(Ma questo gioco è del 1999, andrà davvero in questo forum? Boh.)

Seconda metà degli anni '90. La Capcom decide di provare qualcosa di nuovo. *Risate registrate*
Infatti, nel 1996 viene sfornata la nuova piattaforma arcade della casa di Osaka, ovvero la CPS-3, mille volte più capace della vecchia versione del CPS.
Il primo gioco uscito per CPS 3 fu il picchiaduro fantasy Red Earth, che riscosse un discreto successo in Giappone.
Ci vorrà ancora un anno perché il miracolo si avveri, e nel 1997, dopo sei lunghi anni, un episodio di Street Fighter con il numerino tre davanti al titolo vide la luce.
La storia è la solita: viene indetto un torneo internazionale di arti marziali, solo che stavolta lo sponsor non è la Shadowlaw, bensì gli Illuminati in persona (credevate mica che fossero un'esclusiva di Giacobbo e Dan Brown?), comandati dall'auto proclamatosi "salvatore dell'umanità", Gill.
Street Fighter 3 usciva con il sottotitolo "New Generation", ed era effettivamente questo lo spirito del gioco: tutto doveva essere assolutamente nuovo, a partire dai personaggi; in fase di sviluppo erano previsti per il roster 10 personaggi mai apparsi prima, oltre a
Ryu e
Ken, protagonisti degli episodi precedenti, aggiunti per non far imbestialire i fan troppo conservatori, ma uno dei personaggi nuovi venne tagliato per ragioni di tempo, lasciando nel gioco i seguenti 9 personaggi:
Alex: Americano, biondo e robusto, Alex venne pensato per essere il protagonista della nuova serie. Come Ryu, vive per combattere, ma il suo carattere è molto più rude e spiccio di quello del karateka. Si iscrive al torneo in cerca di vendetta contro Gill, colpevole di aver ferito gravemente un suo caro amico durante uno scontro. Alex è un personaggio pesante, e in battaglia si serve di tecniche a corto raggio simili al Wrestling.
Dudley: Un incrocio tra lo stereotipo del britannico raffinato e quello del boxer di colore alla Mike Tyson. Perché molti personaggi di Street Fighter li creano così, unendo due stereotipi. Rampollo di una famiglia di nobili inglesi caduta in miseria, Dudley ha dovuto rimettere insieme da zero il patrimonio dei suoi genitori, guadagnando i soldi necessari nei campionati di boxe, fino a diventare il campione inglese della disciplina. Tra i beni di famiglia che ancora non ha riottenuto è presente una Jaguar appartenuta a suo padre, e dopo aver scoperto che è entrata in possesso di Gill, si iscrive al torneo, ottenendo di poter riavere la macchina in caso di vittoria.
Oro: Un vecchio affabile saggio delle montagne andine, Oro possiede il segreto di alcune delle tecniche di combattimento più potenti della storia, tanto che in uno scontro con un lottatore normale legherà sempre un braccio nella veste per rendere il combattimento equo. Si iscrive al torneo per cercare un lottatore valido a cui tramandare le sue conoscenze (e la sua scelta cade ovviamente sul povero Ryu).
Necro: Il vero nome di Necro è Illia. Un tempo semplice ragazzo di un villaggio russo, venne poi contattato dagli Illuminati, che lo presero nella loro organizzazione per sottoporlo ad una serie di esperimenti che modificò il suo aspetto e gli diede la capacità di estendere i suoi arti, trasformandolo in una sorta di Dhalsim moscovita (ma non vi venga in mente di usare con Necro le stesse tecniche di Dhalsim, perché verreste calciorotati all'istante); alla fine di New Generation, Necro viene liberato da una ragazza di nome

Effie, assieme alla quale scappa dagli Illuminati in cerca di libertà.
Sean: Ragazzino esagitato di New York, Sean è per Ken Masters quello che Sakura è per Ryu, amore a parte, ovvero un giovane studente desideroso di diventare allievo del rispettivo shotoclone. Solo che, a differenza di Sakura, Sean è sopportato a malapena da Ken, che lo molla alla prima occasione buona. Ovviamente, il suo stile è una imitazione delle tecniche di Ken.

Yun e Yang: In Street Fighter 1, uno degli avversari di Ryu era un cinese di nome Lee. Yun e Yang sono i suoi nipoti, oltre ad essere due dei personaggi più forti del gioco. Praticanti della stessa forma di Kung Fu dello zio (almeno in teoria, visto che i personaggi di Street Fighter 1 non avevano mosse molto riconoscibili), i due fratelli si iscrivono al torneo in cerca di gloria.
Ibuki: Ecco un altro personaggio relazionato ad uno di Street Fighter 1, questa volta al ninja Geki, che sembrerebbe appartenere allo stesso clan. Ibuki, pur essendo una adolescente desiderosa di una vita da normale ragazza, è anche una abile praticante di Ninjitsu, e questi due aspetti del suo personaggio spesso contrastano; il torneo è la sua prima missione, in quanto il suo clan le ha ordinato di sottrarre a Gill i piani del suo progetto di creazione di super soldati (lo stesso che ha creato Necro).
Elena: Prima africana della serie di Street Fighter, Elena è la principessa di una tribù del Kenya, oltre ad essere maestra di un'arte marziale basta sul ritmo delle danze tribali (sembrerebbe Capoeira, ma quella non dovrebbe essere Sudamericana?); il torneo è una parte del suo viaggio intorno al mondo per conoscere nuove culture e strigere amicizie, in quanto la ragazza è piuttosto amichevole e spensierata.
Gill: Nato da una delle più potenti famiglie dell'organizzazione degli Illuminati, Gill è stato addestrato fin da piccolo allo scopo di guidare la setta, che si prefigge benessere dell'umanità come obiettivo. Il risultato è che Gill, pur essendo sostanzialmente un dittatore dai metodi poco condivisibili, possiede anche un fondo di benevolenza e galanteria, e riconosce sempre il valore dei suoi avversari. Il suo aspetto particolare, ovvero il suo corpo per metà blu e per metà rosso, fu voluto appositamente dai creatori del gioco per creare un personaggio con due serie di sprite differenti per quando è rivolto a destra e quando a sinistra, invece di una sola serie di sprite da ribaltare ad ogni cambio di direzione, come si è sempre fatto nei giochi 2D: questo al solo scopo di sbandierare la potenza grafica del CPS-3.
Oltre che nei personaggi, Street Fighter 3 è un gioco nuovo nella grafica, con sprite più dettagliati ed animazioni più fluide, nella colonna sonora, che mescola jazz e techno, e, soprattutto, nel gameplay.
Il gameplay di questa versione di Street Fighter è molto più tecnico di quello degli altri episodi della serie, se non di quello di qualsiasi picchiaduro 2D uscito fino ad allora. Il tempismo richiesto per combo e tecniche varie è maggiore, gli attacchi sono meno spettacolari, grazie alle nuove animazioni che permettono di distinguere movimenti meno evidenti del solito, non si può bloccare in aria, e vengono introdotti nuovi elementi di gameplay:
- le Super Arti, discendenti delle Super Combo di Street Fighter Alpha. Qui, si può scegliere un solo super attacco da una gamma di tre, ognuno con le sue caratteristiche, i suoi svantaggi, una propria quantità di energia necessaria pe ressere attivato e un numero fissato di volte di seguito in cui lo si può sferrare (poter lanciare un super mega raggio della morte per tre volte di fila sarebbe alquanto ingiusto)
- gli attacchi EX, versioni potenziate degli attacchi speciali di ogni personaggio, utilizzabili al costo di parte della barra delle Super Arti.
- la parata, probabilmente l'aggiunta più interessante e fondamentale, una alternativa al classico blocking che consente al giocatore di resistere ad un attacco senza perdere nemmeno una scheggia di energia vitale (mentre gli attacchi speciali, anche se bloccati, lasciano comunque un minimo danno), tecnica eseguibile facendo un passo in avanti un istante prima di essere colpiti: una tecnica quindi utile, ma rischiosa e necessitante di tempismo e riflessi, poiché il passo in avanti, se fatto troppo presto o troppo tardi, ti costa un attacco preso in piena faccia.
Più tardi verranno prodotte come da copione due espansioni di Street Fighter 3, chiamate Second Impact e Third Strike,
che oltre a migliorare il gameplay, ed aggiungere nuove caratteristiche come le prese eseguibili solo premendo insieme Pugno Debole e Calcio Debole, e il ritorno dei taunt, capaci stavolta di potenziare il personaggio sul campo di lotta, introducono altri personaggi:
Akuma, che ritorna dagli Street Fighter precedenti con il suo classico moveset.
Hugo: il personaggio scartato in New Generation, fu poi completato ed inserito nel sequel; proveniente da Final Fight, Hugo è un wrestler (un altro...) che gira il mondo insieme all'amica

Poison per cercare nuovi membri per il loro team di wrestling.
Urien: fratello di Gill con la sindrome di Caino, venne introdotto più che altro per dare ai giocatori una versione di Gill per il gioco competitivo, dato che Gill è sgravo da far schifo.
Chun Li: La nostra cinesina, più st****a che mai, viene reintrodotta in Third Strike, per la gioia degli arrapati debosciati.
Remy: Questo personaggio copre nella serie di Street Fighter la mancanza di un Bishōnen, oltre ad essere a livello di gameplay un incrocio tra Guile e Sagat.
Twelve: Creato dal progetto di super soldati di Gill, Twelve è una creatura sintetica capace di mutare forma, inviata per trovare e catturare il fuggitivo Necro.
Makoto: Giovane ragazza karateka (il primo personaggio ad usare una forma realistica di karate, mi sa), desiderosa di riportare in vita il dojo della sua famiglia.
Q : Chi è? Non si sa. Che vuole? Non si sa. Q è un figuro mascherato ricercato dalla CIA, ma nulla altro si sa su di lui; nonostante sia terribilmente lento, se il giocatore che usa Q esegue il suo taunt tre volte in un round, lo renderà il personaggio più resistente del gioco, dandogli un minimo di vantaggio.
All'epoca della sua uscita, Street Fighter 3 fu accolto da totale indifferenza, perché un gioco atipico rispetto a tutti gli Street FIghter precedenti, ed atipico rispetto a qualsiasi picchiaduro in circolazione ai tempi. Recentemente, tuttavia, ha ottenuto il suo giusto riconoscimento, venendo rivalutato soprattutto nel gioco multiplayer, online e nei tornei ufficiali.