Wario fa la sua comparsa sul GBA con un ottimo platform, che pur essendo uno dei primi titoli di questa console, riuscirà ad essere uno dei titoli di questo genere più interessante, anche se il giudizio viene fortemente danneggiato da un difetto molto pesante.
Graficamente siamo a ottimi livelli, con animazioni dei personaggi, sfondi e nemici veramente belli, con una palette di colori che sfiora la perfezione. A una realizzazzione grafica di tutto rispetto si affianca un comparto audio di tutto rispetto, con musiche ed effetti sonori che sfuttano al massimo le piccole casse del GBA.
La struttura del gioco è quella consolidata dei tre capitoli precedenti comparsi su Game Boy; ci troviamo quindi di nuovo a guidare la nemesi di Mario in giro per i livelli, sconfiggendo i nemici a suon di spallate, testate e sederate.
Alle classiche mosse si aggiungono una serie di trasformazioni di Wario funzionali al superamento di certi passaggi: ci troveremo così di fronte a un Wario obeso, zombie, pipistrello, torcia umana, palla di neve, ecc...
A questi enigmi per i quali è necessaria una trasformazione, se ne aggiungono un sacco che, pur non obbligando mai il giocatore a fermarsi e ariflettere su come poter proseguire, sono comunque gradevoli e mai ripetitivi.
Ma l'enorme difetto del gioco è la longevità bassissima: si può completare il tutto in 6-7 ore. Certo, una volta finito il gioco si sblocca l'opzine Hard per rigiocare il tutto in modo difficile, e poi la modalità Super Hard, ma non cambia nulla e non c'è motivo per imbarcarsi in questa impresa.
Il gioco è suddiviso in mondi, ognuno dei quali suddiviso in livelli. All'interno di ogni livello si devono recuperare quattro pezzi di pietra che serviranno per aprire un portale alla fine del mondo per iniziare il combattimento contro il boss. In ogni livello bisognerà trovare anche una chiave che permette di passare al livello successivo. E una volta trovati questi oggetti, alla fine del livello si troverà un interruttore che farà partire un timer con un conto alla rovescia, entro lo scadere del quale Wario dovrà ritornare al punto di partenza del livello, così da tornare alla mappa assieme alla chiave e alle pietre raccolte.
Questo meccanismo sarebbe interessante, se gli oggetti non si riuscissero a trovare tutti (a parte un paio di eccezioni) durante la prima volta che si affronta il livello, e difficilmente sarete costretti a ripeterlo per recuperare qualcosa che vi siete lasciati sfuggire. I boss sono un poco più complessi degli stage canonici, e per sconfiggerli dovrete combatterci 2-3 volte (ma non di più) prima di aver capito la tecnica da adottare e poi portarla a buon fine.
In definitiva un ottimo gioco dal punto di vista tecnico e di struttura, ma fortemente penalizzato dalla facilità con i quale lo si porta termine in poche ore