[Aardman/Dreamworks] Wallace & Gromit in La Maledizione del Coniglio Mannaro

Lo studio d'animazione dalle molte anime fondato da Spielberg e Katzenberg. Prima di accedere approntare sorriso obliquo e sopracciglio inarcato.
  • Ah. segnalo cmq che ho editato, eh. che se non lo segnalo poi non si vede...
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    Wallace and Gromit arrivano sul grande schermo!
    Lo scienzato in panciotto e paipllon ghiotto di formaggio, e il suo cane assistente taciturno si erano già guadagnati l'ammirazione degli amanti di animazione attraverso tre mediometraggi, che si erano anche portati a casa l'Oscar. L'Aardman, studio di animazione in stop-motion con la plastilina aveva già realizzato una quantità esorbitante di cortometraggi; il successo avuto con Wallace & Gromit permette allo studio di tentare il successo su granda scala così da farsi conoscere anche al grande pubblico con un lungometraggio, "Galline in fuga". Purtroppo il risultato non è all'altezza dei cortometraggi e dei mediometraggi che avevano portato alla ribalta la Aardman, ottenendo comunque un discreto successo al botteghino.
    Per il secondo lungometraggio la Aardman ritorna sui suoi passi, recuperando la coppia nata ben 17 anni fa, inserendola stavolta in una trama di più ampio respiro.
    "Wallace & Gromit e la maledizione del coniglio mannaro" è dichiaratamente una parodia dei film dell'orrore, scherzando su molti degli stilemi presenti nella maggior parte dei film di questo genere.
    Per portare a termine questo progetto sono serviti 5 anni di alvorazione e 250 persone coinvolte nella lavorazione del film. Per realizzare i personaggi e le ambientazioni è' stato creato un nuovo tipo di plastilina utraresistente, che non a caso è stata brevettata col nome Aardmix. Nel film c'è anche un piccolo utilizzo della computer grafica, realizzata da The Moving Picture Company per effetti come nebbia, fumo e acqua; ma l'utilizzo più strabiliante della CG è nella realizzazione dei piccoli coniglietti nelle scene in cui compaiono in gran numero. L'utilizzo della computer grafica si lega però alla perfezione, riproducendo l'artigianalità della plastilina, addirittura con "finte" impronte digitali spaarse qua e là
    Oltre ai due protagonisti che avevamo già consciuto nel mediometraggio, il film è arricchito da un cast di personaggi che popolano la cittadina, e in particolare di due comprimari con un ruolo rilevante nella storia: Victor Quatermaine (citazione letteraria da "Le miniere di Re Salomone") in originale doppiato da Ralph Fiennes, e Lady Campanula Tottington, doppiata da Hellena Bonham Carter.
    I personaggi, specialmente i protagonisti che ci sono ben noti, risultano molto più simpatici del cast di Chicken Run; Gromit qui riesce a sfoggiare al meglio la sua espressività "muta", con una mimica facciale straordinaria.
    La trama si dipana con estrema scorrevolezza, ci sono scene veramente belle, sia tecnicamente che narrativamente; le gag trovano spazio nella storia con un buon equilibrio, senza che nessuna delle due abbia il sopravvento sull'altra, elemento piuttosto raro di questi tempi.
    Stupende la prese in giro del genere horror (l'uomo che vende accessori per "folle inferocite", i tuoni che coprono i dialoghi, la donna che suona l'organo in chiesa e molte, molte altre) western (lo zucchero filato che rotola a terra come i cespugli di rovi) e anche un bel po' di citazioni, mai esplicitate troppo ma inserite con garbo nel film; a quelle elencate da Grrodon aggiungo la scena della trasformazione in coniglio mannaro, che cita direttamente "Un lupo mannaro americano a Londra".
    La sequenza finale del film è un'avvincente sequenza d'azione, così come era stato per "I pantaloni sbagliati" e "Unatosatura perfetta"; il rocambolesco susseguirsi di eventi viene mostrato con una regia ed un montaggio magistrali.


    E ora, per la mia rubrica "recensioni parallele" che ho cominciato con Intrigo Internazionale un punto di vista differente su questo film.

    Wallace & Gromit, scuola di vita.
    [...]Nonostante una sceneggiatura non priva di sbavature e debolezze, la pellicola introduce a una serie di situazioni tipiche del mondo adulto più disilluso e nostalgico, senza rinunciare a una certa grazia della rappresentazione e a raccontare una storia edificante. Temi profondamente moderni come la doppia personalità, la schizofrenia, le manie salutiste, le diete, le relazioni sentimentali equivoche e gli stessi ogm, si mescolano nella storia delicatamente tentando di presentarsi attraverso delle forme visive adatte a un pubblico trasversale di tutte le età.
    [...]Lo stesso modo in cui viene rappresentato il rapporto tra il padrone e il “servo” supera le dinamiche consuete di servilismo e subordinazione proprie della letteratura e del cinema per ragazzi e assume un respiro dialettico degno di Hegel: non è un’esagerazione. Citando direttamente il filosofo tedesco: “Il signore che ha introdotto il servo tra la cosa e se stesso, si conchiude così soltanto con la dipendenza della cosa, e puramente la gode; peraltro il lato dell'indipendenza della cosa egli lo abbandona al servo che la elabora” (da Hegel, Fenomenologia dello spirito, trad. it. di E. De Negri, La Nuova Italia, Firenze 1973).
    [...]Se si accetta di leggere il film come una piccola introduzione al vivere in maniera intelligente in mezzo ai grandi, Gromit rappresenta probabilmente il personaggio essenziale perché mette in scena un modo originale e attivo di interpretare il ruolo di “subordinato” e suggerisce, insieme a Wallace, una tecnica pacifica per praticare un’attività che è distruttiva di suo (la disinfestazione dai conigli). Un altro aspetto che potrebbe tornare utile ai bambini quando cresceranno è il modo in cui il film gioca con i generi cinematografici. Noir, thriller, horror, mélo, dramma, commedia. Sono presenti tutti. Se i bambini cominciano a saper riconoscere i meccanismi di composizione della comunicazione audiovisiva già da tenera età, è più probabile che non si lasceranno turlupinare da chi proporrà loro le cosiddette “beffe mediatiche”
    [...]Wallace & Gromit: la maledizione del coniglio mannaro è una delle tante favole che ha l’obiettivo di raccontare in maniera simpatica e divertente la modernità e le sue nevrosi più banali. Non ambisce a voler rappresentare dei caratteri universali e atemporali e questa onestà intrinseca è un bene perché non ci troviamo di fronte a un’opera abbastanza onnicomprensiva e trasversale come tutte le grandi favole che si rispettano.[...]
  • Ecco una lista pressochè completa delle citazioni presente in "Wallace & Gromit e la maledizione del coniglio mannaro":

    - Ovviamente, il coniglio mannaro, che riprende il mito del lupo mannaro.
    - Durante i titoli di testa, vediamo una foto con Gromit durante la sua cerimonia di laurea. Osservando il diploma si può notare che la laurea è stata data alla Dogwarts University. Vi ricorda nulla il nome Dogwarts?
    - Una battuta di Wallace in lingua originale "Something Wicked this way Hops", è una citazione da una celebre battuta del Macbeth: "Something wicked this way comes" (Qualche infame si avvicina)
    - La relazione che c'è tra Wallace e Lady Tottington ricorda molto quella de "L'amante di Lady Chatterley"
    - La testa del nano da giardino si gira e i suoi occhi brillano, come avviene nelle statue presenti nel telefilm "Il prigioniero"
    - il duello tra i due cani a bordo degli aereoplanini ricorda molto le avventure di Snoopy-Barone Rosso
    - Nella scena culmine del film, il coniglio mannaro si comporta esattamente come King Kong, rapendo la bella per poi arramicarsi sull'edificio più alto, circondato da aereoplanini, ed infine precipita al suolo
    - Il coniglio che si "Wallacizza" parla esclusivamente con frasi che sono già state dette da Wallace nel film o nei mediometraggi
    - Il Mind-manipulation-O-Matic, è una parodia dei macchinari utilizzati in Metropolis di Fritz Lang, nei film di Frankenstein o in molti altri film horror
    - Quando il congilio "umanizzato" esce dalla scatola, i passi ricordano quelli classici con i quali Frankenstein solitamente entra in scena, oppure il modo in cui i pantaloni-robot entrano ne "I pantaloni sbagliati"
    - Gli occhi nei quadri sulla parete della casa di W&G lampeggiano, come nella serie a pupazzi animati "Thunderbirds", e anche gli scivoli usati per entrare nel camion Anti-pesto ricorda quello utilizzato in Thunderbirds
    - L'insegna del barbiere reca la scritta "A close Shave", titolo del terzo mediometraggio di W&G.
    - A un certo punto Wallace chiede a Gromit "What's up, Dog?", evidente omaggio alla frase pronunciata spesso da Bugs Bunny nei confronti di Taddeo.
    - Victor Quatermaine è un riferimento all'Alan Quatermaine protagonista de "Le miniere di Re Salomone" (ripreso poi anche in "League of extraordinay Gentlemen" di Alan Moore)
    - Sulla parete dietro il prete, appaiono in un brevissimo cameo Nick Park e Steve Box
    - Il pinguino de "I pantaloni sbagliati" fa un piccolo cameo di otto secondi nel film
    - La scatola con la quale Gromit copre Wallace nudo alla fine del film reca la scritta "Contiene noccioline". Doppio senso sessuale?
    - Lady Tottington cita in una scena i suoi due meloni. Altro riferimento sessuale?
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