[Sega] Sonic e gli Anelli Segreti
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Fa ancora un certo effetto giocare Sonic su una console Nintendo. D'altronde Sega, un tempo la principale rivale di Nintendo, ormai non esiste più se non come software house. Una third party, che offre i suoi servigi di qua e di là. E saranno stati felici i possessori di Wii, fan del porcospino velocista, quando hanno saputo che la miglior incarnazione 3d di Sonic aveva visto i natali in casa Nintendo, dopo un'epoca di forte crisi. Certo, non significa che Nintendo abbia ormai l'esclusiva dei giochi di Sonic, visto che contemporaneamente in casa Microsoft è uscito un altro titolo, anche se a detta di molti assai scarso. Questo invece è un platform 3d molto divertente, che fa uso delle innovazioni proposte da Nintendo, proponendo un gameplay basato sui riflessi.
Il tema è molto semplice, è un'escursione di Sonic nel mondo de Le Mille e una Notte, assistito da un'attraente genio femmina. La struttura pure è molto immediata: trattasi di sette mondi (più un tutorial) da percorrere correndo all'impazzata, scansando qua e là i vari ostacoli, e preoccupandosi di modificare la traiettoria di Sonic in funzione della raccolta di un determinato numero di anelli o di perline, utili per conferire a Sonic questa o quella abilità. Questi mondi, veramente immensi, non sono però esplorabili, ma percorribili più e più volte a seconda della missione selezionata. La prima missione di ogni mondo è un tour panoramico del livello, un lunga corsa che fornisce una prima visione d'insieme, e nel contempo un assaggio di cosa offrirà il luogo nelle missioni a venire. Missioni che si sbloccheranno in seguito a gruppi di due o tre alla volta e che consisteranno nel percorrerne brevi tratti con gli obiettivi più svariati, tipo sconfiggere 10 geni, arrivare al traguardo con zero anelli, non farsi mai colpire. Ne consegue che il grado di difficoltà della prima missione di ogni livello sia abbastanza basso, per poter venire incontro alle esigenze del giocatore più incapace, mentre le missioni-varianti che si sbloccheranno dopo saranno brevi e ardue, ma non sarà nemmeno necessario completarle tutte per sbloccare i livelli successivi.
Sonic e gli Anelli Segreti si gioca tenendo il Wii Remote in orizzontale, come se si trattasse del controller NES, e inclinandolo a destra o a sinistra, a seconda degli spostamenti laterali che si vogliono far fare a Sonic, spostamenti che non permettono troppa autonomia decisionale dal momento che, salvo rari casi, il percorso è predefinito e non ci si può allontanare dal tracciato. Sonic corre sempre, e si ferma momentaneamente solo se si preme il tasto del freno o se si carica il salto. Dopo il salto, se ci sono nemici nei paraggi, sarà possibile fargli fare l'attacco a ricerca, che consiste nell'"agganciarne" uno e colpirlo muovendo repentinamente il Wii Remote verso lo schermo. E dopo un po' che ci si sbraccia gli effetti fisici iniziano a sentirsi :P
Un buon utilizzo dell'hardware Wii, insomma, anche a livello di grafica, che non è affatto male e offre panorami che su Game Cube sarebbero stati preclusi ( finalmente, direi, visto che la grafica è da sempre il punto debole del Wii). E' impressionante il gran numero di movimenti e acrobazie che Sega ha saputo inserire nel gioco, basandosi solamente sui due bottoni 1 e 2, e dimostrando l'estrema versatilità del Wiimote, apparentemente povero di tasti. Un gran numero di movimenti che - è bene ricordare - dipendono molto dalla componente rpg del gioco. Eh già, perchè Sonic e gli Anelli Segreti oltre che un racing-platform, è anche un gioco di ruolo, con tanto di statistiche, livelli e punti esperienza. Tutto questo però non influisce granchè nelle corse di Sonic, se non a livello di abilità, visto che la barra dell'esperienza si carica sempre e solo dopo che si è portata a termine una missione.
Negli interstizi tra una missione e l'altra infatti è possibile salire di livello, guadagnare nuove abilità che come i badge di Paper Mario, permetteranno varie cose consumando un numero di punti commisurato alla loro utilità. Sonic potrà così incrementare la sua velocità, la fluidità di alcuni suoi movimenti, il contatore massimo di anelli che è possibile raccogliere a seconda dei casi.
Questo conferisce al gioco una certa profondità, anche in relazione al sottobosco ludico di cui il gioco è fornito: a seconda di quanto si è abili o completisti, si possono completare tutte le missioni beccandosi un bronzo, un argento o un oro a seconda del tempo di percorrenza.
Questo battere record su record ha una sua utilità, visto che oltre a far comparire nuove abilità, nuove ulteriori missioni e a far avanzare di livello, influisce non poco anche sulle altre modalità di cui il gioco è fornito. Può aggiungere giochi o sbloccare personaggi nella modalità party, la solita collezione di minigiochi che ormai pare essere requisito di ogni gioco che si rispetti, o aggiungere pagine nella modalità Libro. Il Libro è una delle cose più gradevoli del gioco, le cui pagine altro non sono che una raccolta di extra interessantissimi per capire meglio il gioco o il mondo di Sonic in generale. Completarlo tutto implica riuscire a fare l'oro (raccogliendo inoltre alcuni gingilli nascosti) in tutte le missioni, anche le più impossibili, ma la soddisfazione è grande visto che le sue prime pagine contengono una retrospettiva completa su Sonic e sui giochi che ne hanno accompagnato la carriera, quelle successive alcuni bozzetti per Gli Anelli Segreti, la collezione di musiche e filmati tratti dal gioco, alcuni making of e i trofei casuali (medaglie speciali che vengono conferite se sono stati fatti tot kilometri, se si è giocato con Sonic per tot ore, e via dicendo).
E ora veniamo al lato oscuro. Perchè di certo questo gioco non è esente da difetti. Innanzitutto il sistema di sbloccaggi e la successione delle missioni. Seriamente, sembra che la conseguenzialità tra le fasi di gioco sia stata fatta a random. Tra una missione e l'altra si attivano alcuni filmati a vignette pseudostatiche, che portano avanti una storia modesta ma gradevole facendola assomigliare a un fumetto. Solo che non si capisce troppo bene cosa si è fatto di così importante per averli sbloccati, e come mai dopo che invece si sono compiute grandi imprese non succede niente. Non si sa se questo coglierti sempre alla sprovvista sia voluto, certo che dopo che per l'ennesima volta sconfiggi un boss e non succede nulla, poi fai una missione minore e sblocchi il mondo, cominci a innervosirti. Quando poi questa sconclusionatezza compositiva arriva ad inquinare il finale, coi credits situati esattamente a metà tra le due incarnazioni del boss, senza alcun filmato che ti possa anche solo far credere che per il momento l'hai sconfitto, bè lì la cosa inizia a diventare comica.
La musica poi non è nulla di speciale: bassi, chitarre e batterie fanno una bella dose di confusione sia nei menu, dove si sente la canzone principale del gioco sia durante i livelli, ma è troppo invadente, e forse per via del genere, che può non piacere, alla lunga (e anche alla breve) irrita. E infine la difficoltà, che per alcune missioni è veramente troppo eccessiva. Certo, sono le missioni che si sbloccano dopo aver finito il gioco a far tirar giù il maggior numeri di santi dal calendario, ma anche alcune cose necessarie e alcuni boss si rivelano decisamente troppo frustranti per un tipo di gioco basato sulla velocità più che sulla precisione. E questo non è bene, perchè finisce per creare un divario fra i più e i meno bravi e rendere il gioco fuori dalla portata di tutti.
Ma se si mettono da parte questi difettucci veniali (...'nsomma) non si può che essere felici di un gioco che tuttavia mostra un buon gameplay, una buona classe, un certo esalto nei vari tour principali, e che nel finale (questa volta non a fumetti) ha saputo mostrare una sua originalità, e un'animazione 3d di tutto rispetto. E adesso attendiamo un sequel che, se ho ben capito alcune strizzatine d'occhio all'interno dei filmati, potrebbe veramente essere in progettazione.
Il mio secondo gioco per Wii dopo Zelda, escludendo la "palestra" Wii Sport, è stato un platform di una celebre mascotte. Ironia della sorte, non sto parlando di Super Mario, ma di quello che una volta era il suo più acerrimo rivale, Sonic. Ma in un'era in cui Sega collabora volentieri con Nintendo, di cui condivide la filosofia, che un tempo era alla base della console War tra Mega Drive e Super Nintendo, "guerra" decisamente simpatica rispetto alla lotta agli antipodi che c'è oggigiorno tra Nintendo, Sony e Microsoft.
E i frutti di questa collaborazione raggiungono il punto più alto in Sonic e gli Anelli Segreti , un gioco di piattaforme che potrebbe servire a alleviare l'attesa di Super Mario Galaxy. Il sistema di controllo è un'interessante fusione di metodi di controllo vecchio stile (con il joypad tenuto in orizzontale usando i tasti per saltare e attaccare) e utilizzo del Wii Remote (con l'attacco ad agganciamento, che potrebbe antipare il sistema utilizzato in Mario Galaxy).
Per una volta il tutto non si ambienta nel mondo di Sonic, bensì nel regno delle Mille e una Notte, con tutto il cast trasformato in personaggi del libro indiano. Ma esistono anche due nuovi personaggi, tra cui uno spirito-guida per Sonic, e un villain tutto nuovo, che mi ricorda molto Ganondorf.
L'atmosfera, sarà stata una mia impressione, ma mi sembra tratta paro paro dai nuovi giochi di Prince of Persia: livelli ambientati in palazzi orientali che per look ricordano molto PoP, livelli ambientati tra le palem, livelli ambientate in navi pirata...
Se a questo aggiungiamo la possibilità di rallentare o accelerare il tempo, proprio come in PoP... Mah.
Queste scene vengono narrate attraverso schermate fisse, con disegni che si avvicendano, come le pagine di un libro. Inizialmente la cosa mi irritava, pensando fosse un modo per "risparmiare" non facendo filmati, ma effettivamente si capisce il perchè nel corso del gioco: queste scene sono davvero tante, e per lo più composte da dialoghi... Non mancano però i filmati, anche se mi è rimasto un dubbio a riguardo: perche diavolo il filmato che introduce l'arrivo nell'ultimo mondo, è disponibile nel videogioco fin da subito, aspettando qualche secondo dopo la comparsa del menu? O_o
La struttura dei livelli è piuttosto lineare, e a inizio gioco mi ha assalito il timore che avrei passato tutto il tempo a percorrere semplicemente lunghi corridoi, come in Crash Bandicoot. Ma così non è stato; o meglio, pensandoci bene la struttura del gioco rimane la medesima, con poche eccezioni, ma gli ambienti diventano sempre più complessi, non facendo minimamente accusare la linearità degli stessi.
Anche perchè lo stesso percorso può capitare di percorrerlo più volte, ogni volta con diversi obiettivi: sconfiggere i nemici, non essere mai colpiti, arrivare al termine entro un determinato limite di tempo, raccogliere alcuni oggetti, oppure (e queste sono le missioni più bastarde) stare attenti a NON raccogliere certi oggetti disseminati per il livello.
Oltre alla componente platform, il gioco ha una piccola parte gestionale, dove si possono modificare le proprie abilità aggiungendo abilità o avvantaggiando di volta in volta velocità o potenza, a seconda dello scopo della missione. Singolarmente gli incrementi non si percepiscono, ma accumulandone una buona quantità la differenza è molta, oserei dire quasi indispensabile per terminare il gioco...
La difficoltà del gioco è ben calibrata, tutto inizia in modo molto semplice, ma più si va avanti e più le cose si fanno ardue... fino a diventare davvero toste. Per arrivare alla fine, che è veramente tosta, ci sono alcuni livelli che devono essere ripetuti un bel po' di volte prima di poter urlare vittoriosi.
Ma le cose rimangono comunque affrontabili; la vera frustrazione arriverà per chi si vuole cimentare nel completare il gioco al 100%, ovvero completare nuovamente tutte le missioni in un tempo ristretto, per ottenere medaglie d'oro. Se ci riuscirete, potrete completare tutto un libro con un sacco di contenuti extra, come bozzetti, curosità, colonne sonore, video, ecc., ma non sperate che sia impresa facile, dovrete letteralmente sudare sangue.
E i frutti di questa collaborazione raggiungono il punto più alto in Sonic e gli Anelli Segreti , un gioco di piattaforme che potrebbe servire a alleviare l'attesa di Super Mario Galaxy. Il sistema di controllo è un'interessante fusione di metodi di controllo vecchio stile (con il joypad tenuto in orizzontale usando i tasti per saltare e attaccare) e utilizzo del Wii Remote (con l'attacco ad agganciamento, che potrebbe antipare il sistema utilizzato in Mario Galaxy).
Per una volta il tutto non si ambienta nel mondo di Sonic, bensì nel regno delle Mille e una Notte, con tutto il cast trasformato in personaggi del libro indiano. Ma esistono anche due nuovi personaggi, tra cui uno spirito-guida per Sonic, e un villain tutto nuovo, che mi ricorda molto Ganondorf.
L'atmosfera, sarà stata una mia impressione, ma mi sembra tratta paro paro dai nuovi giochi di Prince of Persia: livelli ambientati in palazzi orientali che per look ricordano molto PoP, livelli ambientati tra le palem, livelli ambientate in navi pirata...
Se a questo aggiungiamo la possibilità di rallentare o accelerare il tempo, proprio come in PoP... Mah.
Queste scene vengono narrate attraverso schermate fisse, con disegni che si avvicendano, come le pagine di un libro. Inizialmente la cosa mi irritava, pensando fosse un modo per "risparmiare" non facendo filmati, ma effettivamente si capisce il perchè nel corso del gioco: queste scene sono davvero tante, e per lo più composte da dialoghi... Non mancano però i filmati, anche se mi è rimasto un dubbio a riguardo: perche diavolo il filmato che introduce l'arrivo nell'ultimo mondo, è disponibile nel videogioco fin da subito, aspettando qualche secondo dopo la comparsa del menu? O_o
La struttura dei livelli è piuttosto lineare, e a inizio gioco mi ha assalito il timore che avrei passato tutto il tempo a percorrere semplicemente lunghi corridoi, come in Crash Bandicoot. Ma così non è stato; o meglio, pensandoci bene la struttura del gioco rimane la medesima, con poche eccezioni, ma gli ambienti diventano sempre più complessi, non facendo minimamente accusare la linearità degli stessi.
Anche perchè lo stesso percorso può capitare di percorrerlo più volte, ogni volta con diversi obiettivi: sconfiggere i nemici, non essere mai colpiti, arrivare al termine entro un determinato limite di tempo, raccogliere alcuni oggetti, oppure (e queste sono le missioni più bastarde) stare attenti a NON raccogliere certi oggetti disseminati per il livello.
Oltre alla componente platform, il gioco ha una piccola parte gestionale, dove si possono modificare le proprie abilità aggiungendo abilità o avvantaggiando di volta in volta velocità o potenza, a seconda dello scopo della missione. Singolarmente gli incrementi non si percepiscono, ma accumulandone una buona quantità la differenza è molta, oserei dire quasi indispensabile per terminare il gioco...
La difficoltà del gioco è ben calibrata, tutto inizia in modo molto semplice, ma più si va avanti e più le cose si fanno ardue... fino a diventare davvero toste. Per arrivare alla fine, che è veramente tosta, ci sono alcuni livelli che devono essere ripetuti un bel po' di volte prima di poter urlare vittoriosi.
Ma le cose rimangono comunque affrontabili; la vera frustrazione arriverà per chi si vuole cimentare nel completare il gioco al 100%, ovvero completare nuovamente tutte le missioni in un tempo ristretto, per ottenere medaglie d'oro. Se ci riuscirete, potrete completare tutto un libro con un sacco di contenuti extra, come bozzetti, curosità, colonne sonore, video, ecc., ma non sperate che sia impresa facile, dovrete letteralmente sudare sangue.