[Junction Point] Disney's Epic Mickey

Dopo due generazioni di capolavori perlopiù ignorati dal grande pubblico la rivoluzione del sistema di controllo e un occhio di riguardo per i non giocatori riportano Nintendo sulla cresta dell'onda.
  • Grrodon ha scritto:Lo sto giocando anche io Epic Fail.
    Sono abbastanza allibbito...ovviamente è un acquisto doveroso per chiunque qui dentro, ma per motivi che prescindono la ludicità. Come operazione nostalgia tanto di cappello, ma come gioco mi sembra fatto col culo.
    Se penso che in questa community c'è anche chi si è messo a giocare col Wii per Epic Mickey mi viene da piangere e da dargli del niubbo. Le dichiarazioni di Spector mi fanno impallidire, a sentire lui doveva essere il capolavoro maximo e invece sembra programmato da un bambino. Troppa carne al fuoco, gameplay poco rifinito e soprattutto molta disorganizzazione, approssimazione e caos.

    A momenti lo sposto dallo scaffale videogiochi e lo metto tra i Treasures. Ecco, come dvd interattivo direi che è bellissimo, ma come gioco è dilettantesco. Mi sta anche dando molta gioia, e penso che il suo scopo alla fin fine sia quello, ma se ripenso a certe dichiarazioni mi viene veramente da chiedermi se Eddy e Spector non stessero in combutta per prenderci tutti per il culo. :omg:
    Di' la verità, hai scritto tu la recensione su Nintendo Rivista Ufficiale...
    :D
    Comunque sono abbastanza d'accordo con te, nel senso che mi aspettavo molto di più per quanto riguardava il gameplay e, soprattutto, non mi aspettavo tutta 'sta disorganizzazione - che all'inizio non avevo notato, presa dal gioco -. Mi vien da pensare che a rovinarci tutto è stato più l'hype che il gioco in sé.
    ::S:
  • Lol, Grrodon, l'hai demolito senza pietà! :P
    MinnieMouse ha scritto:Anche io sto giocando da poco...però non mi sembra poi così male! :D
    A casa di Minnie l'altra settimana ho avuto modo finalmente di vedere anch'io all'opera il tanto decantato Epic Mickey: boh, anche a me devo dire che schifo non ha fatto, ma è anche vero che il mio parere non conta molto dal momento che io non sono un videogiocatore proprio per niente, sono pure imbranato con i comandi della Wii, quindi non ho voce in capitolo su giocabilità, difficioltà, impostazione e confronti con altri giochi per questa consolle non ne posso fare... ritengo quindi che il mio parere tutto sommato positivo sia da addurre più che altro ai moltissimi riferimenti nerd all'animazione Disney, al vedere Oswald e alle IMHO deliziose animazioni che fanno da ponte tra le varie situazioni di gioco.
    Grrodon ha scritto:ma se ripenso a certe dichiarazioni mi viene veramente da chiedermi se Eddy e Spector non stessero in combutta per prenderci tutti per il culo. :omg:
    Effettivamente è da quando ho iniziato a leggere nel web le prime critiche al gioco che penso spesso a Eddy, e a qual è il suo responso dopo tutti gli interventi in questo topic... sono curioso! :)

    Comunque Grrò, consolati con la graphic novel che secondo me dovresti invece apprezzarla appieno! :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • effettivamente andando avanti devo ammettere ch non è un granchè....soprattutti la parte dove devi girare per i negozi del parco a trovare gli oggetti -_-
    però dai...chiamiamolo leggero intermezzo per giornate buie e tempestose :D sapendo bene che i veri giochi sono altri! Però godiamocelo nelle sue atmosfere e amnientazioni :)
  • Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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    C'era una volta un coniglio fortunato, che fortunato non era poi così tanto. Era il primo personaggio davvero di successo di Walt Disney e Ub Iwerks, ma venne loro rubato con un'astuta manovra commerciale, e i due crearono così Topolino, dando inizio all'impero che vediamo oggi.
    C'era una volta Bob Iger, nuovo CEO Disney, da poco succeduto al malefico Michael Eisner, che dovendo contrattare con la Universal dopo averle venduto un cronista sportivo, si ricordò dei diritti del coniglietto, e un po' per affezione, un po' per rispetto verso il fondatore, decise di chiedere indietro il povero coniglio, che venne immediatamente omaggiato da Leonard Maltin di un dvd della collana Treasures, che conteneva ogni suo corto rimasto.
    E infine c'era una volta anche Warren Spector, presunto guru dei videogiochi e appassionato Disney che ebbe l'idea di realizzare un gioco in cui Oswald sarebbe stato coprotagonista insieme a Topolino. Mickey, nuovamente col suo look anni '30 avrebbe dovuto visitare un mondo magico e disturbante, Rifiutolandia, in cui riposano tutti i personaggi e gli scenari appartenuti al mondo Disney e poi caduti nel dimenticatoio. Un mondo in cui avrebbe ritrovato il suo "progenitore" Oswald, divorato dall'invidia nei confronti di Topolino, e col quale avrebbe dovuto fare causa comune per sventare una minaccia del quale lo stesso Topolino in passato fu responsabile. Se a questo aggiungiamo quindi la possibilità di esplorare le zone meno note del mondo Disney, con personaggi noti solo agli appassionati più sfegatati tipo il Mad Doctor del corto del '33 o i Gremlins, personaggi di un lungometraggio a scrittura mista Disney mai portato a termine, e il grande e annunciato ritorno del genere platform con un gioco che avrebbe coniugato sessioni di platform 3d, in una sorta di versione distorta di Disneyland, con sequenze di platform 2d, in cui Topolino avrebbe percorso le pellicole di alcuni suoi corti in bianco e nero meno famosi, si ottiene il gioco che qualsiasi amante Disney avrebbe voluto giocare. I giochi tratti da licenze difficilmente soddisfano, ma qui le premesse erano diverse, la Nintendo stessa aveva sostenuto il gioco, ospitandolo all'interno della sua conferenza all'E3, un onore che nessun third party mai aveva avuto. Per non parlare delle iniziative correlate, le storielle tie-in su Topolino, la graphic novel di Mottura e Celoni e un sacco di interviste a Spector che avevano montato un hype mai visto prima. Perché qui non si trattava di un semplice videogioco, eravamo di fronte ad un Evento.
    E poi la bastonata sui denti. Ma forte, eh. Perché il gioco si è rivelato un guazzabuglio di gameplay, limitando appunto il suo valore unicamente all'idea di fondo. La confusione regna sovrana sulla struttura di gioco, sui controlli, sullo stesso procedere di Topolino. La giocabilità non solo non è all'altezza delle aspettative ma crea più di qualche problema nel muovere Topolino, che spesso e volentieri finisce a fare l'opposto di quel che desidera il giocatore, e se a questo aggiungiamo la telecamera ballerina, otteniamo non poche sessioni frustranti. Ma fosse questo il problema, il problema è che il caos è proprio nel dna del gioco: questo perché Epic Mickey vuole avere una sorta di anima rpg, in cui le scelte del giocatore determinano lo svolgersi dell'azione. E qui casca veramente l'asino, perché quella che sulla carta può essere un'idea vincente, nell'effettivo si tramuta in qualcosa che danneggia enormemente l'esperienza di gioco, molto più dei controlli imprecisi.
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    Dunque, dopo una buona parte di gioco, che diventa immediatamente non più visitabile (e già qui dispiace), si giunge ad una cittadina che dovrebbe fare da hub centrale, da cui accedere alle varie aree/livelli, ispirate a quelle di Disneyland. Non è possibile fare sempre avanti e indietro dai vari livelli, solo certi livelli e solo quando lo decide il gioco tornano ad essere visitabili, mandando un po' a monte la tanto sbandierata libertà. Il fatto che alcuni mondi divengano inaccessibili poi non ha proprio alcun senso, visto che mancano proprio i pretesti narrativi perché questo avvenga. Insomma, quando si visita una nuova area bisogna quindi cercare di fare il più possibile e nel miglior modo possibile, altrimenti si è fregati.
    Ma neanche con questa mentalità si avrà vita facile: una volta dentro ogni mondo Topolino inizia a ricevere missioni una dopo l'altra, senza che si capisca alcunché. Quest principali e subquest facoltative si mischiano tutte creando un'unica lista di cose da fare, in cui non si capisce niente. Se a questo aggiungiamo il sistema delle scelte, con Topolino che può scegliere se comportarsi più o meno bene, portando a termine in modi differenti una stessa missione o scegliendone una per escluderne un'altra, il tutto però senza mai veramente capire quali saranno le implicazioni morali di ogni azione, il caos è servito.
    L'effetto finale è quello di procedere a casaccio, osservando la lista delle quest mutare di continuo, aggiornarsi in modo imprevedibile, con missioni che scadono, altre che vengono fallite, altre ancora che riescono senza ben capire come e perché, e lo stesso vale per l'esplorazione che procede senza che sia mai davvero chiaro l'obiettivo. E poi se si ha pazienza, si giunge alla fine, con le idee confuse e un bel po' di malinconia, a chiedersi come sia possibile che sia andato tutto storto, e ci si fa una sonora risata quando si scopre che per finire al 100% il gioco sono necessarie tre partite differenti in cui bisogna stare attentissimi ad ogni azione. Insomma, un guazzabuglio senza né capo né coda, in cui si vedono idee ottime ma sprecate da una realizzazione che lascia molto a desiderare. Che poi è un po' la stessa cosa che è successa con i fumetti di Duck Tales, secondo grande progetto Disneyano di Spector, che inizialmente avrebbero dovuto essere la nerdata definitiva, con influenze dalla scuola barksiana, donrosiana, italiana e che invece poi al dunque sono crollate miseramente per via del comparto grafico scandaloso. Sembra quasi che Spector abbia idee visionarie e immaginifiche ma poi ne affidi la realizzazione ai bambini dell'asilo e questo è un po' un peccato. Attualmente è uscita una collector's edition di Epic Mickey che comprende, oltre al videogioco, anche la graphic novel e il Treasure di Oswald. Il mio consiglio è di prenderlo, perché al di là di tutte queste magagne è un prodotto che un amatore Disney dovrebbe in qualche modo avere, ma sia chiaro per meriti assolutamente non videoludici.
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  • Ecco le novità sul 2, musical e con oswald giocabile e parlante: http://www.badgames.it/notizie-videogio ... un-musical
  • Vii ha scritto:Ecco le novità sul 2, musical e con oswald giocabile e parlante: http://www.badgames.it/notizie-videogio ... un-musical
    Reazione nell'ordine: :oO: :) :D :clap: :fire:
    Vedi che "presunto guru dei videogiochi" è la più grossa stronzata da quanno l'omo 'nventò er cavallo? Uno che non appena inizia il seguito mette subito tutti al lavoro sui difetti del primo e sulle aggiunte per rendere il gioco un'esperienza nuova rispetto al precedente è perfettamente in linea con lo stile Nintendo. Mi sa che festeggio rigiocandomi il primo per la quinta volta.
    MIO AL DAY ONE!
  • I difetti del primo erano ben altri, non solo la telecamera. Bene per le canzoni, male se il team è lo stesso.
  • Sì ma che gli facciano fare DuckTales, cavolo... magari dopo EM2, così a furia di "svilupparsi" ne verrebbe fuori un gioco sempre più esente da difetti...
  • Warren Spector ha scritto:Abbiamo un team al lavoro sul problema della camera dal primo giorno in cui abbiamo terminato la lavorazione del primo gioco
    Non potevano lavorarci durante la lavorazione del primo gioco?
  • Il problema della telecamera io manco l'ho avvertito, preso com'ero dalla miriade di altri problemi, a partire dai movimenti sporchi di Topolino che lo rendevano incontrollabile, alla struttura stessa del gioco assolutamente delirante, fatta di scelte che non capivi se e come fare, zone che si bloccavano a cazzo e una generale mancanza di pulizia e struttura.
    Warren Spector non solo non è un guru dei videogiochi, per quel che mi riguarda, ma non è proprio un guru. E' un nerdaccio che spara idee fighe ma poi non le sa realizzare. E l'enorme perdita di immagine che ha causato alla Disney con quegli albi di Duck Tales fatti disegnare ai bimbi dell'asilo sta là a dimostrare questa cosa. Sapere che nessuno lo ha redarguito/fermato è una cosa che mi preoccupa tantissimo, personalmente lo terrei solo come consulente creativo e gli toglierei qualsiasi responsabilità produttiva.
  • Grrodon ha scritto:Il problema della telecamera io manco l'ho avvertito, preso com'ero dalla miriade di altri problemi, a partire dai movimenti sporchi di Topolino che lo rendevano incontrollabile, alla struttura stessa del gioco assolutamente delirante, fatta di scelte che non capivi se e come fare, zone che si bloccavano a cazzo e una generale mancanza di pulizia e struttura.
    Qua è soggettivo, come abbiamo già avuto modo di discutere a Lucca, quindi non c'è bisogno di riparlarne.
    Warren Spector non solo non è un guru dei videogiochi, per quel che mi riguarda, ma non è proprio un guru. E' un nerdaccio che spara idee fighe ma poi non le sa realizzare.
    Falso, semplicemente falso. Tu di Spector hai giocato solo EM, che non essendoti piaciuto hai tutto il diritto di massacrare, ma non puoi parlar male di un game designer senza aver mai giocato a nessuno dei suoi lavori. Andiamo a scomodare i piani alti: a non è piaciuto Super Mario Sunshine (ebbene si) e sia Super Mario 64 che Sonic Adventure, benché bei giochi, mi hanno lasciato una parvenza di delusione che si ripresenta ad ogni partita, ma il mio giudizio su Miyamoto e Naka come di due grandissimi del settore nasce dall'aver giocato alla maggior parte delle loro creazioni trovandole perfettamente riuscite (e la lista sarebbe bella lunga ma basta citare i Super Mario Bros. per il primo e i Sonic The Hedgehog o Nights per il secondo). Ora, Spector si è fatto le ossa con gioconi come Deus EX o Thief: Deadly Shadows, e tu esprimi il tuo giudizio non avendoli giocati. Finché dicevi "presunto guru" (pur non mascherando il possibile sarcasmo) andava bene perché ti basavi sulla pubblicità che gli era stata fatta e, a seguito della tua grande delusione, avevi tutto il diritto di deridere la definizione. Ora mi vieni a dire che non solo non è guru dei videogames, me che non sa neanche realizzare le sue idee, di nuovo tutto questo senza aver praticamente provato nulla di ciò che ha fatto. Io non grido al capolavoro con la saga di Zelda, ma ho ammesso di aver giocato a pochissimi titoli, e so quindi che il mio giudizio conta meno di uno che se li è provati tutti (e che potrebbe tranquillamente dire "è merda", intendiamoci) Insomma, il mio consiglio è prova almeno uno dei videogiochi che gli hanno valso la definizione di "guru" (o meglio quella di grande game designer occidentale, perché guru l'ha scritta Ambrosio per motivi pubblicitari), così da valutare se la merita o meno. Se dopo dirari ancora è una pippa, non potrò oppormi. Per me, in ogni caso, Deus EX ha rivoluzionato i giochi per computer, basti pensare che un colosso come Mass Effect gli deve un casino.
    E l'enorme perdita di immagine che ha causato alla Disney con quegli albi di Duck Tales fatti disegnare ai bimbi dell'asilo sta là a dimostrare questa cosa. Sapere che nessuno lo ha redarguito/fermato è una cosa che mi preoccupa tantissimo, personalmente lo terrei solo come consulente creativo e gli toglierei qualsiasi responsabilità produttiva.
    Lol ma neanche il casino dei disegni fosse colpa sua. L'operazione era una sua iniziativa ed era stata affidata alla BOOM! Studios, una casa di pubblicazione americana, ed è stata quest'ultima a selezionare disegnatori. Se proprio vuoi prendertela con lui puoi valutare le sceneggiature, che erano scritte da lui con l'artista Miquel Pujol. Dopo i casini dei disegni più altre piccole stronzate fatte dalla casa in questione (non ne so granché me l'ha spiegato un'artista di DA che ha disegnato alcune copertine), la Disney, vista anche la situazione delle vendite, s'è ripresa i diritti. Tutto qua.
  • Eddy ha scritto:Qua è soggettivo, come abbiamo già avuto modo di discutere a Lucca, quindi non c'è bisogno di riparlarne.
    No, no, è oggettivo. Si tratta proprio di cose realizzate male, con molte scelte senza una logica, passaggi abbozzati. Un disastro.
    Per quanto riguarda la diatriba sulla carriera di Spector pre Epic Mickey, potrà anche aver fatto ottime cose. Ma con tutto il suo curriculum Spector non può essere paragonato a Miyamoto, autentico inventore di un genere, e mente creativa che partorisce progetti che hanno poi un'esecuzione pressocché impeccabile. Tutto questo al netto di Mario Sunshine, che può benissimo non piacere. Io penso solo che puoi anche avere tutto il curriculum di questo mondo, ma se fai salire un simile hype per un gioco, ci leghi il tuo nome e poi ti presenti in pubblico con un prodotto dilettantesco, perché questo è Epic Mickey, allora la tua credibilità la perdi. O perlomeno ne perdi una bella fetta. E con essa se ne va anche buona parte della tua professionalità, almeno in questo campo. Se poi non contento di ciò ti butti pure nel fumetto e succede la stessa identica cosa, allora qualche dubbio sulla sua precedente "gurità" o comunque sulla sua capacità di circondarsi di gente capace ti viene. Se è veramente questo grandissimo game designer che la prossima volta ci metta di meno la faccia e di più le mani, che a sparare idee grandiose siamo tutti bravi, è per metterle in pratica che servono i veri talenti.
  • Grrodon ha scritto:No, no, è oggettivo. Si tratta proprio di cose realizzate male, con molte scelte senza una logica, passaggi abbozzati. Un disastro.
    No, dai Valé. Da che mondo è mondo le recensioni oggettive sono quasi inesistenti. Se un conto è parlare di un'aspetto del gioco palesemente malgestito (telecamera...?! SEGUIMI!), un altro è gridare al difetto con aspetti che invece dipendono da un discorso di amore o odio. La giocabilità di EM legata al pennello è un ottimo esempio: come ogni tipologia di gioco a questo mondo o la ami o la odi. Se ad uno non piace mettersi a saltellare con un italiano ciccione vestito di rosso, o correre su più corsie con un riccio strafatto di coca, o risolvere enigmi con un aspirante pirata cacasotto, non gli si può dire di non capire nulla di videogiochi, perché molto semplicemente ciò che cerca in un gioco non è quello (e non mi riferisco solo ai fissati di CoD), io per esempio non mi diverto più di tanto a menar fendenti con un elfo gay. Insomma, se uno giudica la giocabilità lo fa in funzione delle SUE opinioni, se non fosse così la guerra tra i fan Nintendo e Sega probabilmente non ci sarebbe mai stata.
    La mancanza di pulizia e struttura non l'ho avvertita, stesso discorso per quanto concerne i movimenti "sporchi" di Mickey, che invece ho trovato gestiti molto meglio di tanti altri titoli. Ricordiamoci che NON siamo di fronte ad un platform, ma ad un action-adventure con alcuni aspetti platform.
    Per quanto riguarda le aree aperte e chiuse a cazzo quella è una scelta precisa, tu più abituato ad una libertà esplorativa hai tutto il diritto di considerarlo un aspetto del gioco che non ti piace, ma un difetto oggettivo? Perché mai? Anche io amo la possibilità di rivisitare ogni zona, ma è chiaro che se in un gioco ogni più piccola scelta deve segnare il passaggio e quindi modificare anche un'area non posso tornare indietro a buffo per farmi una scelta diversa. Intendiamoci, è un aspetto coraggioso che se verrà modificato sarà sensato, ma che trova sicuramente le sue ragioni d'esistenza.
    Basterebbe poi leggere le recensioni in giro per il web. Se tutte sono d'accordo sul discorso della telecamera, sono ben poche quelle che condividono le stesse opinioni su pregi e difetti. Qualcuno parla anche della giocabilità, altri quella giocabilità la apprezzano. In media il gioco aleggia fra il 7.5 e l'8.5, due voti che non lo rendono un must (definizione che non gli do neppure io) ma che non lo portano certo ad essere un fail.
    Insomma, tu l'hai odiato e ciò è risaputo, ma il tuo accanimento è più un fatto soggettivo che non INTERAMENTE oggettivo. E poi ammettilo sei incazzato per la delusione delle aspettative che t'eri fatto (anche qui la media delle recensioni parla di "aspettative non deluse") :P
    Ma con tutto il suo curriculum Spector non può essere paragonato a Miyamoto, autentico inventore di un genere, e mente creativa che partorisce progetti che hanno poi un'esecuzione pressocché impeccabile.
    Ma è ovvio che il paragone non si pone, io avevo semplicemente chiamato in causa i due nomi più grandi per fare un esempio di come anche loro hanno incontrato dei punti bassi, ma si meritano le lodi per un buon motivo.
    Io penso solo che puoi anche avere tutto il curriculum di questo mondo, ma se fai salire un simile hype per un gioco, ci leghi il tuo nome e poi ti presenti in pubblico con un prodotto dilettantesco, perché questo è Epic Mickey, allora la tua credibilità la perdi. O perlomeno ne perdi una bella fetta. E con essa se ne va anche buona parte della tua professionalità, almeno in questo campo.
    Ecco questo ha già più senso ed è certamente condivisibile, però ancora non ti permette di dare un giudizio definitivo. Sarebbe come dire che Zemeckis s'è rovinato la reputazione con quegli orrori di Milo e Beowulf, pur avendo lui girato Ritorno al Futuro e Roger Rabbit, però tu non avendo visto nessuno dei due non sei in grado di fare un giudizio di questo tipo.
    Se poi non contento di ciò ti butti pure nel fumetto e succede la stessa identica cosa, allora qualche dubbio sulla sua precedente "gurità" o comunque sulla sua capacità di circondarsi di gente capace ti viene. Se è veramente questo grandissimo game designer che la prossima volta ci metta di meno la faccia e di più le mani, che a sparare idee grandiose siamo tutti bravi, è per metterle in pratica che servono i veri talenti.
    Qua non c'è nulla da ridire, perché di nuovo si lega alla tua opinione sul gioco e soprattutto fai un'affermazione generalmente inoppugnabile. Poi vabbé, sul mettere in pratica di Spector non sono d'accordo ma questa è una differenza secondaria.
  • Secondo me qui il discorso di amore o odio viene a cadere, perché qualsiasi cosa promessami dal gioco era esattamente ciò che cercavo. Sulla carta funzionava tutto, è a conti fatti che il gioco era la fiera della sbavatura. E l'ho ben capito che il sistema delle scelte, il fatto che non sia sempre tutto esplorabile come vorrei io erano parte dell'idea di base. Mai ne ho criticato l'idea, per me ottima, ma lo svolgimento, che ho trovato assolutamente confuso e dilettantesco. In Epic Mickey di scelte consapevoli di cui ho osservato gli effetti ne avrò fatte due o tre, il resto erano azioni fatte a casaccio in un guazzabuglio di personaggi e location che si aprivano e si chiudevano a casaccio, con richieste che venivano raccolte a casaccio in un diario in cui tutto si apriva, si bloccava e falliva a casaccio. Ci sta che un'area si blocchi quando ha senso nella trama, ma qui le cose avvenivano senza alcuna motivazione dando l'impressione di procedere alla cieca con un regista davvero inabile. Tante subquest che mi sarebbe piaciuto completare non sono riuscito a farle, perché ad un certo punto il gioco decideva che non si poteva più. Per quanto l'idea della "missabilità" sia abbastanza lontana dalle politiche Nintendo (politiche meritocratiche ma mai punitive) non ho grossi problemi ad accettare questa regola del gioco se ho comunque elementi per poter capire cosa rischio, se lo rischio. Poi se mi perdo qualcosa pazienza, ma un minimo di struttura serve. In Epic Mickey tutto era puramente randomico, ogni scelta la compievo inconsapevolmente e quindi il gusto svaniva.
    E ovviamente taccio dei problemini estetici su cui si potrebbe approfondire (e non parlo di potenza grafica ma dalla resa piuttosto sciatta di scenari che nelle intenzioni avrebbero voluto essere variopinti) e della scarsa maneggevolezza di Topolino.
  • Riporto pure qui:
    Having finished with a walk through the game demo, Spector tells me the story of “Hungry Hobos,” a 1928 cartoon that was considered to be lost forever until a few months ago, when it was discovered in a British film archive. It was sold at auction for $31,250.

    The buyer, Spector now said, was Disney. Spector was the 5th person inside the company to watch the recovered film, and Disney had agreed to premiere it at an Epic Mickey event in Austin, Texas later in the month. After swearing me to secrecy, Spector let me be one of the first people outside of Disney to watch the reclaimed “Hungry Hobos.”
    It was a simple premise: Oswald and Peg-Leg Pete were dressed up as tramps, riding the blinds on a train and looking for something to eat. Like many of the early Oswald cartoons — Disney’s first attempts at commercial animation — the animators simply reveled in the idea of being able to bring impossible things to life.

    There was a level of comic violence that’s since been stripped away from children’s entertainment. Fed up with the inability to get a chicken to lay eggs, Oswald pulls the bird’s head off and reaches inside it to extract them. With no fire pit to use, Pete sets Oswald’s behind ablaze and cooks on it. To escape the long arm of the law, they pose as a hurdy-gurdy team, creating a musical box that beats animals over the head when cranked, causing them to squawk and yelp.

    “Hungry Hobos” is a truly epic find, a fascinating and very funny example of the earliest days of Disney. When will you get to see it? Epic Mickey contained some Oswald shorts as bonus features, so I asked Spector if “Hungry Hobos” might make it into the new game this fall.

    “No comment.”
    Non è che a questo giro Spector serve davvero a qualcosa? :asd:
    Intanto pare che circoli anche un trailer. Qualcuno lo posti che io da lavoro non posso.
  • Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Grrodon ha scritto:Secondo me qui il discorso di amore o odio viene a cadere [...]
    Sarà, ma l'alternativa alla questione di amore ed odio è che metà del mondo di videogiocatori non ci capisca nulla. Credo sia inutile proseguire, in tre botte e risposte abbiamo praticamente ripetuto le stesse cose. Secondo me Epic Mickey si incastra perfettamente in quel tipo di prodotto che per la gente è o bello o brutto.
    Per esempio, senza voler riprendere la discussione, il fatto che le missioni falliscano è presente perché il giocatore sia libero di fregarsene altamente. Ora io non so se a te questo aspetto del gioco non ti è piaciuto semplicemente per come era fatto o perché non sei riuscito a gestirlo, io l'ho apprezzato. Il tuo porre come esempio la politica Nintendo inoltre mi fa capire quanto il tuo gusto sia ben lontano da ciò che Epic Mickey s'era proposto di fare in merito alle scelte e alla gestione delle missioni. Il fattore "scelta che influenza il gioco" è tutto occidentale, e non trova spazio in una politica come Nintendo, che non è e NON VUOLE essere punitiva. In Deus EX, Mass Effect, Skyrim, e in altre opere che invece puntano anche a questo, le scelte su come gestirsi una missione data, oltre ad essere un fattore appassionante, sono a volte necessariamente punitive: in Skyrim mi sono ritrovato a dover ammazzare un personaggio chiave, a cui m'ero affezionato, a causa delle mie scelte; in Mass Effect ho adorato prendere a cazzotti una giornalista, ma poi tale gesto ha influito su ciò che la gente pensava di me; etc... Epic Mickey ha come fine la scelta su che tipo di eroe essere, dunque se un giocatore pensa che sia più importante andare al punto o raccogliere oggetti piuttosto che aiutare gli altri gli viene data questa possibilità. Certo parlando di un personaggio come Mickey e di un brand come Disney, ormai entrambi contestualizzati, c'ero molte limitazioni (un po' come in Sonic Chronicles dove benché si potessero gestire a piacere i rapporti fra i personaggi c'era sempre il freno di Sega dietro l'angolo), ma ho trovato il risultato soddisfacente. Tu mi dirai che poteva essere gestita meglio, e sarei d'accordo, ma se gli sei contro (cosa di cui sei liberissimo) non posso darti il mio appoggio.
    Ripeto questo è un esempio di un difetto che può essere unicamente visto come soggettivo, dato il suo essere una particolarità del gioco stesso. Se non ti è piaciuto è logico che poi sommando questo ed i difetti più tecnici (in parte oggettivi) il gioco sia per te un epic fail, ma è come dire che a te un musical ha fatto schifo perché non ti sono piaciute le canzoni: è un discorso principalmente di gusti soggettivi.

    Detto questo, spero vivamente nella presenza del corto Hungry Hobos tra i contenuti speciali, e credo sia quasi certo che la Disney approfitterà dell'occasione.

    Sul discorso del musical, beh... non vedo l'ora di vedere questa scena!


    EDIT: E sempre per quanto riguarda la presenza di canzoni, se vedremo una scena come questa, allora potrò morire felice.
  • Ma mi sa che non hai mica letto bene il post che avevo fatto, in cui dicevo di accettare il presupposto di base. A parte che tra il concetto di missabilità e il concetto di scegliere fra più alternative comunque ci passa un treno, ciò che non ho accettato è che questa cosa sia stata fatta male, per cui nessuna scelta è stata davvero tale, ma era un fluire a casaccio di azioni, cause e effetti disordinati. Se fai un gioco basato sulle scelte e non dai al giocatore la sensazione di star scegliendo fai un fail secondo me. In Xenoblade c'erano un sacco di quest alternative in cui la tua scelta era fondamentale e portavano a cose differenti, però sapevi sempre quando stavi facendo qualcosa e il senso di responsabilità, il divertimento di poter influire e la curiosità di sapere cosa stava succedendo non veniva mai meno, perché ad esse veniva dato un valore. In Epic Mickey pareva di essere ciechi e di star muovendosi in una stanza a tentoni. Giusto la cosa della cassaforte è stata una scelta consapevole, il resto mammaiuto (cit.).
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