Povero Shigeru Miyamoto. Anni e anni a riversare la sua genialità a destra e a manca, facendo grande Nintendo e rendendo i videogiochi un'arte e poi ecco che al primo pseudoinsucesso tutti gli saltano alla gola. Wii Music purtroppo non è stato compreso dal pubblico, abituato ad identificare i giochi musicali con Guitar Hero e altri prodotti lontani anni luce dalla filosofia di Wii Music. E ha un bel dire il povero Shigeru che il suo Wii Music va inteso diversamente, che non è una simulazione di strumento musicale ma una cosa diversa, una celebrazione dell'arte dell'arrangiamento, uno stimolo a ricreare melodie famose col proprio stile. Ha un bel daffare a precisare che non si tratta di un videogioco ma di un giocattolo, ad affibbiargli il soprannome di creta musicale, quando ormai mercato, e autorevoli siti videoludici hanno deciso diversamente. Un vero peccato, perché il prodotto in questione andrebbe valutato meno superficialmente, trattandosi dell'ennesima dimostrazione del genio di quel simpatico ometto e della voglia di sperimentare di quella simpatica azienda giapponese.
Il concetto di edutainment disneyano, cioè quello di educare divertendo potrebbe benissimo applicarsi alle prime fasi di Wii Music, non appena si accende il gioco e si viene sottoposti ad un simpatico tutorial dal maestro Domisol, una sorta di pupazzetto stilizzato che farà da presentatore per tutto il gioco. Lo stile del personaggio è leggermente diverso dall'estetica da cui questa Touch Generation è stata pervasa, rendendolo più vicino ad un muppet che a un mii, e lo stesso vale per i suoi aiutanti che ci faranno da band di accompagnamento per le sessioni default. Il maestro spiega brevemente che la vasta gamma di strumenti musicali presenti nel gioco è stata suddivisa in quattro tipologie, mimabili con wiimote e nunchaku in quattro modi diversi (chitarre, violini e percussioni vanno suonate con entrambi i controller, mentre i fiati col solo wiimote, e ci sarebbe anche la batteria che è protagonista di una sezione a sé, se si possiede la Wii Balance Board). Il giocatore non ha il controllo diretto della melodia, ma sul come suonarla. Insomma la nostra creatività sarà messa alla prova dandoci il controllo del ritmo, dei tempi, delle tipologie di strumenti possibili per creare versioni tutte nostre di brani famosi. E se detta così può sembrare molto poco, in realtà si tratta di una trovata molto spassosa capace di coinvolgere anche chi non è assolutamente esperto in materia, dandogli modo di sfogare la propria creatività in maniera imprevedibile. Il concetto di creta musicale prende sempre più forma andando avanti nel gioco, quando si sbloccheranno nuovi strumenti, nuove melodie e soprattutto nuove lezioni del maestro Domisol, che riveleranno quanto in profondità ci si possa spingere muovendosi in questa direzione.
Creare la propria band coi mii, per decidere di suonare una versione reggae del Danubio Blu di Strauss o una versione rock di Fra' Martino, confezionando di conseguenza il proprio video, con tanto di cover modificabile è sicuramente gratificante, tantopiù che proseguendo a sbloccare cose nel gioco gli strumenti (inteso come attrezzi di lavoro) con cui sfogare la propria creatitivà aumenteranno sempre più, di pari passo con la bravura del giocatore, che a quel punto del gioco sarà stimolato a sufficenza. Ricordiamo che oltre ai tradizionali pianoforti, violini, viole etc, nel parco strumenti sono presenti anche cose del tutto assurde come il costume da cane o da gatto, che fa abbaiare e miagolare i mii, la voce, il battimani, l'urlo della cheerleader e via dicendo, mentre tra i brani affianco a pezzi di musica classica, popolare o moderna sono anche presenti una manciata di colonne sonore Nintendo, Mario e Zelda in primis.
Se si dovesse trovare un vero e proprio difetto al gioco lo si potrebbe individuare nel fatto che il meccanismo di sbloccaggio oggetti/scenari/strumenti/melodie è poco diluito, e che quindi basterà fare ben poco per trovarsi in cinque o sei mosse a propria disposizione tutto ciò che il gioco ha da offrire. Ma volendo vedere questo Wii Music come una sorta di prototipo, e volendo sperare in un sequel che possa innescare un meccanismo simile a quello di
Super Smash Bros con segreti e eccentricità a dir poco infinite, direi che c'è da essere soddisfatti. In fin dei conti neanche il primo
Super Mario Kart aveva molte cose sbloccabili.
Dovendo però citare quella che forse è la perla del gioco, non si può fare a meno di non ricordare la sezione minigiochi, in cui affianco ad alcune modalità simpatiche come la gara delle campanelle o il quiz musicale (strutturato in molteplici livelli di difficoltà) è presente quel abbozzo di capolavoro che è il direttore d'orchestra. E c'è poco da dire, se ci fossero ancora dubbi sulla genialità di Miyamoto ecco che un minigioco simile li dissolve come neve al sole. E si auspica che nell'improbabile sequel, da minigioco questa sezione venga promossa a modalità principale, perchè l'effetto che dà il mettersi ad agitare il wiimote come se fosse una bacchetta, di fronte ad un'orchestra sinfonica composta dai propri mii, che si affannano a seguire il tuo ritmo mentre esplodono le note dell'overtoure della Carmen, dell'Inno alla Gioia o del tema principale di Zelda davvero non ha prezzo. E' una cosa che infiamma il cuore e fa dire ancora una volta "Grazie Nintendo".
*Sniff*
EDIT: Tralatro questo è l'unico gioco Nintendo con la slipcover. Segno che ci credevano...