[DreamWorks] Dragon Trainer

Lo studio d'animazione dalle molte anime fondato da Spielberg e Katzenberg. Prima di accedere approntare sorriso obliquo e sopracciglio inarcato.
  • Visto il trailer in 3D trasmesso prima di Avatar, e devo dire che in tre dimensioni l'ho apprezzato ancora di più!
  • Miseriaccia... scommetto che questo film sarà davvero bello!
  • Giusto un'oretta fa, il gruppo di DeviantArt su FB ha sponsorizzato la pagina di Chris Sander (writer/director), invitando la gente a postare commenti sulla sua scheda. Chissà che non ci scappi qualche sketch, bozzetto o studi di personaggi...

    Spero di vederlo al più presto (magari oggi?). :)

    edit. Dilemma: troverò una sala NON 3d, a Roma, e magari in zona?
  • Alex Andrew ha scritto:Dilemma: troverò una sala NON 3d, a Roma, e magari in zona?
    Dimmi la zona :P

    Dalle mie parti c'è il Cinema Galaxy, facilmente raggiungibile con la metropolitana (Battistini) e un eventuale bus, che è degli stessi proprietari del Cinema Andromeda e generalmente dà la versione 2D dei film che l'Andromeda dà in 3D.

    [io orientativamente ci vado lunedì pomeriggio con la scusa di accompagnare la mia sorellina :P]
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
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  • LBreda ha scritto:
    Alex Andrew ha scritto:Dilemma: troverò una sala NON 3d, a Roma, e magari in zona?
    Dimmi la zona :P
    Stando a quanto scritto qui, la situazione è pressoché pietosa. Temo che ripiegherò sugli scomodissimi occhialetti -_-
  • dalle mie parti c'è il problema opposto... essendoci ancora Alice in 3D, per ora DT si trova solo in 2D. Da giovedì prossimo invece sarà in 3D.
    Comunque le recensioni parlano anche di un ottimo uso del 3D, quindi direi che in questo caso sia importante guardarselo in questa maniera.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Visto. Mai vidi miglior film d'animazione dopo la schermata con l'omino della luna, imho.

    Ma prima lo vedete, poi commento :P
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  • Visto ieri, bel film, ottimo 3d, forse il migliore incontrato finora.
    Si ritrovano il rapporto padre-figlio già incontrato in Piccolo Pollo ed uno Stitch con le ali... (nonchè le atmosfere di "a whole new world" in una particolare scena).
  • La Dreamworks si è redenta? Macché, hanno solo diversificato la produzione. E ha ragione Elik, al momento hanno triplicato l'offerta: c'è la MERDA, il sequel, e il bel film. Questo è il secondo bel film che fanno dopo il Panda, una sorta di nuova Lista, per loro. Ed è veramente ottimo! Si sono fregati il Sanders questi maledetti e hanno fatto dannatamente bene! Bel design, bei momenti di azione e inaspettato [spoiler]il moncherino[/spoiler] finale. Proprio un bel lavoro, e una valida alternativa alla Disney. Per una volta. E finalmente.
  • Alex Andrew ha scritto:
    LBreda ha scritto:
    Alex Andrew ha scritto:Dilemma: troverò una sala NON 3d, a Roma, e magari in zona?
    Dimmi la zona :P
    Stando a quanto scritto qui, la situazione è pressoché pietosa. Temo che ripiegherò sugli scomodissimi occhialetti -_-
    Alex Andrew, non so se l'hai già visto oppure no ma al Madison lo fanno sia con sia senza 3d, e la stessa cosa all'Uci Cinemas Marconi.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • LBreda ha scritto:Visto. Mai vidi miglior film d'animazione dopo la schermata con l'omino della luna, imho.
    Concordo, però solo se aggiungiamo a "miglior film d'animazione" la postilla "in CGI", perché non vorremmo dimenticarci Il principe d'Egitto?
    Comunque sì, è una vetta Dreamworks, al confronto Up non può fare altro che vergognarsi, è impresentabile. Per fortuna che non sono usciti nello stesso anno sennò dovevo chiudere il blog Pixar per la vergogna, o prendermi un anno sabbatico.
    E' una favola, ha la morale, usa qualche stereotipo (principalmente la tenerezza di Sdentato, ma basta non farci caso e pensare a Stitch, e tutto passa). La storia è principalmente un racconto di amicizia e del rapporto padre-figlio, quindi robe già viste e a tratti retoriche, ma sopportabili.
    Per il resto ha un'ottima sceneggiatura: ha trovate geniali, momenti spettacolari, ma anche scene di transizione/preparazione che di solito nei film commerciali non trovano spazio [infatti in Up non ce ne sono], con i tempi giusti riesce a illustrare il contesto senza annoiare (l'introduzione del villaggio di Berk, l'addestramento con i draghi), e ha un protagonista mattatore nelle scene in cui è da solo o con il drago Sdentato (che non parla). Una sceneggiatura talmente impegnata a fare perfettamente il suo dovere che non hanno trovato nemmeno un momento per infilare un rutto o un peto (e parliamo di un film, DREAMWORKS, pieno di draghi che sputano fuoco!). Sono però riusciti a infilarci una storia d'amore, che è più un misto fra opportunismo (il baldo giovine la fa andare con lui sul tappeto volante verso un mondo di incanto...) e sindrome da crocerossina ([spoiler]il baldo giovine è ferito in guerra[/spoiler]) che vero e proprio innamoramento, dato il poco peso che viene dedicato alla vicenda.
    Musica spettacolare.

    Per sparare lì un altro paragone, faccio fatica a trovare aspetti di Avatar migliori di quelli di Dragon Trainer, a parte che i draghi non hanno gli occhioni da cartone animato e i personaggi invece di "accidenti" dicono "merda". Poi è più spettacolare perché fantascientifico, colorato, luminoso. Ma fantascienza vs. ricostruzione storica non è una battaglia dal vincitore scontato, per quanto riguarda lo spettacolo.

    Bellobellobello.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Tornato ora dallo Stardust.

    (e tre) Mai vidi miglior film d'animazione!

    Ci è scappata pure la lacrimuccia. Assolutamente meraviglioso!

    Non so chi ci abbia scavato l'impronta più grossa, ma se lo zampino maggiore è quello di Chris Sanders, che Dio lo benedica! :clap:

    Bella anche la colonna sonora (ho apprezzato soprattutto nel momento in cui [spoiler]Hic tocca per la prima volta il drago[/spoiler]). Unico peccato (a voler cercare il minuscolo pelo nell'uovo) è la quasi totale assenza di cornamuse, in un film con quella meravigliosa ambientazione nordica.
  • Vabè, se ce le avesse avute avremmo detto che sarebbe stato un arrangiamento banale. Invece ha usato un'orchestra "normale" per fare una score comunque dalle sonorità celtiche, il che non è affatto male.
    Alex Andrew ha scritto:Non so chi ci abbia scavato l'impronta più grossa, ma se lo zampino maggiore è quello di Chris Sanders, che Dio lo benedica! :clap:
    sono andato a fare qualche ricerca incrociata su IMDB per vedere la provenienza di sceneggiatori e storyboardisti. Gli sceneggiatori sono i due registi stessi, quindi sicuramente gran parte del merito di questa bella storia è loro, e ovviamente anche del libro da cui è tratta, ma non saprei dire quanto...
    Gli storyboardisti invece sono gente che ha lavorato ai peggiori cheapquel Disney (oppure hanno ricoperto ruoli minori nella lavorazione di qualche Classico più importante), mentre hanno fatto cose più importanti con Dreamworks, Sony, Cartoon Network, ecc... quindi credo che visivamente sia più merito loro (l'unico intervento di Sanders è sul design stitchesco di Sdentato, probabilmente .P) ma per la storia credo che dobbiamo ringraziare il fuggitivo Sanders, e continuare a spalare cacca sulla Disney per certe decisioni stupide, come ormai siamo abituati a fare.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Proprio bello. Non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuto così tanto.
    La storia è un pochino prevedibile ma allo stesso tempo emozionante e coinvolgente. Inaspettatamente tocca anche tematiche serie senza tralasciare l'umorismo, molto ripulito rispetto agli altri Dreamworks. Commuove e diverte.
    Magnifica la colonna sonora. Fantastiche le scene di volo, un po' mi pento di non averlo visto in 3d (questa volta ho voluto risparmiare).
    Di gran lunga il miglior CGi Dreamworks che supera anche Kung Fu Panda, bel film che però non mi aveva convinta del tutto. Per quanto riguarda i 2d per me il migliore rimane il bistrattato Spirit, che ci volete fare mi piacciono i cavalli.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Tigrotta ha scritto:un po' mi pento di non averlo visto in 3d (questa volta ho voluto risparmiare).
    Hai fatto benissimo. Dieci euro per vedere un film sono un furto, indipendentemente dal capolavoro che venga proposto sul grande schermo.
    Inoltre (ribadisco) gli occhialetti sono scomodissimi; questa volta (ancor più di Coraline) ho trovato la visione 3d davvero fastidiosa, avevo l'impressione (ma non solo quella, visto che girano voci -non so quanto errate- riguardo il fatto che facciano male agli occhi) di vedere il film con gli occhiali da vista del primo miope di passaggio. Senza contare che i colori si vedono con tonalità molto più scure e indistinte dell'originale (sia per il colore stesso delle lenti -alquanto opaco-, sia per il fatto che non vengono mai puilte).

    Per non parlare del mal di testa, finito il film, nel riabituare gli occhi alla "normalità".
  • A me non danno fastidio alla vista, bensì mi lasciano un segnetto sul naso a cusa del peso eccessivo. Per quanto riguarda l'opacità dei colori, io pulisco sempre le lenti prima di utilizzarle e ogni tanto mi scappa di alzarli durante la visione per vedere la differenza.

    Di cadute di stile ne ho trovate solo due eclatanti, peccato che il pubblio non lo vada a vedere; entrambe le volte in cui ho Pagato quella cifra assurda (10,50) in sala eravamo massimo in dieci. C'è da sperare che la DW, visti i risultati, non tolga il film "bello" dalla tripletta elikiana annuale...
  • Icnarf ha scritto:Per quanto riguarda l'opacità dei colori, io pulisco sempre le lenti prima di utilizzarle
    Idem, e consiglio gli spray per la pulizia delle lenti, che si trovano a pochissimo da qualunque ottico.
    Lorenzo Breda
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  • si trovano anche a casa mia, faccio la collezione :P
    Icnarf ha scritto:Di cadute di stile ne ho trovate solo due eclatanti, peccato che il pubblio non lo vada a vedere;
    non ho capito queste due frasi, e non ho capito se sono collegate fra loro. Quali sono le due cadute di stile?
    Riguardo al pubblico, sta in realtà avendo un discreto successo. Non sta facendo numeroni da Shrek, ma è cmq stato per qualche settimana al primo posto, sia in America che da noi. Ma d'altronde la Dreamworks fa tre film all'anno forse proprio per questo, per permettersi di farne uno bello e che non punti a incassare un miliardo di dollari (e che cmq i suoi soldini li fa, più di quanto non ne facciano i film Disney a Natale).
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Immagine Immagine
    Un villaggio vichingo costantemente sotto l'attacco dei draghi, l'imbranato figlio del capo-villaggio senza alcuna dote da combattente e un drago che dimostrerà di essere ben diverso: questi gli ingredienti del nuovo film d'animazione Dreamworks, con i quali si può già intuire dove andrà a parare la trama ambientata in un setting piuttosto originale.
    Quello che rende speciale "Dragon Trainer" non è tanto cosa viene raccontato, ma il come viene raccontato: la sensazione di inadeguatezza di Hiccup all'inizio del film è tangibile, così come è credibile la graduale scoperta dell'animo mansueto di Sdentato.
    Una narrazione così fluida e riuscita denota un progetto alle spalle attentamente pianificato, ma la produzione del film non è stata per nulla lineare: dopo aver seguito una strada più fedele al romanzo "How to train your dragon" da cui è stato tratto, la Dreamworks ha contattato Chris Sanders e Dean DeBlois per dare un taglio meno fiabesco e adatto anche agli spettatori più cresciuti. Il risultato si può dire raggiunto e il tocco dei due registi si può osservare soprattutto notando le similitudini con il loro film precedente, "Lilo & Stitch": oltre alle palesi affinità di character design tra la Furia Buia e il piccolo alieno azzurro, nella parte del film più riuscita vediamo evolversi parallelamente sia il rapporto tra Hiccup e Sdentato che la fama del giovane vichingo per la sua improvvisa abilità con i draghi, in uno sviluppo narrativo incrociato che ricorda le "lezioni di bontà" di Lilo nei confronti di Stitch e i suoi preparativi per il saggio di hula.
    Oltre a una serie di momenti emozionanti dai quali traspare una forte sensibilità, "Dragon Trainer" ha un messaggio di fondo con risvolti bellici validi anche in un'ottica di attualità: Hiccup (e successivamente anche i suoi coetanei della nuova generazione di vichinghi) scopre che l'avversario contro il quale il suo villaggio è in guerra da sempre non è così malvagio come lo crede l'intera società, comprendendo la sua vera natura solo conoscendolo direttamente al di là di ogni pregiudizio. Anche le condizioni del protagonista dopo la battaglia finale non possono non ricordare la situazione in cui molti reduci di guerra tornano dalla battaglia, di certo un altro taboo infranto per il cinema d'animazione di massa rivolto anche ai bambini.
    Dopo un decennio di film animati al computer, lo studio d'animazione di Jeffrey Katzenberg sembra quindi aver trovato una propria strada personale nella quale potrebbe ritagliarsi uno spazio grazie ad alcuni elementi di originalità che lo distinguono dalla concorrenza Disney: come nei precedenti "Mostri contro Alieni" e "Kung Fu Panda", oltre agli elementi da commedia c'è una componente action sempre più presente nella filmografia Disney e realizzata con maggior cura. Questa impronta è chiara fin dalla sequenza iniziale e chiude il film con una imponente scena di massa, ma riesce a integrare il lato emotivo nelle due lunghe sequenze di volo a bordo di sdentato, momenti visivamente fenomenali in grado di sfruttare al meglio la visione in 3D con gli occhialini, facendo vivere l'esperienza in prima persona anche allo spettatore attraverso soggettive ottovolantesche.
    Il fattore che però sorprende più di tutti è la completa assenza di spalle comiche pronte a regalare allo spettatore istrionici momenti con gag confezionate in modo da essere ripetute a mo' di tormentone una volta usciti dal cinema: nessun gatto con gli stivali pronto a sfoderare i suoi occhioni, nessun Re Julien che si esibisce in balletti di dubbio gusto, solo un cast creato funzionalmente alla storia e all'occasione può regalare momenti divertenti che in questo modo si apprezzano di più essendo inseriti all'interno della narrazione stessa. In fondo la Dreamworks aveva cominciato proprio così la sua carriera nel campo dell'animazione, con film come "Il Principe d'Egitto", "La strada per Eldorado", "Spirit - Cavallo selvaggio" e "Sinbad: la leggenda dei sette mari" che rinunciavano ad avere personaggi prettamente comici, come invece era tradizione della Disney o della gran parte dei film animati americani, per provare a creare film che potessero essere apprezzati anche da un pubblico più adulto; con l'animazione digitale poi è stata intrapresa una direzione completamente opposta constatando il potere della risata facile sul pubblico di massa, ma un adorabile drago e il suo giovane vichingo potrebbero essere il primo sintomo di un ritorno alle origini.
    O almeno ce lo auguriamo, se la qualità raggiunta è questa.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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