La "narrativa disegnata" di Hayao Miyazaki

Da Miyazaki a Taniguchi, passando per Toriyama, Otomo ed Oda. Una cartella con gli occhi sbrilluccicosi nella quale incontrare ninja, guerrieri, paladine della giustizia e strambi pirati.
  • Ce l'ho.
    Storia magnifica e densa di situazioni che si svilupperanno in seguito; su tutte, vedi Shuna che si ferma per la notte e parla accanto al fuoco con un vecchio straordinariamente simile a quello che sarebbe poi divenuto il monaco Jiko in Mononoke hime. Che come Jiko gli da' consigli e delucidazioni utili. E gran giochi di parole, come gli stessi hiwabie (hiwa è giapponese per "lucherino", considerato il più stentato e debole tra gli uccelli, ma può voler dire anche "storia tragica". Bie sta per "congelato". Non da' certo una sensazione di pianta florida...:lol: )

    PS Carino l'autografo di Miyazaki come firma. Scrive in una grafia orrenda come suo solito :lol:
  • sembra davvero interessante... io sto ancora cercando nausicaa... spero di poterlo trovare al + presto...
    invece questo qui (non ricordo il titolo...perdonate) è stato per caso tradotto in altri paesi?? a me un edizione in francese non dispiacerebbe...
  • claclina ha scritto:io sto ancora cercando nausicaa... spero di poterlo trovare al + presto...
    Io spero ancora in un classico del fumetto di Repubblica, in fondo in un megavolume potrebbe starci, o no?
  • Midgardsorm ha scritto: E gran giochi di parole, come gli stessi hiwabie (hiwa è giapponese per "lucherino", considerato il più stentato e debole tra gli uccelli, ma può voler dire anche "storia tragica". Bie sta per "congelato". Non da' certo una sensazione di pianta florida...:lol: )
    Questo lo ignoravo, molto interessante! Purtroppo io di giapponese non so praticamente nulla, e ciò mi impedisce di accorgermi di finezze come questa... e soprattutto di leggere le didascalie degli artbook :x

    Il volume giapponese di "Shuna" comunque dovrebbe arrivarmi a giorni, assieme alla prima versione di "Mononoke Hime" (la avevo già letta in traduzione, come "Shuna", ma ci tenevo a possedere i disegni con una qualità di stampa dignitosa...)
    claclina ha scritto:invece questo qui (non ricordo il titolo...perdonate) è stato per caso tradotto in altri paesi?? a me un edizione in francese non dispiacerebbe...
    Purtroppo no... "Il viaggio di Shuna" è assolutamente inedito al di fuori del Giappone. Se volete, però, se mi trovate in chat potrei passarvi la traduzione italiana (il che non è illegale, visto che l'opera in Italia non appartiene ad alcun distributore)
    Grrodon ha scritto:Io spero ancora in un classico del fumetto di Repubblica, in fondo in un megavolume potrebbe starci, o no?
    Sono più di mille pagine... verrebbe una cosa tipo il volumazzo di "Bone". Visto che però i giornali regalano volumi di enciclopedia, la cosa teoricamente non è impraticabile.

    Prossimamente vorrei recensire qualcosa tipo le Daydream notes e le Fantasy notes, oppure il racconto "Mononoke Hime". La recensione di "Nausicaa" la tengo per ultima, visto che sarà sicuramente la più impegnativa. Naturalmente chiunque è libero di "anticiparmi" nelle recensioni, ovvio! (Anche perché io non ho ancora potuto leggere i manga giovanili di Miyazaki, e nemmeno il racconto illustrato "A mia sorella" e "Dining in the air").
  • Molto carina la Chise in firma, claclina. Io attendo di sapere qualcosa di più sul film dal vivo di Saishû heiki kanojo, ammesso che lo facciano.
    EDIT: come non detto, esce in Giappone il 28 gennaio... gli attori non mi dispiacciono, ma mi dà un po' il senso di "leccato" tipico delle ultime produzioni nipponiche, che se in certi casi è un bell'effetto visivo, nella maggior parte degli altri è quanto di più irrealistico possa esserci. Gente che si squarta e massacra e poi non ha un capello fuori posto e sembra uscita dall'estetista, laddove nell'anime grondava (giustamente) sangue... MAH, staremo a vedere.
    Per Rebo: il fatto è che praticamente tutti gli autori giapponesi quando inventano termini lo fanno in modo che richiamino significati già noti. Un esempio con lo stesso Miyazaki sono i celebri Ômu di Nausicäa, che è sì la pronuncia nipponica dell'inglese worm (e per la creazione dei quali Miyazaki stesso confessò apertamente d'essersi ispirato a Dune), ma all'orecchio di un giapponese possono connotarsi come "re (Ô) degli insetti (mu)". Un'operazione paragonabile a quella che fece D'Annunzio col suo velivolo, tanto per capirci. Solo che in Giappone lo fanno sempre...
    Riguardo a Kaze no tani no Naushika, l'edizione Granata aveva sì una traduzione scarsa, ma un adattamento più che ottimo, che l'edizione Panini purtroppo non ha avuto, pur compensato dall'ottima traduzione. "Lord Yupa" ci stava da dio, a mio parere...
  • Midgardsorm ha scritto:Per Rebo: il fatto è che praticamente tutti gli autori giapponesi quando inventano termini lo fanno in modo che richiamino significati già noti. Un esempio con lo stesso Miyazaki sono i celebri Ômu di Nausicäa, che è sì la pronuncia nipponica dell'inglese worm (e per la creazione dei quali Miyazaki stesso confessò apertamente d'essersi ispirato a Dune), ma all'orecchio di un giapponese possono connotarsi come "re (Ô) degli insetti (mu)". Un'operazione paragonabile a quella che fece D'Annunzio col suo velivolo, tanto per capirci. Solo che in Giappone lo fanno sempre...
    Delle particolarità del termine Ômu sapevo. Nell'adattamento italiano del film di Nausicaä (adattamento ancora inedito, e che chissà quando verrà pubblicato), per conservare il senso del neologismo miyazakiano è stata adottata la traduzione "VermeRe".
    Midgarsorm ha scritto:Riguardo a Kaze no tani no Naushika, l'edizione Granata aveva sì una traduzione scarsa, ma un adattamento più che ottimo, che l'edizione Panini purtroppo non ha avuto, pur compensato dall'ottima traduzione. "Lord Yupa" ci stava da dio, a mio parere...
    Già, ma ho letto che non rispettava il senso dell'originale giapponese "Yupa-sama". Infatti, sempre in quell'adattamento italiano inedito, la traduzione prescelta è "Sommo Yupa". Non posso argomentare scientificamente a favore dell'una o dell'altra versione, visto che, appunto, la lingua giapponese mi è oscura...
  • Rebo ha scritto: Delle particolarità del termine Ômu sapevo. Nell'adattamento italiano del film di Nausicaä (adattamento ancora inedito, e che chissà quando verrà pubblicato), per conservare il senso del neologismo miyazakiano è stata adottata la traduzione "VermeRe".
    Sapevo anch'io di questa scelta di Cannarsi, ma come te attendo ancora di vederla... tanto me lo son già guardato 15 volte in giapponese, e se la versione italiana non mi soddisferà potrò sempre rifugiarmi nell'originale :P
    Già, ma ho letto che non rispettava il senso dell'originale giapponese "Yupa-sama". Infatti, sempre in quell'adattamento italiano inedito, la traduzione prescelta è "Sommo Yupa". Non posso argomentare scientificamente a favore dell'una o dell'altra versione, visto che, appunto, la lingua giapponese mi è oscura...
    Certo che NON ne rispettava il senso, ma leggere "lord Yupa" era comunque stupendo. "Sommo Yupa" ha il vantaggio d'essere italiano, se non altro, e la cosa più vicina al senso di "sama" che noi possiamo avere...
  • Grrodon ha scritto:
    claclina ha scritto:io sto ancora cercando nausicaa... spero di poterlo trovare al + presto...
    Io spero ancora in un classico del fumetto di Repubblica, in fondo in un megavolume potrebbe starci, o no?
    non credo... sono 7 numeri... e cmq non mi piace + di tanto quel genere di edizioni....
  • bè è senza dubbio economico...
  • Midgardsorm ha scritto: Sapevo anch'io di questa scelta di Cannarsi, ma come te attendo ancora di vederla... tanto me lo son già guardato 15 volte in giapponese, e se la versione italiana non mi soddisferà potrò sempre rifugiarmi nell'originale :P
    ... originale in cui tra l'altro Nausicaa ha una voce eccezionale, mi piace moltissimo (Sumi Shimamoto, che fu anche Clarissa di Cagliostro).

    Ritornando ai VermiRe, devo dire che la versione del primo doppiaggio italiano (quello anni '80 con Nausicaa con la voce da lobotomizzata :shock: ), "mostrotarli", mi è sempre sembrata suggestiva, per quanto scorretta...
  • Rebo ha scritto: ... originale in cui tra l'altro Nausicaa ha una voce eccezionale, mi piace moltissimo (Sumi Shimamoto, che fu anche Clarissa di Cagliostro).
    Nonché Maki Ôyamada nell'ultimo episodio della seconda serie di Lupin III, diretto da Miyazaki, in cui la stessa Maki è praticamente un clone di Clarissa/Nausicaa che guida un robottone che poi diverrà giardiniere su Laputa... tanto per restare in tema di autocitazionismo ;)
    Ritornando ai VermiRe, devo dire che la versione del primo doppiaggio italiano (quello anni '80 con Nausicaa con la voce da lobotomizzata :shock: ), "mostrotarli", mi è sempre sembrata suggestiva, per quanto scorretta...
    Era anche quella della versione Granata, giustamente tenuta uguale al doppiaggio RAI...
  • Vi propongo, in questo post, una serie di rarità. Si tratta dei primi tre manga disegnati da Miyazaki: opere di difficilissima reperibilità anche in lingua originale, e che probabilmente mai vedremo pubblicate in italiano.

    Cominciamo con Nagagutsu wo haita neko, ovvero Il gatto con gli stivali. Questo fumetto risale al 1969, e le sue dodici tavole a colori furono pubblicate separatamente sul giornale "Chuunichi Shimbun", nell'edizione domenicale, dal gennaio al marzo di quell'anno.

    Il manga di Miyazaki si ispira all'omonimo film di produzione Toei Doga, anch'esso del 1969. I disegni ricalcano pedissequamente lo stile del lungometraggio, che in fondo era ampiamente miyazakiano, dato che il futuro regista vi aveva lavorato come animatore chiave, oltre ad aver fornito alcune idee fondamentali per la scena finale (scena citatissima in ambito Ghibli e para-Ghibli, ripresa ad esempio nel finale di Il Castello di Cagliostro, in quello di The Cat Returns e -pare- in quello di Gedo Senki). Nella trama il manga semplifica invece la storia, accorciando alcune sequenze dove necessario.

    Le scansioni a colori si trovano presso questo indirizzo ---> http://rose-rote.hp.infoseek.co.jp/miya ... /index.htm . Nessuna traduzione, purtroppo.


    Procedendo in ordine cronologico, si incontra Sabaku no Tami, cioè (all'incirca) La tribù del deserto, una graphic novel (pochi balloons, molte didascalie) pubblicata dal settembre 1969 al marzo 1970 sul giornale per bambini "Shonen Shojo Shinbun". Ma la storia, di infantile, non ha assolutamente nulla: è anzi perfettamente accostabile alle narrazioni miyazakiane più cupe e drammatiche.

    Sabaku no Tami è ambientato nell'asia centrale del XI secolo. Tem è un ragazzino della tribù di Soqute. Vive con suo padre in una tenda nella steppa, pascolando pecore. Un giorno, i due trovano un uomo di Soqute ferito e chiamato Kughil, e lo portano alla loro tenda. Si scopre così che l'uomo stava venendo inseguito dai Kittarl, potenti nomadi che avevano compiuto scorribande nell'intera steppa. Quando il padre di Tem rifiuta di consegnare l'uomo, i soldati Kittarl lo uccidono. Ma Tem e l'uomo Soqute riescono a fuggire, e si dirigono verso la capitale dei Soqute, Pejite (vi dice niente?). Prima di arrivare alla tenda di Tem, Kughil aveva perso la sua carovana a causa dei Kittarl, e stava tentando di organizzare contro di loro una forza ribelle (per questo i soldati lo stavano inseguando). Sulla via per Pejite, i due incontrano una ragazza, Sasan. Ella sta cercando suo fratello, e si unisce a Tem e Kughil.

    Quando i tre arrivano, Pejite è già caduta nelle mani dei Kittarl, e i Soqute sono stati fatti schiavi. Kughil e Tem provano ad organizzare una ribellione contro Kittarl, ma le loro vite e la loro missione vengono messe in pericolo quando una spia informa i Kittarl del loro piano...

    I disegni, pur abbastanza grezzi qua e là, sono riconoscibilmente miyazakiani (con forti reminiscenze, a mio avviso, del film animato da Miyazaki nel 1968 Hols, principe del sole). Ma sono presenti anche riferimenti allo stile di Tezuka Osamu, autore a cui Miyazaki, in gioventù, aveva guardato con grande ammirazione, prima di cercare una via grafica personale. Tezukiano appare il personaggio della spia (spero di aver intuito correttamente il suo ruolo).

    Il manga è leggibile qui ---> http://rose-rote.hp.infoseek.co.jp/miya ... /index.htm . Stavolta è accompagnato da una grossolana traduzione in inglese, che riassume le tavole a grandi linee.


    Per finire, Doubutsu Takarajima, ovvero Gli allegri pirati dell'isola del tesoro, per usare il titolo con cui l'omonimo film della Toei, da cui il manga è tratto, è giunto in Italia.

    Il film, datato 1971, rielaborava le vicende del classico di Stevenson introducendo una ciurma di pirati dalle fattezze di animali antropomorfi, tra cui un John Silver reso ghignante maiale baffuto. Miyazaki partecipò al film come animatore chiave, oltre che come consulente per la storia. Molte le anticipazioni di future opere del regista, come di consueto quando si parla del Miyazaki pre-Ghibli. Il manga ripropone le atmosfere del film, con lievi cambi e semplificazioni nella trama. Venne pubblicato in tredici tavole domenicali a colori sul "Chuunichi Shimbun", dal gennaio al marzo 1971.

    Lo si può leggere qui ---> http://rose-rote.hp.infoseek.co.jp/miya ... /index.htm , purtroppo senza traduzione e scansionato in bianco e nero.
  • Ed ecco l'inatteso: un nuovo manga (o quasi) di Miyazaki!

    Uscito il 5 ottobre, è stato pubblicato in appendice all'edizione giapponese del romanzo "Blackham's Whimpey" dell'autore inglese Robert Westall (1929-1993).

    Il titolo è "Westall's fantasy -Trip to Tynemouth", ed è una sorta di breve "saggio illustrato" dedicato alla visita del luogo natale di Westall.

    Lo stile appare essere ancora quello delle "Daydream notes", con protagonisti suini, colorazione ad acquerello ed ampi spazi destinati ad illustrazioni di mezzi bellici.

    Alcune (piccole) anteprime dell'opera si trovano QUI e QUI
  • Una nuova rarità: un racconto illustrato di Miyazaki risalente al 1982, intitolato Imote He, ovvero (circa) Cara sorella.

    Tradotto in francese, lo si trova qui ---> http://www.buta-connection.net/mangas/imote_he.php
  • Ripescata questa discussione per evitare l'OT su quella di Jedo Senki.

    Ho trovato questa traduzione di Shuna no Tabi, in inglese, montata su una scansione a bassa risoluzione delle tavole. Non so fino a che punto sia decente e completa (non la ho letta, e in ogni caso mancano due capitoli), ma è già qualcosa.

    Ora si tratta di trovare il volumetto giapponese. Ebay non mi aiuta e Google neanche, dato che di giapponese ci capisco decisamente poco.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

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  • LBreda ha scritto: Ora si tratta di trovare il volumetto giapponese. Ebay non mi aiuta e Google neanche, dato che di giapponese ci capisco decisamente poco.
    Ed ecco qui la soluzione:

    http://www.nippon-export.com/catalog/pr ... ts_id=1267

    Costa 11.21 Euro, contando anche le spese di spedizione. Altri siti lo fanno pagare di più.
  • Grazie!!
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  • Creata http://it.wikipedia.org/wiki/Il_viaggio_di_Shuna .

    Non è il massimo, chi volesse editare è invitato a farlo!
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  • Un paio di novità rilevanti.

    - La prima parte del nuovissimo fumetto di Miyazaki, Si alza il vento, è disponibile qui: http://www.animeclick.it/notizia.php?id=21541 Mi sa che conviene sbrigarsi a scaricarlo, non so quanto sia "autorizzata" questa uscita sul web... Molto interessante, comunque, la citazione de "La Domenica del Corriere".

    - Ristampano Nausicaa della Valle del Vento. Da quest'estate. http://www.animeclick.it/notizia.php?id=21536 Non ho capito però se la nuova edizione sarà uguale a quella del 2001, che già ricalcava quella originale...
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