[LucasArts] Indiana Jones and the Fate of Atlantis

Qui si discute di cari vecchi ricordi da sala giochi, della gloriosa Sega, di Atari, Amiga e di tutte le altre console storiche. Per i nostalgici della concorrenza estinta.
  • Una delle migliori avventure grafiche di sempre, che pur non potendo contare sul costante umorismo demenziale di Monkey Island è estremamente divertente. Ho poco da aggiungere a ciò che ha scritto Tyrell, ha già detto tutto lui, mi limito a informarvi che la ritengo l'avventura grafica più ardua da portare a compimento in assoluto.

    Bei tempi, lo SCUMM.
  • Pacuvio ha scritto: Ad esempio, è da anni che gradirei dedicarmi alla serie di Indiana Jones, ne ho sentito parlare benissimo, ma sinora non ho mai avuto l'occasione di provarne uno.
    Ti consiglio Fate of Atlantis, un capolavoro che viste le 3 modalità con le quali si può giocare e l'avvenura in sè davvero lunga, ha una longevità notevole.
    Last Crusade non lo conclusi mai, perchè mi bloccavo sempre al castello dove i nazi mi facevano fuori a suon di scazzotate (a differenza di Atlantis la salute di Indy non si ripristina da sola dopo un pò di tempo). Solitamente sono contrario alle soluzioni, soprattutto per le avventure, però in questo caso, per quanto mi riguarda, è necessaria: infatti ne trovai una dove indicava in quale stanze entrare, e credo la userò quando riprenderò in mano il gioco. Tra l'altro ci giocai nella versone EGA, mentre non da tanto tempo ne ho scovato una VGA uscita succesivamente e che consiglio. Sulla trama, ricalca quella del film concedendosi alcune libertà.
    Altri giochi di Indy sono Indiana Jones e la Macchina Infernale e Indiana Jones e la Tomba dell'Imperatore, ma non si tratta di avventure grafiche bensì di action adventures stile Tomb Raider. Il primo comunque ha una buona trama e degli aspetti delle avventure grafiche (a capo progetto c'è Hal Barwood, lo stesso di Altantis). Al secondo ci sto giocando ora: ha una buona grafica e anche la trama è interessante, ma non ha nessun aspetto delle avventure (non ci sono dialoghi da scegliere) mentre ne ha alcuni più arcade.
    Peccato però che per Indy si sia ambandonata del tutto l'avventura, quando sarebbe stato possibile trovare un giusto compromesso tra avventura e azione. Anche il gioco in uscita questa estate (previsto solo per consolle) va in questa direzione, purtroppo.

    EDIT: contrordine, il nuov Indy uscirà nel 2009 in concomitanza con il film.
  • DeborohWalker ha scritto:mi limito a informarvi che la ritengo l'avventura grafica più ardua da portare a compimento in assoluto.
    Mai provato Beneath Steel Sky, vero? ;)
    Ti assicuro che Indiana Jones diventa facile come una corsa su rettilineo di 2 chilometri Nissan Skyline Vs Panda Spompata Superschifo Deluxe.
    E tu sei la Nissan (non il pilota, proprio la Nissan :D )
    L'uomo ha bisogno della religione!


    Esattamente come un pesce ha bisogno di una bicicletta!!!!!
  • Sì, provato.
    In effetti Beneath the steel sky è stata un altra gatta da pelare, ma Indy4 rimane a mio parere migliore dal punto di vista della longevità, anche grazie alle diverse possibili trame che si snodano a metà del gioco.
  • oh, se è per quello lo preferisco anch'io, ma in quanto a difficoltà, ti assicuro che l'ho trovato impossibile (non l'ho MAI finito).
    Indy, invece, l'ho finito in tutti e 3 i modi, anche se è divertente vedere la scena finale senza la ragazza e lui che si rivolge a qualcuno come se lei fosse lì... ma a chi si rivolgeva? al giocatore? :asd: :rotfl:
    L'uomo ha bisogno della religione!


    Esattamente come un pesce ha bisogno di una bicicletta!!!!!
  • longinous ha scritto: Mai provato Beneath Steel Sky, vero?
    In effetti no, non ne avevo mai sentito parlare. Ma ora che ne hai parlato tu e ho visto qualche immagine sul web m'incuriosisce. Sai se gira sotto ScummVM?
    E a proposito di avventure grafiche fantascientifiche, c'è The Dig che ho iniziato ma mai finito, realizzato sempre dalla Lucas sotto soggetto di Steven Spielberg.
  • Tyrrel ha scritto:
    longinous ha scritto: Mai provato Beneath Steel Sky, vero?
    In effetti no, non ne avevo mai sentito parlare. Ma ora che ne hai parlato tu e ho visto qualche immagine sul web m'incuriosisce. Sai se gira sotto ScummVM?
    A quanto ne so gira SOLO sotto ScummVM.
    Se hai Ubuntu è presente direttamente tra i sw disponibili da scaricare, se no cerca che lo trovi, ormai è abandonware.
    L'uomo ha bisogno della religione!


    Esattamente come un pesce ha bisogno di una bicicletta!!!!!
  • Apro una parentesi: quando sento nominare la Lucasarts mi luccicano gli occhi. Le sue avventure grafiche sono gli unici videogiochi che, nel corso degli anni, ho rifatto più e più volte. Ma non si tratta di semplice nostalgia per prodotti videoludici che mi tenevano compagnia durante parecchi tardopomeriggi di quando ero ancora piccina: ho difficilmente trovato, altrove, la stessa arguzia nei dialoghi, lo stesso umorismo squisito che hanno i personaggi Lucasartsiani, la stessa sensazione di poter paragonare questi videogiochi a veri e propri film. Perché -quoto Tyrrel- è esattamente ciò che è anche Indiana Jones and the fate of Atlantis: un film mancato di Indy. Quasi vien da piangere a pensare a come avrebbe potuto essere su pellicola.
    I colori con cui è stata realizzata quest'avventura sono "solo" 256, ma nonostante abbiamo gli occhi abituati a vidoegiochi dalla grafica ben più realistica, riesce a non stancare affatto, anzi: gli sfondi sono dettagliatissimi, così come la fisionomia dei personaggi durante qualche interfaccia descrittiva. Allo stesso modo, la colonna sonora, considerando che si tratta di un gioco del '92, è assolutamente di prima qualità.
    Carinissima anche l'idea di trovarsi, ad un certo punto, di fronte a tre diverse soluzioni: così facendo, una volta finito il gioco, non si ha subito la sensazione di dover abbandonare i nostri eroi, ma si corre letteralmente al punto in cui si "triforca" per sperimentare le altre due strade possibili. La mia preferita, comunque, è quella con Sophia: bellissime le gag tra i due nel corso dell'avventura, e la scena del bacio e del "Bene!" "Bene!" è comicità pura.
    Il punta e clicca qui, a differenza di come accade altrove, non presenta molti limiti, e possiamo persino vedere Indy impegnato in alcune delle sue caratteristiche scene d'azione e zuffe con tanto di "Thud"s vari che al cinema ci han fatti innamorare di lui.
    Oltre a questo, un po' grazie alle tre soluzioni, un po' grazie agli enigmi cervellotici, il gioco è longevo, ma anche quando capita di bloccarcisi per un po' vien sempre la tentazione di ingannare il tempo, nell'attesa di un'illuminazione, cliccando "esamina oggetto X" o "Parla con Sophia" per fare una scorpacciata di battute brillanti.
    Assolutamente migliore di qualsiasi altro gioco su Indy che abbia mai fatto.
  • Elaine Marley ha scritto:la stessa sensazione di poter paragonare questi videogiochi a veri e propri film
    Alcuni sviluppatori di videogame, tra i quali se non ricordo male anche Ron Gilbert, il papà di Guybrush e di Moneky Island, ritengono che una buona trama non sia indispensabile per la buona riuscita di un titolo, ma che quel che conta sia il gameplay. Giusto, ma trovo che sia stata proprio quella commistione tra videogame, cinema e fumetti a rendere i titoli Lucasarts l'eccellenza tra le avventure grafiche, oltre che ad una massiccia dose di spensieratezza e di voglia di divertire/rsi.
  • assolutamente un capolavoro, poco altro da aggiugnere, se non che il 4° capitolo dell'archeologo doveva essere tratto dal videogioco e allora si che avremmo avuto un film di Indiana Jones
    Dio:"il creato non può fare domande al creatore"
    JC:"allora il creatore non dovrebbe pis**are sul creato!!"
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