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[Square] Final Fantasy IV (e Remake)

Inviato: sabato 16 giugno 2012, 17:11
da Dapiz
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Final Fantasy IV si può considerare, nel bene e nel male, l'opposto morale del suo predecessore. Proprio come per il suo predecessore ne commento qui il remake per il ventennale della serie pubblicato da Square Enix su Nintendo DS un lustro fa, dopo una tumultuosa storia di numerazioni sbagliate. Dove FF III presenta 4 personaggi piuttosto generici – anche nella sua rinarrazione – FF IV schiera un cast di personaggi più complessi e tormentati, a partire dal protagonista Cecil, cavaliere nero sulla strada della redenzione, passando per bambine orfane e rabbiosi tenebrosi. E ninja. Odio i ninja. Dove FF III racconta con semplicità e leggerezza una favoletta anche abbastanza intrigante FF IV alza il tiro e propone un'epopea epica e magistralmente narrata (be', non proprio, ma ci stava bene), tra le prime nella storia dei gdr, che però va necessariamente contestualizzata o rischia, per gli standard odierni, di risultare un po' banale. Dove FF III ci intrattiene con un sistema di combattimento semplice, una gran varietà di classi e una progressione lineare FF IV ci sgretola lo scroto con un'infinità di combattimenti casuali, tecniche, menù confusionari, dungeon aberranti e boss gratuitamente crudeli, il che compromette decisamente l'esperienza di gioco. Nonostante sia un gioco sulla carta menu punitivo del precedente – è possibile salvare e recuperare salute anche all'interno dei dungeon – l'estrema estensione, labirinticità e ripetitività dei dungeon diventa una fonte di stress insostenibile a partire dalla seconda metà del gioco, e non aiuta il fatto che, mentre il III capitolo avesse luogo perlopiù in bucoliche cittadine e ameni villaggetti, la maggior parte degli eventi del IV si svolge tra grige mura di castelli semideserti e stretti corridoi infestati di creature fastidiose.

Anche graficamente, nonostante il gioco sia a livelli superiori rispetto al suo fratellone/ino III (e lo si può notare soprattutto nelle splendide sequenze delle evocazioni), il tutto appare assai più freddo e... inospitale. Si tratta, a parer mio, di un titolo che illustra alla perfezione il grande dilemma dei giochi di ruolo e dei loro giocatori: grandi storie la cui fruizione è funestata da una componente ludica semplicemente non al passo coi tempi. Penso che per gli appassionati del genere sia comunque un acquisto da farsi (specie se in edizione cestone), ma solo tenendo ben presente che il gdr, per fortuna, non è solo Final Fantasy.

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