[Dreamworks] Le 5 Leggende

Lo studio d'animazione dalle molte anime fondato da Spielberg e Katzenberg. Prima di accedere approntare sorriso obliquo e sopracciglio inarcato.
  • A me attira. Tralaltro notare il trailer pompo epico, che in Disney ormai ce lo sognamo. Però pare che abbia floppato, per cui forse è vero che non è proprio il tempo dei pompumi animati.
  • Valerio ha scritto:A me attira. Tralaltro notare il trailer pompo epico, che in Disney ormai ce lo sognamo. Però pare che abbia floppato, per cui forse è vero che non è proprio il tempo dei pompumi animati.
    Stando a quanto affermano alcuni, tra i motivi del flop ci sarebbe la "scarsità" di umorismo (e sapete bene di quale tipo). Inutile dire che se questa voce si rivelasse vera a farne le spese sarebbe soltanto la speranza di una Dreamworks diversa e più matura.
    Comunque io il film non l'ho ancora visto, dunque bisogna ancora vedere se sia veramente parte della faccia matura della Dreamworks.
  • Mhhh, il trailer mi ispirava....ma davvero mancanza di umorismo ? In un film Dreamworks ? Comunque da quello che ho capito solo in Italia è stato un flop.....
  • Ciao, vengo con questa mia a vantarmi di averlo visto al Festival di Roma, come ripiego sull'inaccessibile Ralph Spaccatutto, sob.
    L'umorismo dreamworksiano non c'è, proprio per niente. Ovviamente non manca l'umorismo "sano", veicolato principalmente dagli elfi strabici e dagli yeti scorbutici. I personaggi sono forse troppo caricaturali, si capisce già dal trailer chi è chi e perché, ma almeno nei dialoghi (e gli attori che li interpretano) siamo su livelli non offensivi verso l'intelligenza del pubblico più maturo.
    Esteticamente è inutile ribadire l'eccellenza della fotografia (supervisionata da Roger Deakins) e degli effetti speciali (sandmansandmansandman). Quanto all'animazione, quella dei volti forse è un po' troppo realistica, soprattutto quella dei bambini. Lampi di "Polar Express" mi sono tornati in mente troppo spesso, con conseguente dubbio che abbiano utilizzato la motion capture (non mi sono informato, magari l'hanno usata davvero).
    La storia ha un suo perché, come hanno detto in molti è un po' l' "Avengers Assemble" delle figure mitologiche popolari, anche se il cattivo è di una banalità intollerabile, ancor più intollerabile quanto cerchino di vendercelo come davvero cattivo. C'è un velo di "darkness" dovuto all'influenza di Guillermo del Toro, che in quest'intervista spiega molto bene come intende rivoluzionare il mondo delle favole moderne, e su questo sono con lui su tutta la linea.
    A conti fatti, è un colossale special natalizio che flop o non flop verrà ulteriormente sfruttato. A Roma i bambini che l'hanno visto erano al settimo cielo, completamente immersi nel mondo delle favole, e questa è una qualità che, se anche non ha sfondato sul mercato, non verrà sprecata dai capoccioni Dreamworks. È un film riuscito in pieno, e se non si può gridare al capolavoro o fare paragoni con la miglior Disney o la miglior Pixar, a tratti riesce a essere un Classico: divertimento, avventura e emozioni sapientemente bilanciati nelle scene principali. La scena iniziale con le origini di Jack Frost è da pelle d'oca, e gli echi di quel mistero costantemente richiamati durante il film, un crescendo d'angoscia pronta a esplodere da un momento all'altro ("chi sono io?, chi sono io?"). Peccato che il film non sia principalmente la storia delle origini di Jack Frost, ma una battaglia occasionale col cattivo di turno, VAGAMENTE correlato con le "origini" del mito.
    Quello che mi aspettavo io inizialmente era qualcosa di più. Per una volta non manca la nostra amata epicità. Voglio prima rivederlo, ma credo che sia un film con troppa carne al fuoco, il che lo rende sì adrenalinico e cupo (qualità rare, ultimamente) ma non lascia spazio all'approfondimento di qualcosa di nuovo, come le famigerate origini di Jack Frost, che sembrano far fatica a trovare un posto nell'economia del film [poi per fortuna lo trovano, un posto]. Sotto questo punto di vista Dragon Trainer, ad esempio, era un film più lineare, riuscendo a riservare il giusto spazio al pezzo forte del film (il legame fra Hiccup e Sdentato).

    Meglio di Brave? Se ne può discutere... Sicuramente è fra i migliori film Dreamworks (o i migliori film-nonostante-siano-Dreamworks :P), e questo già riscalda il cuore e lo ricolma di serenità, e speranza.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Visto sabato sera al cinema in compagnia di Valerio, Dapiz e Bordy.
    E tutti e 4 siamo usciti visibilmente soddisfatti e pienamente entusiasti dalla visione.
    Io già avevo annusato dal trailer che le potenzialità per far sì che questa pellicola potesse essere qualcosa di molto buono ci fossero eccome, ma proprio perché mi ero concesso di coltivare delle aspettative su un film DreamWorks temevo di rimanere fregato a tradimento sul più bello.
    Così non è stato, anzi, e come dicevo nel post di apertura siamo ora pienamente nell'era in cui anche la DW dimostra di avere sceneggiatori e produttori capaci di realizzare opere d'animazione mature e ben fatte, la cui trama non si limita ad essere collante per il famigerato toilet humor ma ha un suo senso e una sia profondità.
    Le 5 Leggende è l'apice di un percorso iniziato brillantemente con Dragon Trainer, una graditissima conferma che d'ora innanzi mi farà guardare con occhio sempre più benevolo una casa di produzione su cui continuavo comunque a serbare riserve.
    Dopo il film di Jack Frost (perché questo è, suvvia, a dispetto di poster e pubblicità varie tra i 5 guardiani il protagonista è evidentemente lui, ha una centralità importante dall'inizio alla fine e la sua storia non viene relegata in un angolino ma il suo giusto spazio, senza abusarne), so che la DreamWorks può farcela, su vuole. Può farcela a dare un serio concorrente nella scelta dei miglior film d'animazione del 2012, può farcela a realizzare prodotti di qualità e classe.
    La pellicola in questione infatti ha tutto quello che voglio da una narrazione del genere: gusto per il fantastico, personaggi ben caratterizzati (e con ben 5 protagonisti, tutti con un'ingombrante storia popolare alle spalle, non era scontato), un pizzico di blando-horror, un cattivo riuscito e soprattutto una storia ben raccontato che mi faccia appassionare alle vicende in cui sono coinvolti i personaggi. E sì Elik, il cattivo l'ho trovato davvero ben realizzato: richiama un po' Ade, come faceva notare Dapiz dopo la proiezione, anche se con molta verve in meno, certo... ma l'imprinting è quello. Io apprezzo sempre molto la figura del villain cupo, solitario, alto e sottile che con calma serafica muove i fili dei suoi piani malvagi. In questo senso ho avuto un'ottima caratterizzazione, aiutata anche dall'ottimo doppiaggio italiano.
    Oltre a tutto ciò, poi, anche l'estetica mi ha conquistato: l'animazione l'ho trovata molto buona, e gli effetti speciali sono una vera gioia per gli occhi, in questo senso il 3D ha aiutato a godersi maggiormente i giochi di sabbia di Sandman (veramente notevoli), così come il loro corrispettivo dark, dato che gli incubi mossi dalla nemesi dei nostri eroi erano altrettanto affascinanti con l'aggiunta dell'inquietudine generata dalla massa nera che tutto avvolge.

    Oh, a me Brave è piaciuto un sacco, non lo considero nemmeno un Pixar minore, ma... ma mi sa proprio che questo DW batte la Pixar del 2012!
    Sterili confronti a parte, comunque, è un film veramente bello, capace di emozionare e regalare davvero qualcosa di potente e importante allo spettatore, grande o piccino che sia, senza scorciatoie o facili trucchetti, ma con l'onestà potente che solo una bella storia raccontata con passione sa trasmettere. Una storia sul capire chi siamo per poter crescere ed essere d'aiuto agli altri, una storia sull'importanza della propria identità, del proprio passato e dell'essere importanti per gli altri, una storia sulla speranza e sul proprio ruolo nel mondo.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Quoto tutto, questo film è veramente stupefacente. Oltre ad essere ben fatto sotto ogni aspetto, mostra un lato orrorifico, affascinante e fiabesco che in animazione è ormai cosa rara trovare. Del Toro si sente eccome. Di certo cavalca un po' gli stilemi di Avengers, ma lo fa con classe e applicati ad un contesto che avrebbe dovuto arrivare al cinema molto prima. Molto emozionante e poetico sin dalla primissima scena, porta avanti la sua storia con un umorismo riuscitissimo e tanto cuore. Capolavoro assoluto Dreamworks.

    Ah, e ovviamente è stato un flop della madonna. Per cui se anche la Dreamworks avesse qualche dubbio su quale strada seguire tra questa o quella che ci ha dato Madagascar 3, da qui in avanti avrà solo certezze.
  • Mah, non lo darei per scontato. A parte il fatto che secondo me il modo di sfruttare il merchandising lo trovano, penso che la Dreamworks voglia intraprendere due strade: una commerciale, fatto di umorismo facilone, e tutte quelle cose varie che hanno decretato il successo della Dreamworks, per potersi riempire le tasche; e un'altra in cui poter esprimere appieno la loro vena artistica, e poter quantomeno provare a dare filo da torcere a Disney e Pixar.
    E' solo una mia supposizione, ovviamente, che faccio anche vedendo i film che sono in fase di produzione attualmente. Se me li cancellano tutti con un colpo di spugna allora avrò evidentemente torto.
    Le persone dimenticheranno quanto detto, quanto fatto, ma non dimenticheranno MAI come le hai fatte sentire (cit.)
  • E' un flop che non dobbiamo liquidare con troppa facilità.
    Per esempio in Italia è in testa da due settimane contro due cinepanettoni (non i classici cinepanettoni, ma forti).
    Inoltre non scordiamoci che anche Cars era un flop ma ha trovato una sua ragione di continuare a essere sfruttato. La Dreamworks ormai trasporta i suoi film dal cinema alla serialità tv con una facilità disarmante (I pinguini di Madagascar, Kung Fu Panda, Dragons, e l'anno prossimo anche Mostri contro Alieni, e sempre con buoni risultati di apprezzamento e di qualità). Non scordiamoci infine che la Dreamworks, con altrettanta facilità, può portare al cinema tre film all'anno, e almeno uno di questi tre è sempre un tentativo di focalizzarsi sulla qualità più che sulla commerciabilità.
    Le 5 leggende paga l'audacia di essersi presentato a Natale (visto il tema... anche se è ambientato a Pasqua, ma vabè, colpa di Frost che confonde le idee :P). Da un rapido controllo si nota che la Dreamworks a Natale ha floppato con le novità (Megamind, Bee Movie, Giù per il tubo) mentre ha sbancato con i sequel (Madagascar 2 e Il Gatto con gli stivali). Se Le 5 leggende doveva essere il film Dreamworks di qualità andava presentato in primavera, come Dragon Trainer. Insomma io fatico a vedere il flop delle Leggende come una sconfitta della qualità (che fralaltro è già ben incastonata nella succulenta lineup dei titoli 2013-2016: un altro Chris Sanders, il remake di Mr. Peabody, un semi-2D diretto da un italiano, e altra roba originale).

    edit conflitto di modifiche con @Cartoonmania: ecco, quoto.
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    :solly:
  • Però gli incassi di questo film sono addirittura peggiori di quelli dei vari Megamind e Bee Movie. Quindi sì, il periodo sbagliato farà la sua parte, ma ci deve essere anche qualcos'altro di mezzo, soprattutto se le critiche sono positive... Se il problema fosse veramente la mancanza di comicità "alla Dreamworks" sarebbe veramente molto, molto triste. Sono davvero curiosa di andarlo a vedere.

    Comunque, nemmeno io la vedo come una sconfitta della qualità. Hanno preso una buona strada e intendono mantenerla, e prova ne è, a mio parere, che anche il film di quest'anno che doveva essere commerciale, ovvero Madagascar 3, è completamente diverso da tutti i film con quel tipo di comicità. Io lo metterei tranquillamente nel filone della "nuova" Dreamworks. E i progetti annunciati per il futuro confermano quanto sto dicendo.
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Io, a differenza di tanti altri, non odio Madagascar. Capisco che lo si potesse odiare un tempo, quando era un simbolo, una sorta di apice del percorso comico/minimalista/sguaiato che la Dreamworks aveva imposto al cinema d'animazione. All'epoca poteva infastidire, insomma. Ma di per sé non è mai stato un prodotto tanto orrido, ma per certi versi anche molto riuscito (differentemente da una merda oggettiva come Uno Zoo in Fuga), vedi alcuni elementi ben resi come i pinguini. Bastava aver ben presente di cosa si trattasse.
    Con il secondo film del franchise poi si è vista pure una certa volontà di migliorarne lo storytelling, per cui non ho disapprovato più di tanto l'arrivo di un terzo (che ancora non ho visto), considerando che una "licenza folle" una tantum alla Dreamworks gliela potevo anche concedere, visto che tra draghi, gatti e panda, l'asticella qualitativa era stata alzata di molto. Insomma, siamo passati da uno scenario in cui queste cose erano la regola ad uno in cui sono diventate l'eccezione, per cui le ho "perdonate".

    Poi l'altro giorno però vado in un centro commerciale dove alcuni monitor ne stavano proiettando il finale. E ho visto una truzzatona di gusto davvero dubbio. ::S:
  • Comunque il trailer è penoso. Potrebbe essere un fattore.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • LBreda ha scritto:Comunque il trailer è penoso. Potrebbe essere un fattore.
    Lol, perché? A me piace ed è parte del motivo per cui mi ispirava così tanto e gli davo fiducia...
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  • Riappaio dopo (credo) anni di latitanza XD! Chissà se ancora vi ricordare di me.
    Ma ciancio alle bande e parliamo del film. Incollo dal Disney Forum.

    Visto anche io e rimasto piacevolmente sorpreso soprattutto dal lato tecnico e dalle atmosfere davvero magiche che il film regala.

    Liquido subito il reparto tecnico su cui davvero c'è poco da dire. E' splendido. Effetti, movimenti di camera, tutto al cardiopalmo ma non fini a se stessi. Davvero contribuiscono a dare al film un tono epico.
    Ma ciò che colpisce di più sono le animazioni. wow. Giustamente rispecchiano il tono più adulto e realistico film, cosa visibile anche nello stesso design dei personaggi e che può condurre alla tanto temuta uncanney valley. Qui anche i semplici silenzi commuovono. E la cosa sorprendente (anche se in sè banale) è che soprattutto nelle scene più drammatiche, i personaggi si muovono pochissimo. In genere uno dei primi errori che si fa con l'animazione CGI è l'overanimating, questo perchè avere un personaggio cgi completamente immobile fa si che risulti morto, cosa che invece col 2d non vale, ma si tratta di medium diversi. Ecco quindi che avere delle moving holds così raffinate e sottili, denotate casomai anche da solo quasi impercettibile movimento della pupilla, è tanta roba.

    E molti dialoghi sono davvero ottimi, si sente proprio il tocco live-action di persone come lo sceneggiatore David Lindsay-Abaire e di Del Toro. Senza contare che il regista stesso viene dal live action.
    E senza dubbio, pur non apportando nulla di nuovo al genere in sè, rappresenta una gradita novità in casa Dreamworks.

    Tuttavia ci sono un paio di cose che mi hanno lasciato perplesso sul film nel suo complesso.
    Ho trovato il messaggio piuttosto fuorviante e contraddittorio. Tutto il film si basa sul credere, sulla fede se vogliamo, in queste creature. I loro poteri, la loro stessa esistenza nasce da questo (e questo già ce lo avevano detto Barrie e Campanellino). Tuttavia i bimbi riacquistano fiducia in loro solo quando... beh li vedono. Troppo comodo così. Tutti San Tommaso insomma. L'ultima luce continua a credere in loro perchè li ha visti, e nonostante tutto dubita, ha bisogno di prove.
    Insomma se il film riesce a tratti, soprattutto per tempi e estetica, a creare questo incantesimo (splendide le parole di North sulla matrioska che fa molto Skrek e la cipolla ma vabbè lo perdoniamo, funziona troppo troppo bene), tutto a un tratto lo distrugge contraddicendosi. Il bello dell'essere fanciulli e proprio il credere senza dover aver prove. Basta raccontar loro qualsiasi cosa per farli sognare.
    Cioè... leggete o guardatevi Big Fish!!

    un'altra cosa che non mi è chiara... ogni guardiano trae i propri poteri dal fatto che i bambini credono i loro. In questo caso possono addirittura essere visti. Alla fine i bambini non credono più in loro e si indeboliscono, Bunny addirittura de-evolve XD. E Jack? Lui è potentissimo anche se nessuno crede in lui. Ok è diverso dagli altri guardiani, ma alla fine apprendiamo che poi tanto diverso non è.

    Il finale è sicuramente di impatto. Gli incubi di Pitch diventano effettivamente i SUOI incubi. Però anche qui un pò facilone. Se Pitch incarna la paura (è l'uomo nero) essa esisterà sempre. Quindi ok, non lo "uccidiamo" ma lo imprigioniamo. Ma non so, non mi torna... la paura c'è, esiste, in certi è anche necessaria per farci crescere, non puoi far finta che non esista o semplicemente "non vederla" (questa la più grande paura dei guardiani del resto).
    L'impressione è che avessero piuttosto di bisogno di un bel finale in cui il cattivone viene pubblicamente punito, un pò da tradizione disneyana se vogliamo (e ricorda un pò anche Scar e le iene che si ribellano a lui, ma se ragioniamo a sti livelli tutto rassomiglierà a tutto).

    Insomma, se avessero posto la stessa cura maniacale che hanno posto sul piano visivo anche sul piano narrativo (e con questo intendo proprio sul discursum che intendevano portare avanti) sarebbe stato davvero un film meraviglioso!
  • Io non mi sono posto più di tanto il problema della fede. Perché a volte non è tanto il non credere più che ci porta via quella scintilla di infanzia che abbiamo dentro, è anche solo il rinnegare. L'ultimo bambino rimasto a credere in loro, lo fa perché ha avuto una prova tangibile, e secondo me non è una cosa prosaica e vigliacca usarla come motivazione. E' semplicemente logico e intelligente. E raro. Perché molti non lo fanno, e pur di sentirsi grandi tendono a raccontarsela e dimenticare volontariamente cose che un tempo sapevano.

    Quanto a Pitch, penso che infatti sia solo stato messo in stand by in attesa di un sequel che temo non si farà.
  • Valerio ha scritto:L'ultimo bambino rimasto a credere in loro, lo fa perché ha avuto una prova tangibile, e secondo me non è una cosa prosaica e vigliacca usarla come motivazione. E' semplicemente logico e intelligente. E raro. Perché molti non lo fanno, e pur di sentirsi grandi tendono a raccontarsela e dimenticare volontariamente cose che un tempo sapevano.
    Appunto... TROPPO logico! :) E in un film che si presenta come magico e sognante secondo me stona.
    Ora è vero che vedere non porta necessariamente a credere. Di sicuro ci sono adulti che di fronte a un Babbo Natale che scende da una camino cercherebbero la telecamera pensando a una candid camera! XD
    Però se vedo un bambino volare trasportato dal vento, e mi dice che lo porta Jack Frost, c'è poco da fare... XD
    Non dico che non sia vero quello che dici, dico che secondo me stona con tutto quello che hanno detto prima e con ciò che il film si propone di essere.
  • Scissorhands ha scritto: Ora è vero che vedere non porta necessariamente a credere.
    "Vedere non è credere. Credere è vedere. I bambini non hanno bisogno di vedere questo posto per sapere che esiste. Lo sanno. Tutto qui." (cit. da Santa Clause).
    Mi ha sempre commosso e colpito molto questa frase, ed effettivamente quello snodo risolutivo non è del tutto in linea con i principi che il film sembrava suggerire all'inizio... ma è una cosa risibile, e comunque giustificabile come ha fatto Valerio, di fronte a tutto il resto, che è molto valido :)
    Discordo invece con questo pezzo, che critica la storia come motivo del flop della pellicola quando invece la narrazione a me è sembrata decisamente vincente e con un registro apprezzabile, al netto di questa piccola cosa evidenziata da Scissor (per inciso, bentornato, e non sparire nuovamente! ;) )
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Bramo ha scritto:
    Scissorhands ha scritto: Discordo invece con questo pezzo, che critica la storia come motivo del flop della pellicola quando invece la narrazione a me è sembrata decisamente vincente e con un registro apprezzabile, al netto di questa piccola cosa evidenziata da Scissor (per inciso, bentornato, e non sparire nuovamente! ;) )
    Grazie Bramo! E wow, bellissima frase, non la ricordavo!
    Cmq anche io sono in disaccordo con quella frase per il semplice motivo che la maggior parte delle persone che ha effettivamente visto il film lo ha più che apprezzato (il film ha avuto una A CinemaScore). Quindi il problema non è li.
    Alcuni additano il titolo che richiamerebbe Legends of the Guardians, altro flop. Altri il marketing piuttosto confuso; altri ancora il design dei personaggi... purtroppo in casi come questo è difficile dirlo.
    Esattamente come successe con la ranocchia. Gran parte del pubblico l'ha adorato ma in generale la gente l'ha rifiutato. Si aggiunga il fatto che, cosa strana, in quel caso il merchandise stava vendendo benissimo.
    Se non altro in questo caso nessuno può dire che la gente non vuole vedere cartoon in CGI. Dirà però che non vuole vedere film animati un pò dark e epici... e il primo, secondo me, sarà proprio Katzenberg. :(
  • Visto lunedì. Inutile dire che è piaciuto tantissimo anche a me, penso che sia il miglior film DreamWorks in CG di sempre. E' realizzato benissimo a livello tecnico, in particolar modo ho gradito molto gli effetti speciali, che nel caso dei sogni creati da Sandman o degli incubi dell'uomo nero sembrano formare dei personaggi con una loro autonomia. Inoltre, sono rimasta molto soddisfatta dalla caratterizzazione dei cinque personaggi principali che riescono a trovare tutti un loro spazio senza appesantire la trama, cosa che per esempio non accade in Kung Fu Panda, al quale ho sempre rimproverato l'aver trattato i 5 cicloni in modo troppo marginale. Apprezzabile anche il tentativo di dare una versione alternativa di personaggi abusatissimi come, ad esempio, Babbo Natale. All'inizio storcevo il naso davanti ai suoi tatuaggi da camionista e all'accento russo, ma alla fine sono tutti elementi che contribuiscono a dare un look alternativo e originale a una figura conosciutissima, riuscendo allo stesso tempo a non andare out of character. E la storia è bella ed emoziona, e non è poco.

    Peccato per il fiasco al botteghino, questo film non se lo meritava proprio.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Volevo ricordare che, visto che parliamo di flop al cinema, il film è una parte di un progetto più ampio di William Joyce. Si tratta della serie di romanzi de I Guardiani dell'Infanzia (The Guardians of Childhood, occhio che il sito all'interno può essere spoileroso), concepita contestualmente al film, e di cui sono cominciati a uscire i primi libri un anno fa.
    Al momento esistono tre romanzi (in tutto dovrebbero essere sei) e due libri illustrati, ognuno dedicato alle storie di background di singoli guardiani.

    ROMANZI
    - Nicholas St. North and the Battle of the Nightmare (uscito a ottobre 2011, disponibile anche in Italia come Nicholas Nord e la battaglia contro il Re degli Incubi, uscito a novembre 2012)
    - E. Aster Bunnymund and the Warrior Eggs at the Earth's Core! (febbraio 2012)
    - Toothiana, Queen of the Tooth Fairy Armies (ottobre 2012)
    di prossima pubblicazione
    - The Sandman and the War of Dreams (settembre 2013)

    LIBRI ILLUSTRATI
    - The Man in the Moon (settembre 2011, in Italia L'Uomo nella Luna, novembre 2012)
    - The Sandman (ottobre 2012)

    Nessuno di questi è un tie-in ufficiale del film, quindi copertine e illustrazioni (di Joyce stesso) sono di tutt'altro stile rispetto a quello del film. Inutile dire che ci sono anche i tie-in del film "the art of", "la storia di", più altri librotti prescolari.

    A me il progetto mi intriga. Già il libro illustrato sull'Uomo nella Luna è un'enorme figata, imho, dove ci raccontano le origini del misterioso "capo" dei guardiani. E anche il background di Sandman si profila interessantissimo (ho intravisto delle [spoiler]sirene[/spoiler]...).
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
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