla Saga. Non aveva senso allora, perché Rebellion era un seguito di Empire, e non ha avuto senso neanche col senno di poi visto che il ciclo centrale non è stato mai proposto. Ci troviamo quindi adesso il finale di qualcosa che a conti fatti per noi italiani ha avuto poco senso, per cui è molto difficile da valutare. Di sicuro è la parte delle quattro meno significativa, tuttavia non possiamo sapere quanto effettivamente chiuda o meno delle storyline aperte. Un indizio in tal senso è che anche in patria Rebellion ha chiuso dopo pochi numeri perché non aveva avuto il successo sperato, per cui potrebbe essere più tronco di quel che pensiamo.

    Legacy #28-29-30-31: Vettore - Capitolo 4 (Ostrander/Duursema): Gran finale per Vettore, affidato agli autori migliori dell'EU di Star Wars. Ed è l'indice dell'estrema cura riversata nel progetto, visto che costituisce oltre che un bel finale per Celeste Morne, anche un bel punto di svolta per la trama di Legacy. [spoiler]Non ci aveva pensato nessuno alla morte di Krayt, che sconvolge un po' la struttura stessa della serie, visto che era il presunto big boss[/spoiler]. Di certo questo rende la quadrilogia una parte fondamentale di Legacy, assolutamente imprescindibile in una lettura sequenziale.
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