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[Capcom] Okamiden

Inviato: venerdì 25 novembre 2011, 18:47
da Valerio
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Okami era stato davvero un capolavoro: un gioco che su PS2 aveva riscosso molti apprezzamenti ed era stato quindi trasposto su Wii con somma gioia dei Nintendiani, che finalmente avrebbero potuto avere un gioco che in un certo senso omaggiava la serie Zelda, ricalcandone la struttura, ma immergendo il tutto in uno scenario insolito, il giappone medioevale, "dipinto" con uno stile ancora più particolare. Sicché quando Capcom annunciò che avremmo avuto un sequel portatile incentrato sulle avventure del cucciolo della dea-lupa Amateratsu questo divenne uno dei titoli più attesi del DS. Uno dei punti di forza del gameplay di Okami era inoltre la possibilità di utilizzare il pennello celestiale per disegnare in cielo dei simboli specifici per ottenere magici effetti, e la cosa poteva creare qualche problema dal momento che all'epoca non esisteva ancora il wii motion plus. Disegnare il tutto su portatile con la comodità del pennino avrebbe agevolato ulteriormente la procedura, aumentando il divertimento. Infine dai trailer veniva promessa una tridimensionalità piena, non solo un mondo poligonale ripreso dall'alto ma un gioco 3d in tutto e per tutto.
Il gioco è finalmente uscito, e quindi si è potuta toccare con mano la realtà. Innanzitutto c'è da dire che Okamiden è veramente il sequel di Okami, nel senso che prosegue la sua storia completandone la mitologia, rispolvera quasi tutti i personaggi non giocanti e le loro sottotrame, renterpreta e arricchisce alcuni fatti visti nel primo a suon di viaggi nel tempo, rivelazioni e colpi di scena. Contiene epicità, tristezza, una vagonata di umorismo e persino quel pizzico di prolissità che guastava leggermente il primo (e considerando che non è stato tradotto in italiano la cosa è per noi pure fastidiosa). Al massimo c'è un po' più di carineria dovuta al fatto che il protagonista è un cucciolo che viene di volta in volta cavalcato dai vari padroncini (per non parlare delle sorprendenti citazioni a Star Wars sul finale), ma sostanzialmente il registro della storia è quello.
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E il gameplay? Qui bisogna fare alcune considerazioni: è vero che Okamiden presenta un overworld totalmente 3D, cosa che neanche gli ultimi Zelda portatili facevano. Ci sono però alcune aree in cui la telecamera preferisce inquadrare Chibiteratsu dall'alto per agevolare la soluzione degli enigmi (che sono sempre molto piacevoli) e queste aree altro non sono che i dungeon, il che ci riporta allo stile di gioco tipico degli Zelda per DS. E la cosa non sarebbe male...se non fosse che queste aree sono pressocché le uniche aree davvero nuove di tutto il gioco. Eh già, perché l'overworld 3d altro non è che la Nippon del primo Okami. Non che questo in sé sia un problema, eh. Anzi, a primo impatto il ritornare in posti antichi non può che far scendere una lacrimuccia. E soprattutto non ci si torna a casaccio ma c'è sempre un pretesto valido, e l'aspetto di questa Nippon ambientata mesi dopo il primo Okami è diverso: alcuni personaggi hanno messo su famiglia, alcune zone sono state allagate, altre caverne ostruite e via dicendo. Per quanto sia sicuramente una "scorciatoia" per gli sviluppatori, tornare in questi luoghi in versione aggiornata ha una valenza ludico/narrativa molto forte (chi ricorda il ritorno a Kanto in Pokémon Oro/Argento o la Galassia Nostalgia di Mario Galaxy 2?). Insomma overworld 3d vecchio + dungeon "2d" nuovi potrebbe essere il mix vincente per poter avere il massimo da un gioco portatile...se non fosse che quello che il gioco propone non è un tour nostalgia completo di Nippon, ma un revival manchevole di alcune parti. Diciamo che è un best of piuttosto arbitrario, che lascia nel giocatore la voglia di vedere che ne è stato di questo o quel posto, e quindi la sensazione di star giocando un sequel minore del primo gioco. E questo è avvalorato dallo stile, che pur ricalcando il tocco artistico delle pitture orientali su carta di riso, non ha certo la stessa resa che aveva su schermo grande, anche perché molti tocchi tipo le texture, sono state semplificate per ovvi motivi. E' una pesante eredità quindi a gravare su un gioco che di suo è veramente un gioiellino, ma i cui numerosi punti di contatto con quel capolavoro del predecessore non fanno altro che alimentare aspettative che fisiologicamente non possono essere mantenute. Di certo il finale della storia promette un sequel che spero proprio si faccia, anche solo per poterlo vivere e giudicare senza l'ombra del passato.
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