[LucasArts] The Secret Of Monkey Island

Qui si discute di cari vecchi ricordi da sala giochi, della gloriosa Sega, di Atari, Amiga e di tutte le altre console storiche. Per i nostalgici della concorrenza estinta.
  • Il 22 Maggio 2004 Ron GIlbert rese disponibile sul suo blog un articolo scritto nel 1989 per la rivista Adventure Game intitolato "Why Adventure Games Suck - And What We Can Do About It ("Perché gli adventure fanno schifo - E cosa possiamo fare per correre ai ripari").
    Oggi Ron dice di non essere convinto al 100% di quello che scrisse a suo tempo, ma l'articolo ha un'importanza storica: quando lo scrisse la lavorazione di The Secret of Monkey Island era appena entrata nel vivo, e le riflessioni da lui affrontate furono alla base della realizzazione del titolo (e ancor di più di Monkey Island 2) e di tutte le successive avventure made in Lucasarts. Ma non solo, visto che quei ragionamenti e quello spirito sono ala base dei lavori prodotti da chi ha raccolto il testimone della Lucasarts e ne prosegue la tradizione.
    L'articolo è stato tradotto in italiano da Diduz di Luasdelirium.it; se volete leggerlo potete trovarlo qui: http://www.lucasdelirium.it/avventure.php
  • The Secret of Monkey Island- Special Edition (2009)

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    Making of (contiene SPOILER):


    Intro:


    Piattaforme:
    PC: Windows XP/Vista/7 (via Steam e TellTale Store), Mac OS X Leopard/Snow Leopard (via GameAgent, Mac AppStore)
    Console: XBox 360 (via Live Arcade), Playstation 3 (via Playstation Network)
    Mobile & Tablet: iOS (iPhone, iPod e iPad)


    Ci si era ormai fatta una ragione da diverso tempo che alla LucasArts non importasse più nulla dei marchi che fecero la fortuna della casa agli esordi, e in generale delle avventure grafiche. Per questo quanto avvenne il 1° Giugno 2009 mandò in totale visibilio i tanti appassionati di avventure grafiche e di Monkey Island in particolare: in tale data infatti venne annunciato che la Lucas acconsentì a concedere la licenza della serie ai TellTale Games per la realizzazione di un quinto titolo della saga, Tales of Monkey Island, e che di lì a breve sarebbe stato riproposto il primo mitico titolo dell saga, The Secret Of Monkey Island.
    Non si trattava di una semplice riedizione che avrebbe permesso di giocare al titolo sulle piattaforme videoludiche più attuali senza ricorrere a ScummVM o dover recuperare il vecchio 286, ma di una vera e propria "Edizione Speciale" con tanto di grafica in alta risoluzione, colonna sonora riarrangiata e doppiaggio dei dialoghi, e con la possibilità di saltare al vecchio Monkey in qualsiasi momento con la semplice pressione di un tasto. L'intento era chiaro: non solo fare un regalo ai fan di vecchia data, ma anche dare la possibilità di conoscere e giocare ad un titolo che ha fatto la storia dei videogames delle avventure grafiche anche a tutti quei videogiocatori di nuova generazione cresciuti a pane e XBox o iPod. E tutto questo aveva un significato ancora più importante: alla LucasArts esisteva ancora qualcuno al quale importasse delle avventure grafiche e dei marchi storici.

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    Partiamo dalla base: sembra incredibile, ma la Special Editon gira sotto SCUMM. Il perché della scelta è presto detto: dovendo realizzare un gioco che ripropone tale e quale al titolo originale, e dovendolo fare in tempi brevi (8 mesi), perché non utilizzare un sistema che ha sempre funzionato dannatamente bene? Quello che è stato cambiato è l'interfaccia di utilizzo dell'inventario e del menu dei verbi: dovendone realizzare una versione unica per tutte le piattaforme, è stata ideata un'interfaccia grafica che potesse essere utilizzabile anche tramite il joypad delle console. Il risultato ottenuto è però un sistema che risulta macchinoso all'utilizzo; la cosa pare andare leggermente meglio nelle versioni per iDevice, nelle quali sono presenti due icone che rendono l'interfaccia più simile all'originale. Per il resto, il gameplay è rimasto sostanzialmente invariato, visto che è possibile controllare Guybrush con il sistema punta-e-clicca. Tra le aggiunte, un sistema di aiuti rivolto ai neofiti che consente, con la semplice pressione di un tasto di ottenere aiuti sul da farsi, che ad ogni richiamo si fanno via via più espliciti (e ironici). Come già detto poi, l'Edizione Speciale non si propone come versione sostitutiva ma alternativa del titolo storico, che è possibile richiamare in qualsiasi momento: con la pressione di un tasto (F10 nella versione PC), infatti, è possibile ritrovarsi nello stessa identica situazione ma visualizzando il tutto con la grafica e l'interfaccia del vecchio titolo (in realtà è una versione più recente rispetto al titolo del 1991, quella nella quale implementarono il menu verbi e l'inventario in stile Moneky Island 2). Una scelta geniale e rispettosa del vecchio titolo, che permette di vedere le differenze tra le due versioni e, per i nostalgici, di giocare alla vecchia maniera.

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    Venendo alla grafica, è stato fatto davvero un lavoro di alto livello, ridisegnando il tutto senza compromettere le atmosfere originali, ma nel contempo proponendo una versione espansa degli ambienti conosciuti (vedere ad esempio Meléé Island nella zona dello Scumm Bar). Per quanto riguarda il disegn, si è optato per quello cartoonesco presentato da The Curse of Moneky abbandonando quello realistico di Steve Purcell presentato nei primi 2 titoli originali della saga. Questo un po' dispiace, però è anche vero che si riesce in questo modo a rendere la saga più omogenea sotto questo aspetto; e poi, ad ogni modo, un tasto e durante i primi piani è possibile skippare ai bei disegni di Purcell. Quello che stupisce è che in tutta questa grafica HD, si sia scelto di mantenere per le animazioni dei personaggi lo stesso numero di fotogrammi di quasi vent'anni prima; va bene mantenersi fedeli al titolo originale, ma quel numero di fotogrammi, che andava benissimo all'epoca, al giorno d'oggi risulta assai esiguo (per non parlare del fatto che, come nel titolo originale, anche durante i primi piani i personaggi muovono appena la bocca), con il risultato che Guybrush pare più galleggiare che camminare. Ah una curiosità: non è più presente la gag del tronco dell'albero nella foresta di Melée: un assenza che non ho ben capito, ma che potrebbe essere spiegabile con il fatto che in un epoca in cui i floppy disk (da 5,25"" per giunta) non esistono più, e per un titolo distribuito esclusivamente in digital-delivery, la gag no sarebbe forse stata apprezzata come si deve. In compenso, è stato reintrodotto il primo piano del cane dello Scumm Bar, previsto nella versione originale ma eliminato per mancanza di spazio nei floppy disk, che si poteva però vedere nel retro dell scatola.

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    Dal punto di vista dell'audio, i brani sono stati tutti ricomposti e riarrangiati, prevalentemente con registrazioni dal vivo. Il risultato sono musiche ancor più di atmosfera piratesca, davvero belle. Ottimo invece il doppiaggio dei dialoghi, per il quale ritroviamo nei panni di Guybrush il simpaticissimo Dominc Armato, che non solo è bravissimo nel doppiare il personaggio ma che anche un fan della saga dai primissimi tempi, caso più unico che raro. Sono stati richiamati anche Alexandra Boyd, la brava attrice brittanica che doppiò Elaine in The Curse of Monkey 3 e che ha prestato la sua voce per il personaggio anche in Tales of Monkey Island, e Earl Boen nei panni di LeChuck

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    I testi dei dialoghi sono stati localizzati in diverse lingue, e per la gioia di noi italici anche nella lingua di Dante. La traduzione però è presente sono nella versione "Edizione Speciale", mentre skippando al titolo classico li si trova in inglese. Inoltre, la traduzione non è la stessa realizzata vent'anni fa da Maria Ziino per la mitica e purtroppo ora defunta CTO, ma un nuova realizzata in seno alla LucasArts e che non è esente da pecche (ad esempio, la Birra di Radice viene chiamata Orzata di Radice). Il motivo per il quale non sia stata utilizzata una traduzione già realizzata è ottima è ignota, ma è probabile che si tratti di un problema di diritti.

    A mio parere si tratta di un titolo assolutamente da possedere, sia per chi ha amato il titolo originale che per i neofiti che vogliono avvicinarsi per la prima volta alla saga e che mal digeriscono la saga pixelosa di vent'anni fa. Consideriamo poi che il titolo è disponibile a prezzi davvero irrisori (e per pc WIndows c'é pure un bundle con l'"Edizione Speciale" di Monkey Island 2), quanto un pacchetto di sigarette, se non meno.
    Ergo, smettete di fumare e giocate a The Secret of Monkey Island (con il gioco in originale).
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