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Future Film Festival 2007

Inviato: martedì 09 gennaio 2007, 13:52
da DeborohWalker
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Anche quest'anno, Bologna per 5 giorni avrà il suo bel festival d'animazione. Il piedone che vedete nel logo è la scultura simbolo dell'edizione di quest'anno. Perchè ve ne parlo? Perchè la scultrice che l'ha realizzto si chiama Laurina Paperina, e mi fa ridere.

Comunque, a chi interessasse farci un salto, qui potete trovare il programma dei 5 giorni:

Mercoledì 17
Giovedì 18
Venerdì 19
Sabato 20
Domenica 21

Come già feci l'anno scorso, sarò il reporter ufficiale del Sollazzo, dato che anche quest'anno ci sono un bel po' di chicche, anche se mancano l'incontro con la PIXAR che presenta il making of di Cars, e l'anteprima di Gedo Senki, due eventi che davo per scontati, vista la tradizione degli anni passati di avere sempre eventi PIXAR e Ghibli...

Tra le cose più interessanti:
- un sacco di serie animate, corto/mediometraggi e film d'animazione giapponese, alcune in anteprima, e altre che purtroppo non vedremo mai... (tra i nomi più noti in Italia spiccano la serie animata di Nana, Paradise Kiss, il film di Full Metal Alchemist, e Gunbuster 2 della Gainax)
- tanti, tanti, tanti, tanti corti d'animazione
- un incontro di presentazione del film dei Simpson, con un'animatrice del film, Tonino Accolla, e alcuni spezzoni mai mostrati prima...
- Barnyard
- omaggi a Quino, con proiezioni delle versione animate dei suoi lavori, e un incontro con l'autore argentino in persona.
- il making of di Giù per il tubo e l'incontro con gli animatori Aardman
- l'anteprima di Asterix e i vichinghi, il nuovo lungometraggio animato di Asterix, dopo più di 10 anni di assenza dalle sale
- Anteprima di Arthur and the Invisibles, il film fantasy diretto da Luc Besson
- un evento per omaggiare il 70° anniversario di Biancaneve della Disney, con la proiezione di diversi cortometraggi legati in qualche modo a Biancaneve, e di un film su Biancaneve dal quale Walt Disney fu ispirato per il suo primo lungometraggio
- il lungometraggio degli Happy Tree Friends
- un tot di altre cose, ma i cui nomi sono per lo più sconosciuti, ma di cui poi saprò dirvi quale vale la pena aspettare o cercare, e quali no.

Tra una settimana, parto.

Re: Future Film Festival 2007

Inviato: martedì 09 gennaio 2007, 14:19
da Alle
DeborohWalker ha scritto:- un evento per omaggiare il 70° anniversario di Biancaneve della Disney, con la proiezione di diversi cortometraggi legati in qualche modo a Biancaneve, e di un film su Biancaneve dal quale Walt Disney fu ispirato per il suo primo lungometraggio
Se decidi di vederlo, spera che aggiungano un commento musicale. Io ce l'ho (è l'extra del dvd della mostra su Walt Disney di Parigi); muto, con pannelli esplicativi. Al primo tentativo mi sono arreso dopo una ventina di minuti...
Sarebbe, come ogni anno, la scusa migliore per tornare a Bologna; e come ogni anno non ci tornerò... ;_;

Inviato: martedì 09 gennaio 2007, 14:44
da DeborohWalker
Io ce l'ho (è l'extra del dvd della mostra su Walt Disney di Parigi); muto, con pannelli esplicativi. Al primo tentativo mi sono arreso dopo una ventina di minuti...
Secondo il programma del FFF (dove di ogni proiezione viene scritto se la fonte è un betacam, un DVD, un 8mm, 35mm, ecc...) proviene da un DVD, quindi credo che potrebbe essere quello che tu citi...

Inviato: martedì 30 gennaio 2007, 18:31
da DeborohWalker
Resoconto della manifestazione di quest'anno.
Un'edizione abbastanza deludente, povera di grandi eventi... O meglio, ce ne sono stati un bel po', ma la quantità e la qualità media delle proiezioni è inferiore a quella di tutte le altre edizioni, esclusa la prima.
Questo è da imputare per lo più alla carenza di fondi, quest'anno hanno avuto un budget ancora inferiore agli anni passati... Vi basti pensare che i soldi impiegati per organizzare una giornata del festival di Annecy, basta ad organizzare due edizioni del Future Film Festival...
Nonostante ciò le perle e le sorprese ci sono state, ma come ho già detto da quando è comparso il programma, la carenza di PIXAR, Paprika, e Gedo Senki, si è fatta sentire...
Ma andiamo a cominciare con la panoramica della nona edizione, ssperando che per il decennale la manifestazione si riprenda. Come feci l'anno scorso, suddivido per giornate a seconda di quando ho visto le cose, mettendo alcuni commenti non qui sotto, ma in un topic apposito...

MERCOLEDI' 17

Origin - Spirits of Past
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300 anni nel futuro, dopo che la razza umana hamanipolato la natura attraverso l'ingegneria genetica, l'ambiente del pianeta è andato in rovina. Sul pianeta si sono formate così due fazioni: chi cerca di vivere in armonia con la natura, e chi crede che la natura sia un nemico da combattere.
Agito è un ragazzino vive in un villaggio decisamente malridotto, e addentrandosi in un antico santuario per procurarsi dell'acqua, si imbatte in una ragazza addormentata in una capsula in una sorta di sonno criogenico. Risvegliandola, scoprirà che la ragazza si chiama Toola e
E se sul finale il film ha una possibilità di riscattarsi con un finale facendo supporre una conclusione originale e fuori dagli schemi, questa possibilità viene scacciata, con un finale retorico e assolutamente scontato.
Il primo lungometraggio realizzato dallo studio Gonzo (già responsabile di serie tv come Last Exile) cerca di ricalcare lo stile e le tematiche di miyazaki, con un pizzico di Akira, ma l'effetto è decisamente inferiore. Graficamente il film è gradevolissimo, personaggi e ambientazioni realizzati con un'ottima qualità, ma il difetto dello Studio Gonzo sono le sceneggiature... In tutti i loro lavori, dopo un inizio azzeccato nel quale ci si affeziona ai protagonisti e si apprezza il contesto, appena la trama si decide a partire, tutto sprofonda nella noia, e quella piccola fiammella d'interesse sorta a inizio film, scompare un po' alla volta. E questo avviene anche in Origin - Spirits of Past. tutto ha il sapore di "già visto", la retorica pervade tutto il film, e chiunque abbia visto un po' di film d'animazione giapponese, di sicuro non si godrà nulla di nuovo. Una realizzazione grafica di tutto rispetto, un inizio che pare interessante, ma poi, il nulla. Graficamente come ho già detto nulla da criticare, ma se a tanto florilegio visivo si associasse anche una trama decente, il pubblico gradirebbe di più, e lo Studio Gonzo avrebbe tutte le carte in regola per eguagliare lo Studio Ghibli e lo Studio Mad House, i due principali colossi dell'animazione giapponese.

Nerima Daikon Brothers
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Dallo stesso autore di Excel Saga, una serie animata ancor più spassosa del suo lavoro più celebre...
Hideki, un coltivatore di rape, si mette in testa di trasformare il proprio orto in un gigantesco stadio, dove potrà un giorno fare un colossale concerto, assieme a due suoi compari: il fratello Ichiro, uno sciupafemmine (e maschi) decisamente tordo, e Mako, la sua cuginetta di cui è innamorato, una feticista del Don Perignon.
Ogni episodio è un disperato tentativo di accumulare soldi per costruire lo stadio, attraverso missioni strampalate, nelle quali i protagonisti vengono sempre aiutati da Nabeshin di Excel Saga (mai completamente visibile sullo schermo, ma riconoscibilissimo). E all'improvviso, nei momenti più assurdi, i personaggi cominciano a cantare, con tanto di cori, gruppi musicali e coreografie, come in un ero e proprio musical. Totalmente assurdo e demenziale, ovviamente.


Evento Simpson Movie
Parlerò meglio delle notizie apprese sul film nel topic apposito...
Comunque all'incontro era presente Silvia Pompei, un'animatrice del film che in passato ha già lavorato ad altri film tra i quali Chi ha incastrato Roger Rabbit?.
Ha mostrato qualche filmato (poco di nuovo), interviste a gente che sta lavorando al film, e a David Silverman, il regista, più qualche studio di animazione...
E' intervenuto Tonino Accolla con qualche siparietto imbarazzante e il pubblico che lo osannava... Comunque è un porco, infilava doppi sensi in ogni frase che diceva con domande all'animatrice fatte conla voce di Homer del tipo "Ma quando mi disegnate la pancia, poi quando scendete non potete fare la linea più grossa anche lì sotto, così faccio bella figura con le donne?" -_-
Ah, c'era anche Alessandro Bergonzoni, ma solo perchè è un grande appassionato dei Simpson e perchè prossimamente doppierà un personaggio in un episodio della serie, non del film...

Paradise Kiss
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Yukari è una studentessa delle superiori che ha sempre dedicata tutta la sua vita allo studio; un giorno però viene notata da un gruppo di studenti di una scuola di moda, che per la sua altezza sopra la media e il suo aspetto fisico, la vorrebbero come modela per una loro sfilata. Yukari inizierà così un rapporto con i ragazzi dell'atelier Parakiss, dovendosi confrontare con una mentalità opposta alla sua, ma che la porterà a riflettere su ciò che sta facendo della sua vita.
Serie animata tratta dall'omonimo manga di Ai Yazawa (il proseguimento di Gokinjo Monogatari, conosciuto in Italia come Cortili del Cuore) che può vantare una realizzazione un po' più "sperimentale" rispetto alle altre trasposizioni di fumetti giapponesi (ad esempio Nana, presentato anch'esso al Festival, e che ho apprezzato meno pchè più "canonica" come trasposizione), e un utilizzo di colori più "spenti" della norma, e che dona uno stile e un design particolare alla serie. Animazioni meravigliose, charachter design ben realizzate, e musiche appropriate, in particolare va citata la ending finale spassosa, sulle note dei Franz Ferdinand.

Oban Star Racers
Ne parlerò poi nel topic apposito, già aperto nel forum tempo addietro

Karas
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Tatsunoko, celebre soprattutto per i suoi cartoni animati con protagonisti supereroi "bizzarri" (come Yattaman, Calendarmen, ecc..) realizza un OAV per celebrare i 40 anni trascorsi dalla fondazione della casa d'animazione. Realizzazione tecnica eccelsa, ma trama inesistente. Fin dal primo istante, si viene catapultati in un furioso combattimento tra due armature che se le danno di santa ragione svolazzando allegramente... ma perchè?
Boh.
Chi sono i personaggi che si incontrano nella mezz'oretta di Karas?
Boh.
Vabbè, ma tanto ci sono due armature che si picchiano, e gli otaku giapponesi sono felici.

Project Blue
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In un ipotetico futuro, viene sviluppato un motore in grado di percorrere grandi distanze in un battibaleno; ma all'improvviso, tutti i veicoli muniti di questo sistema di propulsione, subiscono un destino infausto, e un ragazzino si interroga sulla natura di questi eventi.
Dagli stessi autori di Wolf's Rain, una serie ispirata alla fantascienza d'appendice degli anni '30. Sinceramente, nulla di che: realizzazione tecnica nella norma, storia senza alcun guizzo e personaggi piatti...

Inviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 11:53
da DeborohWalker
GIOVEDI' 18

the Ugly Duckling and Me
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Ratso è un topo di campagna, che mette in scena uno spettacolo presentando fenomeni da baraccone, come il verme più lungo del mondo. Quando però i suoi fenomeni si rivelano solo una costruzione scenica, il suo pubblico si infuria e caccia Ratso, perseguitato anche da un gruppo di topi che vuole fargli fare una brutta fine... Scappando da essi, Ratso si dirige verso il luna park, vista come terra di salvezza, ma durante il viaggio si trova prigioniero del cortile di una fattoria. Qui Ratso, per non essere dovrà fingersi il padre di un pulcino che è convinto lo sia davvero, per non essere maltrattato dagli altri animali del cortile. Ratso però progetta un piano, grazie alla particolare bruttezza dell'anatroccolo: sfruttarlo come fenomeno da baraccone e portarlo con sè al luna park, dove lo avrebbe sfruttato per realizzare uno spettacolo di grande successo.
Lungometraggio danese basato su una storia semplice, con interessanti riflessioni sul rapporto genitore-figlio e sull'importanza dell'aspetto fisico. I personaggi sono simpatici, in particolare i due protagonisti e uno spassoso gatto con una marionetta sulla mano dotata di vita propria (una sorta di Mr. Garrison di South Park).
Quello che però manca è una realizzazione tecnica coi fiocchi: la grafica è dozzinale, il minimo indispensabile per sembrare caruccia, ma nulla di più. L'aspetto dei personaggi è grottesco, ma non so quanto questo effetto sia voluto e quanto sia solamente dovuto allo scarso dettaglio dei modelli.
Comunque un film gradevole, che pur rientrando nella categoria "animali buffi+road movie+gag a tutto spiano" si distingue per una trama, che pur non essendo un capolavoro di sceneggiatura, risulta divertente e interessante.
In Danimarca, in contemporanea all'uscita del film nelle sale a Ottobre, è iniziata una serie tv di 26 episodi che si può inserire nel bel mezzo della vicenda della serie tv.

Barnyard
Commento in un dibattito a parte

Pale Cocoon
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Un ragazzo, nel futuro, ha il compito di recuperare più tracce possibili del passato, del quale non c'è nessuna conoscenza. Per fare ciò cerca di rivisualizzare videocassette della nostra epoca, lavorandoci su, quando tutti gli altri suoi collaboratori ormai si sono arresi. Disegni e animazioni senza lode nè infamia, e una trama scarna e noiosa. Nonostante ciò, però l'atmosfera che si crea è interessante, e aiuta a resistere ad UNA visione del suddetto mediometraggio, ma la voglia di rivederlo è pressochè nulla.

Beyond the train tracks
Un ragazzino passa la giornata ad aspettare sulla panchina della stazione il padre-ferroviere, che non ha mai incontrato. Un giorno vede una sagoma su un treno, e pensa sia suo padre, ma in realtà è il sè stesso del futuro.
Disegni insulsi, uno stile bicromatico giallo e nero che alla lunga irrita, e animazioni grezze. Ah, come se ciò nn bastasse, anche la storia è penosa.
Ammettetelo, vi ho messo voglia di vederlo, eh?

Top o Nerae 2: Diebuster!
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Nono è una ragazza che ricorda ben poco del suo passato, se non che ha sempre sognato di diventare una pilota spaziale. Mentre sta lavorando nel suo bar, il locale viene attaccato da uno Space Monster, una creatura che già dal nome si intuisce non abbia intenzioni proprio benevole; fortunatamente interviene Lark, una pilota di Buster Machine, ovvero grossi robottoni che fanno il loro dovere di paladini dell'umanità.
A 16 anni di distanza, la GAINAX (celebre casa di animazione celebre per aver realizzato, tra le numerose, le serie animate de Il mistero della pietra azzurra, Karekano, Evangelion) realizza una serie animata di 6 episodi, seguito di Gunbuster, la prima serie realizzata dallo studio d'animazione giapponese. Ma nel fare ciò non riprende nè i personaggi, nè il periodo della prima serie, ma solamente il contesto spaziale. Anche la realizzazione è completamente differente: se la prima aveva un tratto più realistico (e forse anche immaturo) Diebuster può vantare disegni e personaggi più cartooneschi e colori a pastello, come negli ultimi lavori Gainax (Abenobashi, FLCL). E anche lo stile della narrazione è cambiato radicalmente: se Gunbuster non aveva alcun timore di prendersi i suoi tempi e raccontare tutto con calma, fin dall'inizio, nella seconda serie si è catapultati subito nel vivo dell'azione, con personaggi caratterizzati superficialmente, elementi lasciati immaginare allo spettatore, e misteri che probabilmente verranno svelati negli episodi successivi, ai quali però lo spettatore si interessa ben poco, dato lo scarso feeling creato con i protagonisti e il contesto. Si preferisce puntare più sui fanservice (ovvero fanciulle discinte e inquadrature azzardate) da sembre caratteristiche che contraddistinguono la GAINAX, ma finora sempre accompagnati da una trama valida.
Ho visto solo il primo episodio, ma dubito possa avvenire una ripresa drastica della trama: forse il lavoro meno affascinante prodotto dalla GAINAX, o comunque il peggior inizio di serie animata.

Incontro con Quino
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Tristezza.
Arriva Quino, autore di Mafalda, una delle strisce a fumetti più famose del mondo, e in sala ci sono sì e no una cinquantina di persone. Quando invece per altri eventi di dubbia qualità, c'era la sala piena.
Comunque incontrarlo è stata una delusione, è l'autore con meno entusiasmo per le sue opere che abbia mai incontrato. Parlava dei suoi fumetti come se avesse realizzato una fattura, completamente privo di passione.
Ha risposto alle domande (svogliatamente, ha cercato anche di fare domande al pubblico sperando che si sviluppasse un dibattito solo tra la platea), sono stati proiettati alcuni corti animati delle sue opere, che lui non h neanche osservato, aveva lo sguardo perso nel vuoto, e poi ha firmato qualche autografo e fatto disegni (al massimo una faccina con occhi, naso e bocca, nulla di più) tra l'altro con un parkinson incombente.

Inviato: sabato 03 febbraio 2007, 01:18
da DeborohWalker
VENERDI' 19

Sicuramente la giornata più soddisfacente del festival.

Atagoal
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Nel paese immerso nella foresta di Atagoal, si sta celebrando una grande festa, ma il maldestro gattone Hideyoshi rovina tutto; inoltre, risveglia la regina delle piante Pilea, che vuole impadronirsi della Terra. Ovviamente a rimediare al tutto, dovrà pensarci il gattone, per farsi perdonare le sue malefatte.
Film giapponese interamente in 3D, basato su un personaggio di vecchia data in terra nipponica, protagonista di diversi libri per bambini e di una serie animata. Graficamente è stato effettuato con modelli dei personaggi piuttosto semplici, nessun virtuosismo visivo, ma il minimo indispensabile per essere apprezzabile. La storia è indirizzata ad un target decisamente basso, ma la storia l'ho trovata decisamente soporifera. Il protagonista, il gattone Hideyoshi può risultare simpatico, soprattutto agli spettatori più giovani, ma il resto della storia è decisamente lenta... Mah.

The Girl who leapt through time
Il film migliore del festival, a mio parere. Non aggiungo altro, perchè si merita un lungo commento a parte.

Evento Giù per il tubo
Doveva esserci un bel making of del film, con ospiti quelli della Aardman, ma causa maltempo all'aereoporto inglese, non sono arrivati, quindi nulla di fatto ç_ç

Asterix et les vikings
Anche qui gran bel film, quindi commento a parte

Princess
Altro bel film, vincitore del premio come miglior opera del Festival. A mio parere, ritengo superiore The Girl who leapt through time, ma sono due film estremamente differenti tra loro, quindi è assurdo paragonarli. Comunque, commento a parte.

Inviato: giovedì 31 maggio 2007, 15:57
da DeborohWalker
Ehm, vabbè. Il Future Film Festival è finito ormai da 4 mesi, ma mi mancavano ancora i resoconti degli ultimi 2 giorni. Decisamente in ritardo, ma cerco di rimediare.
Prima di passare al resoconto delle cose che vidi nella giornata di Sabato vi avviso che il film The Ugly Duckling and Me (che ho commentato nella giornata di Giovedì) uscirà domani nei cinema italiani col titolo Nome in Codice: Brutto Anatroccolo

SABATO 20

Stormy Night
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Durante uno spaventoso temporale la capretta Mei e il lupo Gav, all'insaputa l'uno dall'altro, trovano rifugio all'interno di un casolare abbandonato. Senza potersi vedere nè annusare, passeranno la notte a parlare e stringere un'amicizia, con la promessa di reincontrarsi in futuro, usando come parola d'ordine per riconoscersi "stormy night".
Sarà grande la sorpresa di entrambi, quando si troveranno di fronte, provando con fatica a superare le rispettive differenze e diventare amici.
Da una favola illustrata molto popolare in Giappone, nasce questo film che promuove il superamento dei pregiudizi, e mostra come le amicizie possano nascere anche in contesti che le ostacolano. Infatti, il gregge di Mei e il branco di Gav saranno un ostacolo per i due animali, che dovranno cercare in tutti i modi di mantenere segreto il loro rapporto.
Un film emozionante, che fonda la sua riuscita totalmente sui due protagonisti, caratterizzati in modo semplice ma affascinante, sicuramente originale. La trama invece ha qualche intoppo: in certi punti è un po' lenta, ci si sofferma troppo su certi aspetti fino a diventare quasi didascalica, e nella seconda parte è quasi ripetitiva, ridonadante, ma comunque viene sorretta dai due protagonisti e dalle vicende che portano a con spunti interessanti per una riflessione sul tema.
Dal punto di vista tecnico, nulla da eccepire: disegni e animazioni sono fantastici, la perfetta resa in movimento di un libro d'illustrazioni per bambini.
Vista l'amicizia tutta al maschile di Mei e Gav, l'ambientazione montana, e alcune scene, tra gli spettatori si è sparsa la definizione di questo film come di un Brokeback Mountain animalesco, e in effetti... Anche se ovviamente non c'è nulla di esplicito, qui è solo un'amicizia.
O forse, gli autori...

No, no :P
Trailer 1
Trailer 2

Arthur e i Minimei
Film che era presentato in anteprima nazionale, e che ormai è già uscito anche nelle sale, e l'hanno pure tolto.
Vabbè, fortunatamente l'avevo commentato a suo tempo in un topic a parte.

Evento I Pirati dei Caraibi
Solita presentazione di Dietro le Quinte, showreel, e diverse fasi della costruzione di una scena del film, come poi viene mostrato nei contenuti speciali dei DVD. Interessante scoprire QUANTI elementi siano stati aggiunti in post-produzione, perfino alberi, vette di montagne in lontananza, ecc.

Nana Day
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Un intero pomeriggio è stato dedicato a Nana, anime ispirato al celebre manga di Ai Yazawa, vero e proprio fenomeno di costume in Giappone.
Sono stati proiettati i primi 4 episodi della serie animata, in anteprima nazionale, ma da allora la serie viene trasmessa settimanalmente su MTV nel corso dell'Anime Night.
La serie d'animazione è ben realizzata, anche se forse ricalca in modo canonico il manga, come ogni trasposizione in anime, senza la spinta creativa che invece aveva la serie televisiva di paradise Kiss, anch'essa proiettata al FFF2007 e ispirata da un manga della Yazawa.
Alla proiezione erano presenti anche i doppiatori, i responsabili dell'adattamento, e l'editor del manga arrivata in Italia dal Giappone per l'occasione, che si sono succeduti nel corso di una luuuuuuuuunga intervista che ha rotto le scatole un po' a tutti i presenti in sala, escluse le ragazzine in visibilio.

Una pelicula de huevos
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"Los Huevos Cartoons" sono cortometraggi messicani d'animazione che hanno per protagonisti alcune uova. Visto il successo riscosso in patria, i due creatori si sono cimentati in una storia di lunga durata, che non risente affatto della natura originaria dei personaggi, che anzi potrebbero benissimo sembrare creati per l'occasione per chi non conoscesse la serie (ovverò il 99% degli extra-messicani).

Una gallina un giorno depone il suo uovo, dotato di arti, occhi, e bocca. L'uovo però verrà immediatamente preso dal contadino che lo inscatolerà assieme a suoi simili, pronto ad essere venduto. L'uovo però vuole ricongiungersi alla madre, e cominceà così una lunga odissea, assieme ai suoi compagni, per raggiungere nuovamente la fattoria dalla quale furono strappati.

Il film è divertente, pensato per un pubblico giovane, ma apprezzabile comunque anche da adulti e appassionati di animazione, sulla falsariga dei film PIXAR. E con questi film Una pelicula de huevos ha molte somiglianza: l'umorismo, alcuni stratagemmi come le scene tagliate durante i titoli di coda, ma soprattutto la creazione di un universo umanizzato dove i protagonisti vivono la loro vita sapendo di essere uova e tutti è "modificato" in funzione a ciò. E quindi ecco spargersi la paura per via della fragilità, elemento ricorrente che spesso sfocia in un fatale destino.
La trama è comunque interessante, pur non essendo nulla di nuovo, ma si lascia guardare con spensieratezza, gustandosi i personaggi caratterizzati decisamente bene.

Inviato: giovedì 31 maggio 2007, 19:21
da Valerio
Non hai imageshackato. Non hai distanziato locandina dal fotogramma. Non hai completato la recensione di Stormy Nights.

Inviato: giovedì 31 maggio 2007, 19:50
da DeborohWalker
L'avevo completata, ma mi ha tagliato il brano dal "copiaincolla", ora lo aggiungo ç_ò



E cmq smettila di fare il buono e democratico, assegnati il ruolo di moderatore o di vigilante, tanto l'80% dei tuoi messaggi sono finalizzati a quello...

Inviato: giovedì 31 maggio 2007, 19:59
da Valerio
Non è certo colpa mia se tu fai tutto in fretta e furia senza neanche rileggere quello che scrivi, preso dalla smania di riuscire a fare TUTTO. Imageshackare è importante, perchè permette alle tue immagini di non scomparire venendo rimpiazzate da antipatici disclaimer. E oltretutto eviteresti al moderatore di passare nottate insonni per mettere a posto i tuoi thread.
Magari se facessi le cose con un minimo di furia in meno riusciresti anche a capire meglio perchè in Rat-Man compare il Pipistrello, e magari non canneresti in pieno il calcolo dei miei messaggi. Sono consigli buoni e democratici, eh...

Inviato: giovedì 31 maggio 2007, 20:13
da DeborohWalker
Imageshackare è importante, perchè permette alle tue immagini di non scomparire venendo rimpiazzate da antipatici disclaimer.
Ma questo post l'ho mandato dal PC dell'università, che non è lo stesso dal quale mesi fa salvai le immagini, e non mi prendeva nessun disclaimer...

Non ve le mostra? O_o

Inviato: giovedì 31 maggio 2007, 20:28
da Valerio
Le mostra, le mostra. Ma abbiamo garanzie che fra una o due settimane le mostrerà? E se succederà sarà ancora peggio perchè il topic andrà così in fondo che nessuno se ne accorgerà.

Inviato: giovedì 31 maggio 2007, 20:57
da DeborohWalker
ODDIOOOO!!!


METTIAMOCI AI RIPARI!

Inviato: mercoledì 13 giugno 2007, 01:19
da DeborohWalker
Sicuramente la giornata più loffia del festival, se escludiamo l'exploit dell'ultima proiezione

DOMENICA 21
Fullmetal Alchemist
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Sono stati presentati 4 episodi della serie animata, in onda attualmente su MTV. 4 episodi pescati a caso; dato che la proiezione era funzionale al'anteprima del film, che è ambientata dopo la fine della serie, sarebbe stato sensato magari trasmettere gli ultimi, come infatti era stato proposto, ma pare che poi il progetto sia fallito...
Bof, comunque nulla di che, continuo a considerare Full Metal Alchemist un gran bel manga, ma una serie animata noiosa.

Full Metal Alchemist: Conqueror of Shamballa
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YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAWWWWWWWNNN.
Il film è esattamente fedele allo spirito degli episodi più avanazati delle serie animata, quando la storia prende le distanze da quella del fumetto, Ovvero, a parer mio abbastanzadecisamente scarso.
Animazioni impeccabili su questo non c'è da eccepire, e ammirevoli l'idea di realizzare un film "diverso" e non il solito combattimento da film tratto da uno shonen manga, ma vista la natura della serie di FMA sarebbe stato sicuramente fuori luogo.

La tela di Carlotta
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Wilbur è un maialino che, appena nato, rischia di morire per colpa di una famiglia troppo larga: la madre ha partorito nove cuccioli, lei ha otto mammelle, e Wilbur è il più debole, destinato a morire. Il fattore è pronto a soprrimerlo, ma sua figlia Fern (Dakota Fanning) è pronta a prendersi cura del porcellino pur di non vederlo ucciso barbaramente. Quando però il mailaino è diventato troppo grande verrà trasferito in un'altra fattoria, dove per Natale lo aspetta il destino di essere servito su un bel vassoio con una mela in bocca. Ma proprio il giorno prima, interverrà Carlotta, un ragno che riuscirà a convincere gli umani a salvare il piccolo Wilbur.

Un filmetto simil-"Babe maialino coraggioso", sul quale ero abbastanza scettico. E invece si rivela simpatico, tanto quanto il suino parlante che arrivò al cinema un decennio fa.
La protagonista umana è Dakota Fanning, che non se la cava poi tanto male, ma il cast può vantare doppiatori del calibro di John Cleese, Steve Buscemi, Robert Redford e Julia Roberts, nei panni del ragno che da il titolo al film, ispirato da un celebre libro per bambini americano.
Nulla di fantastico, ma una visione spensierata in fondo se la merita.

Kemonozume
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Una love-story impossibile, alla Romeo e Giulietta, ostacolata da famiglie di yakuza, e da ripetute trasformazioni di una lei che assume un aspetto decisamente mostruoso e non del tutto amichevole. Il tutto miscelato in episodi di un cartone che rasenta la psichedelia in più di un'occasione.

Dallo stesso regista di Shin-Chan e di Mind Game, una serie animata pulp e demenziale allo stesso tempo. Il dubbio però è lo stesso di Mind Game: per quanto l'opera sia sicuramente visionaria, dopo diversi episodi ancora non era chiaro dove la storia volesse andare a parare, nonostante riuscisse ad interessare lo spettatore, ma probabilmente vedendo la serie completa tutto verrebbe risolto.
Anche se le probabilità di vederla mai in Italia sono molto vicine allo zero, così come per Mind Game.

Girl of Time
Una delle proiezioni più belle di tutto il film, sicuramente tra le più spassose in assoluto.
Cos'è? La versione live-action di The Girl Who Leapt Through Time girata in Giappone a inizio anni '80, adattando ai cotumi dell'epoca il romanzo omonimo.
Il film esamina il concetto di base del racconto in un modo differente rispetto a quanto visto nel film animato MadHouse. Il ritmo è molto più lento, l'elemento comico non è presente (o almeno, non volontariamente), gli effetti speciali sono decisamente arretrati (soprattutto se si pensa che in quegli anni usciva Il ritorno dello Jedi) e anche le ingenuità sono presenti a dosi abbondanti.
Ma il film merita di essere visto soprattutto per il suo aspetto trash con certi dialoghi che sono delle vere perle del trash, tra i quali non posso non citare un dialogo per il quale la protagonista suppone che un processo proprio dell'organismo femminile, avvenga per la prima volta per colpa del viaggio nel tempo... XD
Ma la vera chicca finale sono i titoli di coda, durante il quale gli attori stessi, cantano la canzone finale, solo che lo fanno immersi in scene della storia: è spassoso vedere pompieri che in una scena di un incendio, si girano e canttano la strofa, o lo stesso fatto da malati su un letto da ospedale, e altre situazioni simili.
Asolutamente fantastico, ma crdo proprio sia di reperibilità quasi impossibile.
Soprattutto in una lingua comprensibile, dato che noi l'abbiamo visto in lingua originale, e con dei sottotittoli d'annata letteralmente marchiati a fuoco sulla pellicola, fotogramma per fotogramma, con dimensioni che occupavano metà schermo.

Inviato: giovedì 14 giugno 2007, 00:48
da RoM
DeborohWalker ha scritto:Bof, comunque nulla di che, continuo a considerare Full Metal Alchemist un gran bel manga, ma una serie animata noiosa.
Oddio, e io che pensavo che dopo "Il Dottor Paperus non è un capolavoro" non mi sarei più stupito di nulla... :oO:

Inviato: giovedì 14 giugno 2007, 01:04
da DeborohWalker
No, davvero, la serie animata non compete col fumetto.

E non è il solito discorso di "adattamento di manga loffio", è che proprio la storia prende una piega diversa dal manga, dato che la serie a metà ha dovuto procedere per conto suo, avendo superato il manga...


Tu leggi anche il manga o giudichi questo commento un eresia solo vedendo l'anime?

Inviato: giovedì 14 giugno 2007, 14:28
da RoM
Sì, lo sto leggendo, e non mi sembra che che la serie animata ne venga sminuita al confronto (e il fatto che la storia vada a divergere non è un fattore negativo). Poi, è naturale che si possa preferire l'uno all'altra. Meno naturale è rifiutare l'una in nome dell'altro. E questo non vuol dire che la serie animata di Hagaren non sia immune da critiche, ma tra tutte la definizione "noiosa" è proprio la meno appropriata (anzi, semmai è fin troppo ansiogena).

Inviato: giovedì 14 giugno 2007, 17:00
da DeborohWalker
No, a me proprio non piace.

A parte le diverse trame da un certo punto in poi, l'anime proprio non mi appassiono. Ti confesso, lo sto seguendo quasi per inerzia su MTV.
Ho comprato un paio di numeri del manga appena uscirono e decisi di continuarlo.
Più passa il tempo, e più ritengo i numeri del manga migliori, mentre le puntate dell'anime sempre peggio.
Boh.

Inviato: martedì 14 agosto 2007, 21:38
da DeborohWalker
DeborohWalker ha scritto: Stormy Night
ImmagineImmagine

Durante uno spaventoso temporale la capretta Mei e il lupo Gav bla bla bla
Ohibò. Ho scoperto or ora che è uscito nei cinema italiani, senza alcun preavviso, col titolo Amicinemici.

E la distribuzione, pare essere migliore di quella di Earthsea e Paprika. -_-
Qui a Bologna c'è (e già la cosa è un evento, dato che questo lusso non era stato concesso a Paprika) ed è in ben DUE multisala.

Forse questo è un privilegio dovuto alla penuria di nuìovità nella settimana di Ferragosto, ma tant'è.
Se a qualcuno dovesse interessare, date un'occhiata se c'è anche da voi.
Io, mi sa che vado a rivedermelo in lingua italiana tra un paio di giorni.

Inviato: lunedì 20 agosto 2007, 18:51
da Francesco F
dubito di trovarlo in cinema vicini a dove sono ora, ma a 'sto punto c'è speranza anche che arrivi in dvd...