[Hayao Miyazaki] Nausicaa della Valle del Vento

Da Miyazaki a Taniguchi, passando per Toriyama, Otomo ed Oda. Una cartella con gli occhi sbrilluccicosi nella quale incontrare ninja, guerrieri, paladine della giustizia e strambi pirati.
  • Immagine
    Questo quarto volume è molto migliore dei precedenti, anche solo per il fatto che la guerra c'è ma è più che altro uno sfondo su cui accadono cose ben più interessanti. Ecco quindi il gruppo di Yupa trovarsi faccia a faccia col soldato titano inspiegabilmente nelle mani di Dorok, quello di Kusana trovare uno scopo rubando le truppe al fratello maggiore per morirci insieme in modo abbastanza sereno (anche se al momento è ancora viva, presumo) mentre Nausicaa intraprendere un'altra quest personale che la porterà nuovamente a comportarsi da "corpo estraneo" all'interno della guerra. In tutto questo tanto, tantissimo Mar Marcio, funghi, spore, insetti in migrazione, foreste in espansione, spiegazioni su come funzionano questi fenomeni, religione e approfondimenti psicologici. Miyazaki si rivela un narratore assai più saggio e equilibrato sulla carta per quel che mi riguarda, anche se ovviamente le solite pecche (caos grafico, monotonia visiva) si fanno sentire anche qui. Ma ora che si è passata la metà della storia mi aspetto eventi scoppiettanti e "diversi".
  • Strano, le impressioni di Grrodon su questo volume io le ho provate col terzo; au contraire la guerra qui mi ha dato meno punti di attrattiva (giusto la comparsa del soldato titano e la capatina di Nausicaa al tempio) rispetto all'albo precedente.
    L'impostazione di pagina fa qualche passo indietro e anche nella storia ho individuato meno guizzi: quei pochi che ci sono, come l'ombra nera che continua a minacciare la protagonista, sono per lo più un'introduzione a qualcosa che verrà chiarito più avanti.
    In questo però mi fa ben sperare la preview del prossimo numero, dove si dice che il conflitto sarà lasciato in secondo piano per un po'...
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Speciale Lucca

    Immagine
    Anche se sono un po' scettico sulla solidità di una sceneggiatura fatta di andirivieni bellici con personaggi che si incrociano qua e là e si riseparano in modo randomico devo dire di aver gradito il numero, più di molti dei precedenti. Questo perché mi è piaciuto l'entrata in scena del vero imperatore, che come villain duro e puro (o semplicemente come personaggio fatto di luci e ombre) dà alla storia una bella smossa chiedendo la mano di Kuhsana, meno interessante Nausicaa e la sua quest fungifera che la porta a conclusioni che a me parevano ovvie sin dall'inizio, e cioè che il fungo alterato non entra in conflitto con l'ondata di marea ma ci si fonde. Interessanti però le dinamiche biologiche della cosa, con gli organismi che si mangiano a vicenda, che sembra confermare che uno degli aspetti più fascinosi del fumetto è proprio quello naturalistico. Meno due numeri al finale, l'apocalisse sembra essere sempre più vicina e la storia si avvicina al suo climax, solo che non sono sicuro che tutto questo non potesse essere raccontato con qualche albo in meno...
  • Numero strambo. Non come volume in sè, ma per la percezione del fumetto che ho avuto.
    Il volume in sè è bello e probabilmente è il più ricco che abbiamo potuto leggere finora, narrativamente ma soprattutto visivamente: ci sono gli scheletroni, limperatore, la cavalcata degli Ohmu (meravigliosa la splashpage)...
    Però è il quadro complessivo che non riesce più a convincermi.
    Insomma, sempre rimanendo in tema Miyazaki, mi sembra un po' come Totoro: atmosfere stupende che riescono a incantare pur senza una vicenda. In Totoro la vicenda non c'è, in Nausicaa ormai non si segue più, è solo una sequenza di conflittini di una guerra più grandiosa. Il problema è che Totoro funziona, Nausicaa non mi affascina più.
    Non so se è il fatto che sia un manga e non una serie animata. O forse è perché Totoro è un film, mentre con Nausicaa Miyazaki sta prolungando la sua epopea da 5 volumi.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Immagine
    Aaaaapperò. Un volume del genere annulla tutte le critiche! Bello, lungo, vario e assolutamente fantasioso, in cui la guerra non la fa da padrona come prima. Anzi, ci sono un sacco di elementi così evocativi che se il fumetto fosse stato così sin dall'inizio sarebbe stato uno dei miei preferiti. Inutile dire che il motivo di tanto esalto è il megatrippone onirico che Nausicaa si fa durante il coma, in cui vede il punto d'inizio della foresta, scopre che si sta purificando e sceglie di ignorarlo per permettere il risanamento a lungo termine di tutto il resto, e in tutto questo c'è una sfilata di immagini grandiose, la migliore delle quali è senza dubbio la manifestazione derelitta dello spirito del fratello dell'imperatore. Patetico, tenero e che mi ha rimandato per certi versi ad un elemento dell'ultimo Harry Potter, riesce a trovare la pace, restituendola pure al lettore. Ma pure dopo il risveglio c'è roba che ho approvato, come il riunirsi di tutti i personaggi in un unico luogo, eliminando quella fastidiosa frammentarietà che ha caratterizzato i precedenti volumi e soprattutto la "fine" della guerra con Dorok e Tolmekia che osservano attoniti Nausicaa farsi mamma del soldato titano. Un climax davvero bello che lascia sperare in una conclusione degna. Benissimo!
  • Sì, effettivamente questo penultimo volume è molto vario e forse tra i più riusciti.
    Però boh, non sono riuscito a godermelo.
    Forse sarà tutto il disordine e la noia dei volumi precedenti, ma ormai mi sono disinteressato a Nausicaa e ai suoi personaggi, seguendo la vicenda più per inerzia che per altro. Peccato.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Immagine
    Mah. Il numero parte bene, con Nausicaa che fa da "mamma" al gigantone, rapporto che sarebbe potuto essere sfruttato anche per più tempo; c'è però bisogno di portare a compimento tutto quanto è stato narrato finora, ma la conclusione avviene in modo un po' strano. Non ci sono grandi sequenze di battaglia, il climax non è tale perchè in passato abbiamo visto scontri ben più esaltanti; non è però neanche un finale solo "mistico", perchè comunque Miyazaki un po' di azione ce la vuole infilare, ma non osa. L'idea delle ombre degli umani che hanno creato il mare puzzone è buona, ma anche qui... boh, ce la spiega in un paio di paginette, eppure dovrebbe essere un elemento chiave.
    Lo stesso per la decompressione finale: dopo 7 volumi in cui succede di tutto e di più (ok, io non seguivo più il filo della vicenda ormai da tempo, ma questa è un'altra storia) le scene conclusive di tranquillità e ristabilimento di un nuovo status quo mi durano 7 paginette? Mah.

    Mia conclusione: sia lodato Miyazaki che si è votato interamente all'animazione, perchè altre serie regolari come questa io non le avrei tollerate. Già credo che mi sbarazzerò di Nausicaa.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • E finalmente eccoci al sugo dell'intera vicenda. Chiunque di Nausicaa abbia visto solo il film di certo non potrà mai capire il significato ultimo dell'opera anche perché è solo in questo sesto volume che col santuario di Shuwa, la scoperta che il Mar Marcio è stato creato dall'uomo, che anche l'umanità stessa è ormai "velenosa" e che era tutto parte di un grande piano voluto dagli antichi, la storia subisce un violento scossone. E non ci si fa in tempo ad abituare alle millemila rivelazioni che Nausicaa prende e distrugge tutto negando all'umanità una rinascita programmata. E la cosa mi ha lasciato perplesso: certo, meglio che il corpo si adatti progressivamente alla purificazione del mondo ma che diritto aveva Nausicaa dopo millenni di sofferenze di negare all'umanità il poter far parte di un progetto che magari avrebbe anche funzionato? L'escamotage fantamagico era anche la fonte dei mali del mondo, visto che i potenti facevano cattivo uso degli antichi poteri, ma con un minimo di equilibrio e una soluzione meno radicale si sarebbe potuto trovare una via di mezzo. O magari di contro si sarebbe potuto caratterizzare più negativamente il Progetto. Insomma mi lascia perplesso il significato ultimo dell'opera anche se devo ammettere che quest'ultimo enorme volume è mirabolante, quasi un fumetto dentro al fumetto e il motivo per cui penso che l'opera sia da promuovere. Per il resto trovo anch'io che ciò che si è saputo dire con sette volumi si poteva dire benissimo anche solo con tre e che la narrazione bellica dei volumi centrali sia maledettamente prolissa. Non me ne sbarazzerò a differenza di Deboroh perchè lo considero un'opera a cui si deve un certo rispetto, ma ho delle riserve nel considerarla un Capolavoro.
  • Grrodon ha scritto: che diritto aveva Nausicaa dopo millenni di sofferenze di negare all'umanità il poter far parte di un progetto che magari avrebbe anche funzionato?
    Nessuno, infatti anche lei non è sicura di quanto ha fatto. Forse la natura fallirà nel rimettere a posto le cose. Ma Nausicaa pensa che questo fallimento sia preferibile ad una rigenerazione forzata, che senza artifici non sarebbe potuta mai avvenire. Per lei, negare alla vita la possibilità di terminare significa negare la vita stessa. Allo stesso tempo, non può concepire il sacrificio programmato di forme di vita artificiali. Perché, per quanto innaturale, alla fine sempre di vita si tratta. Ed infatti, conclude: "Dobbiamo sopravvivere". Mette al primo posto il fatto che qualcosa sia vivo nel presente, piuttosto che confidare nell'eventuale purezza assoluta di vite future, e dunque ancora inesistenti.

    Sulla questione della vita immortale che è negazione della vita stessa, e della vita come "luce che splende in mezzo alle tenebre", ogni riferimento a Ursula K. Le Guin non è puramente casuale ;)
  • Torna a “Manga”