Flagship era un piccolo team creato da Nintendo e Capcom ai tempi della loro collaborazione sui titoli di Zelda per console portatile. Dopo aver lavorato su
Oracle of Season,
Oracle of Ages e
The Minish Cap e poco prima di venir soppresso, la squadra diede alla luce per conto di Hal e Nintendo quest'ultima gradevolissima opera. Uscito in America col titolo
Kirby: Squeak Squad e in Europa col titolo
Kirby: Mouse Attack, questo secondo titolo di Kirby per Ds non riuscì però a replicare la calorosa accoglienza ricevuta dal suo predecessore,
Kirby: L'Oscuro Disegno. Il motivo è facile intuirlo: mentre il precedente Kirby presentava un nuovissimo modo di intendere i platform 2d, facendo uso di pennino e touch screen, qui per forza di cose si ritorna alle origini. Niente più Kirby-pallina da far viaggiare attraverso scie disegnabili sul touch screen, ma un tradizionale platform di Kirby, in cui si torna a ingurgitare nemici per copiarne le abilità, e a muoversi e svolazzare tramite pulsanti e croce direzionale. L'azione torna quindi a svolgersi sullo schermo superiore mentre quello inferiore ospita una rappresentazione dello stomaco di Kirby in cui conservare la abilità raccolte, per poi mescolarle tra di loro allo scopo di ottenere trasformazioni più forti. Un passo indietro quindi? Forse. Quel che è certo è che pur non facendo uso dell'innovazione vista nello scorso titolo il divertimento che questo titolo sa offrire è quello classico di sempre, e non è poco. Otto sono i mondi, contenenti ciascuno una manciata di livelli più uno segreto: le colorazioni sono come sempre molto sgargianti, le ambientazioni allegre, la colonna sonora riprende i temi classici della serie, alternandoli come sempre. Insomma, l'appeal kirbiano rimane invariato riconfermando quello che da sempre è il punto forte di questo brand Nintendo, e cioè il ritmo di gioco.
Scorazzare con Kirby in giro per livelli di sogno in cui tutto, dai movimenti del protagonista a quelli dei nemici sembra andare a ritmo di musica, è infatti come sempre un'esperienza bellissima, che anche stavolta è arricchita da una ricerca, sorta di obiettivo secondario a cui dedicarsi per il completamento al 100%. Si tratta degli scrigni del tesoro, in genere tre in ogni livello, alcuni ben nascosti e altri in bella vista ma da contendersi con la banda di Topi del titolo. Eh già, perché un elemento di novità del gameplay è quello di doversi battere durante il completamento dei livelli con questi pseudo-miniboss per accaparrarsi i vari scrigni. Il contenuto varia a seconda dei casi, visto che si potrà collezionare di tutto, dal superfluo (i bellissimi spray per colorare Kirby come si vuole) al necessario per andare avanti, come i sigilli utili a sbloccare l'ultimo mondo. Insomma, è consigliabile cercarseli tutti gli scrigni per non dover tornare sui propri passi dopo, senza contare che è possibile trovare espansioni per la propria barra di energia, nuove abilità per sconfinggere più facilmente il boss finale e un sacco di altre sorprese. Insomma, a dispetto delle critiche fioccate per la scelta di base siamo di fronte ad un bellissimo gioco, ricco di divertimento, sorprese...e persino dotato di una trama più che simpatica. Lontana da certi artifici tipici di certi giochi dalla storia pretestuosa, qui è tutto molto semplice e infantile: Kirby vuole mangiarsi una fetta di torta ma i topi gliela rubano. E proprio perché si parte non aspettandosi niente che quel paio di colpetti di scena verso la fine risultano simpatici e azzeccati come non mai. La presenza attiva all'interno della storia di alcune vecchie conoscenze quali King Dedede o Meta Knight poi dovrebbero iscrivere questo titolo direttamente tra i migliori giochi mai appartenuti a questo glorioso brand.