[Dreamworks] Dragon Trainer 2

Lo studio d'animazione dalle molte anime fondato da Spielberg e Katzenberg. Prima di accedere approntare sorriso obliquo e sopracciglio inarcato.
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    Nessuno l'ha ancora visto, qui? :oh:
    Io me lo sono goduto venerdì sera scorso, recandomi al cinema con un po' di timori su questo sequel: non solo perché il primo Dragon Trainer mi era piaciuto davvero tanto, rimanendo ad oggi il miglior Dreamworks in CGI, ma anche perché stavolta siamo orfani di Chris Sanders e perché nel corso dei mesi si erano avvicendate voci su cambi di storia in corsa, elementi che ben riassume Roberto Recchioni nella sua recensione. Recensione piuttosto negativa, e non è l'unica non proprio entusiasta che avevo trovato in Rete durante la scorsa settimana.
    Questo spiega le ansie, che però durante la visione si sono decisamente affievolite fino a scomparire. Il film riparte dallo status quo instauratosi alla fine del precedente capitolo, con Hiccup che ormai è accettato dal padre Stoick, che addirittura vuole già farne capovillaggio, nonostante il ragazzo snobbi i giochi sociali del paese per ampliare la mappa delle terre attorno a loro.
    La scena dei suddetti giochi è bellissima, per inciso: sembra una variante del Quidditch, dove al posto delle scope ci sono i draghi e al posto della pluffa ci sono le pecore :P Il resto lo lascio alla vostra immaginazione :)
    Ad ogni modo Hiccup scopre che c'è un pazzo che sta catturando tutti i draghi possibili per farne una sorta di esercito personale, un tale che si rivela essere una vecchia conoscenza del padre. Il protagonista, insieme al fedele Sdentato, decide allora di andare a incontrare questo terribile personaggio, convinto che la forza della retorica possa risolvere la situazione, esattamente come accaduto con il suo intero villaggio.
    Ecco, questa è un po' debole come motivazione, in realtà; questo è un pazzoide, in fondo, come fai a pensare di farlo ragionare?
    Il primo colpo di scena del film, comunque, non è tale visto che era in evidenza fin dal trailer: Hiccup ritrova la madre, [spoiler]sopravvissuta ad un attacco di draghi al villaggio e rimasta poi con loro, una volta scoperti come esseri amichevoli, avendo paura di tornare dal marito e di non essere ascoltata in quella che era la verità sull'anima buona dei draghi.[/spoiler]
    Dite quello che volete, ma al netto del fatto che la spiegazione possa apparire un po' forzatella, mi sembra abbia abbastanza forza in questo contesto narrativo per reggere, o perlomeno per non rompere la mia sospensione dell'incredulità. Perché prima della reunion madre-figlio il film era buono, ma dopo diventa ancora meglio, specie quando li raggiunge Stoick, che nel ritrovare la moglie mette in scena un animo sensibile che non lo rende out of character ma lo arricchisce.
    La battaglia finale del film è un po' troppo fracassona per i miei gusti, ma ci sono delle belle scene d'azione e l'epicità ben gestita non manca. Bella l'idea del drago alfa a cui tutti gli altri draghi sono soggetti, annullando la loro volontà, e soprattutto inaspettato e d'impatto il vero colpo di scena della pellicola, cioè [spoiler]Sdentato che sotto l'influsso del drago gigante tenta di uccidere Hiccup e invece uccide Stoick![/spoiler]
    E apprezzo quella scena non perché sia convinto che debba esserci sempre e comunque il dramma per rendere apprezzabile una storia o per mantenere alto il tenore della sceneggiatura, ma perché questo avvenimento a mio parere è gestito bene, nel momento adeguato della narrazione, e dà uno spessore diverso e particolare alla [spoiler]decisione di rendere Hiccup nuovo capovillaggio, quando il fedele Skaracchio sosteneva che Stoick avrebbe potuto rimanere in carica ancora per un po'.[/spoiler]
    Non solo: il fatto che, posseduto o no, [spoiler]il colpevole di tale atto sia proprio Sdentato[/spoiler] rende il tutto molto più sentito, e personalmente mi ha colpito forte nello stomaco. Anzi, la cosa strana è che questo elemento non sia stato approfondito se non nell'immediato.
    Come nello scorso episodio, anche stavolta quindi l'ironia sboccata di una certa Dreamworks di anni fa viene accantonata, rimanendo solo qua e là in cose come la tipa del villaggio ammaliata dai muscoloni del tipo che si allea con i protagonisti. Cosa alla lunga fastidiosa, ma accettabile. L'ironia messa in campo da Skaracchio, invece, la trovo molto più elegante.
    Il finale è forse un pochino affrettato, [spoiler]dopo l'inevitabile sconfitta del cattivo[/spoiler], ma tutto sommato riesce a rappresentare bene il nuovo status quo raggiunto dalla saga, che pur con un secondo capitolo a mio parere meno bello del primo riesce comunque a tener botta.

    Ah, dimenticavo una cosa importante: la resa estetica. Eccellente: la Dreamworks non esce ovviamente dal modello umano pupazzesco che, comunque, rappresenta un segnale di stile della casa di produzione, ma c'è da dire che alcuni dettagli nei personaggi principali appaiono molto curati. Al netto della pupazzosità, comunque, l'animazione del film nel complesso è davvero notevole e apprezzabile, con risultati davvero positivi che non raggiungono il lavoro che la Disney ha fatto con Wreck-it Ralph e Frozen (o con quel che si vede nei trailer di Big Hero 6, che è proprio un altro pianeta rispetto a qui), ma che sono comunque davvero soddisfacenti negli sfondi, nell'animazione dei draghi e in alcuni movimenti dei personaggi.

    Reputo Dragon Trainer 2 un fantasy robusto e convincente, non esente da pecche che non si trovavano nella precedente pellicola, pecche che comunque non sono così forti da compromettere l'insieme del film che tra azione, sentimento e colpi di scena mi ha regalato una bella dose di emozioni. Il tutto servito con un'animazione piuttosto valida, con un appeal in grado di catturare l'occhio e l'attenzione di un pubblico anche variegato.
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  • A me è piaciuto, ma non come il primo. Ero reduce dalla follia di farmi la maratona della serie animata 2 stagioni in 2 giorni, subito prima di vedere il film.
    Buona la storia, animazioni, personaggi, negli standard della fascia alta Dreamworks.
    Mi è sembrata un po' esagerata la caratterizzazione di TestaBruta che è diventata un'arrapata, ogni tanto fa ridere, ma alla lunga stanca; per fortuna non era così già dal primo film, altrimenti ci ritrovavamo la Littizzetto in modalità Lolita a doppiarla.
    Niente bocca spalancata per me per quanto riguarda il colpo di scena finale: [spoiler]avevo già dato per spacciato il padre di Hiccup dopo la terza volta che ripete alla moglie "per te sarei disposto a tutto" (o qualcosa di simile), con tanto di ballo-momento-idilliaco-della coppia, davo per certo un suo sacrificio nello scontro finale per salvare la moglie. Ho sbagliato mira, ma il risultato è lo stesso.[/spoiler]
    Il mega combattimento finale è epico, esaltante, un po' lento, ma comunque buono.

    L'unico elemento che rende questo sequel inferiore al primo capitolo è il suo essere un non-Sanders.
    E si percepisce, tutto procede in maniera liscia, non te ne rendi conto e arrivi al finale.
    Ma mancano le scene memorabili, quelle che rimangono impresse non per il mega-colpo di scena, ma per la regia, com'era tutta la fase di avvicinamento Hiccup-Sdentato.
    Anche la caratterizzazione dei draghi mi è sembrato un modo un po' superficiale di ripetere il finissimo lavoro di caratterizzazione fatto con Sdentato nel primo film, arricchito di elementi felini vagamente riconoscibili dal pubblico; qui invece lo si fa inseguire la scintilla, un altro drago riporta il bastoncino come un cane, un altro gira la testa come un gufo. La stessa formula, ma usata in maniera meno intelligente.
    Quindi sì, il film l'ho apprezzato, ma uscendo dal cinema il mio primo pensiero è stato "A cosa sta lavorando Chris Sanders?".
    La sua assenza l'ho sentita. Sigh.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Io lo vidi al cinema una settimana fa e....boh?

    Quello che sono riuscito a pensarne è che è un seguito assolutamente dignitoso, ben realizzato, di qualità...e stop.

    Qualcosa di sicuro è mancato. La freschezza del nuovo? La raffinatezza della messinscena? Qualche tocco davvero geniale? Sanders?

    O forse molto più semplicemente, il cinema d'animazione si sta avviando verso nuove regole, nuove formule e il mio cervello le sta già inconsciamente decodificando, finendo per non sorprendersi più di tanto di fronte a nulla. Nella mia vita ho conosciuto diverse incarnazioni del concetto di sequel: ricordo l'epoca dei seguiti live action scemotti, quelli che ti facevano dire "era meglio il primo!", ricordo l'epoca oscura dei cheapquel animati direct to video la cui inferiorità era tale "per contratto", e adesso eccoci nel pieno di una nuova era, quella della sequelizzazione selvaggia ma ad alto budget, in cui il sequel è già nel pacchetto iniziale, pronto ad essere messo in produzione in caso di successo.

    Questa nuova formula spesso prende il cast del primo film e lo coinvolge in una nuova missione, un'avventura più grande, più grossa e più fracassona, spesso scollegata dall'azione vista nel precedessore. Come se si trattasse di un secondo maxi-episodio di una presunta serie. Però per evitare uno scollamento troppo evidente ecco che si inserisce un aggancio alla "trama orizzontale", facendo scoprire al protagonista le sue vere origini, a volte realmente pianificate dal principio e a volte brutalmente retconnizzate. E' così questo Dragon Trainer 2, era così Kung Fu Panda 2, era così persino Madagascar 2 e via via fino a risalire alla fonte, quel Toy Story 2 che dettò legge facendo dire per la prima volta al pubblico "ma è meglio del primo!" (e che, bisogna ricordare, portò poi avanti tutto un altro discorso, organico e significativo).

    Interiorizzate queste dinamiche, un film come Dragon Trainer 2 scorre liscio senza grosse sorprese. Qualche guizzo qua e là si trova anche. L'idea di far crescere i protagonisti, senza riciclare i vecchi modelli, ma evolvendoli è coraggiosa e intelligente, ed è valida anche la trovata di far [spoiler]uccidere il padre di Hiccup proprio da Sdentato, "posseduto" dal cattivo[/spoiler]. Ma al di là di queste piccole parentesi, il resto è puro manuale di sceneggiatura, che segue pedissequamente ricette narrative collaudate che si possono prevedere facilmente.

    Nessuna sorpresa che non mi abbia detto granché, insomma. Non lo boccio ma boccio l'andazzo generale, che ha fatto in modo che un film come questo perdesse totalmente la sua aura di evento per adagiarsi su percorsi convenzionali.
  • Visto anch'io, e devo dire che concordo con quanto detto da voi altri.

    E' un buon seguito che intrattiene il giusto, ma devo dire che tolta [spoiler]l'uccisione di Stoick da parte di Sdentato[/spoiler] non ci ho trovato gli stessi guizzi e lo stesso calore del primo capitolo. Dal tanto sbandierato personaggio della madre mi sarei aspettata di più, alla fin fine ha aggiunto poco alla storia. Insomma, un film nella (buona) media della Dreamworks odierna.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • A me è piaciuto, non più del primo, ma molto. Mi è piaciuto il tono epico e mi è piaciuto davvero tanto l'umorismo, delizioso, ho trovato bello il design delle nuove specie di drago e dei capoccioni supremi alfa che [spoiler]sputano ghiaccio[/spoiler] e il colpo di scena drammatico non è gratuito né insensato.
    Detto questo ci sono delle cose nella sceneggiatura che mi hanno fatta straniare: prima di tutto l'incontro con la madre e lo spiegone insoddisfacente e poi il fatto che un umano piccino picciò possa addirittura comandare un drago alfa di quelle dimensioni mi è sembrato un po' forzato.

    Comunque sicuramente un film molto bello, monologo finale a parte (non so se per colpa della traduzione e del doppiaggio o se è proprio scritto così)
  • A proposito di Dragon Trainer vi segnalo la presenza di Alessandro Carloni, Co-Head of story della DreamWorks Animation al VIEW Conference a Torino dal 13 al 17 ottobre.
    Oltre a lui ci saranno altri ospiti di fama mondiale come TOM MC GRATH, ALVY RAY SMITH e GLEN KEANE.

    E' un'occasione da non perdere!!

    Per info: http://viewconference.it/
  • Stanotte ha vinto il Golden Globe come miglior film d'animazione.
  • Fu molto deludente rispetto al primo.
    La madre salta completamente fuori dal nulla e le scuse sul perché sia stata assente non convincono affatto.
    Valerio ha scritto:Bello pare bello, ma a voi non sembra stia riproducendo la STESSA IDENTICA FORMULA SEQUELLOSA che vediamo usare sin da Toy Story 2?

    La nuova avventura per i nostri eroi, l'imbattersi in qualcosa di ancora più grande che li porta a riscoprire la propria origine...

    Non è che dai basta?

    Non concorde sul fatto che derivi da Toy Story 2. La formula è assai più antica e serve a rilanciare la storia quando i problemi precedenti erano stati definitivamente conclusi e non si era lanciato alcun appiglio per costruire qualcosa di nuovo creando collegamenti coi personaggi. Ossia: non fare una nuova minaccia che salti fuori completamente dal nulla (sì, in realtà salta fuori dal nulla, ma collegandosi al passato del protagonista c'entra anche col film precedente).
    Se si volesse parlare di animazione basterebbe vedere Dragonball Z in rapporto a Dragonball base, che sembra concluder tutto quando Goku vince finalmente il torneo di arti marziali sconfiggendo Piccolo Junior, ossia la creatura più forte del mondo. Ma finito il mondo resta tutto un universo possibile da esplorare... ma come fare a far sì che un'invasione aliena abbia un suo significato?
    "Eccoti Goku, sei un saiyan e la cosa ti collega a Radish tuo fratello, a Vegeta tuo principe, a Freezer distruttor del tuo pianeta e compagnia briscola".
    Non a caso la sigla capiva solo quello: Una nuova realtà, con le sue verità, scaverà nel tuo passato.
    Toy Story 2 mi sembra il minore su questo punto di vista, visto che Toy Story 1 non spronava ad alcuna domanda sul passato di Woody (che anzi poteva benissimo rimanere un giocattolo come tanti). Invece un po' di curiosità sulle origini di Po venivano espresse, e anche un po' di curiosità sui genitori di Fiona (principessa di cosa?!) potevano sorgere nelle menti degli spettatori.

    Concorde invece sul fatto che stiano riciclando la formula un po' troppo spesso.
    Tutti i sequel Dreamworks sono fatti così con lo stampino.
    Solo che, effettivamente, è una formula che ha un suo senso, perché risolve i problemi precedentemente detti.
    Dovrebbero lasciare qualcosa di aperto in vista del sequel da un punto di vista differente (anche se Fener non fosse stato il padre di Luke l'Impero era ancora in piedi e Luke non era ancora uno jedi) solo che vista la politica della Dreamworks si cerca di lanciare tutto il possibile e di sequelizzare ciò che fa soldi. E se tali film non fossero in sé conclusi probabilmente non incasserebbero, ergo...
    In Madagascar decisamente non si aspettavano il successo, visto e considerato che la storiella alla re leone non convince nessuno...
    Non a caso la sta usando un po' anche la Pixar...
    E scopriremo come saranno Ralph 2 e Frozen 2, perché corrono gli stessi rischi.

    Altrimenti cosa si fa? Per collegarsi il nuovo antagonista è il parente del primo, così c'è una vendetta in corso. Non funziona. Perché al nuovo vengono dedicate meno energie che al vecchio, risulta infatti una brutta copia maltrattata e il fatto che il suo predecessore avesse il predominio serve solo a sottolineare la sua inferiorità rispetto al precedente (vedasi La Sirenetta 2 o L'incantesimo del lago 2).

    EDIT
    Questa nuova formula spesso prende il cast del primo film e lo coinvolge in una nuova missione, un'avventura più grande, più grossa e più fracassona, spesso scollegata dall'azione vista nel precedessore. Come se si trattasse di un secondo maxi-episodio di una presunta serie. Però per evitare uno scollamento troppo evidente ecco che si inserisce un aggancio alla "trama orizzontale", facendo scoprire al protagonista le sue vere origini, a volte realmente pianificate dal principio e a volte brutalmente retconnizzate. E' così questo Dragon Trainer 2, era così Kung Fu Panda 2, era così persino Madagascar 2 e via via fino a risalire alla fonte, quel Toy Story 2 che dettò legge facendo dire per la prima volta al pubblico "ma è meglio del primo!" (e che, bisogna ricordare, portò poi avanti tutto un altro discorso, organico e significativo).
    Concorde sul fatto che Toy Story 2 dettò invece legge nell'animazione facendo dire al pubblico "è meglio del primo".
    In realtà l'aveva già fatto in altri territori L'impero colpisce ancora, che dettò legge anche sul fatto che il secondo debba essere più oscuro e tetro del precedente se si vuole avere un terzo a conclusion del tutto...
    E infatti cercano di far così anche i film di animazione, quando prevedono che ci sarà un terzo, ma di solito non hanno convinzione e quindi diventa un gioco in chiaroscuro. La luce torna alla fine quasi troppo frettolosamente e si capisce che il tutto avrebbe potuto esser di più, ma se si fosse arrischiato ad esserlo non sarebbe stato accettato.
    E così anche la grande e tetra minaccia finisce per diventare un cattivo one-shot per quella puntata, piuttosto che il nuovo grande villain pronto a sostituire l'originale. Tanto lunga è stata la fase di potere quanto rapida e deleteria è infatti la sua caduta quando il film si avvia verso il finale.

    Con Davy Jones erano certi si arrivasse a un terzo film, ma a quanto pare con Shen e simili lo erano molto meno...
    Zampe di gallina! Nient'altro che zampe di gallina! (Anacleto, La spada nella roccia)

    L'albero genealogico dei film Disney
  • Zampe di Gallina ha scritto:Fu molto deludente rispetto al primo.
    Idem anche per me. Il primo film poggia sul rapporto tra il ragazzino e il drago: diversi ma simili. L'allargamento degli orizzonti ha fatto perdere l'intimità della loro amicizia che secondo me era il punto forte della storia.
  • Aggiungo: il motivo per cui Toy Story 2 fu il primo sequel al cinema ad essere ai livelli dell'originale (anche se lo fu anche Bianca e Bernie 2, che però passò in secondo piano visto che apparve tra la Sirenetta e Aladdin). E fino al Principe d'Egitto non era mai esistito un film d'animazione di grande successo non disneyano. E la Disney si rifiutava di fare sequel cinematografici, temendo di rimanerci invischiata dentro.
    Toy Story fu il primo film d'animazione che, dopo aver potuto battersela con la Disney al botteghino, riuscì a fare un sequel che potesse fare altrettanto.
    Pangur Ban ha scritto:
    Zampe di Gallina ha scritto:Fu molto deludente rispetto al primo.
    Idem anche per me. Il primo film poggia sul rapporto tra il ragazzino e il drago: diversi ma simili. L'allargamento degli orizzonti ha fatto perdere l'intimità della loro amicizia che secondo me era il punto forte della storia.
    Pienamente concorde. Questo è un film su Hiccup, non sul rapporto tra il vichingo e Sdentato, che perde moltissima importanza.
    Zampe di gallina! Nient'altro che zampe di gallina! (Anacleto, La spada nella roccia)

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