*Dling*
Ho fatto un restyling. Grosso, stavolta. E mi ci sono voluti dei mesi. Se guardate i post della filmografia troverete tutto ristrutturato. Ma proprio tutto. C'è una nuova intro, una nuova legenda, un nuovo sistema di colorazione e persino delle immagini. Ma la cosa più importante che ho cambiato è stata la classificazione. Una volta l'elemento chiave per suddividere tutto era la lunghezza: esistevano i lungometraggi, i cortometraggi, i mediometraggi e tutti a loro volta erano suddivisi a loro volta in sottoserie, tenendo conto di vari fattori tra cui l'uscita o meno nelle sale cinematografiche. Ad esempio i corti Pixar erano un sottoinsieme del gruppo "corti Disney" e via dicendo. Ma era una classificazione che andava bene all'epoca, quando a farla da padrone c'era il concetto di "animazione Disney" generica e non si era ancora affermato il concetto di canone, quello di studi gemellati e la Pixar non aveva ancora diversificato così tanto la sua produzione cortometraggistica. Adesso lo scenario è diverso, e paradossalmente più chiaro e stimolante da catalogare, motivo per cui ho adottato i seguenti accorgimenti.
-
I mucchietti colorati. Ho suddiviso la produzione di ogni anno in "mucchietti" il cui colore indica gli studios di volta in volta coinvolti. Il primo mucchietto ha le tag rosse ed è relativo ai prodotti WDAS. Si tratta del canone Disney, dei corti e lungometraggi che veramente si possono considerare materiale Disney ufficiale, visto che proviene dallo stesso team che discende dai tempi di Walt. Segue poi il mucchietto blu con corti e lunghi marchiati Pixar, quello marrone con le produzioni DisneyToon Studios e quello verde relativo invece ai film animati che non rientrano in queste categoria perché coprodotti con altri studios. Nel caso dei lungometraggi in stop motion ho adottato l'arancione anziché il verde come a dare fiducia a questa categoria che sarebbe bello potesse espandersi nel corso degli anni. Ho operato questo cambiamento in modo che a colpo d'occhio appaia chiara l'appartenenza ad un determinato corpus. E' una scelta che paga più nelle annate più recenti dove si evita la confusione, e sicuramente meno in quelle antiche dove esistendo solo i WDAS adesso è tutto rosso monocolore, ma ho dovuto fare una scelta e ho pensato che sia più importante privilegiare il domani.
-
La morte dei mediometraggi. Sì, basta, dai. Non se ne poteva più. Una categoria che dava più problemi che altro. Sono innumerevoli le volte in cui ho dovuto cronometrare ogni cartone animato uscito negli anni 50 e 60 per riuscire a stabilire un limite di tempo per distinguerlo dai corti. E ogni volta il limite era risibile, che si trattasse di dieci, quindici minuti, c'era sempre il caso particolare che per pochi secondi sballava tutta la classificazione. Senza contare poi che, all'interno degli stessi Treasures, Maltin aveva abolito la distinzione da tempo, e che la stessa serie di
Prep & Landing col suo essere composta da due mediometraggi e due corti mi stava dando crucci. Adesso l'ho smantellata e ho fatto quindi rifluire gli appartenenti a questo gruppo all'interno delle altre categorie. Per cui via,
il Canto di Natale di Topolino e
Il Principe e il Povero sono diventati Mickey Mouse,
Paperino nel Mondo della Matemagica e
Paperino e la Ruota dei normali Donald Duck, i due
Freewayphobia e
Soccermania sono stati incorporati nella serie Goofy. Tutto il resto all'interno della categoria degli Special Cartoons, come avrebbe da sempre dovuto essere. Inoltre questo mi ha dato modo di "creare" le categorie
Winnie the Pooh e
Prep and Landing, che prima non c'erano. Ovviamente però pur non esistendo più come categoria, i mediometraggi (o featurette) esistono come concetto, inutile negarlo. Per cui ho pensato di fissare il limite sui 20 minuti, e fare una piccola nota affianco ai titoli che rientrano in questo criterio. I mediometraggi muoiono come categoria ma rinascono come caratteristica, insomma.
-
Nuove serie di corti. Come dicevo sopra ho potuto con questo escamotage aprire nuove serie.
Winnie the Pooh comprendente le quattro featurette, e
Prep and Landing con due featurette e due corti, sono un esempio. Ma la rivoluzione più grossa è avvenuta in campo Pixar. Ormai la loro produzione di corti stava diventando enorme e confusa, e non si poteva più pensare che radunare sotto una stessa categoria i loro corti. Ecco quindi che li ho suddivisi in quattro filoni ben distinti:
Theatrical Shorts, comprendente quei corti che vengono proiettati prima dei loro lungometraggi e sono senza personaggio fisso,
Spin-Off Shorts che include i corti con i personaggi dei lungometraggi che la Pixar realizza per inserirli come bonus nei DVD e BD, e infine
Cars Toon e
Toy Story Toons che sono le due serie più recenti e hanno una loro autonomia.
-
Smantellata la categoria "trattino". Cos'è la categoria trattino? Agli albori di questo progetto mi ero posto il problema di classificare quei lungometraggi che uscivano nelle sale e non riuscivo a far rientrare in alcuna lista. Prima li chiamavo "speciali", poi ho rinunciato a dare loro un nome e ho preferito mettere un trattino di fronte ai rispettivi titoli. Questa categoria trattino accoglieva roba proveniente dagli ambiti produttivi più disparati, come ad esempio i lungometraggi a scrittura mista, i film DisneyToon che venivano dirottati nei cinema e i casi particolari tipo
Uno Zoo in Fuga. Persino
Dinosauri prima di venire riconosciuto come 39° del canone WDAS ne fece parte. Adesso che il motore classificatorio non è più l'uscita nelle sale ma la provenienza produttiva ho progressivamente smantellato la categoria: i film a scrittura mista sono stati accolti nel mucchietto rosso, in quanto classici onorari, sia pure con una tag che ne specifica la natura. I film DisneyToon o Television sono invece stati finalmente riuniti con i loro fratelli direct to video del mucchietto marrone (mantenendo tag diverse a seconda del marchio arbitrario con cui sono usciti).
In Viaggio con Pippo è invece entrato onorariamente nel mucchietto rosso, pur conservando una tag che dimostra che è stato coprodotto sia dai WDAS che dai WDTA. E ciò che rimaneva nella categoria erano appunto le coproduzioni come
The Wild,
Gnomeo and Juliet e i film
Imagemovers che quindi ho pensato bene, una volta trovato il fattore unificante, di trasformare nella categoria verde.
-
Tag scritte per esteso. E' finita l'epoca delle siglette indecifrabili. Roba tipo TS da leggersi Toon Shorts e via dicendo era davvero troppo poco intuitiva. Ora prima di un titolo c'è scritto per esteso di cosa si tratta. Anche a costo di trovarmi davanti a casistiche di cui al momento non mi sento troppo sicuro come nel caso dei cheapquel (che in alcuni casi sfoggiano la tag
WDTA e in altri
Disneytoon a seconda del loro marchio).
-
Restyling totale anche per le filmografie parziali. Ho applicato tutto questo anche alle filmografie
WDAS,
Pixar e
Disneytoon, che adesso sfoggiano un nuovo look e i nuovi criteri di classificazione.