Star Wars Omnibus: Tanto Tempo Fa - Vol. 1
Devo ammettere che quando la Panini ha annunciato che insieme ai volumi di Legacy, Dark Times e al mensile avrebbero portato nelle fumetterie anche questo volumazzo da 50 euro, che contiene la prima parte della serie a fumetti che la Marvel dedicò a Star Wars negli anni 70, mi ha preso lo sconforto. Quando poi per fedeltà alla Forza lo comprai e lo sfogliai mi venne ulteriormente un coccolone: abituato alle meraviglie grafiche di Duursema in Legacy e Republic, fu un brutto colpo ritrovarmi a guardare disegni obsoleti, colorazioni imbarazzanti e quella sovrabbondanza di didascalie tipica di quegli anni. Sentir chamare Luke e soci "GUERRIERI STELLARI" poi non riusciva a non farmi ridere. Però ormai l'avevo preso, quindi dovevo parare giù il boccone e immergermi nella lettura di questo reperto.
Salvo scoprire che mi sbagliavo. E di grosso. Qualità a parte, che mi sono accorto essere veramente alta, ho dovuto constatare che per un appassionato di Star Wars questo volume è assolutamente imprescindibile, visto che costituisce il primo mattone di quello che diventerà poi l'universo espanso. Avevo letto che questo materiale era così obsoleto che la Lucasfilm lo considerava S-Canon (Secundary Canon, ovvero fatti che possono essere contraddetti dai nuovi autori) ma pare che per rispetto nessuno dei nuovi autori abbia osato farlo. E si capisce facilmente perché: i fatti narrati in questa serie si svolgono nelle intercapedini tra un film e l'altro, senza soluzione di continuità dagli adattamenti a fumetti dei film, parte integrante della serie, e soprattutto sono CREDIBILI. Si respira un'aria di Star Wars che in molte opere moderne anche migliori non c'è, e questo è dovuto alla semplicità, alla scanzonatezza e alla spontaneità con cui il tutto viene messo in scena. Ci viene persino colmato qualche "buco" presente nei film canonici, tipo le conseguenze della battaglia di Yavin, con i ribelli costretti a cercarsi la nuova base, oppure il perché Han non pagò il suo debito, per non parlare di Vader che viene definito a più riprese signore dei Sith, termine che nei film non veniva mai menzionato. Insomma, caso più unico che raro, mi è sembrato davvero che anziché EU stessi leggendo autentici pezzi mancanti della storia principale.
Star Wars #1-6 (Thomas/Chaykin): Questo è l'adattamento di Una Nuova Speranza, realizzato in concomitanza con l'uscita del film. Il fatto che occupi i primi sei numeri del mensile rende l'idea della decompressione e quindi dell'ottima qualità di questo adattamento. Che infatti ci accompagna passo passo lungo tutto il film, scena per scena, battuta per battuta e nel migliore dei modi. E' un inedito per noi italiani, visto che dei tre adattamenti che la Magic Press aveva pubblicato all'epoca, solo gli episodi V e VI venivano dritti dritti dalla serie Marvel mentre il quarto era stato fatto ad hoc in occasione dell'edizione speciale del 1997. E visto che è stato realizzato a partire dalla sceneggiatura originale senza aver neanche visto il film possiamo riscontrare alcune cose interessanti, come la presenza di alcune scene poi eliminate come quella di Biggs, o l'incontro tra Han Solo (poi reintegrato nel 1997) e un Jabba all'epoca rappresentato ancora come umanoide. Abbiamo poi la presenza del termine Sith, e la riprova che in originale, checché ne dica Lucas, Han spara per primo. Infine, la battaglia di Yavin, che in quanto scena d'azione dovrebbe essere il punto debole di qualsiasi adattamento, viene resa molto bene attraverso il solito impiego massiccio di didascalie, che però non si limitano a commentare quanto avviene ma lo fanno con trasporto ed emotività, dando alla scena una profondità che neanche su schermo aveva. Molto, molto bene.
Star Wars #7-10 (Thomas-Glut/Chaykin-Palmer): I sei numeri dell'adattamento erano andati bene, quindi la serie continua raccontandoci i fatti immediatamente successivi alla famosa cerimonia che concludeva Episodio IV. D'altra parte la Marvel è impreparata alla cosa, e deve ancora organizzarsi bene con la Lucasfilm, che impone il veto su certi personaggi tipo Vader per evitare contraddizioni con i film futuri. Ecco quindi che inizia la quadrilogia di Han Solo ad Aduba-3, una scanzonata avventura in cui Han e Chewbacca partono per pagare il debito a Jabba ma vengono rapinati e finiscono coinvolti in un'avventura in un pianeta molto esterno. L'atmosfera è allegra, come della vecchia trilogia, e in mancanza dei pezzi forti vengono creati per Han dei compagni di avventura molto particolari che si uniscono a lui, tipo Jax il coniglio verde o una specie di vecchio Don Chisciotte che si crede un Jedi. Molto simpatica, per quanto fillerosa, e ci informa anche su usanze della galassia tipo chiamare i preti pera. Da notare che l'universo di Star Wars è ancora in costruzione e quindi molte razze devono ancora essere create, da qui l'impiego di Bantha ovunque e la presenza di alieni mai visti. E' qui che Thomas lascia la serie, l'ultimo numero di questo ciclo ha un disegnatore diverso e si nota lo stacco anche perché viene resuscitato in ultimis un personaggio morto, e ucciso uno che si credeva vivo.
Star Wars #11-15 (Goodwin/Infantino-Austin): Ed ecco che con l'arrivo di Archie Goodwin e Carmine Infantino avviene un cambio di autori, che sono quelli che porteranno avanti la serie d'ora in poi. Goodwin è bravo, anche se più prolisso di Thomas e Infantino disegna più a modello. La cosa più importante però è che progressivamente la Lucasfilm sblocca alcuni personaggi e tematiche, supervisionando direttamente l'opera. Ecco quindi la prima vera avventura inedita con tutto il cast: la pentalogia dei Signori dei Draghi che vede i nostri eroi approdare per strade diverse su un pianeta acquatico e venir coinvolti in una faida tra indigeni. Visivamente siamo a livelli alti, magari qua e là la storia era accorciabile, ma la saga in questione presenta tanta bella roba. [spoiler]E il finale con Han che bacia il cadavere della ragazza è poesia pura[/spoiler]. Da notare inoltre che non c'è una vera soluzione di continuità tra i cicli, che sono sempre collegati in qualche modo dai viaggi che i protagonisti fanno per raggiungere questo o quel pianeta, come se si trattasse di una narrazione unica.
Star Wars #16: Il Cacciatore! (Goodwin/Simonson-Wiacek): Concluso un ciclo così lungo ecco uno one-shot. E' molto interessante anche perché mette in scena Valance, un cacciatore di taglie [spoiler]cyborg[/spoiler] che dà la caccia a Luke, inoltre nella storia in questione non appaiono i nostri eroi ma si coglie l'occasione per andare a rivedere i personaggi del ciclo di Aduba-3. E' la prima volta che l'universo di SW dimostra di avere una sua autonomia che prescinde dal cast regolare, e la cosa è una vera chicca, anche perché dice l'ultima parola su personaggi creati per essere usati una volta sola e a cui invece ci si affeziona.
Star Wars #17: La Prova! (Goodwin/Claremont): Ed ecco un altro one-shot. E che one-shot! Luke ha un flashback in cui...ci racconta un'avventura di quando era giovane su Tatooine con Biggs, e dava la caccia ai ratti Womp. Quello che era un riferimento di mezzo secondo nel film, diventa qui occasione per esplorare meglio la giovinezza di Luke e la sua prima connessione con la Forza, avvenuta quando ancora non sapeva cosa fosse. Veramente straordinario e ottimo esempio di quello che intendevo quando parlavo di totale integrazione con il materiale filmico, cosa rara nell'universo espanso.
Star Wars #18-23 (Goodwin/Infantino-Day): Ed ecco che la Lucasfilm sblocca definitivamente anche la Forza, l'Impero e Darth Vader che possono finalmente apparire anche qui, e lo fanno in pompa magna, con l'Esalogia della Ruota, forse il ciclo di respiro più ampio finora. Ebbene sì, la Ruota. Quella stazione spaziale dedita al gioco d'azzardo che avevamo visto in Republic, poi in Legacy e un po' in tutto l'EU moderno...affonda le sue radici proprio qui, nella serie Marvel di Star Wars. S-Canon un paio di palle, il rispetto che gli autori attuali nutrono per questa serie è tale che non solo non si sognano di contraddirla ma la usano tuttora addirittura come fonte! E si capisce presto perché, visto che l'avventura in questione è ben scritta e pone il nostro cast a confronto oltre che con Darth Vader, con l'amministratore della Ruota, un ex-senatore corrotto la cui figura è piena di luci e ombre.
Star Wars #24: Deriva Silenziosa (Duffy/Infantino-Wiacek): La cura per questa serie è tale che ci si premura di collocare al giusto posto nella continuity pure le storielle one shot, come nel caso di questa seconda storia flashback, che le didascalie collocano prima dell'Esalogia della Ruota. Si tratta di un'avventura del giovane Obi-Wan, raccontata da Leia, che durante una crociera spaziale mentre era diretto a trovare l'amico Bail (sì, a livello di nomi e riferimenti la Saga era ben costruita già all'epoca.) si ritrovò a dover gestire una crisi. Carina, bella più che altro l'idea di intervallare i fatti con un po' di mitologia, anche se per ovvi motivi l'aspetto di Obi-Wan giovane non è quello di Ewan McGregor bensì quello di un armadio dalla barba blu.
Star Wars #25-26 (Goodwin/Infantino-Day): Ed ecco che viene fatto un ulteriore step, dopo aver ottenuto l'autorizzazione per l'impiego di personaggi ed elementi fondamentali, ecco che la serie si mette a trattare le conseguenze serie di quanto visto nel primo film. Se in Episodio V vediamo i ribelli nella loro base su Hoth, qualcosa nel mezzo dev'essere successo: ed ecco che questa serie ce lo mostra. Chiaramente dopo la battaglia di Yavin, l'Impero ha scoperto l'ubicazione dei ribelli e in attesa di ricostruirsi per sferrare un attacco ha posto un embargo in tutto il settore. La bilogia di Yavin ci mostra uno scontro tra Luke e una nave dell'impero che si nasconde tra i gas venefici del pianeta gassoso. Ci viene quindi mostrata un po' la geografia del settore, spiegando la cosa delle lune di Yavin e mostrando per bene le rovine Massasi. Good.
Star Wars #27: Il Ritorno del Cacciatore (Goodwin/Infantino-Wiacek): E il volume in questione si chiude con un altro one-shot che fa da sequel alla storia di Valance, stavolta ponendolo a confronto finalmente con Luke. Molto buono e interessante perché si presta a sviluppi futuri mooooolto succosi.
Questo è quanto. Se si ama Star Wars penso proprio che vada preso. In originale la serie degli Omnibus abbraccia in modo trasversale buona parte della produzione fumettistica anche Dark Horse, ma da quanto ne so i volumoni che raccolgono la serie Marvel (più qualche tie-in tipo l'adattamento del Ritorno dello Jedi, che in originale venne pubblicato extra serie, o gli annual special) dovrebbero essere in tutto cinque. Se le vendite andranno bene vedremo anche gli altri. Speriamo.
[Marvel] Star Wars: Serie Marvel e Strips (Lucasfilm)
Pare che a Dicembre esca il secondo Omnibus di questa serie.
Nel frattempo colgo l'occasione per commentare in questo stesso topic (sono prodotti diversi ma della stessa matrice) la pubblicazione che viene fatta nel mensile Panini delle strisce per i quotidiani realizzate da Russ Manning e successivamente ricolorate e rimontate. Apprezzo molto che abbiano voluto proporre questo materiale, occupando fino all'ultima pagina disponibile dell'albo. Temo però che la fruizione delle stesse non sia ottimale per poterle apprezzare. Le trame mi sembrano molto slegate e gustarmele al ritmo di due o tre facciate alla volta è parecchio invalidante. Alla fine di tutto...non resta proprio nulla. Sono perplesso, ecco.
Nel frattempo colgo l'occasione per commentare in questo stesso topic (sono prodotti diversi ma della stessa matrice) la pubblicazione che viene fatta nel mensile Panini delle strisce per i quotidiani realizzate da Russ Manning e successivamente ricolorate e rimontate. Apprezzo molto che abbiano voluto proporre questo materiale, occupando fino all'ultima pagina disponibile dell'albo. Temo però che la fruizione delle stesse non sia ottimale per poterle apprezzare. Le trame mi sembrano molto slegate e gustarmele al ritmo di due o tre facciate alla volta è parecchio invalidante. Alla fine di tutto...non resta proprio nulla. Sono perplesso, ecco.
Volevo segnalare la pubblicazione di questa graphic novel un po' particolare di Episodio IV, ma non mi sembrava il caso di aprirle un topic
Ergo faccio qui, sperando che Valerio non mi accusi di aver sbagliato nuovamente sezione starwarsiana
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Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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