La Crisi Dreamworks

Lo studio d'animazione dalle molte anime fondato da Spielberg e Katzenberg. Prima di accedere approntare sorriso obliquo e sopracciglio inarcato.
  • Mi riferivo a questa scena:
    http://youtu.be/s4XzlAwWkXQ?t=36s
    [spoiler]Ovviamente poi si scopre che in realtà è ancora vivo.[/spoiler]
    Tralasciando l'OT...
    Ma da quello che si sa i film attualmente in produzione dalla Dreamworks continueranno a essere tali anche dopo un'eventuale vendita dello studio?
  • Ma comunque Pippo muore un po' di volte anche in animazione, senza scomodare i videogiochi, eh.

    Per quanto riguarda l'acquisizione, non mi pare cosí vicina. In ogni caso, dipenderà dagli accordi di acquisto. Comprare un'azienda e ucciderne i progetti è privo di senso, quindi si suppone che non venga abortito nulla.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • LBreda ha scritto:Ma comunque Pippo muore un po' di volte anche in animazione, senza scomodare i videogiochi, eh.
    Si è vero, ma nello stesso messaggio, Valerio ripete più volte la parola chiave. Questo, unito alla morte di Pippo, mi ha fatto venire subito in mente una citazione a Kingdom Hearts, anche se ora scopro non volontaria. :P
    Immagine
  • SOLLAZZATORE-404 ha scritto: Ma da quello che si sa i film attualmente in produzione dalla Dreamworks continueranno a essere tali anche dopo un'eventuale vendita dello studio?
    Personalmente credo di si. Si tratterebbe di un assorbimento in un conglomerato più grande. Ma a livello produttivo e di gestione cambierebbe poco.
    Anche se a questo punto non conviene vendere ora! La azioni sono scese tantissimo, chi compra fa un affare e Katzemberg deve svendere là dove sta cercando di rifilare una supervalutazione dell'usato.
    Ora come ora conviene, ahimè, tagliare sui prezzi (quindi sul personale), impegnarsi un po' di più, rischiare davvero su un paio di progetti affiancati ad altri ben realizzati di, si spera, sicuro successo (puntano a questo con la strategia originale+sequel l'anno, il primo alla ricerca di futuri franchise, l'altro per mungere gli esistenti). Il tutto quindi limitando l'output di film.
    Insomma, quello che lo shakeup dovrebbe portare è una nuova era alla Dreamworks che la renda appetibile per una futura acquisizione (che il destino sia quello è indubbio).

    comunque qui gli ultimi aggiornamenti sui licenziamenti:
    http://animationguildblog.blogspot.fr/2 ... ation.html

    e una breve storia dei layoffs nel cinema d'animazione:
    http://animationguildblog.blogspot.fr/2 ... peaks.html
  • Valerio ha scritto:http://variety.com/2015/film/news/dream ... 201412212/
    Cmq per adesso tiene ancora botta, ma la politica di DUE FILM ALL'ANNO DI CUI UNO UN SEQUEL è già orrenda.
    Curioso leggerlo a quasi due anni di distanza, quando la Pixar ha appena rilasciato Alla ricerca di Dory e si prepara a gettar fuori solo Coco di originale (in mezzo al gruppo Toy Story 4, Incredibili 2, Cars 3).
    Anche la Disney con la gestione Lasseter si sta sequelizzando, tanto che ci saran probabilmente Ralph 2, Gigantic, Frozen 2 e fooorse Cosmic 3000.

    Concorde sul fatto che la Dreamworks getti fuori diecimila film che non azzeccan niente l'uno con l'altro provando strade sperimentali autolesioniste (un esempio di questo è il pessimo Turbo, film a mio parer indecoroso).
    L'animazione Disney e quella Pixar son riconoscibili a pelle.
    L'unica cosa che avevo notato tempo addietro era un eterno riperpetuarsi di Shrek co ncostumi diversi in differenti personaggi.

    Credo che una differenza sia che la Disney alla fine è ancora Biancaneve e Fantasia.
    La Dreamworks invece ha due momenti fondativi ne Il Principe d'Egitto e Shrek.
    - Il principe d'Egitto è ancora un capolavoro, solo che il genere che hanno tentato di lanciarne poi (proseguir sul biblico non era facile) non ha avuto presa sul pubblico e purtroppo sia l'ottimo Eldorado sia il più discutibile Sinbad son colati a picco al botteghino.
    - Shrek è nato da un Katzenberg ancora perfettamente creativo che rispondeva alla Disney dimostrando ad Eisner quanto male aveva fatto a buttarlo fuori (e facendo mangiare un Eisner più basso da un drago) visto che era profondo conoscitore della formula disneyana e sapeva come rabaltarla. Il problema? Non si vive solo di risposta alla Disney, soprattutto in un periodo in cui la Disney è stata a lungo malmessa (mucche alla riscossa, chicken little).

    E così tentano un po' a casaccio, con progetti molto buoni che si riempiono di sequel (Dragon Trainer, Kung Fu Panda) e film abbastanza orrendi che finiscono nel dimenticatoio (Bee Movie, Turbo, La gang del bosco). Più altre cose che si collocano nel mezzo (Mr. Peabody e Sherman, Mostri contro Alieni, Le 5 leggende, Megamind)... Personalmente non sono mai stato molto appassionato di Madagascar però ha avuto il suo successo.

    Lo spettatore medio può riconoscere l'uomo che pesca dalla luna magari, può ricordare le serie, ma se andrà a vedere "il nuovo film Disney" o "il nuovo film Pixar", non penserà di andare a vedere "il nuovo film Dreamworks". Tanto che non so se lo spettatore medio saprebbe dir quale sia DW e qual non lo sia tra Cattivissimo Me e Megamind. E se andrà a vedere Megamind lo andrà a vedere per i buffi slogan su Obama o per qualche trailer azzeccato, non perché si fida del marchio.

    E concordo sul fatto che l'idea di politiche a lungo termine l'idea di consolidare qualcosa non passi neanche per la testa delle dirigenze. Tutte le mucche vanno munte finché sono grasse...
    Zampe di gallina! Nient'altro che zampe di gallina! (Anacleto, La spada nella roccia)

    L'albero genealogico dei film Disney
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