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[SNK] Garou Densetsu (Fatal Fury)

Inviato: sabato 21 giugno 2014, 17:21
da Mason
Nel 1987 un nuovo gioco arriva nelle sale arcade: Street Fighter 1.

Il primo Street Fighter è un gioco invecchiato malissimo, questa è una verità indiscutibile, ma per allora, era qualcosa di nuovo; nasceva infatti l'archetipo del picchiaduro uno contro uno, dove due personaggi con abilità diverse combattono fino all'ultimo sangue,
contornati da ricchissimi scenari e temi musicali destinati ad entrare nella storia (sì, nel caso di SF1 temi musicali==questa ciofeca, ma già nel port per TurboGraphix-16 la musica venne riarrangiata e resa bella, per dire.)

Roba tanto rivoluzionaria che la Capcom, nel 1991, sfornò il sequel, Street Fighter 2. Lo conosciamo tutti, Street Fighter 2, capolavoro immortale a differenza del predecessore, che creò nel bene e nel male il picchiaduro così come lo conosciamo.


Ma pochi mesi dopo la nascita di M. Bison e Zangief, un altro picchiaduro vide la luce.
Hiroshi Matsumoto e Takashi Nishiyama, i creatori di Street Fighter, non lavorarono al seguito ufficiale, ma preferirono passare alla compagnia rivale di Capcom, la SNK.
Sul sistema Neo-Geo, svilupparono un seguito spirituale dell'avventura di Ryu, dando vita ad una serie destinata a rimanere eterna seconda nella guerra dei fighting game che durò per tutti gli anni novanta.



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Ora, Fatal Fury è un plagio? Un'alternativa, più che altro; Capcom ed SNK sono due compagnie che, per quanto rivali, hanno lavorato praticamente in parallelo durante l'epoca d'oro.
L'esperienza che questo gioco offriva era diammetralmente opposta a quella di SF2, vediamo perché.


Nella tutto-tranne-che-tranquilla cittadina di Southtown, USA, viene indetto il torneo di arti marziali "The King Of Fighters". Tra i partecipanti a questo torneo, si intravede uno strano terzetto, composto da Terry Bogard, Andy Bogard e Joe Higashi.

Terry ed Andy sono i due figli (adottivi) di Jeff Bogard, maestro di arti marziali di Southtown. Anni prima, Jeff causò problemi alla malavita locale, e venne ucciso dal boss della città, Geese Howard; lo stesso Geese Howard ha sponsorizzato il succitato torneo, il cui vincitore potrebbe riuscire ad incontrarlo nel suo palazzo.
A questo punto diventa chiaro che i Bogard, insieme al loro amico Joe, non si sono iscritti al torneo per puro caso.

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Fin da questa (non proprio originale) premessa, appare chiaro come Fatal Fury punti tutto sui personaggi, dando al giocatore l'impressione di muoversi in uno shonen manga (e negli anni a venire, i picchiaduro SNK non mancheranno di "omaggiare" miriadi di manga e anime, sia nel design che nelle mosse).

Il gioco inizia con la scelta del personaggio, ristretta ai tre protagonisti, Terry, Andy, o Joe:

Immagine Andy, avendo studiato in giappone, pratica il karate;
Immagine Joe, di origini thailandesi, è un esperto pugile thai;
Immagine Terry, il protagonista, è americano, è pratica... uno stile americano?
Personaggio curioso, Terry Bogard. Vestito di gilet rosso, cappello da baseball, blue-jeans e Converse, dentro e fuori dalla battaglia fa di tutto per mostrare di essere americano, a partire dal suo esilarante accento (POWAH WAVE! BUHN NAKUU!);
tuttavia, è un personaggio che in qualche modo funziona, armato di una bizzarra arte marziale tutta sua, e sfoderando alla fine di ogni scontro, il suo famoso "OKAY!" accompagnato da lancio del cappello.

Scelto il personaggio, bisogna decidere in quale ordine affrontare i primi quattro contendenti, quelli "buoni":

Immagine Duck King, personaggio scartato da Willy il Principe di Bel-Air;
Immagine Richard Meyer, la prova vivente che alla SNK dovrebbero consultare meglio il National Geographic;
Immagine Micheal Max, il solito, dannato, noioso boxer di colore;
Immagine Tung Fu Rue, simpatico vecchietto cinese amico di Jeff e mentore dei due protagonisti; a metà del match si trasforma in una versione più muscolosa ed irascibile di sé: Dragonball anyone?

In questa possibilità di scelta dell'ordine si vede l'influenza del primo SF, che consentiva anche lui di scegliere l'ordine delle nazioni da visitare.
Ai primi quattro avversari seguono i "cattivi", lottatori sotto i diretti ordini di Geese:

Immagine Hwa Jai, rivale di Joe, usa una bevanda dopante per diventare più potente durante il match;
Immagine Raiden, un enorme wrestler mascherato: mentre la Capcom aveva capito come creare un lottatore pesante (Zangief/Honda), la SNK decise di inaugurare una lunga serie di pesi massimi ridicolmente sgravi :stronk: ;
Immagine Billy Kane, braccio destro britannico di Geese, combatte usando un bastone (ma non dimostra particolare maestria nel farlo);

Poi c'è lui, Immagine Geese Howard, l'altro personaggio destinato ad entrare nella leggenda assieme a Terry: durante tutta la partita, commenterà le vostre vittorie dall'alto del suo ufficio, vestito di un impeccabile completo da uomo d'affari; quando arriverete all'ultimo livello, però, Geese si mostrerà in tutta la sua vera stronzaggine:
vestito ora con un kimono, si appresta a buttarvi giù dalla sua torre dopo avervi fatto penare con i suoi proiettili spammati all'infinito e i suoi contrattacchi istantanei. Uno dei boss più maledetti della storia.

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La grafica del gioco presta molta attenzione ai dettagli, con personaggi colorati e stage affollatissimi, che mostrano anche il proseguire del giorno e il cambio delle condizioni atmosferiche durante il match, tecnica allora nuova (molto bella l'arena di Tung, che vede i personaggi combattere sotto la pioggia).
Il pubblico che osserva i vostri incontri in giro per Southtown, e le insegne che sovrastano un po' dappertutto, vi danno effettivamente la sensazione di stare partecipando ad un torneo.
I vari avversari, non essendo giocabili, possiedono tutti dei "poteri" speciali, come i già menzionati potenziamenti di Tung e Hwa Jai, o l'abilità di Richard di appendersi al soffitto; questo li rende dei veri "supercattivi" di cui trovare il punto debole per poterli sconfiggere: non ci vuole molto, l'AI di allora fa a dir poco pietà.
Il comparto musicale non è malvagio, e cattura bene l'atmosfera delle varie location (a parte Richard Meyer: un immigrato sudamericano, con un nome inglese, che combatte nel suo bar tradizionale, che però di sudamericano non ha niente, accompagnato da una NENIA INDIANA. Mah.)
Ottimo l'indiavolato tema di Geese, rimasto immutato nei sequel e negli spin-off.

Ma quindi, cosa rende questo gioco inferiore a Street FIghter 2?

Beh, nonostante la SNK vinca sul comparto grafico e sulla storia, che pure era ancora in uno stato embrionale (sulla musica pèrdono, ché la colonna sonora di SF2 è inarrivabile :P ), un importante elemento che ha fatto la fortuna di Capcom viene trascurato: il gameplay.

Un tasto per il pugno, uno per il calcio, uno per la presa. Dove sono i sei bottoni di SF2?
Poi non bisogna dimenticare il roster, ristretto a tre personaggi, nonstante altri otto fossero presenti nel gioco, il che mina di molto la rigiocabilità.
Il multiplayer, anche per la ragione precedente, è molto debole, e non è neanche immediato come quello del rivale: quando il secondo giocatore entra durante una partita, deve prima aiutare l'amico a sconfiggere l'avversario CPU in co-op, dopodiché può sfidarlo. Due modalità entrambe interessanti (picchiaduro in co-op? wow) ed entrambe rese in maniera confusa.
Uno degli elementi più interessanti del gioco è la presenza di arene sviluppate su due livelli, uno sullo sfondo ed uno primo piano. Durante l'incontro, il personaggio può cambiare piano per evitare i proiettili e tendere trappole, dando al tutto una sensazione di tridimensionalità; molto bello, peccato che solo la CPU possa cambiare piano.

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Infine, veniamo alla grande differenza che separa i picchiaduro delle due case di Osaka.
Fatal Fury ha un ritmo molto più lento.
Chi pensa di poter vincere spammando mosse speciali, si sbaglia di grosso: oltre al fatto che i personaggi della CPU possano schivare facilmente cambiando piano, i movimenti in generale sono tutti molto lenti, e per attaccare con successo occorre conoscerne bene le hitbox e i tempi di ripresa (termini tecnici). Questo concetto verrà perfezionato nei sequel, ma per ora è un difetto che si somma a tutti gli altri difetti.

Senza prezzo poi, il famigerato Engrish che ha sempre intaccato i dialoghi scritti della SNK, facendo scempio di grammatica, sintassi, e registro linguistico (un boss della malavita che esclama "holy cow"? :P)

Nonostante i fan lo possano apprezzare per quello che è, Fatal Fury 1 è di fatto una premessa, il primo episodio di una serie che doveva ancora trovare la sua strada.

Re: [SNK] Garou Densetsu (Fatal Fury)

Inviato: sabato 13 dicembre 2014, 22:02
da Zangief
Mason ha scritto: Andy, avendo studiato in giappone, pratica il karate;
In realtà... no. Tutte le sue biografie lo spacciano per praticante di ninjutsu e koppō, antica arte marziale presumibilmente volta a colpire le articolazioni dell'avversario con colpi e leve, la cui esistenza peraltro è fortemente discussa. Ma è un dettaglio cretino, perché quello che Andy in soldoni pratica non è certo ninjutsu...
Mason ha scritto: Terry, il protagonista, è americano, è pratica... uno stile americano?
Personaggio curioso, Terry Bogard. Vestito di gilet rosso, cappello da baseball, blue-jeans e Converse, dentro e fuori dalla battaglia fa di tutto per mostrare di essere americano, a partire dal suo esilarante accento (POWAH WAVE! BUHN NAKUU!);
tuttavia, è un personaggio che in qualche modo funziona, armato di una bizzarra arte marziale tutta sua, e sfoderando alla fine di ogni scontro, il suo famoso "OKAY!" accompagnato da lancio del cappello.
Sempre odiato :asd: Gli preferivo Joe di gran lunga.
Mason ha scritto: Micheal Max, il solito, dannato, noioso boxer di colore;
Si dice negro.
Mason ha scritto: Tung Fu Rue, simpatico vecchietto cinese amico di Jeff e mentore dei due protagonisti; a metà del match si trasforma in una versione più muscolosa ed irascibile di sé: Dragonball anyone?
Tant'è che anni piú tardi, quando Tung divenne giocabile, ottenne la Shōha (no, NON la SHOAH), praticamente una kamehameha che colpisce a distanza media. Per poi sfoderare direttamente la kamehameha con tanto di pompaggio muscolare à la Muten su Neo Geo Battle Coliseum.
Mason ha scritto: Raiden, un enorme wrestler mascherato: mentre la Capcom aveva capito come creare un lottatore pesante (Zangief/Honda), la SNK decise di inaugurare una lunga serie di pesi massimi ridicolmente sgravi :stronk: ;
Salvo quando li usavi tu, naturalmente... ché finché poteva adoperarli solo la CPU erano delle bestie, poi quando li rendevano selezionabili inspiegabilmente diventavano delle mezze seghe. Nel caso di Raiden perdono pure la maschera e in Fatal Fury 2 diventano Big Bear, palese e spudorata copia del reale wrestler Big Van Vader (uno che nei Novanta in Giappone faceva davvero furore, e infatti oltre che Big Bear ispirò pure il Grater del gioco di wrestling capcomiano Saturday Night Slammasters
Mason ha scritto: Billy Kane, braccio destro britannico di Geese, combatte usando un bastone (ma non dimostra particolare maestria nel farlo)
Ecco, questo invece era DAVVERO scarso. Tanto quanto diventò poi maledetto nel 2.
Mason ha scritto: Poi c'è lui, Geese Howard, l'altro personaggio destinato ad entrare nella leggenda assieme a Terry: durante tutta la partita, commenterà le vostre vittorie dall'alto del suo ufficio, vestito di un impeccabile completo da uomo d'affari; quando arriverete all'ultimo livello, però, Geese si mostrerà in tutta la sua vera stronzaggine:
vestito ora con un kimono, si appresta a buttarvi giù dalla sua torre dopo avervi fatto penare con i suoi proiettili spammati all'infinito e i suoi contrattacchi istantanei. Uno dei boss più maledetti della storia.
Che infatti non per nulla ha iniziato la tradizione dei Boss SNK.
Mason ha scritto: Un tasto per il pugno, uno per il calcio, uno per la presa. Dove sono i sei bottoni di SF2?
Ma vabbe', anche con solo tre tasti avresti potuto andare avanti... Fossero state mosse decenti. Poi la presa era ridondante, dato che potevi anche farla col pugno da vicino.
Mason ha scritto: Poi non bisogna dimenticare il roster, ristretto a tre personaggi, nonstante altri otto fossero presenti nel gioco, il che mina di molto la rigiocabilità.
Il multiplayer, anche per la ragione precedente, è molto debole, e non è neanche immediato come quello del rivale: quando il secondo giocatore entra durante una partita, deve prima aiutare l'amico a sconfiggere l'avversario CPU in co-op, dopodiché può sfidarlo. Due modalità entrambe interessanti (picchiaduro in co-op? wow) ed entrambe rese in maniera confusa.
Uno degli elementi più interessanti del gioco è la presenza di arene sviluppate su due livelli, uno sullo sfondo ed uno primo piano. Durante l'incontro, il personaggio può cambiare piano per evitare i proiettili e tendere trappole, dando al tutto una sensazione di tridimensionalità; molto bello, peccato che solo la CPU possa cambiare piano.
Sottoscrivo tutto. Quanto era idiota il fatto che tu potessi solo inseguire la CPU? Meno male che nel 2 poi risolsero la questione.