lol, tutto l'anno ad aspettare il giorno delle nomination agli Oscar e 24 ore prima mi salta la connessione
cmq grazie joe per aver supplito alla mia mancanza con completezza
Nel mio piccolo aggiungo la classifica in base al numero di nomination e poi un po' di considerazioni.
8 nomination
Non è un paese per vecchi
Il petroliere
7 nomination
Michael Clayton
Espiazione
5 nomination
Ratatouille
4 nomination
Juno
Lo scafandro e la farfalla
3 nomination
Sweeney Todd
La vie en rose
The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello Sciacallo
Transformers
Come d'incanto
2 nomination
L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford
La famiglia Savage
American gangster
Elizabeth: The golden age
La bussola d'oro
Into the wild - Nelle terre selvagge
Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo
Quel treno per Yuma
Away from her - Lontano da lei
1 nomination
Lars e una ragazza tutta sua
Once
La musica nel cuore - August Rush
Il cacciatore di aquiloni
Norbit
Across the universe
Gone baby gone
Io non sono qui
La guerra di Charile Wilson
La promessa dell'assassino
Nella valle di Elah
Persepolis
Surf's up - I re delle onde
e i documentari e i corti...
Allora, nonostante qualche inevitabile delusione (come ce ne sono ogni anno) sarà comunque un'ottima edizione. A leggere le nomination sono saltato più volte sulla sedia cantando di gioia
Partiamo dagli attori: se George Clooney e Daniel Day Lewis erano scontati (mentre non è scontato chi fra i due vincerà, ma probabilmente il secondo), gli altri tre attori protagonisti sono delle sorpresone, non perché non lo meritassero ma perché non si sperava in una considerazione per gli Oscar: Johnny Depp (seconda nomination dopo quella per
La maledizione della prima luna), Tommy Lee Jones (per un film snobbato in questa edizione,
Nella valle di Elah) e addirittura Viggo Mortensen che vede coronare con una nomination agli Oscar questa sua seconda collaborazione con David Cronenberg.
E se per
Michael Clayton la nomination di Clooney era scontata, non lo erano le altre, infatti si presenta con orgoglio anche con Tom Wilkinson e il perfido caschetto di Tilda Swinton. Nessun altro film raccoglie più di una nomination fra gli attori, e questo è già un riconoscimento alla classe con cui è stato confezionato il legal drama di Tony Gilroy (e mi scuso per la definizione "legal drama"...). Parlando di caschetti spunta fra i non protagonisti quello molto papabile di Javier Bardem nel film dei fratelli Coen
Non è un paese per vecchi, anche se la presenza della rivelazione Casey Affleck e del vincitore dell'Oscar di due anni fa Philip Seymour Hoffman mantiene accesa la gara. E come non segnalare la duplice presenza di Cate Blanchett che si tradurrà in almeno un Oscar sicuro, quello da non protagonista per
Io non sono qui. Il trionfatore dei premi tecnici
Espiazione scarseggia invece per gli attori, solo una non protagonista. E a proposito di non protagoniste, fra le assenti potremmo segnalare Amy Adams che non ce l'ha fatta ad arrivare in cinquina, anche se non era molto improbabile sperarci, visto che al suo posto invece ci è arrivata la giovane Ellen Page per il film indipendente rivelazione dell'anno,
Juno. Io non l'ho ancora visto, però almeno per l'esperienza la nostra nuova Principessa Disney avrebbe potuto prevalere, ma è andata così. Non è che la prima delle "delusioni" Disney quest'anno che sono però molto ben compensate dalle soddisfazioni... Vogliamo parlare delle soddisfazioni Disney?
Se l'anno scorso la Disney si presentò con 20 nomination per vincerne solo 2 (di cui uno indirettamente per la Miramax), quest'anno le nomination sono molte di più, e anche le probabilità di vincita. Soltanto la Walt Disney Pictures si presenta con 3 film e 10 nomination, ovvero
Ratatouille (5 nomination),
Come d'incanto (3) e
Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo (2) (mancano purtroppo
I Robinson e il cortometraggio di Pippo
How to hook up your home theater e altri meno degni di considerazione), mentre tramite le distribuzioni Miramax (
Non è un paese per vecchi,
Il petroliere,
Lo scafandro e la farfalla e
Gone baby gone) agguanta altre 21 nomination, per un totale di 31, di cui tre sono nella categoria Miglior film. Gran bottino.
Vogliamo toccare il tasto "
Ratatouille come miglior film"? Ne abbiamo tanto discusso, e ultimamente sembrava improbabile. Però guardate la classifica per numero di nomination. Se escludiamo il nostro ratto, i primi 5 sono nella cinquina del Miglior Film. Ancora una volta hanno preferito
Juno. Non dico che se non ci fosse stato
Juno ci sarebbe stato
Ratatouille, però non era un'idea proprio campata in aria...
Parliamo di animazione, invece. Il terzetto di quest'anno è a onor del vero il più giusto che si potesse concepire, la cui giustizia tira fuori dalla competizione titoli importanti come
I Simpson - Il film e entrambi i Dreamworks
Shrek Terzo e
Bee Movie. Notare il declino del brand di Shrek, che con il primo film vinse l'Oscar, con il secondo fu solo nominato, il terzo invece niente. La gara quindi è fra il topolino Remy, i pinguini surfisti e le moderne "guerre persiane".
Surf's up meritava la nomination per essere un film d'animazione al computer che, nonostante la moda dei pinguini, ha proposto con coraggio un linguaggio non convenzionale, centrando il suo obiettivo. Notare il declino della Dreamworks e la contemporanea ascesa della Sony: anche l'anno scorso era assente mentre era ben presente e competitivo
Monster House.
Se
Come d'incanto per forza di cose non poteva essere considerato un film d'animazione, sicuramente è stato considerato un musical e, approfittando della "squalifica" di Eddie Vedder e delle sue canzoni per il film di Sean Penn
Into the wild - Nelle terre selvagge, ha avuto modo di guadagnarsi ben tre nomination per le sue canzoni originali (l'unica esclusa è la migliore, secondo me, "True love's kiss", e la dimenticabile
Ever ever after), e questo tripudio di nomination Menkeniane non può che riportarci con la mente a belle, bestie, granchi in fondo al mare e romantici viaggi su tappeti volanti... Per queste canzoni sono nominati Alan Menken e Stephen Schwartz, autori rispettivamente di musiche e testi, e vincitori rispettivamente di 8 e 3 premi Oscar.
Per le altre canzoni c'è "Falling slowly" dalla storia d'amore musicale e irlandese
Once, e il bellissimo coro gospel dal film
La musica nel cuore - August Rush "Raise it up". Se per
Come d'incanto fosse stata nominata "True love's kiss" avrei tifato per quella, ma non c'è e quindi preferisco il gospel...
Passiamo ai film d'intrattenimento.
Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo stranamente non ottiene nemmeno una nomination nelle categorie per il suono (mentre ne agguanta una improbabile (ma neanche tanto) per il trucco), e quindi si fa battere da
Transformers per tre nomination contro due, ma nella categoria più importante, quella per gli effetti visivi, gareggiano entrambi e insieme a
La bussola d'oro. Niente Harry Potter per quest'anno, invece. Di solito il maghetto un paio di nomination le ha sempre portate a casa, stavolta niente. Speriamo si rifaccia nei capitoli finali della saga.
A quota tre nomination si trovano anche
The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello Sciacallo (nominato per montaggio e missaggio del suono e per il montaggio) e il musical di Tim Burton
Sweeney Todd, che avrebbe meritato di più e in categorie più importanti, tipo la miglior regia. Indovinate chi ha preso il suo posto?
Juno pigliatutto, con il regista Jason Reitman.
Menzioni d'onore:
Across the Universe guadagna l'onore di stare fra i nominati all'Oscar grazie ai suoi costumi. E' l'odore di Beatles si sente anche in un'altra categoria, quella dei cortometraggi animati, infatti
I met the Walrus è la rappresentazione animata di una vera intervista fatta nel 1969 da un quattordicenne a John Lennon (e l'idea dell'intervista animata era alla base anche del cortometraggio
Ryan che qualche anno fa l'Oscar lo vinse). E altre menzioni sono ancora fra i cortometraggi (animati e non): l'ennesima versione della fiaba musicale di Pierino e il lupo, ad opera di Suzie Templeton, e l'ennesima nomination all'Oscar per Alexander Petrov con
Moya Lyubov (My love). Da notare che quest'anno la Francia ha mancato la nomination fra i film stranieri, ma ne ha guadagnate due prestigiose per l'animazione (lunghi, con
Persepolis, e corti con
Même les pigeons vont au paradis).
Ma anche l'Italia è presente fra i cortometraggi, non animati però.
Il supplente di Andrea Jublin è infatti un film italiano e prodotto da Sky Cinema, è stato premiato anche a Venezia, e Andrea Jublin ne è anche l'interprete principale. Magra consolazione per l'Italia che non ha visto nominato fra i film stranieri l'ultimo di Giuseppe Tornatore
La sconosciuta (per fare spazio probabilmente al film kazako o a quello polacco... chissà se sono davvero migliori...), che però agguanta anche altre nomination fra le colonne sonore, una per Dario Marianelli (fresco vincitore del Golden Globe) e un'altra per Marco Beltrami per
Quel treno per Yuma, peccato che entrambi siano italiani solo di nascita: il primo lavora in Inghilterra l'altro ha studiato e lavora in America. Ma un'altra nomination arriva per la premiata coppia di scenografi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per
Sweeney Todd.
E dopo tutto questo parlare di cinema "generico", fatemi compiacere delle cinque favolose nomination di
Ratatouille. CINQUE. RECORD, per la Pixar. Il film Pixar con più nomination fu
Gli Incredibili con 4 (di cui ne vinse due). E tutte le nomination di
Ratatouille sono le stesse di suo cugino
Gli Incredibili, più una: la nomination attesa e meritata per Michael Giacchino e la sua colonna sonora, e ha da temere solo da Dario Marianelli, perché con il resto è assolutamente all'altezza. Le altre nomination sono ormai abituali per la Pixar, ma fra queste ce n'è una che, se pur abituale, non dobbiamo dimenticarci la sua importanza: la miglior sceneggiatura originale. Essendo in gara con
Juno ovviamente non vincerà però... non si sa mai che in questo mese prima della cerimonia l'Academy ci ripensi su questo film e non gli dia nemmeno una statuetta fra le quattro che gli ha promesso... ma anche senza
Juno, la concorrenza in questa categoria è decisamente combattiva, su tutti
Michael Clayton. Da notare che fra i cinque nominati come miglior sceneggiatura originale, tre sono donne, mentre fra gli uomini ci sono Brad Bird (alla sua quarta nomination personale), Jim Capobianco (novellino) e il buon vecchio Jan Pinkava (vincitore dell'Oscar per il cortometraggio
Il gioco di Geri)... chissà se siederanno vicini vicini durante la cerimonia...
E speriamo che l'Academy per farsi perdonare dai francesi non faccia le scarpe a Remy...