[N. EAD] Mario Kart DS
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Il segreto del successo di una serie come Mariokart è semplice, visto che fonde il popolarissimo piacere ludico dei giochi di corse, con quello più squisitamente nintendaro di poter utilizzare il mondo di Mario con tutti i suoi folli derivati, come la possibilità di gareggiare scorrettamente a suon di conchiglie rosse e bucce di banana con cui bombardare gli avversari. Nata nel 1992 su Super Nintendo, e approdata su 64, Game Cube, con un blitz anche su Game Boy Advance, ecco giungere per DS la quinta edizione della serie sportiva mariesca più popolare di sempre, così popolare da non esser mai sfuggita di mano al team di sviluppo centrale di Nintendo (tranne che nel caso del capitolo per GBA, sviluppato da Intelligent System). E per quanto le malelingue considerassero il bizzarro Double Dash un po' il canto del cigno della serie, ecco che il mondo si è inchinato davanti alla magnificenza di questa cartuccia, che si è beccata da parte del fandom il titolo di best Mario Kart ever.
Cerchiamo di capire i motivi di tanto scalpore. Innanzitutto va detto che il gioco non è che sia stato rinnovato granchè, la struttura bene o male rimane sempre quella, e il passaggio su DS non ha certo apportato cambiamenti sostanziali. Il touch screen viene utilizzato, come nel caso di New Super Mario Bros, più che altro come mappa da consultare, o per sapere la posizione degli avversari, e gli unici momenti in cui può far sfoggio delle sue proprietà sono i menu, navigabili tramite pennino o in modo tradizionale, a scelta. Viene invece utilizzato di sfuggita il microfono, su cui soffiare nella classicissima modalità battaglia per gonfiare i palloncini da difendere. L'unica proprietà che viene sfruttata come si deve è la connessione Wi-Fi, e quindi per la prima volta c'è la possibilità di sfidare online altri avversari, tramite la comoda chiavetta USB acquistabile a parte (e compatibile col Wii). La prospettiva è senza dubbio affascinante, per non dire divertente, se non ci fossero due nei a minare la cosa. Il primo è l'impossibilità di correre su tutti i circuiti del gioco ma solo in alcuni, e la seconda - e non è certo colpa di Nintendo - sono gli stramaledetti quitter, i rosiconi che non appena si trovano in difficoltà spengono la console impedendo alla gara di proseguire.
Ma i veri meriti di questo gioco stanno altrove. Lasciato da parte l'astruso (anche se divertente) esperimento "a coppie" della versione Game Cube, si torna qui ad un'impostazione più tradizionale. E si lavora in profondità su quella, perfezionandola oltre misura. Mai la formula si è rivelata più precisa e "meritocratica", mai il gioco era stato in grado di soddisfare un tale numero di palati differenti, dal veterano al novellino, dal più al meno bravo. I livelli di difficoltà sono ben distinti tra loro, e per essere in grado di passare da 50, a 100 e poi a 150 è necessario aver effettivamente giocato la modalità precedente, impratichendosi sempre di più e raggiungendo livelli di sfida sempre più ardui (facendo uso dell'ormai celebre Derapata con Mini-Turbo). Oltre alle classicissime coppe Fungo, Fiore, Stella e Special ne sono state aggiunte altre quattro, quelle del Gran Premio Retrò, che celebrano la storia della serie riproponendo i percorsi più belli tratti dalla versione SNES, 64, GBA e GC. Un'eredità che è stata mantenuta da Mario Kart Double Dash!! sembra invece essere la varietà di veicoli selezionabili, dalle forme più pazze e commisurate ai rispettivi proprietari. Ogni veicolo ha le sue specifiche tecniche e i giocatori che più vorranno scendere in profondità potranno divertirsi a sperimentare tutte le combinazioni possibili per ottenere il pilota definitivo. E infine, ecco una modalità del tutto nuova che va ad aggiungersi alle classiche Gran Premio, Time Trial, Sfida a Due e Battaglia: le Missioni. Riunite in gruppi di otto in livelli di progressiva difficoltà, con tanto di boss finale da sconfiggere rigorosamente in macchina, ogni Missione consiste nel raggiungere un determinato obiettivo, a volte anche astruso. I boss provengono freschi freschi da Super Mario 64 DS, o meglio dai livelli che sono stati aggiunti in questo porting nuovo di zecca e la stessa grafica "sessantaquattrosa" li immerge perfettamente nell'atmosfera mariesca. Queste piccole chicche sono un vero e proprio esalto per gli appassionati della serie, e rappresentano una sorta di rivincita di Nintendo, dal momento che l'idea di un gioco di guida contaminato da elementi platform era già presente in Diddy Kong Racing ed era stata successivamente razziata da parte di altre serie "analoghe" come Crash Team Racing. Certo la struttura di tutto questo è molti simile agli "eventi" di Super Smah Bros Melee, e non è l'unico parallelismo con il gioco Hal. L'intero gioco è infatti costruito attorno ad un sistema di sbloccaggi che impedisce al giocatore di stare troppo tempo senza "sorprese". Personaggi, veicoli e gare di ogni tipo, sono pronti ad essere progressivamente sbloccati, incluso R.O.B. il robottino-periferica del NES, per gratificare il giocatore più pignolo e maggiormente desideroso di ricevere il punteggio massimo di tre stelle in ogni singola corsa o missione.
Insomma, un Mario Kart che mette d'accordo un po' tutti, filologi, casual e hardcore gamers, e che quindi si merita pienamente l'entusiasmo che ha generato. E adesso dovrebbe giungere l'edizione Wii, per la quale mi auguro che la struttura smashbrossiana venga tenuta ancora in gran considerazione.
Credo che questo gioco abbia lo stesso problema di New Super Mario Bros. Ovvero: come giocabilità siamo a livelli demidivini, naturalmente, niente da dire sul gioco in sè. Solo che...insomma, ci vorrebbe un po' più di carne al fuoco. Molta più carne al fuoco. Più modalità di gioco, magari uno "story mode", anche solo abbozzato, un pretesto, in stile Crash Team Racing (il primo, quello bello), già che ci siamo più modalità multiplayer, e poi mantenere le cose buone dei capitoli precedenti (parlo per esempio delle armi personali dei personaggi, era una cosa che ho apprezzato molto, ma anche del torneo con tutte le piste, della piuma del primo capitolo...).
E poi non mi ha convinto per nulla la scelta delle piste degli episodi passati...
E poi non mi ha convinto per nulla la scelta delle piste degli episodi passati...
"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do." -Isaac Asimov
Infatti, molto apprezzato! In fondo, male che vada, significa il doppio delle piste. Solo, non mi ha proprio convinto la scelta dei tracciati.
"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do." -Isaac Asimov
Concordo, scelti senza un criterio, tantopiù che in Mario Kart Super Sircuit si sbloccavano tutti i tracciati dell'originale Mario Kart per SNES... Avrei preferito che proseguissero includendo tutti i tracciati del N64 in Double Dash e tutti i tracciati di Double Dash in DS...Giby ha scritto:Solo, non mi ha proprio convinto la scelta dei tracciati.