[Charles M. Schulz] Peanuts

Non solo Marvel e DC ma anche le classicissime strips e il fumetto autoriale di Alan Moore, Frank Miller o Jeff Smith.
  • DeborohWalker ha scritto: Ad essere precisi, l'ultima tavola domenicale dei Peanuts (ovvero l'ultima striscia con l'aggiunta di diversi disegni arci-noti: Charlie Brown con la testa appoggiata sul muretto, Lucy che toglie il pallone da rugby, Snoopy che corre con la coperta in bocca e Linus attaccato, ecc.) fu pubblicata proprio il giorno dopo la sua morte.
    Vero. Incuriosito, poco fa l'ho trovata sul web... veramente toccante.
  • Grrodon ha scritto: E ora un paio di considerazioni: se si voleva anche solo ipotizzare una prosecuzione che pubblicasse le tavole e gli anni 50 sarà meglio mettercela via.
    http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.c ... l#comments

    ;)
    Luca Boschi ha scritto: [...]
    Ed è il traduttore e il calligrafo di una classic collection dei Peanuts, il prossimo volume della quale uscirà il prossimo 25 novembre.

    Dedicato all'opera omnia di Charles M. Schulz, Il Grande Libro dei Peanuts - Le Domenicali degli anni '50 è pubblicato da Baldini Castoldi Dalai Editore.

    In questa nuova uscita vengono raccolti i primi otto anni completi delle tavole domenicali, apparse con un ritardo di oltre un anno (6 gennaio 1952) rispetto alle strisce quotidiane (2 ottobre 1950).
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    Ho visto questo week-end Good Ol'Charles Schulz, documentario televisivo da 90 minuti sulla vita di Schultz e sul suo rapporto con i Peanuts; è stato illuminante e, così com'è stato annunciato prima della proiezione nel cinema in cui l'ho visto, "leggere i Peanuts dopo aver visto il documentario non sarà più come prima".
    E' impressionante e sorprendente il ritratto dell'autore, le cui strisce filosofiche sono molto più legate alla sua vita di quanto non si possa pensare, un vero e proprio Charlie Brown che utilizzava realmente le strisce per esorcizzare tutti i problemi della sua vita. Una volta adulto, uno dei figli gli chiese perchè non andasse dall'analista per affrontare la sua depressione, ma Schultz rispose "No, dopo le mie strisce non verrebbero più altrettanto bene".; direi che questa frase da solo è sufficiente a cambiare il punto di vista sui Peanuts. I problemi di un Charlie Brown in carne e ossa, abbandonato dalla prima moglie (coi capelli rossi, vi ricorda qualcuno?), che utilizza il suo fumetto per fuggire dalla realtà, attività che viene trasposta nelle numerose "vite alternative" di Snoopy, prima Barone Rosso, poi playboy, poi capo scout...
    Una vita incredibilmente legata alla sua opera, fino alla "miracolosa" morte avvenuta proprio il giorno prima della pubblicazione della sua ultima striscia: l'evento ha dello straordinario, è evidente. Tra l'altro l'ultima moglie propose a Schulz di scrivere una serie di strisce in anteprima che avrebbero potuto chiudere la serie nel caso gli succedesse qualcosa di brutto, con tanti piccoli "finali", come Charlie Brown che sconfigge l'albero mangia-aquiloni, Lucy che conquista Schroeder, e così via: Schulz si oppose fortemente, considerando la cosa come una vera e propria sfida al destino, un affronto al futuro, sicuro che se lo avesse fatto gli sarebbe successo qualche bizzarro incidente subito dopo.
    E in un certo senso, Schulz riuscì a dare un suo finale vero e proprio alla strip; è emozionante un'intervista rilasciata poco prima di morire, dopo aver già disegnato l'ultima strip, in cui uno Schulz visibilmente consumato si rammarica di non aver mai permesso a Charlie Brown di calciare il pallone di Lucy, scoppiando in lacrime dimostrando come ogni simbolo nel fumetto sia più forte di quanto non appaia, perchè in fondo anche Schulz non ha mai "calciato il pallone da rugby della sua vita".
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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    Io amo i Peanuts. Credo che sia la mia striscia preferita e difficilmente, pur amando particolarmente il classico formato delle strip, ne troverò una che scalzerà dal mio cuore i personaggi di Schulz. :adore:
    La grandezza di quest'autore è stata quella di aver creato dei personaggi universali, nei quali è difficile non identificarsi, soprattutto:

    Charlie Brown, il mio preferito, il bimbo dalla "testa rotonda", tormentato da tutti e vittima delle proprie insicurezze e paranoie. Testardo fino all'ultimo in quello che fa (la sua esperienza con gli aquiloni è l'esempio più classico) e spesso perdente proprio a causa della sfiducia che ha verso di se. E' convinto di non essere amato da nessuno, quando ha uno stuolo di spasimanti (Piperita Patty e Marcie in prima linea) ed è talmente timido e bloccato da non riuscire nemmeno a trovare il coraggio di parlare alla Ragazzina dai Capelli Rossi, sua grande fiamma. E' lui il personaggio in cui Charles M. Schulz (non a caso suo omonimo) ha riversato di più il suo modo d'essere e le sue paure, creando un personaggio indimenticabile.

    Lucy è un altro personaggio interessantissimo. Ad una prima superficiale occhiata può sembrare solo una prepotente, viziata e bisbetica bambina dai capelli color corvino, invece condivide molte delle angosce e dei timori che prova la sua vittima preferita, Charlie Brown, in rapporto al quale ricopre un ruolo complementare. Se ciò che provano Charlie Brown e Lucy Van Pelt nei confronti del mondo è affine, e le delusioni che ricevono sono simili (l'uno con la Ragazzina dai Capelli Rossi, l'altra con Schroeder) la reazione è antitetica, in virtù del loro carattere.
    Dove Charlie Brown è remissivo e mite, Lucy è aggressiva, violenta e sadica, soprattutto nei confronti della sua controparte.
    Infatti, se con Linus, l'altro suo punching ball prediletto, spesso è costretta a subire le sue reazioni spiazzanti e il suo intaccabile umplomb e selfcontrol, Charlie Brown col suo demoralizzarisi sempre di più, diventa la vittima ideale per Lucy, che inconsciamente rivede nel bambino dalla maglietta con la greca, se stessa. Quindi il suo infierire su Charlie Brown diventa una forma di autodifesa psicologica nata dalla sua frustrazione (soprattutto amorosa), che fa leggere sotto una luce diversa, ma più interessante, il gesto di sfilare il pallone da football mentre Charlie Brown sta calciando, o le sue sconfortanti risposte in veste di pseudo-psichiatra.

    Linus
    rappresenta l'uomo che per sfuggire alle angosce quotidiane, si tuffa nella riflessione, si interroga, affina il suo spessore intellettuale, ma che spesso non è in grado di liberarsi dai suoi feticci (il Grande Cocomero, ma soprattutto l'inseparabile coperta), mantenendo però un invidiabile controllo delle situazione e vivendo la vita con più serenità e spontaneità rispetto al suo migliore amico, Charlie Brown.
    Il suo rapporto con la sorella è terribile, ma spesso riesce a segnare qualche colpo nei confronti di Lucy.
    Anche Linus ha una spasimante, Sally, la sorella di Charlie Brown, che nonstante lui la respinga fermamente, lei continua a corteggiarlo, tormentandolo.

    Snoopy
    , invece, cane antropomorfo è un personaggio dalle mille contraddizioni: pigro e indolente quanto iperattivo e vivace, affettuoso e dispettoso con Lucy allo steso tempo, ma celebre soprattutto per l'infinitò di ruoli che ha ricoperto nella striscia.
    Grazie alla sua fantasia, Snoopy vive in mille ruoli di versi: asso dell'aviazione della I Guerra Mondiale, Joe Falchetto, lo scrittore di fama mondiale, il campione di tennis e tanti altri ancora.
    Secondo Oreste del Buono questo è segno del fatto che Snoopy non riesce ad accettarsi e quindi è alla ricerca spasmodica di un'identità alla quale rinuncia spesso solo per pigrizia. Ma io credo che Snoopy rappresenti colui che i Peanuts e tutti noi vorremmo essere: uno libero da impegni, da scadenza, con cibo a disposizione e un tetto sotto il quale (o meglio sopra il quale possiamo dormire tranquilli) e con il resto della giornata a disposizione per scatenare la propria forza vitale e la propria fantasia per fare ciò che ci fa sentire più felici e più vivi, nel caso dell'adorabile bracchetto, le proprie fantasie.

    Ma a questi si aggiungono un'infinità di caratteri: l'uccellino Woodstock (chiamato così in riferimento al celebre concerto del 1969, che appare, se non sbaglio, proprio nella serie di strisce in cui c'è la contestazione contro il Grande Bracchetto), il maschiaccio Piperita Patty, la remissiva Marcie, l'imperturbabile musicista Schroeder, l'antesignano grunge Pig-Pen, la testarda Sally Brown e innumerevoli personaggi che sono apparsi in cinquant'anni di strisce.
    Con un humor raffinatissimo, mai banale nè volgare Schulz ha creato un capolavoro sotto forma di strisce che consiglio a tutti di leggere, per arricchire se stessi o solo anche per affrontare la vita con un sorriso in più. :)

    Ah, adoro anche la versione animata dei Peanuts, e credo che nel doppiaggio italiano le voci siano azzeccatissime! Stupende poi la sigle dello show del sabato mattina "The Charlie Brown and Snoopy Show".



  • Auguri alla striscia più memorabile di sempre.
  • Grrodon ha scritto:Immagine

    1979

    Contnua ad apparire Eudora, alla quale Snoopy, nei panni dell'Asso della Prima Guerra Mondiale, fa sperticate avances, e per un certo periodo sia Lucy che Woodstock iniziano a coltivarsi un orticello personale. L'unica cosa davvero rilevante dell'anno è il lungo ciclo di Charlie Brown bloccato all'ospedale da una malattia imprecisata. Il problema è che alla fine di questo ciclo viene tirato in ballo il tormentone del pallone da football tirato via da Lucy, una situazione ormai celebre eppure mai vista per adesso nelle strisce in questione. I casi sono due: o è una cosa che risale agli anni 50, cosa di cui dubito, o il tormentone ha avuto luogo sinora solo ed esclusivamente all'interno delle tavole, cosa che mi farebbe un po' incavolare e risulterebbe un bel po' strana.

    Ok, è un messaggio di 10 anni fa ma mi piace sempre istruire. Riguardo la menzione di una striscia divise in molte più vignette rispetto a 4, ce n'è già un esempio nei primi anni Cinquanta.
    E riguardo la parte citata, il ciclo del pallone da calciare risale alla fine degli anni Cinquanta e si dipana solo nelle tavole domenicali. L'incursione della striscia, in questo caso, è d'obbligo.

    E dirò di più: c'è anche un caso più unico che raro di continuity fra strisce e tavole. Il ciclo di Charlie Brown ricoverato all'ospedale (non so in quale annata si trovi) "continua" in una tavola domenicale (con Piperita e Marcie sedute in panchina a guardare la finestra dell'ospedale) e poi riprende a scorrere nella striscia.

    Oltre che per chiarire certi punti, scrivo soprattutto per curiosità: per sapere come sono andate le cose oggi: la Baldini e Castoldi ha pubblicato tutte le tavole domenicali degli anni Cinquanta, Sessanta eccetera, ma le strisce quotidiane degli anni Cinquanta chi le ha pubblicate? E dove?
    Io da parte mia ho scelto da tempo la Complete Peanuts, anche se penso passeranno parecchi anni ancora prima che la completino
    "We Have All The Time In The World" George Lazenby (e Louis Armstrong) in Agente 007 - Al Servizio Segreto di Sua Maestà (1969)
  • Grazie!
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    E comunque volevo informare la gentile utenza che due settimane fa circa la BAO ha pubblicato il volume la cui copertina ho inserito qui sopra.
    La prima graphic novel coi Peanuts. E il primo lavoro con questi personaggi per mano di altri che non sono Schulz.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Ma non era un montaggio di materiale vecchio a cui hanno rifilato la nomea di graphic novel?
  • Grrodon ha scritto:Ma non era un montaggio di materiale vecchio a cui hanno rifilato la nomea di graphic novel?
    Guarda, da quel che ho capito direi proprio di no... comunque a questo link trovi la descrizione ufficiale dal sito BAO, che ti offre anche la possibilità di sfogliare via web le prime pagine del volume, per renderti meglio conto di cosa sia :)
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  • Visto, e confermo che non solo paiono gag slegate ma pare un remake rimontato e forse ridisegnato di materiale preesistente. Non vedo l'evento, quindi.
  • da License Global:
    Peanuts Gets New Animated Content

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    Peanuts Worldwide is partnering with Normaal Animation and Télévisions to create 500 all new animated shorts based on the Peanuts comic strip and characters by Charles M. Schulz.

    The 90-second shorts are part of Peanuts Worldwide’s strategy to continue to build its content portfolio, which will include a new feature film in November 2015 from Twentieth Century Fox and Blue Sky Studios.

    “Partnering with a dynamic production house such as Normaal Animation and a leading broadcaster like France Televisions, is a key step in our strategy to build all new content based on the characters and storylines by Charles Schulz,” says Neil Cole, chairman and chief executive officer, Iconix Brand Group, which owns a primary interest in Peanuts Worldwide. “The new collection and format will also provide us with the opportunity to continually keep the characters in front of new generations of Peanuts fans.”

    For the very first time, Normaal will create 500 shorts that are based on the more than 18,000 daily comic strips created by Schulz. The new collection will be available for global distribution in fall 2014.
    Insomma 500 corti equivalgono a produrre altrettante strisce animate. Interessante. Per recuperarle tutte serviranno montaggioni.
  • Accordo tra ABC e Panuts Worldwide:

    http://www.lospaziobianco.it/100230-pea ... -worldwide
    La rete televisiva americana ABC ha annunciato di avere siglato un accordo della durata di cinque anni con Peanuts Worldwide LLC e la Lee Mendelson Film Productions per continuare a trasmettere gli special animati sui personaggi di Charles M. Schulz fino al 2020...


  • Trasmesso durante il SuperBowl. Caruccissimo :)
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