[N./Rare] Banjo-Kazooie

Il leggendario passaggio alla terza dimensione con i suoi capisaldi quali Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time. La console più strabiliante mai prodotta e nel contempo l'inizio della crisi per una Nintendo non più egemone.
  • Ho un bel ricordo di sto gioco, penso sia il solo, assieme a Super Mario 64, che valeva l'acquisto del N64*... però a differenza di Mario, non l'ho mai finito. Qualche giorno di questi mi sa che reinstallo l'emulatore (appena passa la scimmia di PES2010 si intende XD)

    *adesso verrà grr a dire che Zelda è meglio, ma a me onestamente non piacque :P
  • Pes? Emulatore? Zelda non piaciuto? N64 che valeva solo per due giochi? Post della minchia, eh?
  • Grrodon ha scritto:Pes? Emulatore? Zelda non piaciuto? N64 che valeva solo per due giochi? Post della minchia, eh?
    scusate l'OT: mai sentito parlare di killer application? Era impensabile avere l'N64 senza questi 2 capolavori... poi vabbè, Zelda ci avrò giocato poco che me lo avevano prestato, ma ero abitutato con "A Link To The Past" del SNES, IMHO totalmente diverso.

    e per il resto il novembre "PESsaro" è contemplato tra i diritti inalienabili dell'uomo :D per il resto dell'anno Football Manager rulez :asd:


    che hai contro gli emulatori? saranno illegali, ma se all'epoca ho venduto la consolle della grande N che devo fare? da allora solo pc! :P
  • Se anziché vendere la console giocavi i giochi belli che c'erano per essa adesso non staremmo qua a discutere delle tue eresie. Il 64 è stata la più grande console di tutti i tempi, qualitativamente parlando. E di Zelda ce ne sono stati due.
  • a distanza di 3 anni e mezzo dalla discussione (LOL!) ho ripreso in mano il gioco in questione e l'ho finito... beh che dire? lo ricordavo peggio!

    Se infatti all'epoca preferivo giocare a Super Mario 64, finendo per la prima volta Banjo/Kazooie ho trovato un gioco che, seppure deve molto al Mario 3D (ambientazione dei quadri, quadri che si sbloccano tramite stelle/jigsaw, persino i potenziamenti sono praticamente uguali!), ne rappresenta una specie di evoluzione a cominciare dal tasto R che, tenendolo premuto, ti blocca la visuale di spalle invece della continua psichedelia registica di Mario che molte vite mi hanno fatto perdere non riuscendo MAI a settarla isometricamente rispetto al protagonista!

    Innanzitutto trovo i livelli mooooolto più grandi invece degli scatolini dell'idraulico, il che spinge davvero all'esplorazione del mondo: molti posti hanno sotto-mondi nascosti tipo l'interno di Clunker (il pesce di ferro) o il porto con le entrate segrete per gli interni della nave. Inoltre è permesso prendere tutti i pezzi in un'unica volta (solo il rematch con il pinguino obbliga a tornare in seguito, dopo aver sbloccato le scarpe da corsa), obbligandomi a girovagare per 1h e mezza circa a quadro, al contrario di Mario dove in un paio di minuti ti prendi la stella, esci e rientri rendendo il tutto fin troppo lineare per un gioco che sbandierava il free roaming come innovazione (che poi magari all'epoca era davvero così, ma col senno di poi è l'equivalente dei giochi 2D della generazione precedente!).

    Infine la sfida con la Strega Gruntilda, prima come quiz (LOLLONE per la pensata!) e poi come lotta vera e propria, forse fin troppo ardua rispetto al livello medio del gioco affrontato per arrivare lì e che è una esperienza molto più dura del buttare Bowser sulle mine (per dire, sono arrivato fisicamente e mentalmente stanco ai crediti!). sì ok, è più facile copiare e migliorare di inventare da zero, però diciamo che B/K è un M64 riveduto e corretto!

    In definitiva un grandissimo gioco! e mi aspetto altrettanto dal Banjo/Tooie annunciato già in questo primo capitolo!


    edit: vedendo un walkthrough del gioco su YT, mi sono accorto che nell'ultimo "quadro" lo stregone non mi ha trasformato per errore in lavatrice, ma mi ha solo proposto di diventare un T-Rex, salvo poi trasformarmi in ape perchè "altrimenti il gioco sarebbe troppo semplice"! BOH!
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    Il Nintendo 64, console potentissima per il suo tempo, che vanta nella sua libreria capolavori indiscussi, difettava, senza dubbio, di un buon supporto da software house esterne. Le cartuccione scelte come supporto da Nintendo, sebbene più veloci, avevano una memoria molto limitata e questo allontanava la maggioranza degli sviluppatori, che preferivano utilizzare i più capienti ed economici CD. Anche le precedenti alleanze che la grande N aveva stretto durante l'era Super Nintendo andavano via via a rompersi. Basti pensare alla Square Enix che passò alla concorrenza, rappresentata dalla PlayStation di Sony, con grande disappunto della casa di Kyoto. C'era però una software house che non tradì Nintendo in questo momento di difficoltà, proponendosi di sfruttare al massimo tutti e 64 i bit che la console gli metteva a disposizione. Si trattava della Rareware, piccola sviluppatrice inglese che aveva ottenuto un posto di rilievo con la realizzazione di Donkey Kong Country diventando a tutti gli effetti second party di Nintendo. Già da subito si ebbero i primi successi sulla nuova macchina, con ottimi titoli, quali GoldenEye 007, che rivoluzionò gli sparatutto su console, o Diddy Kong Racing, alternativa a Mario Kart che proponeva una buona modalità in single player. Il prossimo genere che la Rare si era ripromessa di reinventare era il buon vecchio platform 3d, costruendo sulle basi poste da Super Mario 64, ovvio punto di partenza. Da qui nasce una delle loro IP più popolari, ovvero Banjo-Kazooie, platform che ha come protagonisti il duo composto dall’orso Banjo e dall’uccello (femmina) Kazooie. Nonostante l'assurdità di una tale simbiosi in natura, l'idea di poter controllare due personaggi contemporaneamente viene sfruttata al massimo, dimostrandosi una vera genialata. Lo sviluppo del gioco fu un processo abbastanza lungo. Il concept iniziale della Rare era, infatti, di fare un RPG per SNES col titolo di “Dream” e Banjo sarebbe stato solo un personaggio secondario. Col trasferimento alla nuova console si decise di adottare il genere più in voga dell’epoca il platform 3D esplorativo, appunto.
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    La trama si può dire ispirata sia da Biancaneve che Super Mario. La strega Gruntilda, villain della situazione, rapisce la sorella dell’orso, Tooty, invidiosa della sua bellezza. Il suo piano è di sottrargliela per diventare lei la più bella della valle. Ovviamente i nostri due eroi non perdono tempo lanciandosi subito al salvataggio. I dialoghi sono molto surreali e pieni di un pungente humor inglese, a opera sopratutto dell'ironica Kazooie, comprimaria irriverente al più bonario Banjo. Da notare è, comunque, la totale assenza di doppiaggio, sostituito da una sorta di "gibberish" che può andare dal simpatico al totalmente irritante. Uno dei personaggi più buffi è, senza dubbio, Gruntilda che si esprime esclusivamente in rime, caratteristica dai risvolti esilaranti sopratutto sul finale, dove, prima della battaglia finale canonica, [spoiler]ci troveremo a rispondere a un quiz con le domande (sempre in rima) riguardanti i dettagli più disparati all'interno del gioco[/spoiler]. Il gameplay, come già detto, verte sugli stessi elementi di Mario 64, qui ampliati e, per certi versi, perfezionati. I movimenti dei due protagonisti sono complementari permettendo una gran varietà di situzioni. Banjo si occupa di arrampicarsi sugli alberi o immergersi nell’acqua, mentre Kazooie può spiccare il volo con appeso il suo pesante compare. L’obiettivo dei due sono i Jigsaw, pezzi di puzzle (in tutto 100), nascosti all’interno delle vaste aree giocabili (in tutto 9), ottenibili completando piccole missioni o, semplicemente, cercando in giro. Man mano che verranno raccolti si apriranno via via nuovi percorsi all'interno della magione della strega Gruntilda, corrispettivo Rareiano del castello di Peach che risulta più esteso e caratterizzato, risultando, a tutti gli effetti, uno dei migliori hub world di tutti i tempi. Riguardo ai personaggi secondari, si fanno ricordare l'imbranata talpa Bottles e il buffo sciamano Mumbo. Entrambi sono influenti anche nel gioco vero e proprio. Il primo ha, infatti, la funzione di tutorial, insegnando a Banjo-Kazooie tutte le mosse che possono eseguire. Il secondo, invece, permette di trasformarsi in altri animali (od oggetti) in tema con l'ambientazione, in modo da rendere più accessibili alcuni luoghi. Per tutto il gioco si respira quasi un'atmosfera da fiaba, anche grazie alla divina soundtrack di Grant Kirkhope, che al solo sentirsi fa tornare in mente le memorabili aree di gioco. Il compositore ha avuto poi la perizia di fare diversi arrangiamenti per le varie melodie in modo da renderle più calzanti nelle varie sezioni del livello; il risultato è un sottofondo musicale in continuo cambiamento per la meraviglia del giocatore. Uno degli elementi che eleva Banjo-Kazooie rispetto ai coevi platform 3d è la grande estensione dei territori esplorabili e allo stesso tempo l'immensa cura al dettaglio. Non capiterà mai di fare due volte la stessa cosa all'interno dei livelli estremamente tematizzati e alcuni davvero memorabili come "Clanker's Cavern", "Mad Monster Mansion" o "Click Clock Wood".
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    Insomma la Rareware puntava decisamente in alto con Banjo-Kazooie, lo sentiva un successo assicurato... e infatti si rivelò proprio così, sia per la critica che per il pubblico. Fin prima dell'uscita era già stato progettato un seguito, Banjo-Tooie, tanto che si era data la possibilità di raccogliere alcuni oggetti in Banjo-Kazooie da poter poi trasferire nel seguito, tramite l’ormai celebre Stop’n’Swop. In teoria si sarebbero dovute velocemente scambiare le due cartucce sfruttando la RAM ancora attiva del Nintendo 64 che avrebbe trasferito i bonus da un gioco all'altro. Con i nuovi modelli del Nintendone si ebbero, però dei problemi a implementare tale feature e così il tutto venne abbandonato. Solo dopo essere passati alla Micrsoft, con le riedizioni per Xbox Live su 360 si è ritornati a parlare dello Stop’n’Swop, implementandolo nuovamente, ma questa volta coinvolgendo il deludente Banjo-Jazooie: Nuts and Bolts… :stronk: Quindi che dire in più? Il gioco è veramente stimolante e crea quasi dipendenza. Per questo consiglio a tutti coloro che hanno a disposizione la nostalgica console Nintendo o l'Xbox 360 di procurarselo al più presto e di godersi questo platform testimone di un genere ormai raro nel mercato odierno. Speriamo solo che con Yooka-Laylee (a opera di ex dipendenti Rare) si abbia una riscoperta del buon vecchio collectathon per la gioia dei nostalgici e dei nuovi arrivati.
    Ultima modifica di SOLLAZZATORE-404 il domenica 07 giugno 2015, 16:05, modificato 3 volte in totale.
  • SOLLAZZATORE-404 ha scritto:Prima della battaglia finale canonica
    Bellissima la musica che la accompagna, tra l'altro: da' proprio l'idea della classica strega da fiabe.


    E comunque ti sei dimenticato di citare la bellissima sequenza di Game Over, che ci mostra cosa succede se Grunty rubasse veramente la bellezza della sorella di Banjo e viceversa :asd:
    (Se non sbaglio era una costante dei giochi Rare dell'epoca, mostrare il Game Over sotto forma di filmato)
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Si è vero...

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    Mah! Forse così Banjo ci guadagnava pure qualcosa... :sbav:
    Mason ha scritto:(Se non sbaglio era una costante dei giochi Rare dell'epoca, mostrare il Game Over sotto forma di filmato)
    Si hai ragione c'è pure in Conker http://www.youtube.com/watch?v=HYm51dDFvLk
  • <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Mason ha scritto:Bellissima la musica che la accompagna, tra l'altro: da' proprio l'idea della classica strega da fiabe.
    Che poi ho recentemente scoperto che è una reinterpretazione di una vecchia canzone popolare! https://www.youtube.com/watch?v=dZANKFxrcKU
  • E l'orso nel titolo c'è pure!
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