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Willow

Inviato: mercoledì 08 febbraio 2006, 19:56
da DeborohWalker
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Nei primi anni '70, George Lucas scrisse la storia di Willow. Ma Lucas come al solito aveva fatto galoppare la sua mente visionaria e all'epoca non c'erano i mezzi tecnici sufficienti a realizzare la storia fantasy che aveva scritto. Il buon vecchio George decise di dedicarsi ad altri progetti, come American Graffiti e cosucce come la saga di Star Wars e quella di Indiana Jones. Una volta completati questi progetti, Lucas era diventato uno dei nomi più importanti di Hollywood e le tecnologie avevano raggiunto un livello che permettevano di realizzare il film. Lucas contattò Ron Howard (il Ricky Cunningham di Happy Days) con il quale aveva collaborato in American Graffiti, e che si era già affermato come regista con film come Cocoon, e gli affidò la regia della sua storia.
La storia parte da un villaggio di una razza simile in tutto e per tutto agli hobbit (George Lucas realizzò questa storia quando capì che non avrebbe potuto ottenere i diritti da Tolkien, realizzando una "sua versione" del Signore degli Anelli); ma come si poteva nel 1988 realizzare qualcosa del genere, senza poter sfruttare tutti gli stratagemmi tecnici ideati da Peter Jackson per la sua trilogia?
Semplice: far recitare tutti i ruoli a degli attori nani. E Lucas aveva già un elenco sotto mano, assumendo per il film tutti i nani che aveva infilato in un costume da Ewok ne "Il Ritorno dello Jedi". E la parte del protagonista è andata a Warwick Davis, che aveva interpretato l'Ewok Wicket (quello che per primo incontra la Principessa Leia) e che in futuro avrà numerosi ruoli cinematografici, come il professor Flitwick nei vari harry potter, o Marvin nella Guida galattica per autostoppisti.

La storia parte quando Willow Ugfood, un Newlyn contadino che desidera diventare un mago, trova una bambina abbandonata in una cesta lasciata in un fiume. La bambina è Elora, una neonata il cui destino è diventare la regina dei Daikini, una razza simile agli umani che è costretta a soccombere sotto il potere della regina Bavmorda (interpretata dalla stessa attrice che fu la strega "multi-testa" in Return to Oz). Ma secondo le profezie, Elora riuscirà a far crollare la strega Bavmorda.
Willow, consigliandosi con gli abitanti del suo villaggio, decide di partire per consegnare la bambina ai Daikini, e si mette in viaggio assieme a quattro suoi simili.
Nel fare questo incontrerà Madmartigan (Val Kilmer), un ladro Daikiri che inizialmente sembra tutto fuochè un tipo affidabile; l'uomo accetterà di prendersi cura della bambina, e si troverà così ad accompagnare Willow nel viaggio.
Nel corso dell'avventura il gruppo si troverà a dover affrntare molte prove e combattimenti, incontrando personaggi ben caratterizzati, fino allo scontro finale con Bavmorda.

Il film è gradevole, grazie all'approccio con il quale George Lucas voleva che il regista affrontasse la storia: concentrarsi sui personaggi, sulle loro storie e sulle loro emozioni. E questo è fatto molto bene, anche grazie alla recitazione, riuscendo a raggiungere un risultato molto apprezzabile (pur non avvicinandosi minimamente ai livelli di Star Wars o la trilogia di Lords of the Rings di Jackson). Le scenografie e i costumi sono quanto di meglio si fosse visto all'epoca, e anche gli effetti speciali, che però se visti oggi fanno storcere il naso, a differenza di quanto può accadere con qeulli della prima trilogia di Star Wars.
All'uscita nelle sale cinematografiche Willow fu però un enorme flop, ricevendo giudizi negativi sia dal pubblico che dalla critica.

Negli anni'90 è stata pubblicata una trilogia di romanzi (Shadow Dawn, Shadow Moon, Shadow Star) che funge da sequel alle vicende del film, ambientandolo nello stesso mondo, una dozzina di ani dopo "Willow". La storia è stata ideata da George Lucas (che ha affermata che aveva già in mente tutto fin dall'inizio, come ha fatto per Star Wars :? ) mentre i romanzi sono stati scritti da Chris Claremont, famoso scrittore celebre soprattutto per molte storie degli X-Men.

Inviato: sabato 11 febbraio 2006, 21:36
da Francesco F
odio val kilmer e i film con gli attori nani...

se passa in tv qualche volta, merita un'occhiata. Certo che se un fantasy va male al botteghino, vuol dire che qualcosa non funziona nella realizzazione tecnica.
O meglio... forse un fantasy ho va realizzato PERFETTAMENTE, o è meglio non farlo affatto e leggerselo, perchè una trama fantasy può bastare a se stessa, se raccontata, ma può essere rovinata all'inverosimile da un adattamento non all'altezza. O ci lasciate immaginare da soli, o immaginate voi per noi, ma per bene :P