[N. EAD] New Super Mario Bros
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C'è chi dice che l'ultimo esponente della gloriosa categoria dei Mario in 2d sia stato Super Mario World 2: Yoshi's Island, altri invece lo considerano un semplice spin-off e preferiscono considerare il primo Super Mario World il canto del cigno del Mario 2d. In entrambi i casi è ormai più di un decennio che Mario ha dato l'addio al mondo dei platform a scorrimento orizzontale. Benchè con la generazione successiva di console Mario fosse approdato al 3d, lasciando, con quel capolavoro di Super Mario 64 estasiato mezzo mondo, c'erano tuttavia dei nostalgici che gridavano al tradimento, dicendo che l'anima del gioco era stata snaturata. E adesso per accontentarli , ecco finalmente dopo tre lustri un nuovo Mario in 2d, sviluppato direttamente da Nintendo e non affidato ad alcuna sottocasa affiliata. Pur non essendone il regista, ma solo il produttore, lo zampino di Miyamoto è più presente che mai e la cosa non potrà che far godere i puristi. E quale console meglio del nuovo Nintendo DS poteva ospitarlo?
La volontà di Nintendo di dividere i suoi giochi tra console domestica e console portatile ha portato a una serie di regole non scritte. Mentre le più famose Saghe Nintendo venivano portate ufficialmente avanti su Nintendo 64 e poi su Game Cube, al portatile veniva affidata una linea parallela di titoli "minori" che spesso e volentieri presentavano uno stile retrò, in modo da non scontentare appunto la categoria di nostalgici. E' celebre il caso di Zelda che con i due Oracles e il recente Minish Cap, coprodotti insieme a Capcom, aveva recuperato il feeling 2d della saga vista in titoli come A Link To The Past, che ripresentavano appunto la cara vecchia visuale a volo d'uccello. Ma se già alcuni passi verso la tridimensionalità portatile erano stati fatti coi 32 bit del Game Boy Advance ecco che adesso il DS permette di sfoggiare un 3d assolutamente degno (se non superiore) di quello del Nintendo 64.
Questi progressi potevano significare il definitivo abbandono del 2d e quindi della suddivisione delle competenze tra console domestiche e portatili, ma Nintendo ha intrapreso una strada ben diversa allinsegna della diversificazione, quantomeno per quel che riguarda il destino portatile delle sue due saghe principali: modelli 3d inseriti in scenari 2d. E parrebbe un'idea vincente anche se ibrida, in grado di accontentare i nostalgici con strutture di gioco tipicamente vintage ma che allo stesso tempo non sviliscono le potenzialità tecniche di un gioiellino come il DS, appagando pure dal punto di vista grafico. E fa una certa impressione infatti pilotare un Mario poligonale, farlo saltare allegramente tra un tubo e l'altro in scenari piatti ma dai colori vibranti. E' un po' la stessa cosa che accadrà tra qualche mese quando toccherà allo stesso modello di Link visto in Wind Waker aggirarsi in scenari bidimensionali con tanto di telecamera fissa e inquadratura dall'alto, in The Legend of Zelda: Phantom Hourglass.
Tuttavia, questa stessa dinamica di gioco era presente, sia pur per breve tempo, nella modalità Avventura di Super Smash Bros Melee, in cui bisognava attraversare un intera schermata mariosa a scorrimento orizzontale. Il travolgente senso di libertà che dava quel breve percorso deve aver fornito l'idea di riprendere in mano il caro vecchio Super Mario Bros, che dai tempi di Super Mario Land, sul portatile non aveva fatto altro che rivivere le vecchie avventure nella disordinata serie Super Mario Advance, senza presenziare in nessun nuovo titolo.
Ma parliamo di giocabilità. E' sotto questo aspetto che New Super Mario Bros si rivela imbattibile, superando di gran lunga ogni suo predecessore. Agilità nei movimenti, animazioni impeccabili, gli impulsi e le collisioni. Tutto in questo gioco fila liscio e regala un'esperienza fisica fin'ora inimmaginabile. Niente che possa essere percepito a livello conscio, intendiamoci, ma è proprio la voglia di far saltellare l'idraulico per i coloratissimi prati del regno dei funghi che ti rimane anche a gioco finito, l'indice più eloquente di quanto questa volta Miyamoto abbia superato se stesso. Una giocabilità ai limiti dell'inaudito che però fa uno scarso uso del touch screen e del secondo schermo, che qui ha una funzione quasi esclusivamente consultativa. E sinceramente così va più che bene dal momento che per chi vuole scatenarsi col pennino è pronta una nutrita serie di minigiochi in cui bisogna toccare, disegnare, sfregare e soffiare a più non posso. La maggior parte di questi viene dritta dritta dalla recente conversione Super Mario 64 DS, ed è cosa gradita che questi giochi siano stati inclusi viste le funzioni di una console portatile, con cui non sempre è possibile intraprendere giocate ad ampio respiro.
Il sonoro vede poi il graditissimo ritorno dello storico Koji Kondo, compositore ufficiale della saga di Mario e Zelda, che per quest'occasione compone un motivetto tutto nuovo, in perfetto stile marioso, che verrà ripetuto con remix sempre più irriconoscibile per tutti gli 80 livelli di gioco.
Mettersi dopo tanti anni a sfornare un nuovo gioco di Mario può essere un ingrato compito, soprattutto se si decide di non uscire dal seminato e fare una sorta di media di ogni stile visto fino adesso in ogni episodio. E in questo New Super Mario Bros riesce benissimo nei suoi scopi. Il gioco è infatti una perfetta summa di tutti i Mario usciti finora: il primo Super Mario Bros è quello che più di tutti ha fornito elementi e infatti è quello più rievocato di tutti a partire dal titolo.
Il primo livello è addirittura il remake modernizzato del primo glorioso livello di Super Mario Bros mentre le bandierine di fine livello sono una presenza costante. Di contro il Mario meno omaggiato (giusto un ambientazione) è il povero e derelitto Super Mario Bros 2, "reo" di esser stato a suo tempo una mera rivisitazione mariesca di Doki Doki Panic. Ma poi ecco la mappa di gioco, che collega i livelli, proveniente dritta dritta da Super Mario Bros 3, così come le apparizioni casuali dei fratelli Hammer e le case fungo in cui ristorarsi. Da Super Mario World arrivano le case infestate dai Boo e le uscite segrete di alcuni livelli, che portano a scoprire nuove cose sulla mappa di gioco con un notevole incremento della longevità. Longevità che già di per sé non scherza, pur trattandosi di un gioco di Mario: ogni livello infatti nasconde tre monete stella da recuperare e da spendere in seguito per aprire ulteriori passaggi segreti e da scialaquare sul finale con una sorpresa che funge perfettamente da contentino per chi dopo il finale del gioco vuole comunque avere uno straccio di obiettivo per poter giocare ancora. Otto poi sono i mondi che questo nuovo Mario offre, come da tradizione divisi in tematiche. Il primo è un classico overworld, con livelli simili a quelli del primo mondo di Super mario Bros, si prosegue poi con l'ambientazione egiziana vista in Super Mario Bros 2 e 3, per poi passare come nel terzo a un mondo marittimo. C'è poi una giungla paludosa, che per certi versi ricorda Super Mario World 2: Yoshi's Island, un mondo innevato, uno montano come in World e uno celeste come in Super Mario Bros 3. L'ultimo ovviamente è il sempreverde mondo di Bowser. Ma in questo florilegio di vintage tirato a lucido non sono stati scordati neanche i due capitoli tridimensionali. Da Mario 64 infatti arriva una carrettata di nemici, come le murene Ells, qui protagoniste di una manciata di livelli o i ragni d'acqua. Per non parlare poi dell'ormai celebre castello di Peach nella sua forma ormai definitiva, che si può ammirare sullo sfondo. Mentre da Sunshine ecco giungere, oltre a un paio di spiagge ispirate vagamente al Lido Raggiante, il vecchio Mastro Toad e il nuovo acquisto del cast mariesco Bowser Junior, che qui si occupa di rapire la principessa, potenziare il suo babbo e svolgere il ruolo di boss di metà livello che un tempo fu di Iggy, Roy, Wendy, Ludwig e compagnia bella (a proposito, che fine hanno fatto?). Dai capitoli tridimensionali poi non sono stati presi solo i nemici ma gli stessi movimenti di Mario che qui vanno ad arricchire il già ricco campionario di animazioni. E per la prima volta così si può vedere il Wall Jump o lo Smash Jump in un contesto bidimensionale, per non parlare poi dell'aggrapparsi sul ciglio dei burroni e lo strisciare con la schiena contro le pareti rocciose, nei passaggi più ripidi.
Ma c'è anche del nuovo, ed è tutto nei potenziamenti che oltre ai classici funghi rossi e verdi, ai fiori di fuoco e agli starman, comprendono anche il minifungo che trasforma Mario in un microbo, vulnerabile quanto agile e leggero, capace di fare grandi salti e di correre sul pelo dell'acqua, il guscio di tartaruga che trasforma Mario in un Koopa permettendogli di schizzare qua e là dentro il proprio guscio e soprattutto il mega fungo che trasforma Mario in un gigante onnipotente, capace di devastare i livelli al suo passaggio. Quest'ultima trasformazione poi è liberatoria e paradisiaca e conferisce al giocatore un'elettrizzante dose di appagamento.
Insomma, un gioco perfetto...o quasi perchè anche se piange il cuore a doverlo ammettere un due o tre scomodità ci sono. Innanzitutto il sistema di salvataggio che permette di salvare solo dopo un castello o minicastello. Ci sono poi le famose scorciatoie e i passaggi segreti che una volta aperti - dopo il pagamento di un piccolo pedaggio - permettono di salvare. Ma bisogna saperseli gestire bene e non aprirli tutti subito, riserbandosi il piacere per quando si ha raccolto un soddisfacente numero di monete stella nei livelli appena visitati, cosa un po' scomoda nel caso di una console portatile in cui è bene giocare nei momenti buchi della giornata. Non si possono non biasimare poi i punti warp che consistono in cannoni che ti sparano più avanti di un paio di mondi, e la natura opzionale degli stessi mondi 4 e 7. Benchè queste facilitazioni ci fossero pure nel primissimo Super Mario Bros, è bene ricordare che erano i tempi dei giochi arcade, in cui un aiuto era ben accetto, mentre adesso accettare tali passaggi loschi porta solo a perdersi gran parte del divertimento. Un ulteriore disagio è dato da alcuni passaggi segreti all'interno dei livelli che richiedono particolari abilità come il Minifungo o il Mario Koopa, introvabili normalmente e assegnati in modo puramente random nelle case fungo bonus. Case fungo che una volta usate (spesso a vuoto) scompaiono dalla mappa. Ma si tratta di frustrazioni riservate solo a chi vuole completare al 100% il gioco man mano che procede. Perchè in realtà basterebbe avere un po' di pazienza e attendere di finire il gioco la prima volta, per trasformare il proprio file nel paese del bengodi dove poter salvare in qualsiasi momento, visitare all'infinito le case bonus e completare agevolemente il tutto in un batterdocchio.
Infine non si può non fare un accenno alla presenza del gioco a due, un must dai tempi di Mario Bros, in cui Mario e Luigi si sfidano attraverso vari livelli, opzione sbloccabile solo se nelle vicinanze c'è un secondo nintendo ds. Il ruolo di Luigi non si limita a questo tuttavia e può essere incrementato se si ha l'accortezza di osservare bene i titoli di coda...
Insomma se non ci troviamo di fronte al miglior Mario 2d di sempre poco ci manca. E' forse iniziata una nuova era per l'idraulico che potrebbe trovarsi a portare avanti ben due saghe contemporaneamente. E se così fosse mi auguro di trovare la prossima volta ad attendermi il caro vecchio Yoshi, già sellato e con tanto di finimenti.
Finito poco fa.
Ho penato non poco per gli ultimi due livelli del mondo 8, in particolare il penultimo.
Ora devo sbloccare tutto ciò che manca.
Però ci volevano più trasformazioni di Mario, livelli più lunghi, più carne al fuoco.
In ogni caso, è un gioco orgasmatico.
Ho penato non poco per gli ultimi due livelli del mondo 8, in particolare il penultimo.
Ora devo sbloccare tutto ciò che manca.
Però ci volevano più trasformazioni di Mario, livelli più lunghi, più carne al fuoco.
In ogni caso, è un gioco orgasmatico.
Questa notte non andare via
cadono le stelle giù, cadono le stelle
e va bene resterò un po’ qui
ti racconterò della neve blu
che cade sulle case in estate
ma ogni mille anni è solo in un posto
e non si sa quale, non si sa dove
è sempre diversa, è una magia dell’universo
e quando cade i sogni sono veri
se i sogni, se i sogni, i sogni sono veri
(Neve Blu, Francesco Tricarico)
cadono le stelle giù, cadono le stelle
e va bene resterò un po’ qui
ti racconterò della neve blu
che cade sulle case in estate
ma ogni mille anni è solo in un posto
e non si sa quale, non si sa dove
è sempre diversa, è una magia dell’universo
e quando cade i sogni sono veri
se i sogni, se i sogni, i sogni sono veri
(Neve Blu, Francesco Tricarico)
Con i soldi ricevuti da parenti vari per Natale ho deciso di farmi un bel regalo a cui puntavo da tempo, e così adesso sono un felice e fortunato possessore di un bellissimo Nintendo Ds Lite.
(Per Grrodon: Io invece sono stato sfigato e ho preso la versione nera! Tempo due minuti ed era già pieno di ditate, ma ho ovviato al problema decorando sia l'interno che l'esterno con gli adesivi di Mario Kart)
Naturalmente, da fan sfegatato di Mario irritato per essere rimasto ai tempi di Yoshi's Island (Che ci crediate o no, ho giocato a Super Mario 64 solo quest'anno, a dieci anni dalla sua uscita!), ho deciso immediatamente di comprarmi New Super Mario Bros.
Beh, che dire...
Il commento perfetto a dire il vero sarebbe
Ma vado oltre e ve ne parlo un pò più a fondo.
Lo trovo un gioco veramente straordinario, fedele in tutto e per tutto al vecchio spirito mariesco, sia per via del gameplay ricalcato pari pari su quello degli episodi storici della serie, sia per via della colonna sonora opportunemente ripresa.
Giunto al primo dungeon, ricalcato sul secondo, storico, livello di Super Mario Bros, con tanto di storica musichetta, mi stavo quasi mettendo a piangere!
Giuro che un'infanzia intera mi è passata davanti... i tempi delle elementari, del ritorno a casa dopo la scuola e via al Super Nintendo per condurre il fido Mario attraverso i suoi mondi incantati... (anche se il mio Super Nintendo era un'imitazione che aveva in memoria un sacco di giochi 8 bit del Nes, tra cui anche Super Mario Bros)
Per non parlare poi degli effetti sonori che sono quelli di sempre o delle case bonus, con il vecchio fungo che muove la bacchetta magica a tempo di musica, e questa musica è una versione ancora più allegra e coinvolgente dello storico jingle ideato da Koji Kondo...
New Super Mario Bros si lascia giocare perfettamente, è adattissimo ad una veloce partita in treno, metropolitana o autobus, ma questo non significa che sia un gioco superficiale! Anzi, è un gioco molto profondo, che condensa in sè vent'anni di tradizione mariesca (ho adorato alla follia le millemila citazioni agli episodi precedenti, vedi il mondo egiziano o i ragni d'acqua di Super Mario 64) votata al divertimento più puro.
Tradizione che perfettamente si sposa con una resa grafica a metà tra il 2D e il 3D che non stona per nulla e che anzi rende i mondi di Mario ancora più dettagliati e spensierati e con una colonna sonora gradevolissima (basti pensare al tema dei castelli, solenne quanto basta, o a quello delle spiagge, allegro e dai ritmi esotici).
Un discorso a parte meriterebbe la cosa più bella di questo gioco: il mega fungo che ingigantisce Mario alle dimensioni di Godzilla!
Certo, poi ti devi rifare tutto il livello perchè magari i tubi che hai distrutto ti portavano alle monete stella o a uscite segrete, ma vogliamo mettere la sensazione di appagamento che ti dà poter distruggere la qualunque al tuo passaggio?
Un piccolo capolavoro, che mi sento di consigliare veramente a chiunque!
... e che tra l'altro, probabilmente, avrà un seguito, dato che vende un sacco (E' secondo solo a Pokemon Diamante/Perla, ed è il gioco che i giapponesi hanno votato nel sondaggio "Di quale gioco del Ds vorresti un seguito?"), eventuale seguito che ovviamente sarà subito mio!
(Per Grrodon: Io invece sono stato sfigato e ho preso la versione nera! Tempo due minuti ed era già pieno di ditate, ma ho ovviato al problema decorando sia l'interno che l'esterno con gli adesivi di Mario Kart)
Naturalmente, da fan sfegatato di Mario irritato per essere rimasto ai tempi di Yoshi's Island (Che ci crediate o no, ho giocato a Super Mario 64 solo quest'anno, a dieci anni dalla sua uscita!), ho deciso immediatamente di comprarmi New Super Mario Bros.
Beh, che dire...
Il commento perfetto a dire il vero sarebbe
Ma vado oltre e ve ne parlo un pò più a fondo.
Lo trovo un gioco veramente straordinario, fedele in tutto e per tutto al vecchio spirito mariesco, sia per via del gameplay ricalcato pari pari su quello degli episodi storici della serie, sia per via della colonna sonora opportunemente ripresa.
Giunto al primo dungeon, ricalcato sul secondo, storico, livello di Super Mario Bros, con tanto di storica musichetta, mi stavo quasi mettendo a piangere!
Giuro che un'infanzia intera mi è passata davanti... i tempi delle elementari, del ritorno a casa dopo la scuola e via al Super Nintendo per condurre il fido Mario attraverso i suoi mondi incantati... (anche se il mio Super Nintendo era un'imitazione che aveva in memoria un sacco di giochi 8 bit del Nes, tra cui anche Super Mario Bros)
Per non parlare poi degli effetti sonori che sono quelli di sempre o delle case bonus, con il vecchio fungo che muove la bacchetta magica a tempo di musica, e questa musica è una versione ancora più allegra e coinvolgente dello storico jingle ideato da Koji Kondo...
New Super Mario Bros si lascia giocare perfettamente, è adattissimo ad una veloce partita in treno, metropolitana o autobus, ma questo non significa che sia un gioco superficiale! Anzi, è un gioco molto profondo, che condensa in sè vent'anni di tradizione mariesca (ho adorato alla follia le millemila citazioni agli episodi precedenti, vedi il mondo egiziano o i ragni d'acqua di Super Mario 64) votata al divertimento più puro.
Tradizione che perfettamente si sposa con una resa grafica a metà tra il 2D e il 3D che non stona per nulla e che anzi rende i mondi di Mario ancora più dettagliati e spensierati e con una colonna sonora gradevolissima (basti pensare al tema dei castelli, solenne quanto basta, o a quello delle spiagge, allegro e dai ritmi esotici).
Un discorso a parte meriterebbe la cosa più bella di questo gioco: il mega fungo che ingigantisce Mario alle dimensioni di Godzilla!
Certo, poi ti devi rifare tutto il livello perchè magari i tubi che hai distrutto ti portavano alle monete stella o a uscite segrete, ma vogliamo mettere la sensazione di appagamento che ti dà poter distruggere la qualunque al tuo passaggio?
Un piccolo capolavoro, che mi sento di consigliare veramente a chiunque!
... e che tra l'altro, probabilmente, avrà un seguito, dato che vende un sacco (E' secondo solo a Pokemon Diamante/Perla, ed è il gioco che i giapponesi hanno votato nel sondaggio "Di quale gioco del Ds vorresti un seguito?"), eventuale seguito che ovviamente sarà subito mio!
Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
Mh. Mi ha soddisfatto, ma non pienamente.
Certo, comprendo l'operazione di "ritorno alle origini", ma se tornare alle origini significa ignorare l'evoluzione che c'è stata in tutti questi anni, forse non è un bene. Insomma, non siamo più ai tempi in cui il cabinato di Super Mario Bros spopolava nelle sale giochi, nel 2007 non si può battere Bowser semplicemente saltandolo e facendolo cadere nella lava; tra l'altro, se si arriva da Bowser in versione "Mario grande" ci si può lanciare a kamikaze contro il boss per diventare Mariolino e pigiare il pulsante senza alcun problema in 3 secondi. Lo stesso vale per Bowser Junior, che si supera in 5 secondi se si arriva da lui armato di fiore sputafuoco... Insomma, direi che il ritorno alle origini significa una semplificazione eccessiva della struttura di gioco.
La longevità per me è troppo bassa, e il meccanismo di salvataggio solo una volta superata una torre o pagato un pedaggio di monete è abbastanza ostico; tra l'altro i livelli sono troppo troppo brevi. Capisco che il DS è una console portatile, ma sicuramente creare livelli più complessi e permettere di salvare in ogni momento avrebbe creato uno schema ugualmente giocabile su console portatile, e soddisfare di più il videogiocatore.
E poi, a dire la verità, non mi sento di promuovere un videogioco nel quale sono arrivato di fronte al Bowser finale con Mario privo di fungo o qualunque altro power-up, e sono riuscito a sconfiggerlo al primo tentativo.
Interessante le implementazioni delle nuove mosse, come la sederata e il doppio salto sul muro; il fungone, inizialmente esaltante, l'ho trovato mal sfruttato, dato che dopo la metà del gioco ogni volta che lo usavo in un livello, mi dovevo fermare per la presenza di voragini, piattaforme volanti o tubi indispensabili al proseguimento che però Marione non poteva superare, rendendo il tutto piuttosto frustante.
Insomma, dopo aver visto i Mario World e i Yoshi's Island, forse tornare al filone "Mario Bros" è stata un'involuzione; è come se dopo anni di scuola per imparare a cucinare riuscissimo a fare ottime torte, e all'improvviso invece di una torta facciamo un biscotto. Certo, è buono, ma dopo tanto tempo in cui abbiamo apprezzato le torte, ci sembra un po' pochino.
Certo, comprendo l'operazione di "ritorno alle origini", ma se tornare alle origini significa ignorare l'evoluzione che c'è stata in tutti questi anni, forse non è un bene. Insomma, non siamo più ai tempi in cui il cabinato di Super Mario Bros spopolava nelle sale giochi, nel 2007 non si può battere Bowser semplicemente saltandolo e facendolo cadere nella lava; tra l'altro, se si arriva da Bowser in versione "Mario grande" ci si può lanciare a kamikaze contro il boss per diventare Mariolino e pigiare il pulsante senza alcun problema in 3 secondi. Lo stesso vale per Bowser Junior, che si supera in 5 secondi se si arriva da lui armato di fiore sputafuoco... Insomma, direi che il ritorno alle origini significa una semplificazione eccessiva della struttura di gioco.
La longevità per me è troppo bassa, e il meccanismo di salvataggio solo una volta superata una torre o pagato un pedaggio di monete è abbastanza ostico; tra l'altro i livelli sono troppo troppo brevi. Capisco che il DS è una console portatile, ma sicuramente creare livelli più complessi e permettere di salvare in ogni momento avrebbe creato uno schema ugualmente giocabile su console portatile, e soddisfare di più il videogiocatore.
E poi, a dire la verità, non mi sento di promuovere un videogioco nel quale sono arrivato di fronte al Bowser finale con Mario privo di fungo o qualunque altro power-up, e sono riuscito a sconfiggerlo al primo tentativo.
Interessante le implementazioni delle nuove mosse, come la sederata e il doppio salto sul muro; il fungone, inizialmente esaltante, l'ho trovato mal sfruttato, dato che dopo la metà del gioco ogni volta che lo usavo in un livello, mi dovevo fermare per la presenza di voragini, piattaforme volanti o tubi indispensabili al proseguimento che però Marione non poteva superare, rendendo il tutto piuttosto frustante.
Insomma, dopo aver visto i Mario World e i Yoshi's Island, forse tornare al filone "Mario Bros" è stata un'involuzione; è come se dopo anni di scuola per imparare a cucinare riuscissimo a fare ottime torte, e all'improvviso invece di una torta facciamo un biscotto. Certo, è buono, ma dopo tanto tempo in cui abbiamo apprezzato le torte, ci sembra un po' pochino.
L'ho trovato giocabilissimo.
Ho apprezzato al contrario di Deboroh la faciltà con cui si possono battere i vari Boss, non è quello secondo me lo scopo del gioco, essi sono solo un ostacolo per i livelli successivi.
La vera difficoltà consiste nel recuperare tutte le stelle, me ne mancano ancora 5...
Ho apprezzato al contrario di Deboroh la faciltà con cui si possono battere i vari Boss, non è quello secondo me lo scopo del gioco, essi sono solo un ostacolo per i livelli successivi.
La vera difficoltà consiste nel recuperare tutte le stelle, me ne mancano ancora 5...
Eh, il punto è che non li ho trovati un ostacolo, lo erano molto di più i koopa coi boomerang...Icnarf ha scritto:L'ho apprezzato al contrario di Deboroh la faciltà con cui si possono battere i vari Boss, non è quello secondo me lo scopo del gioco, essi sono solo un ostacolo per i livelli successivi.
Personalmente, sarò scemo io, ma alcuni pezzi li ho trovati ostici e difficilotti (non tanto i boss, ma proprio pezzi dei livelli).
Sarà anche una concezione di gioco semplice, ma in fondo questo non pretendeva di essere chissà che di nuovo, quanto un piccolo "omaggio" al Super Mario Bros del 1985, oltretutto su portatile, quindi la semplicità ci sta tutta.
Sarà anche una concezione di gioco semplice, ma in fondo questo non pretendeva di essere chissà che di nuovo, quanto un piccolo "omaggio" al Super Mario Bros del 1985, oltretutto su portatile, quindi la semplicità ci sta tutta.
Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".