[Vertigo/Gaiman & AAVV] Sandman

Non solo Marvel e DC ma anche le classicissime strips e il fumetto autoriale di Alan Moore, Frank Miller o Jeff Smith.
  • The Sandman - Volume 8: Universo

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    Sono serviti 7 volumi di grande formato per raccogliere tutta la serie classica in 75 numeri di Sandman.
    7, come gli Eterni, e infatti ciascun tomo è stato intitolato ad uno di loro.
    Ma per amor di completismo, la Lion aggiunge un ottavo volume, chiamato Universo. Un universo per contenere tutti gli Eterni, per il gran finale!
    E in effetti, considerando che la prima metà del libro si occupa di pubblicare Notti Eterne, il mio ragionamento ha perfettamente senso.
    Endless Nights è infatti un volume speciale fuoriserie, uscito in occasione del decimo anniversario di Sandman, composto da sette storie di media lunghezza , una incentrata su un Eterno in particolare. Il volume ha vinto alcuni riconoscimenti e in generale mi par di capire sia stato considerato un ottimo modo di festeggiare l’anniversario, ma personalmente queste storie non mi hanno entusiasmato in tale maniera. Ci sono alcune storie valide, come quella dedicata a Sogno e quelle su Desiderio e su Morte, ma altre che mi hanno detto poco come quelle di Distruzione e di Delizi/Delirio. In questi due ultimi casi ho apprezzato molto le sperimentazioni grafico-narrative messe in scena da Gaiman, una volta che sapeva di poter contare sulla matita di determinati artisti, ma per quanto piegare la forma della narrazione alla sostanza e alle peculiarità dell’Eterno di turno sia interessante, il risultato appare troppo confuso per i miei gusti.
    Menzione particolare per la storia conclusiva, la più breve, dedicata a Destino: Frank Quitely maiuscolo nell’interpretare questa figura e queste sensazioni così indefinite.
    Segnalo infine Milo Manara per la già citata storia su Desiderio. Scelta quanto mai azzeccata, visti i temi.

    La seconda parte del volume ospita Cacciatori di Sogni, un racconto in prosa di Gaiman illustrato da Yoshitaka Amano scritto in occasione del quindicesimo anniversario della serie. Conoscevo già la trama avendo letto sul quinto volume la versione a fumetti (realizzata per il ventesimo anniversario), e avevo gradito non poco. Qui torno ad apprezzare molto la dolcezza della storia, ma i disegni di Yoshitaka Amano non mi convincono. Da una parte apprezzo lo stile orientale che emanano, e che indubbiamente calza a pennello con le atmosfere di quanto raccontato, ma dall’altra sono poche le illustrazioni che davvero mi hanno fatto rimanere ammirato. Non metto in dubbio le qualità dell’artista, ma probabilmente non è la mia tazza di tè. Mi piace però come ha ritratto Sogno.

    I contenuti addizionali stavolta non prevedono l’intervista a Gaiman come nei volumi che ripubblicavano la serie “regular”, ma sono egualmente interessanti: bello avere un nuovo scorcio delle action figures su Sandman, e anche vedere un nuova infornata di illustrazioni realizzate in diverse occasioni. Ho apprezzato anche la sceneggiatura di Gaiman per la storia su Sogno in Notti Eterne, forse perché non molto lunga.
    Di rilievo anche la suggestiva introduzione dell’autore e la nota conclusiva, che fa un po’ il punto su questi speciali celebrativi che escono ogni 5 anni ormai. Quando Gaiman ha firmato quella postfazione probabilmente non prevedeva ancora che per il venticinquesimo anniversario avrebbe mandato in stampa addirittura una miniserie bimestrale che facesse da prequel alla serie, e che probabilmente si pone come l’operazione più imponente su Sandman da quando la serie si è conclusa.
    Nonché come la prossima cosa su Sandman che la Lion pubblicherà, mi auguro entro l’anno :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Sandman Overture #1

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    Portato in anteprima a Lucca Comics e distribuito la settimana successiva in tutte le fumetterie, è finalmente arrivato anche in Italia Sandman Overture, la miniserie prequel del capolavoro di Neil Gaiman! :)
    Firmata dallo stesso Gaiman, si compone di 6 numeri e racconta quanto successo a Morfeo prima di venire imprigionato da quel Mago, come visto nel primo numero di The Sandman. In America questa mini è stata lanciata esattamente un anno fa, in occasione dei 25 anni dall'inizio della serie originale, ed è stata pubblicata bimestralmente, ristampando nei mesi tra un albo e l'altro lo spillato precedente in versione Special Edition, con vari contenuti speciali aggiuntivi.
    La Lion, nel portare in Italia l'opera, ha operato intelligentemente proponendo anche qui il formato spillato, e inserendo subito nella prima edizione interviste, dietro le quinte e quant'altro presentasse la Special Edition. :)
    Sicuramente poco dopo la conclusione degli spillati verrà realizzato il volume, ma è impossibile aspettare oltre per leggere questo evento fumettistico.

    Parliamo della storia: questo primo episodio è chiaramente introduttivo, e ben poco di sostanziale accade. Eppure Neil Gaiman, da grande scrittore quale egli è, sa come rendere particolare l'esperienza anche con un numero che deve introdurre alla vera azione, che avverrà solo nei successivi albi. Lo fa attraverso le primissime tavole, immaginifiche nella mitologia che espongono, affondando le loro radici nella stessa morfologia della Terra, e lo fa quando alla fine di questo primo capitolo decide di rompere le convenzioni di formato del classico comic americano per realizzare una doppia tavola in widescreen, nel senso che si deve aprire tipo poster per avere due scene lunghe 4 facciate ciascuna, dove il disegnatore J. H. Williams III può scatenarsi senza contenimento alcuno, realizzando due scene mozzafiato... e sto parlando solo dell'estetica, perché se si aggiunge il contenuto e il significato che ritroviamo in esse, ecco che questa chiusura di capitolo risulta assolutamente coinvolgente e spiazzante.
    Prima di ciò abbiamo anche modo di rivedere il Corinzio, di conoscere l'ufficio londinese di Sandman, di rivedere il Regno del Sogno e di approfondire meglio il legame tra Destino e il suo Libro. Tante schegge impazzite di informazioni, suggestioni, vecchi personaggi e atmosfere che pervadono l'animo del lettore, in special modo quello che già conosce Sandman chiaramente, ma sapendo intrigare anche il neofita.
    Il tutto accompagnato dai magnifici disegni di Williams III: questo autore, che ho già avuto modo di vedere all'opera in passato su alcuni numeri di Batman e in qualche altra opera Vertigo, tiene qui fede alla sua sfrenata fantasia che gli fa comporre le pagine degli albi che disegna nei modi più disparati, piegandole alla situazione che di volta in volta le vignette di quelle tavole raccontano: non si può rimanere indifferenti a una doppia tavola a forma di bocca, dove le vignette sono in realtà all'interno dei denti, oppure a quella in cui la tavola di fumetto diventa una pagina del libro di Destino, o ancora quella in cui l'azione si svolge all'interno delle grate di una saracinesca, con elaborati ed eleganti intarsi che incorniciano quelle determinate pagine.
    È un artista con la A maiuscola, e non si poteva sperare di meglio per accompagnare Gaiman in questo affascinante esperimento narrativo, che per questi primi passi sembra mostrare tutta la poetica e la forza narrativa e letteraria che possedeva la serie originale.

    Due parole sui contenuti speciali: interessante il pezzo di Todd Klein, letterista della serie originale e di questo Overture (nelle versioni americane, chiaramente), che spiega l'iter che lo portò a cercare e a creare i font per i balloon degli Eterni (ognuno di loro ha un font e un balloon diverso), così come per altri vari comprimari, e la particolarità dei balloon traslucidi utilizzati per la Special Edition di questo Capitolo Primo di Overture.
    Molto bello anche trovare le annotazioni di Williams III alla sceneggiatura di Gaiman per questo primo numero, così come una bella intervista al disegnatore stesso, che racconta la genesi del progetto e le difficoltà incontrate durante il disegno dell'opera.
    A seguire viene presentata la playlist musicale che l'artista ha usato come ispirazione durante il suo lavoro.
    Infine un piccolo sguardo alla realizzazione concreta nella stampa del primo albo, con tanto di accento sull'attenzione dovuta alla "megatavola" finale, le biografie dei sette Eterni e le variant cover dell'albo.

    Insomma, edizione lodevole e fedele all'originale, con tanto di contenuti speciali.
    E la storia è di qualità così sopraffina.
    Comprate. Davvero.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Sandman Overture #2

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    Prosegue la trama imbastita da Neil Gaiman per narrare il "prequel" della serie originale del suo Sandman.
    Se si pensava che dopo l'exploit fortemente positivo del primo numero la miniserie si assestasse su canoni meno esaltanti, ci si sbagliava di grosso.
    Innanzitutto Gaiman scompiglia le carte e riprende la narrazione non più dal passato ma... addirittura dal futuro! Rivediamo infatti, come suggerisce la bella cover, nientemeno che Daniel, il figlio di Sandman che ne prenderà il ruolo alla sua morte, alla fine della serie regolare. A quanto pare la vicenda a cui stiamo assistendo su Sandman Overture avrà un collegamento con qualcosa rimasto in sospeso, e che per ora appare ancora misterioso: Daniel recupera infatti uno strano orologio, il cui utilizzo appare ancora oscuro.
    Si torna poi nel 1915, nel pieno della riunione dei molteplici Sandman visti nell'ultima mega-tavola dello scorso numero. Le varie incarnazioni di Sogno riescono a capire il motivo di questo incontro, dovuto a quanto pare alla morte di un "aspetto di sé".
    Un interessante dialogo tra Sogno e un misterioso personaggio chiamato Gloria (e precedentemente nominato come "qualcuno che occupa una posizione di responsabilità"), evocato attraverso il rubino rosso di Sandman... non chiarisce nulla, perlomeno al lettore :P Il protagonista sembra invece aver capito quale dovrebbe essere il nocciolo del problema, un Vortice creato tanto tempo prima e che è stato responsabile di morte e distruzione... e decide di andare "là dove gli Eterni non possono andare" per risolvere la questione. Accompagnato dalla sua controparte gattesca, sembra che Dream stia andando ad incontrare [spoiler]il padre degli Eterni[/spoiler]!!!

    Chi è il misterioso Gloria? Di quale gruppo di entità fa parte, per avere "responsabilità"? È più importante degli Eterni? Cos'è questa storia del Vortice? Cosa è successo al riguardo? Qual è l'aspetto di Sogno che è morto? Perché, molti anni dopo, Daniel dovrà recuperare quello strano orologio? Chi è [spoiler]il padre degli Eterni[/spoiler]?
    Tante domande che troveranno risposta nei prossimi numeri, per cui dovrò aspettare ancora un bel po' (pare che il terzo spillato italiano arrivi ad aprile, se ho letto correttamente le check-list) :( La carne al fuoco intanto è veramente molta ed è tutto molto eccitante. Gaiman non sbaglia un colpo, e anche quando vuole inserire vecchi personaggi della serie (come Hettie la Matta, che aiuta Daniel nella ricerca dell'orologio) non lo fa mai in modo gratuito, ma sempre a sostegno della storia.
    Ottimo, ottimo! Sono troppo coinvolto da questa mini, molto più di quanto mi aspettassi! La classe dello scrittore è innegabile, e anche in un'operazione che poteva sembrare meramente commerciale c'è invece grande finezza e narrativa vera, come è sempre stato quando si parla di Sandman.
    La raffinatezza si coglie anche esteticamente: dare in mano l'intero progetto a J. H. Williams III è stata una delle idee migliori che si potessero avere. L'artista si diverte, sperimenta, gioca con la tavola piegandola alle esigenza narrative e aiutando fattivamente il racconto. La pagina si trasforma in rubino quando Sogno dialoga con Gloria, l'inquietante casa in cui si addentra Daniel è viva, mostruosa, e la tavola si plasma a modello della struttura. Senza contare quando le tavole si compenetrano l'una nell'altra, quando affiancate, creando un flusso di coscienza nei momenti in cui questa sensazione è straordinariamente adatta.
    Applausi fino a spelarsi le mani.

    Anche la nostra Lion fa un lavoro di tutto rispetto: oltre alla breve introduzione di Elena Pizzi, vengono riproposti come nel primo numero i contenuti extra contenuti nell'edizione speciale americana. E allora ecco un interessante articolo sulle varie fasi di colorazione di questo secondo capitolo, un'intervista al colorista Dave Stewart, la playlist musicale delle canzoni ascoltate da Williams III mentre disegnava il Capitolo II, foto della sceneggiatura di Gaiman di questa seconda storia, direttamente dagli appunti a mano dello scrittore, le schede dei personaggi e la gallery con tutte le copertine variant realizzate in USA.
    Insomma, un bell'apparato di curiosità più o meno interessanti che arricchiscono l'offerta e che personalmente sono inseriti molto graditi :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Sandman Overture #3

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    Il viaggio intrapreso da Sandman e dalla sua versione in forma gattesca è iniziato, e i due personaggi attraversano un paesaggio tipicamente western per arrivare alla loro meta, la città delle Stelle dove rintracciare quella impazzita che ha ammazzato la versione fioresca del Signore dei Sogni.
    Nella storia entra un nuovo personaggio, una ragazzina dall'aspetto alieno, residente in questa fascia di universo, che si unisce presto al protagonista nel suo viaggio. Per ora la ragazza non fa molto, ma penso che possa avere la sua importanza nell'economia della storia.

    Questa è l'ossatura di quanto accade. Già così, un potrebbe trovare soddisfazione nella lettura del terzo capitolo (di 6) di una storia come questa, specie se i dialoghi sono sempre raffinati come Neil Gaiman ha sempre fatto.
    Ecco, quel che ho descritto è la cosa meno interessante dell'albo. Una storia in cui Morfeo incontra le Eumenidi, che da qui inizieranno a covare il risentimento che esploderà anni dopo, come visto sulla serie regolare. Ma soprattutto una storia dove Sandman racconta la storia di Alianora, un suo antico amore che avevamo conosciuto nel ciclo Il Gioco della Vita, una vicenda amorosa che non era finita proprio bene, anzi. Qui veniamo a conoscenza nel dettaglio e per bene dell'origine di quell'amore, e manco a dirlo c'è lo zampino di Desiderio.
    Questo solo aneddoto varrebbe il prezzo del biglietto, al di là della continuity, ma per la forte intensità emotiva che fa provare al lettore, anche a quello che non conosce il personaggio femminile in oggetto. Grandissima malinconia è la sensazione predominante, una malinconia dolce e spietata che Gaiman riesce a trasmettere perfettamente. Ma c'è da dire che la sua parte la fa anche J. H. Williams III, che sceglie uno stile di disegno differente dal resto del numero in quella parte, con tavole più ampie, eteree, dove i contorni sono sfumati, i colori pallidi e il volto stesso di Morfeo appare più curato e liscio.
    Il disegnatore comunque fa un gran bel lavoro, come sempre, anche sul resto del numero: gioca con le vignette fondendole con il paesaggio western, realizza delle prospettive ardite e affascinanti, e caratterizza in modo mozzafiato la scena in cui Sandman combatte contro gli scarabei metallici, entità che si occupano di assicurare che la fine dell'universo conosciuto vada come deve andare, in modo da poter contribuire alla rifondazione dell'esistenza.
    Insomma, pare che la stella impazzita sia davvero il primo segnale per qualcosa di distruttivo. Peccato che il Plasmatore non ci sta :)

    La Lion offre anche questa volta un nutrito inserto di contenuti speciali. C'è un pezzo approfondito e corredato di schizzi, a firma dell'assistente editor Sara Miller, che descrive i vari passaggi che hanno portato dalla sceneggiatura dell'episodio al fumetto finito. C'è una breve ma comunque interessante intervista a Gaiman, e in aggiunta anche la foto di un foglietto in cui lo sceneggiatore ha scritto a mano una succinta presentazione di questo terzo numero della mini (e riesce ad essere straordinariamente poetico anche su un pezzetto di carta scritto al volo!). C'è poi la playlist di canzoni ascoltate da Williams III durante il suo lavoro e, infine, alcune schede-personaggi e tutte le cover originali.
    C'è di che godere, insomma :)

    Ma al di là di questi importanti dietro le quinte, è proprio il fumetto che merita tantissimo. Neil Gaiman sta scrivendo qualcosa di veramente visionario e stupefacente, e J. H. Williams III sta sperimentando un sacco con i disegni. Applausi a go-go per una delle migliori cose a fumetti lette negli ultimi anni.
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  • Sandman Overture #4

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    Ma che orgasmo è leggere questa miniserie?
    Si vede, indubbiamente, che Neil Gaiman ci tiene un sacco a questo prequel di Sandman, e che penso sia il punto più importante nella produzione e leggenda del personaggio dalla conclusione della serie regolare, con n. 75.
    Lo sceneggiatore inglese, in questo capitolo più che mai, è supportato da J. H. Williams III che fa un lavoro superiore alla sua media in questo quarto capitolo (e la sua media è tipo 5 spanne sopra a quella di tanti suoi colleghi): i due momenti topici dello spillato si svolgono infatti nella Città delle Stelle e nel non-luogo dove dimora Padre Tempo, che altri non è se non il papà degli Eterni a cui alludeva Morfeo alla fine del secondo albo.
    In entrambi i casi è l'arte di J. H. a determinare atmosfera e mood di quanto accade: nella prima ambientazione, c'è un tripudio di luci, colori e di forme fluide e bellissime che contornano ogni angolo della pagina. Il mondo in cui vivono le Stelle è fantasmagorico e luminosissimo, e infatti determinante è l'apporto del colorista Dave Stewart. Il disegnatore aggiunge il tocco di stile delle vignette che roteano nella tavola quando il protagonista parla con la Stella impazzita, rea di aver ucciso un aspetto del Signore dei Sogni, per simboleggiare in modo riuscito il disorientamento provato dallo stesso Sandman,
    Per quanto riguarda la dimora di Tempo, invece, il riferimento è alla pop-art e a quell'idea di immagini fluide e di colori accesi e piatti. Lo stile si differenzia dal resto dell'albo e spesso si fonde con una rappresentazione di Morfeo più pittorica, che contrasta con la luminosità e la deflagrazione del resto della pagina.
    Interessante, in terzo luogo, il momento di flashback in cui si scopre quale sia la colpa di Sandman in tutto questo delirio: l'eccessiva pietas di Sogno nei confronti di una povera donna trasformatasi in Vortice (proprio come in Casa di Bambola) ha provocato tutto questo, e ora per Morfeo si mette male perché le Stelle hanno deciso che tutta questa catena di eventi porta molto naturalmente all'Apocalisse, che bisogna facilitare fintanto che si è sulla cresta dell'onda.

    Mi sono concentrato sul lato grafico perché J. H. Williams III è un mostro di bravura eccezionale, ma spero in questo modo di aver esaltato anche il lavoro di Gaiman: l'autore sta scrivendo delle pagine di rara bellezza, dove attraverso mondi perduti, Stelle impazzite e una narrazione non lineare sta portando avanti una storia profonda e aulica, importante e davvero ben scritta. E proprio il suo stretto rapporto con il potere immaginifico ed esplosivo di questi disegni è una testimonianza del grandissimi spessore artistico che sta toccando Sandman Overture.

    In appendice, i contenuti extra continuano ad essere molto interessanti, stavolta anche più di quelle precedenti. A parte infatti la solita playlist di ascolti di J. H. mentre disegnava questo albo, che lascia un po' il tempo che trova, la lunga intervista al disegnatore riesce davvero a scendere nei particolari delle scelte compiute per tradurre in immagini la sceneggiatura di Gaiman, testimoniando l'impegno e la ricerca che l'artista ha compiuto per arrivare al risultato finale.
    Carine le prefazioni dello sceneggiatore alle sceneggiature dei primi 4 capitoli di Overture: rendono atto dei preamboli, spesso spiritosi o comunque colloquiali, che Neil pone in apertura dei fogli che consegna al disegnatore.
    Le schede sulla Città delle Stelle, l'Universo DC nelle sue relazioni con Sandman, il passato degli Eterni e il concetto di Vortice costituiscono degli approfondimenti utili tanto per il neofita quanto per chi conosce la serie originale, perché fanno il punto sui vari riferimenti con Gaiman sta disseminando in questo prequel.
    Infine, le sempre meravigliose cover originali, con tripudio di variant.

    Oh, siamo di fronte ad una serie in cui questo singolo capitolo (e forse anche il primo) è già un capolavoro di per sé. Signori, ci vogliamo immaginare cosa sarà la miniserie una volta completa, cioè fra appena due numeri?
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  • Sandman Overture #5

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    I folli ritardi che tutte le pubblicazioni Lion hanno subito negli ultimi 2 mesi (nel caso delle ristampe in bianco e nero non ancora sanati da ottobre) hanno colpito anche la miniserie-prequel di Sandman, il cui quinto numero avrebbe dovuto uscire per la scorsa Lucca Comics ma che ha visto la luce solo una settimana fa.
    Finalmente però anche in Italia possiamo godere della magnificenza di questo penultimo tassello, per un’opera che prosegue la propria traiettoria senza il minimo calo ma anzi percorrendo una strada in salita che unisce l’epica con la meraviglia, una narrazione affascinante con un comparto visivo fantasmagorico.
    Neil Gaiman, infatti, sta portando il suo Morfeo al limite delle proprie possibilità e delle proprie forze, al cospetto di un pericolo – non tanto per lui, quanto per l’intero esistente – che sembra impossibile sanare.
    Fa sfoggio della sua intelligenza, e in tal senso il lettore non può che tributare al protagonista una sorta di ammirazione quando scopre che, come Fratel Coniglietto, Sandman ha manovrato le Stelle perché lo buttassero in un buco nero. Ed è ovviamente appagante, per il fan della serie, conoscere la madre degli Eterni, così come nello scorso spillato era successo con il padre.
    Interessante appare anche l’epilogo di questo capitolo: devo ancora capire bene come sia possibile che una diversa versione di Sogno possa vivere e agire indipendentemente da lui, specie quando versa in situazioni critiche, ma probabilmente è semplicemente possibile. E rivedere in azione la versione gattosa, in ogni caso, non può che farmi piacere.
    Come sempre, però, al talento affabulatori di Neil Gaiman fa da contraltare quello grafico dell’immaginifico J.H. Williams III, che anche stavolta realizza delle tavole splendide, arzigogolate, quasi “liquide” nella separazione tra le vignette quando deve rappresentare il colloquio tra Sandman e la madre Notte.
    Più convenzionale, ma non privo di tocchi di stile nella costruzione della pagina, è il passo dove la tavola acquista la cornice da libro di Destino, che presto viene sconvolta dall’arrivo di un misterioso veliero, che viene dritto dritto dalle Terre del Sogno!
    Sandman Overture non finisce quindi di stupire, e ad un passo dal gran finale ha già saputo emozionare, oltre che preparare il terreno in maniera mirabile nell’ottica del disegno complessivo di questa vicenda, che già spiega molto bene lo stato di fatica in cui vediamo il protagonista all’inizio della serie regolare.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Sandman Overture #6

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    Nonostante tutti i travagli degli ultimi mesi in casa Lion, che mi hanno fatto temere in alcuni folli momenti per l’uscita di questo spillato, la casa editrice è riuscita a far uscire il sesto e ultimo numero della miniserie-evento Sandman Overture. :)
    La conclusione di questo prequel alla serie capolavoro Sandman chiude armonicamente il cerchio, portando a termine nella maniera più naturale e giusta possibile l’arco narrativo che vedeva Morfeo impegnato a salvare l’universo dalla distruzione ormai decisa dalle Stelle e ricongiungendosi perfettamente con il primo numero di Sandman, mostrando così finalmente perché il Signore dei Sogni fosse tanto debole da poter essere catturato dalla formula magica di un mago inglese da quattro soldi.
    In effetti, se già gli eventi visti nei numeri precedenti potevano far intuire che l’improba missione sarebbe stata la causa delle sue forze carenti, è proprio in questo sesto albo che vediamo la fatica finale, che riesce a rimettere le cose a posto nell’universo. L’idea per cui mille sognatori che sognino l’universo così come sempre stato e senza la componente che ne ha alterato il normale corso non è inedita (come ricordano i puntuali editoriali in fondo allo spillato, è la stessa suggestiva storia al centro dell’episodio Sogno di mille gatti), ma proprio questo collegamento la rende solida e geniale, e rimarca ulteriormente come i sogni siano in grado di plasmare la realtà, a certi livelli.
    Lo sforzo che Sogno compie per canalizzare i mille sogni viene rappresentato graficamente in modo come sempre visionario, poetico e innovativo da J.H. Williams III, che a mini conclusa non temo di affermare che sia uno dei disegnatori di fumetti migliori dell’attuale periodo, il quale sfrutta ancora la tecnica della quadrupla splash-page con pagine ripiegate già vista nel primo albo. Il contrasto tra il total black delle tavole precedenti e l’esplosione di colori e immagini delle pagine interne rende perfettamente l’idea della grande sfida fisica e mentale affrontata da Morfeo. Il tutto ovviamente anche grazie alle sempre auliche didascalie di Neil Gaiman, un maestro nel mettere su carta in modo affascinante e suggestivo pensieri e sentimenti dei propri personaggi. Come noto, poi, con Dream Gaiman ha un feeling particolare, che in una certa misura ha determinato un risultato tanto riuscito, superiore alle mie già alte aspettative.
    Il colpo di scena sull’aspetto felino di Sogno, infine, si rivela essere usato in maniera sagace, perfettamente integrato nel gioco di relazione degli Eterni (che oltre nella serie originale è stato presente anche in Sandman Overture, basti pensare ai colloqui con i genitori di queste entità). La stessa scelta di un doppio epilogo, uno completamente dedicato a Sogno e a quanto gli sta per accadere e uno all’esplicitazione formale dell’identità del gatto, è da applaudire perché assegna il giusto spazio a tutti gli elementi per portare il lettore ad una conclusione soddisfacente sotto ogni punto di vista.
    Grandioso!
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  • Domanda per tutti, perché mi sono davvero perso. E perdermi su Sandman, che so quasi a memoria, è surreale, purtuttavia...

    i mega contenuti speciali del Sandman in volumoni neri, cioè le interviste (ad opera di tale HB che non ho ancora capito chi sia), lo script di "Sogno di una notte di mezza estate", i commenti vignetta per vignetta... Tutti quei contenuti speciali che se non ricordo male non ci sono per niente nell'ultima edizione a volumoni alti della Lion... Esattamente da quale edizione americana vengono? Quale devo comprare per poterli avere in inglese? Perché tra absolute, omnibus, collected, annotated... Onestamente ci capisco poco. Mi sapete chiarire bene? Perché non vorrei proprio spendere fior di dollari per non avere questi contenuti speciali... Can you enlighten me? Thank you.

    Xar
  • I contenuti extra vengono dalle Absolute americane e sono replicati nelle Absolute spagnole/italiane (gli otto volumi in similpelle nera pubblicati da Planeta e Lion fra il 2010 e il 2014). Sceneggiature, bozzetti, eccetera credo siano esclusive delle Omnibus. Invece le interviste/guide sono tratte dal volume di Hy Bender The Sandman Companion (pubblicato in volume singolo solo in inglese).

    La Annotated (solo in inglese) mi pare di capire che abbia contenuti del tutto nuovi. ovvero il commento vignetta per vignetta di Leslie S. Klinger (che dice di aver visionato le sceneggiature e intervistato Gaiman), e le tavole non colorate, e ovviamente nulla di ciò è nelle Absolute. Sono 4 volumi dal prezzo non proibitivo (max 30$ l'uno). Quasi quasi le comincio a prendere.

    Non saprei cosa consigliare di comprare, a oggi. Direi che le Absolute italiane sono sufficienti, mentre le Annotated sono per veri patiti. Le Absolute però non credo siano ancora facilmente reperibili, anche se ho visto degli annunci di usato online. Lion ha prodotto una nuova edizione in dieci volumi (finora) dedicati ai dieci cicli, ma 1) il prezzo per volume è spropositato, 2) non so se e quali contenuti extra contiene, 3) neanche di questa ristampa i primi volumi sono piú reperibili.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Segnalo che l'anno scorso Vertigo in America ha ristampato 13 volumi in formato economico per il 30° anniversario (compresi Dream Hunters e Overture, che esce a giorni), ma suppongo sia priva di extra.

    Se non si hanno problemi con la lingua è l'edizione migliore per cominciare oggi. Peraltro c'è anche in digitale, e i primi tre volumi sono gratuiti con Kindle Unlimited.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
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